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Autore: rora02L    19/02/2013    5 recensioni
Dopo 15 anni, gli Hunger Games ritornano. Nonostante la morte della Coin, il popolo chiede il sangue dei figli di coloro che gli obbligarono a perdere i propri. La vita di Katniss e di Peeta viene nuovamente sconvolta da questi nuovi giochi. Chi sopravviverà ? Benvenuti ai 77° Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore. Questa è la mia prima creazione, spero vi piaccia.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'incoronazione: una corona di spine.

Mi risveglio raggomitolata tra le coperte sterili e bianche della mia camera da letto d'ospedale.
E la prima persona che vedo, con mia grande sorpresa, è Haymitch.
Mi guarda insistentemente, seduto su una sedia di mogano davanti a me, con le mani sopra il gomito, tenendo le dita incrociate.
Mi fa un po' paura e arretro istintivamente.
"Buongiorno, piccola." mi saluta lui, senza muoversi. La porta si apre e sbatte chiudendosi.
Katniss entra nella stanza come un uragano, agitata.
"Cavolo, Haymitch ! Le farai prendere un infarto ..." sbotta rivolta ad Haymitch, che la guarda non  curante.
Sventola una mano e riprende a guardarmi, chiedendomi: "Svegliata bene ?"

Annuisco piano con la testa, intimorita. "Bene !" esclama lui, facendo finta di essere allegro.
"Perchè oggi, se non te ne sei dimenticata, è la giornata dell'Incoronazione e abbiamo un mucchio di cose da fare ..."continua lui, alzandosi dalla sedia.
Katniss lo fulmina con lo sguardo e prende la parola: "Haymitch, tu non farai proprio nulla !"
"Scherzi, dolcezza ? Ho un sacco di responsabilità verso di te e questa piccola ribelle che ci ha ficcato nei guai !"protesta lui, gesticolando vigorosamente.
Katniss sbuffa, facendo ridacchiare Haymitch, che esce dalla stanza lasciandoci sole.
Katniss si mette in ginocchio accanto a me e mi guarda dritto negli occhi.
"Questa sera, non ci sarà Sherlock con te. Lui è ancora convalescente e l'ntervento è stato fatto da poco ... non si deve sforzare.
Anche se le infermiere dicono che la notte si toglie le bende per guardare col nuovo occhio ..." sussurra lei al mio orecchio.
Tipico di Sherlock ... Mi scappa un sorriso che solo lui può provocare.
 Ma poi si spegne subito, perchè mi rendo conto che sarò sola davanti a tutta New Capitol City ed alle sue telecamere.
E comincio a tremare dalla paura. Katniss mi stringe la mano, tranquillizzandomi.
"Ma ci saremo noi, stai tranquilla. Non ti abbandoneremo. Io non ti lascierò da sola."dice sicura e seria.
Non so come faccia, ma sa sempre ciò che voglio sentirmi dire.
Andrà tutto bene ... 
 
                                                                                                                                                                                                                            *
Il piano di Peeta mi preoccupa. 
Sopratutto la parte in cui va da solo al Distretto 14 per parlare con lo zio di Mel, un ubriacone senza scrupoli che pensa solo al denaro.
"E noi ne abbiamo a sufficenza ..."
Ricordo ancora Peeta mentra sorride furbetto dicendo questa frase. Ma non ne sono poi tanto sicura.
Arrivo daò mio staff, che freme per la cerimonia di questa sera.
Blom, una ragazza dai capelli blu cobalto e delle ciglia smisurate verdi, mi si avvicina e chiede: "Capo, come sta Meloday ?"
So che non è veramente preoccupata per lei, ma per l'Incoronazione ...
"Sta bene, ci sarà ..." rispondo io velocemente e ricomincio a marciare verso i truccatori. 

