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Autore: Xilia    19/02/2013    1 recensioni
Naiara, una giovane romana di origini argentine partirà con il suo migliore amico Nico per il viaggio che aspettava da una vita con destinazione Parigi, ma degli incontri le impediranno di continuare il soggiorno lì e la porteranno alle sue origini.
Per quanto vogliamo nasconderlo, il passato torna. 
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 1 - Double N.
 
«Alzati, sono le 8!»
Ecco, un'altra straziante giornata stava per iniziare. Era mia madre, che puntualmente mi chiamava. Non avevo neanche la forza di alzarmi, era sabato mattina e la sera prima ero andata in discoteca e tornai sbronza, vomitai un sacco. Mi scoppiava la testa, ma dovevo alzarmi.«Sbrigati!» Continuava a gridare. Intanto, non feci neanche in tempo a prendere il cellulare per controllare l'orario, che ecco una chiamata di Nico.
«Naiaraa! Sbrigati, dovevi aver già aperto. Alzati da quel letto!»
«Ora spiegami, come diamine fai a sapere che sono nel letto?»
«Dai Naiara, per favore, ti conosco. Lo so che sei ancora nel letto.»
«Odio doverti dare ragione.. Dai, mi vesto e arrivo»
Mi alzai dal letto, mi vestii velocemente e mangiai due biscotti per prendere una bustina, anche se conclusi poco. Scesi giù e andai al bar, arrivai appena in tempo dietro al bancone che non arrivò Simon, il proprietario del bar. «Dormivi fino a 8 minuti fa, vero?» gli sentii dire, con un mezzo sorrisetto.
«Chi, io? Noo. Ma scherzi? Ah, comunque buongiorno, eh.»
«Seh, dai Naiara, ti conosco da quando avevi 12 anni. Ehm.. si, buongiorno!»
Avevo sempre pensato che avesse un bel sorriso. 
Arrivò Nico, puntuale come al solito. «Salve gente!» disse.
Simon lo ricambiò con un semplice sguardo.
«Ehi Nai, mi ricordi che giorno è?»
«Sabato»
«No, intendo la data»
«Ah, 13 credo»
«Mmh, bello. Domani è il tuo compleanno. Ti aspetta una bella sorpresa»
«Dai Nico, sai che non mi piacciono le sorprese»
«Ti fidi di me?»
«Ehmm..» mi tirò un pugno, poi fece una risata un po' soffocata.
«Dai, è tutto organizzato da me!»
«Dovremme rassicurarmi?! hahaha»
«Sei una stronza però, eh. Io mi impegno così tanto e te mi smerdi così.»
«Daii, scherzo. Mi fido di te»
«HAHAH mi stavo preoccupando. Ehm.. si, ma quando arriva il mio cappuccino col cornetto strapieno di cioccolata?!..»
«Me lo hai chiesto?!»
«Dopo tutto questo tempo c'è anche bisogno di chiedertelo?!»
«Speravo di si»
«Speravi male.» 
Gli preparai il solito capuccino col cornetto e andai da Simon per vedere se aveva bisogno di una mano. Continuai dietro al bancone tutta la giornata, e quando finii andai a casa, Nico mi accompagnò con la moto.
«Ci vediamo alle 4 in spiaggia?» mi chiese.
«Non so, mi rompo di arrivare a piedi fino alla spiaggia, e poi oggi vorrei andare a fare l'espansione»
«Ho capito, passo a prenderti. Andiamo prima lì e poi in spiaggia. Perché ci andiamo.»
«Okay, ho capito. Ci vediamo dopo allora, a che ora vieni? »
«Non lo so, per le 3 e mezza? »
«Okay, a dopo!»
Sfrecciò con la moto, si sentiva potente dato che era da poco che i suoi gliel'avevano comprata, e la cosa un po' mi divertiva.
Entrai in casa, c'era mia madre come al solito in cucina ad aspettarmi.
«Non ho fame! Vado in camera.» le gridai mentre salivo.
