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Autore: _GreenEyes__    19/02/2013    0 recensioni
Si dice che i sogni possono diventare realtà, giusto? Bene, il mio sogno si era trasformato nei peggiori dei miei incubi quando incontrai loro, cinque ragazzi che si presentarono ai provini di X Factor da solisti ma furono uniti in una boyband che poi chiamarono “One Direction” con cui condivisi il palcoscenico. L’antipatia fatta a persona. Cinque ragazzi davvero insopportabili, egocentrici, antipatici e tanto altro. E io oggi, 28 dicembre 2012 sono in una saletta della casa discografica con il mio manager a decidere se aprire tutti i loro concerti. Diventare una cantante era il mio sogno fin da quando ero bambina; con la musica sfogo le mie emozioni, le preoccupazioni e quando mi sento sola basta prendere la mia chitarra e addio mondo. In fondo si tratta di cantare, questa è la cosa importante, non devo diventarci amica per forza no? Basterà mantenere nervi saldi e bere tante tazze di camomilla.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si dice che i sogni possono diventare realtà, giusto? Bene, il mio di sogno si era trasformato nei peggiori dei miei incubi. A febbraio 2010, dopo tanti incoraggiamenti del mio maestro di chitarra e di canto, feci i provini per entrare a X Factor. Miliardi di persone si presentarono ai provini ma chissà grazie a quale Deo dell’olimpo riuscì ad entrare. La musica è la mia vita, la mia famiglia: suono la chitarra da quando avevo 6 anni e canto da quando ne ho 8. Dopo 9 anni di duro allenamento realizzai il mio sogno presentandomi con “When I Look at You” di Miley Cyrus, persona che ho sempre stimato come cantante, attrice e come persona soprattutto. Superai tutte le prove e finalmente entrai a far parte degli concorrenti di X Factor UK 2010.
Ma quello che sembrava essere la mia più grande felicità si trasformo in un vero e proprio incubo quando incontrai loro, cinque ragazzi che si presentarono da solisti ma furono uniti in una boyband che poi chiamarono “One Direction”. L’antipatia fatta a persona, o a gruppo forse è meglio dire. La loro stanza confinava con la mia, o meglio, il loro porcile confinava con la mia stanza. Se dovevi entrare in camera loro era opportuno munirsi di una di quelle tute spaziali o quelle che usano gli apicoltori per evitare di essere contaminati da qualche batterio sconosciuto alla scienza. Casinari, antipatici, egocentrici e chi più ne ha ne metta. All’apparenza sembravano tutti belli, carini, teneri, divertenti.. si mentre facevano i video diary. Appena le telecamere venivano spente si trasformavano in tutto ciò che odio.
Una volta si rincorsero per tutta la casa decidendo di terminare la corsa in camera mia dove si menarono e la ridussero a un campo minato: da maniaca dell’ordine mi trovai biancheria intima appesa al lampadario, coperte a terra, vestiti sparsi per tutta la stanza. Vogliamo parlare di quella volta in cui tornai a casa dalle prove con il vocal coach e trovai alcune mie magliette bianche di un colore non identificato perché Louis aveva avuto la brillante idea di testare la sua capacità a far funzionare una lavatrice? O di quella volta in cui trovai Harry nudo dormire nel mio letto perché era stato cacciato dalla sua stanza? O le volte in cui Niall finì anche le mie scorte di cioccolato fondente che mi ero comprata e nascosta in camera? O di quando entrai in camera e trovai Zayn avvinghiato ad un’altra concorrente attaccati al mio armadio? Avevano sbagliato stanza.. si certo! La prossima volta cammina a testa alta invece che tenerle nelle tette di qualcuno! Per non parlare di Liam che usò me come scudo per ripararsi da un anonimo cucchiaio tenuto in mano dall’altro coglione di Louis. Insomma, un vero inferno. Fortunatamente sono una persona abbastanza determinata e rimane concentrata sul suo obiettivo.
Ovviamente ogni settimana veniva eliminato un concorrente e ognuno rimaneva con il patema d’animo per paura di terminare quella grandissima opportunità che gli era stata offerta. Arrivò anche il mio turno, la settimana prima della finale arrivando quarta. QUARTA. E indovinate con chi andai al ballottaggio? I One Direction. Bhè ma a loro non andò molto meglio, arrivarono terzi.
Non solo fu traumatico abbandonare il mio sogno prima della finale, ma lo fu ancora di più “perdere” contro di loro, coloro che più odiavo la dentro.
In questi due anni la mia popolarità si diffuse in tutta l’Inghilterra anche grazie all’album inciso da pochi mesi. Fortunatamente li vidi poche volte a qualche vento Londinese ma a parte un “ciao” non ci fu molto di più, meglio così.
Restai informata sulla carriera musicale anche perché non si parla d’altro. Ormai anche il vecchietto di settantadue anni li conosce e li apprezza. Pubblicarono due album, uno nel 2011 e l’altro circa un mese e mezzo fa, Take me Home a cui seguirà dal 23 febbraio un tour mondiale.