Uno di loro, dalla pelle scura e i capelli biondo platino, mi saluta timidamente con un cenno delle forbici, mentre lavora su un manichino per creare una nuova acconciuatura. 
Lo saluto con un cenno della mano e vado avanti.
Finalmente incontro Effie, che guarda l'abito appena arrivato tutta gasata.
"Oh, Katniss cara ! L'abito è arrivato ..." esclama felice, indicandomi un vestito incelofanato.
"Bene. La vestirò io stessa, per evitare altri incidenti ..." dichiaro decisa, mentre controllo le misure.
Perfetto.
Cinna sarebbe orgolgioso di me. Ho idetao un abito ispirato ad uno dei suoi, bianco come la neve e altrettanto delicato.
Ha un'ampia gonna svolazzante impreziosita da tantissimi cristalli che, illuminati dalla luce del palco, faranno brillare Meloday come una stella del firmamento.
O come un angelo della neve appena cascato dal cielo.
Sull'orlo della gonna, il colore va sfumando verso il blu intenso delle Fiamme blu.
Il corpetto d'avorio è sullo stile delle principesse, con una scollatura a cuore. 
                                                                                                                                                                                   *
Peeta torna appena in tempo per l'incoronazione. Lo guardo mentre passa tra la gente dello staff.
Mi fa un saluto con la mano, ma capisco subito che qualcosa non va.
Mi avvicino a lui, accigliata, e gli chiedo in un sussurro: "Che è successo ?"
Peeta mi fa cenno di guardare dietro di me. Tutti i miei collaboratori ci guardano con la coda dell'occhio, curiosi. 
Stringo i denti innervosita e vado fuori dalla stanza con Peeta.
"Allora ?!" lo incito, agitata e preoccupata. "Non dirmi che è successo qualcosa ai bambini ..."
"No no, loro stanno benissimo con Vanessa, sono andato a trovarli e va tutto bene ..." risponde in fretta Peeta per calmarmi. 
Mi mette le mani sulle spalle e fa un profondo respiro per scaricare la tensione.
Deve essere davvero sconvolto ...
"Peeta ..." sussurro, ancora più in ansia.
"Il Distretto 14." dice lui in un colpo. "Distrutto. Tutti morti. Tutti." 
                                                                                                                                                                                *
Ho addosso il vestito scomodissimo che Katnissi mi ha appena fatto indossare.
"Lo odio !" protesto come una bambina guardandomi allo specchio. 
Katniss ridacchia e continua a sistemarmi la gonna: "Ricordati: tu sei più forte di loro. Non importa cosa ti diranno nè cosa ti faranno.
Tu sei più forte, non farti abbattere."mi dice per motivarmi.
E una parte di me le da pienamente ragione ed è pronta, piena di coraggio.
L'altra, invece, trema ancora al solo pensiero dei riflettori del parco e della voce di Gale che inizia a farmi domande spinose. 

Ma so di non avere altra scelta.
Faccio un respiro profonfo, setendo il vociare degli spettatori che aspettano la mia entrata trionfale senza Lock. 
Esco dal camerino e mi preparo ad entrare.
Un operatore dello staff mi fa cenno di entrare.
E con fatica, muovo il primo passo verso il palco.
Ma non riesco ad andare a vanti. Tremo.
Vedo Gale che mi guarda spazientito, seduto comodamente su uno sgabello bianco.
Ha addosso uno smocking nero con una cravatta blu notte e delle scarpe di vernice nero.
Alla fine, faccio la mia entrata. La folla grida il mio nome, gioiosa.
Amano me ed il mio vesito, che scinitlla sotto i riflettori come un fiocco di neve illuminato dal sole.
Saluto la gente con un cenno della mano timido e vado a sedermi sullo sgabello candido davanti a Gale, che mi sorride falsamente.
"Bentorntata, Meloday !" esclama appena mi siedo.
Non pensavo sapesse fingere talmente bene ...
Sorrido e rispondo: "Sono contenta di essere qui, Gale. Anche se vorrei che Sherlock potesse essere qui con noi ..."
"Sì, lo capisco ..." commenta Gale, mentre un maxi schermo piatto si posiziona dietro di noi, come lo sfondo di un palcoscenico.
"Adesso, andremo a ripercorrere gli episodi più emozionanti di questi Hunger Games ..." annuncia, girando la sedia verso lo schermo.
Lo imito meccanicamente, ma mi sento rigida come un pezzo di marmo.
La puara mi gela le vene, ma ero preparata. Katniss me ne aveva parlato.
Cercheranno di farmi vacillare ... ma non li darò questa soddisfazione !
Le luci sul palco si spengono ed il video parte.
Una voce meccanica, che mi ricorda quella del conto alla rovescia, commenta il video con le immagini dei momenti più orribili dei giochi.
La prima immagine è la Cornucopia al centro di Capitol City.
"Sono tornati alla loro Patria, che lacerò il nostro Paese per molti anni.
Ma sono tornati per morire, loro: i Figli di Capitol City."