«Ciao, eh! E, come non hai fame?»
«Si ciao. Non ho fame. Vado a lavarmi che dopo passa a prendermi Nico. Ah mamma, dopo vado a farmi l'espansione»
«Devi proprio?..»
«Si, ok? Non la faccio molto grande, non piace neanche a me troppo grande.» E salii. Mi buttai sotto la doccia, e quando uscii mi infilai il costume. Erano le 2, mi distesi sul letto e infilai le cuffiette. Quando mi alzai erano le 3 e un quarto, non vedevo l'ora che arrivasse Nico. Mi avviai di sotto e arrivò. 
Salii sulla sua moto, e andammo. Trovammo traffico, Roma alle 3 e mezza del pomeriggio del 13 agosto non era deserta. Dopo un po' arrivammo in un vicoletto e andammo al negozio. Mi dilatai il buco all'orecchio, scelsi un dilatatore a bottone con i colori della bandiera Jamaicana, che il padrone del negozio conservava per me da un anno e mezzo hahaha.
«Ecco, ti senti realizzata ora?» mi disse Nico.
«Si :') HAHA» Gli risposi.
Andammo in spiaggia, e appena posato il tutto mi prese e mi buttò in acqua.
«Nicoo, mettimi giù, sai che non so nuotare»
«Ma, ci sono io che posso salvalrti»
«Ehm.. saluta i miei da parte mia»
«Dai, non sono messo così male»
«Hai ragione, scusa.. No aspè, io sto chiedendo scusa a te?»
«Si, e hai fatto bene.»
Giocammo per molto tempo in acqua a schizzarci, io tornavo in spiaggia e lui veniva a prendermi.. Mi sono divertita molto quel giorno.
«Nico, stavo pensando, stasera vuoi venire a casa mia? Come quando eravamo piccoli..»
«Per il tuo compleanno? Mmh, ci sto!»
«Domani mi accompagni tu a fare il tatuaggio?»
«Naii, siamo andati prima però. Perché non ci hai pensato prima?»
«Perché tu eri andato a comprarti le sigarette, e devi firmare dato che ho ancora 17 anni!»
«Mh.. e cosa vorresti tatuarti?»
«Qual è stato il tuo primo tatuaggio?»
«Cosa c'entra?»
«Qual è stato?»
«Naiara»
«Ecco, ed io mi tatuerò Nico»
«Ma.. ma.. io però mi sono tatuato il tuo nome completo»
«Io voglio tatuarmi Nico u.u HAHAH dai, solo tua madre ti chiama Nicolas»
«HAHAHAA ok.»
Andammo al bar e prendemmo un bel gelato, poi passeggiammo per la spiaggia. Era quasi il tramonto, e ci eravamo distesi "al sole". Eravamo gli unici AHAHAH
Rimanemmo sulla spiaggia fino a mezzanotte passata, poi decidemmo di tornare a casa dato che la mattina dopo ci saremmo dovuti alzare presto. 
Arrivati a casa, andammo di sopra, io andai nel bagno della camera mia e lui in quello principale, e ci facemmo entrambi una doccia. Quando Nico uscì venne in camera mia, io come al solito ero ancora sotto la doccia. 
«Naii, hai fatto?»
«Ehm.. che? Sisi. Un secondo ed esco..»
«Seh. Io caccio il letto di sotto» nel frattempo uscii.
Passammo tutta la notte a ridere e scherzare. Quel coglione mi fece anche un regalo. Quant'era dolce. Ci addormentammo uno accanto all'altro, come quando eravamo bambini.
 Il giorno dopo mi svegliò, mi portò la colazione in camera. Era sta dolce. Io mi alzai, mangiai, come al solito, e volevo subito uscire. Tatuarmi il suo nome per me era importante, e tanto anche. Sarebbe stato per sempre una parte di me, anche se lo era già. 
 
 

   Angolo autrice.
E' la mia prima FF. So che magari è monotona, ma ho troppe idee che si contraggono tra loro :)
   
 
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