E io oggi, 28 dicembre 2012 sono in una saletta della casa discografica con il mio maestro di chitarra, nonché manager a decidere se aprire tutti i loro concerti.  Una settimana fa quando mi fu proposta questa cosa quasi non scoppiai a ridere ma vedendo la faccia seria dell’uomo del loro management capì che non stava scherzando e da paracula chiesi del tempo per pensarci ed oggi è il grande giorno in cui devo dare una conferma.
Vanessa mi stai ascoltando?” mi chiede Simon dall’altra parte del tavolo mezza scazzato. E’ un quarto d’ora che sento le sue parole rimbombare nella mia testa senza dargli ascolto e pensare alla convivenza forzata con quei cinque esseri di due anni prima. Simon, come detto prima è il ragazzo che mi insegnò a suonare la chitarra all’età di sei anni nell’istituto dove vivevo. Si istituto perchè i miei genitori hanno avuto la brillantissima idea di lasciarmi la tre settimane dopo la mia nascita, pazzesco. Fu lui, insieme alla maestra di canto a spingermi a provare ad entrare a X Factor; e dopo tredici anni di conoscenza lui è diventato la mia famiglia. Così al momento in cui la Sony decide di farmi un contratto misi chiaro e tondo che avrei voluto lui con me. E ora un trentacinquenne figo, alto, moro, con un fisico da far invidia perfino ai bagnini da Baywatch sta sventolando la sua mano davanti ai miei occhi scazzato dalla mia poca presenza mentale.
Si ti ascolto, sto valutando nella mia mente la proposta.
Hai avuto una settimana di tempo e ancora non hai deciso? Pensa alle opportunità che potresti avere: i One Direction stanno spopolando in tutto il mondo, in questo modo aumenteresti la tua notorietà. Canteresti davanti a un pubblico molto più ampio nelle più grandi arene del mondo e questa è la cosa che mi ripetevi 10 anni fa, era il tuo sogno. I soldi non contano ma ti pagherebbero bene e poi..” mi dice per la trilionesima volta in una settimana.
Forse non ti ricordi che non andiamo proprio d’amore e d’accordo? Cioè penso l’odio sia reciproco.
Lo so che si tratterebbe di quasi un anno però potrebbe non ricapitarti un’occasione del genere. Non hai niente da perdere. e poi loro sono rimasti entusiasti quando hanno scelto te..
Davvero? Gli hanno diluito il thè con la cannabis?
Simon ride della mia battuta per poi scuotere la testa spazientito.
Ha ragione: diventare una cantante era il mio sogno fin da quando ero bambina. Con la musica sfogo le mie emozioni, le preoccupazioni e quando mi sento sola basta prendere la mia chitarra e addio mondo. In fondo si tratta di cantare, questa è la cosa importante, non devo diventarci amica per forza no? Basterà mantenere nervi saldi e bere tante tazze di camomilla.
Dove devo firmare?” chiedo alla fine del mio monologo interiore.
Mi fa un sorriso a 32 denti e poi mi passa un plico di fogli dove devo mettere un paio di firme. Evito di leggere tutta la pappardella prima che i miei neuroni passino a miglior vita.
Spero tu abbia fatto adeguatamente il tuo lavoro leggendo tutti questi fogli prima che mi trovi sposata con qualcuno di loro a mia insaputa.” Dico alzandomi dalla sedia e raggiungendo il distributore dell’acqua.
Tranquilla, tutto sotto controllo.”
Percorriamo il lungo corridoio e Simon si dirige in un ufficio a consegnare il tutto al management dei One Direction e io faccio tappa a bagno. Mi lavo le mani e mi soffermi a guardare la mia figura nello specchio. Faccia stravolta, i capelli lunghi e ondulati con la riga in mezzo stranamente sono ancora a posto e non mi fanno sembrare a una scimmia spelacchiata ma il trucco andato a farsi friggere.
Sarà la mia rovina” commento tra me e me.


Spazio autrice:
Ciaooo!! Grazie per essere arrivate fino qui, spero vi sia piaciuta e vi abbia interessate.
Sto facendo una pazzia perché ho appena iniziato un’altra FF che trovate semplicemente cliccando sul mio nome, si chiama
Dear Destiny e gestirne due non era assolutamente nei miei piani.
Lo dico, ma spero si sia capito, che sono fan dei One Direction quindi non attaccatemi eh xD
Il carattere di Vanessa sembra molto forte, divertente ma anche lei ha le sue debolezze, penso si siano capite più o meno in questo primo capitolo ma verranno approfondite più avanti non temete.
Se vi va lasciatemi un commento, mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate :)
Ma chi è Vanessa Heller? Vi lascio qui di seguito una foto di come me la immagino, si commenta da sola ahahaha
Ciaoooo, ci vediamo al prossimo capitoloo! Baci 



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