Fanno vedere le immagini di tutti i 24 Tributi. Stringo isitntivamente la gonna del vestito, trattenendomi.
Gale lo nota ma non fa nessuna batutina e lo ringrazio mentalmente per questo.
Le immagini dei primi morti nel massacro della Cornucopia. E Lock che brandisce il suo arco e uccide molti con le sue freccie letali.
Non l'avevo mai visto ... così. Sembra un animale, un assassino ...
Vorrei abbassare lo sguardo e smettere di guardare, ma so di non poterlo fare.
I Tributi che vengono azzannati dagli Ibridi. Quelli del fuocherello di notte che vengono uccisi dai Favoriti.
I due Tributi del Distretto 11 a terra senza vita, per via della nebbia velenosa. Ed Ariel.
Morta, sul parto di fiori, distesa. Con i suoi splendidi capelli rossi sparsi sull'erba.
Perdo un battito del cuore, ma non posso permettermi il lusso di piangere.
Poi, ci sono le immagini della mia rabbia per la morte di Ariel. Ma non fanno sentire le parole che dico.
C'è solo una canzone malinconica di lutto, in sottofondo.
Poi, il corpo senza vita di Zero ucciso da Daniel. E la mia lotta contro Zoe, con il sangue del mio labbro che schizza da ogni parte.
Mi sorprendo a toccarmi la ferita cucita e sterilizzata. Rimetto subito giù la mano.
Lock che la uccide con una freccia e inizia a curarmi. Daniel che viene ucciso da Howl.
Ed infine, Capitol City in fiamme ed io che butto tra il fuoco Howl. Come ultima immagine, il mio bacio appassionato con Lock.
Le luci ritornano ed io e Gale ritorniamo verso il pubblico.
Ho paura per le domande che mi farà. Perchè faranno sicuramente male.
"Meloday, vorrei chiederti come ti sei sentita quando hai sentito quel colpo di cannone mentre eri assalita da Zoe ..." mi chiede.
Un chiaro riferimento a Sherlock.
"Ho pensato che ... ho avuto paura che fosse per Sherlock. E non mi sono più curata di Zoe..." dichiaro timidamente, abbassando lo sguardo.
La commedia mi sta venendo meglio del previsto ... spero solo che Gale non la rovini.
"Quando hai capito di amarlo ?"
Questa è difficile ... Lo guardo spaesata e non so che rispondere.
Ma poi, mi viene l'illuminazione: "Quando sono stata con lui nella grotta e ho visto la mia immagine riflessa nelle pareti ...
Lui è venuto a salvarmi. Sempre. Ed io, ho capito quali erano i miei sentimenti per lui. Quali sono i miei sentimenti per lui."
Un mugulio di assenso si alza dalla folla. Gale non si scompone e continua.
"Cosa pensi di fare adesso ?" mi chiede, guardandomi dritto negli occhi. La domanda ha un doppio senso che colgo al volo.
Ma non accetto la provocazione di Gale.
"Credo che tornerò al mio Distretto e mi godrò la vita." rispondoe sorridente, facendo ridacchiare gli spettatori.
Ma Gale rimane serio e, con voce gelida, chiede: "E se il Distretto 14 non ci fosse più ?"
La domanda mi spiazza completamente e lo guardo confusa.
Gale si alza come niente fosse e fa partire la pubblicità. Corro dietro le quinte più veloce che posso, nonostante le scarpe con i tacchi.
Ed ho il cuore che batte a mille. 
Ho bisogno di spiegazioni ... Che diavolo vuol dire che il 14 non esiste più ? 
                                                                                                                                                                                                     *
Siamo nell'attico, tutti insieme. Meloday è furibonda, le sue mani tremano dalla rabbia mentre beve la sua tazza di tè.
Peeta si alza dal divano e spiega la situazione a Meloday: "Il Distretto 14 è stato sterminato. Tutti morti, l'ho saputo solo oggi.
Hanno agito durante la notte e nessuno si è salvato." Mi guarda, in cerca di supporto.
Annuisco con il capo e lo lasico continuare.
Peeta è molto più bravo di me con le parole. Meloday lo guarda come se stesse dicendo delle pazzie.
Ma pian piano, si rende conto che è la verità. Ed il suo sguardo esprime tutto il suo shock.
"Lock ... lui lo sa ?" chiede con voce tremante.
Peeta agita la testa. E Meloday abbassa lo sguardo verso la sua tazza.
"Diglielo !" interviene Haymitch, fissando severamente Peeta.
"Non mi sembra il momento ..." tenta lui, ma Haymitch è irremovibile.
Peeta estrae un foglio dal suo zaino, con cui era andato al Distretto 14 e al 2.
Lo mette sul tavolino accanto alla tazza di Meloday e dice con tono pacato:" Ora non serve più la firma di tuo zio."
Meloday guarda con le lacrime agli occhi il foglio, incredula. Lo rilegge due volte.
Poi, mi guarda per cercare conferma. Per tutta risposta, le porgo una penna.
"Se lo vuoi, puoi far parte della nostra famiglia. E non sarai più una Figlia di Capitol City. E potremo proteggerti."
Meloday prende con la mano insicura la penna che tengo tra le dita e firma l'atto di adozione.
Ora è mia figlia ...



Angolo autrice (me):
Anche questo capitolo è finito. Lo dedico alla mia gufetta, che mi ha sempre sostenuto e spronato.
Grazie.
Spero che vi sia piaciuto e che il prossimo libro vi piaccia ancora di più.
A presto !
La vostra Rora-chan <3


Seguito: secondo libro ! :) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1640815&i=1Q
  
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