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Autore: valentinamiky    19/02/2013    1 recensioni
Raccolta di Shot partecipante al contest "Gocce di quotidianità" indetto sul forum da clalla97.
Il 2014 é davvero solo quello che ci ha presentato il caro, vecchio Zac oppure...?
Tra Croat e oggetti maledetti, frustrazione e piaghe umane che non comprendono quando é il momento di defilarsi (...Garth!), personaggi strampalati e sogni allucinogeni, boxer fluffosi e battipanni, i nostri eroi si saranno divertiti almeno un po' in quest'anno apocalittico?
1) Night club, broken heart
2) That's how i use it!
3) Crazyness
4) Abstinence
5) Can't tie your hands - even if you tied mine
6) The beater - il battipanni
7) Do you remember our first time, Dean?
8) Stasera no, sono stanco (ma se lo dice lui...insistiamo!)
9) Cursed
10) Anger
11) Chains of mortality
12) We can't
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
Capitoli:
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Titolo: Abstinence
Prompt: “Tu sei il male e io sono la cura”, citaz. Cobra
Rating: giallo
Avvertimenti: drug use, crisi d’astinenza, angst, romantiche crisi di coppia(?).
Lo so, questa volta è un capitolo corto. Ma, ehi, mi farò perdonare =)
 

Abstinence

 
Dean stringeva la mano di Castiel, come se stesse per cadere nell'oblio.
Erano stati troppo occupati e la squadra ricognitiva non aveva trovato medicinali utili o anfetamine.
Il corpo di Cass era squassato dai sintomi dell'astinenza e Dean sapeva che sarebbe andata avanti così tutta la notte. Ma non poteva rischiare mandando i propri uomini in avanscoperta finché non fosse sorto il sole.
-Andiamo, Cass. Resisti!- sibilò, rude.
La verità era che il suo cuore cadeva a pezzi ogni volta che era costretto a vederlo in quelle condizioni. Non sempre riuscivano a procurare la roba per lui e altri pochi cacciatori che ne facevano ormai abitualmente uso.
Cass, madido di sudore, i capelli corvini appiccicati alla fronte imperlata di gocce salate, appariva più piccolo e minuto del solito, su quel materasso sgualcito.
Di tanto in tanto pronunciava qualche parola senza senso, forse enochiana, in evidente stato di delirio.
Dean si sentiva impotente: poteva solamente immergere una pezza umida nel catino d'acqua ai piedi della sedia, strizzarlo e posarlo sulla fronte di Cass, tamponando il viso cereo di tanto in tanto, per dargli sollievo.
-Andiamo, Cass. Ho bisogno di te, lo sai- mormorava, cercando di infondere un po' di calore a quella mano tremante che stringeva con la propria.
Castiel schiuse gli occhi blu, lucidi, febbricianti, solo per sussurrare ripetutamente delle scuse che per Dean non avevano senso di esistere.
-Mi dispiace...scusami Dean...-
Il cacciatore si chinò su di lui e gli sfiorò la guancia, in un pallido tentativo di rassicurarlo, infondergli coraggio, far sparire la sofferenza che il compagno era costretto ad affrontare.
-Va tutto bene, Cass. Va tutto bene.- bisbigliò in un soffio, con le labbra che sfioravano appena la fronte, ancora bagnata. -Cerca di dormire-
Castiel strinse la presa delle dita sulla mano dell'amante, che continuava a sussurrargli frasi dal suono dolce. Ed era così raro per lui essere avvolto da quel sentimento tiepido e rassicurante, da quando si erano rifugiati al campo, che per un istante pensò di essere in un bellissimo sogno.
Poi incontrò gli occhi verdi di Dean, vi lesse preoccupazione mista a rabbia repressa e capì che quello era davvero il suo umano.
-Dean...ho freddo- riuscì a biascicare, battendo i denti.
Il cacciatore annuì e senza dire una parola sollevò il lenzuolo leggero e raggiunse l'altro. Una volta sistemato il sottile telo di cotone, si stinse all'amante, posando un bacio sulla guancia nivea e irsuta.
- Non temere, Cass. Domani starai meglio- sussurrò il leader, baciandogli una tempia, prima di lasciarsi sfuggire un mezzo sorriso in quello che doveva essere un tentativo di sdrammatizzare. -In fondo...tu sei il male e io sono la cura, no? Quindi la mia vicinanza ti farà passare tutto-
Castiel sorrise.
Un sorriso privo di malizia.
Un sorriso vero, puro.
Il suo sorriso di sempre.
-So di essere pessimo. Ma tu...non mi lascerai, vero?-
Dean avvertì un tremito attraversare il corpo del suo angelo. Questa volta non era il freddo e realizzarlo portò con sé un retrogusto amaro e difficile da sopportare.
-Hey. Non amo ripetermi, quindi sappi che non te lo dirò un'altra volta.- prese una piccola pausa, durante la quale il malato non fece che guardarlo con occhi sempre più liquidi e preoccupati.
Poi sospirò e ne sfiorò le labbra in un bacio dolcissimo. Quando si separò da lui, Castiel aveva le lacrime agli occhi e Dean, colto da un irrefrenabile istinto, prese a carezzargli la testa, giocando di tanto in tanto con le corte ciocche scure.
-Ti amo, Cass. Ho bisogno di te, non ti lascerò morire in questa guerra e di certo non per una stupidissima astinenza. Prenderemo a calci nel sedere Lucifer o non so che altro. Ma in qualche modo supereremo anche questa, te lo prometto. Ce la caveremo.-
Il sottoposto annuì e si abbandonò alle cure di Morfeo.
Sì, il giorno dopo sarebbe certamente tornato in forze perché Dean quella notte avrebbe vegliato su di lui.
  
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