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Autore: Kiki May    19/02/2013    2 recensioni
Post NFA, collocabile in una Ottava Stagione continuata e alternativa, che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers. Essenzialmente si tratterà di seguire le vicende della Chosen One, fatte di apocalissi del cuore e del pianeta. La nostra eroina dovrà fronteggiare nemici sempre più temibili e cercare un difficile equilibrio tra missione e vita privata. [Prima e Seconda parte concluse, Terza parte in corso]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, William Spike, Willow Rosenberg
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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17. Loyalty









L’assemblea degli Scoobies sprofondò in un silenzio tombale, soffocante.
Faith dovette agitare la maglia che indossava, poiché si sentiva quasi incapacitata a respirare. Buffy si era seduta a fatica; con gli occhi serrati e la gola stretta in un nodo doloroso, aveva poggiato il capo alla spalliera della poltrona e preso un lungo respiro. Spike aveva sofferto con lei.
Frustrato, fu Xander ad interrompere il silenzio.
“Okay!” esordì, con voce stridula. “Non è come se fossimo cascati tutti da un pero! Sapevamo bene che, prima o poi, una notizia del genere sarebbe arrivata. Siamo pronti ad affrontarla.” Concluse, più esortativo che pragmatico.
Le unghie di Buffy affondarono nel sedile in pelle.
“È orribile e doloroso, lo sappiamo, ma è lo stato delle cose. E dobbiamo accettarlo.” Continuò, più deciso.
Angel annuì e Kennedy nicchiò, grattandosi i capelli per l’imbarazzo.
“Okay, allora che si fa? Si dà la notizia anche alle altre?” domandò Faith.
Il suo compagno, Kennedy e Willow replicarono con un coro negativo.
“Non possiamo!” esclamò la dea mistica, che non aveva aggiunto una sola parola dopo la rivelazione riguardante Annie. “Non dobbiamo, voglio dire … è una situazione difficile e se le ragazze sapessero delle possibilità di uno scambio …”
“… Potrebbero cogliere l’occasione al volo e vendere Annie al Mercuriale. Possibilmente giocandosi l’unico elemento di vantaggio che abbiamo in questa guerra.” Completò Angel. “Dobbiamo stare molto attenti nel controllo delle informazioni, soprattutto in questa fase.”
Buffy portò una mano allo stomaco, nauseata.
“Ma la venderemo comunque, mia figlia, non è vero?” chiese, tagliente.
“No,” replicò Spike, deciso. “Stiamo solo parlando.”
E il suo sguardo – severo, impenetrabile – si posò sugli astanti.
“Cosa si parla a fare, se poi non si agisce?”
Xander cercò un modo adatto per consolare l’amica e, allo stesso tempo, obbligarla ad affrontare lo stato delle cose.
“Buffy, dobbiamo poterne parlare,” disse, e si sentì quasi più coraggioso della dea dinanzi a lui, che non riusciva ad aprire bocca. “Quello che Willow ci ha appena detto è quello che sospettavamo, che immaginavamo accadesse un giorno. Annie è figlia del nostro avversario più temibile e di Dawn, che era una persona speciale, in tutti i sensi: prima o poi Mercurius l’avrebbe rivoluta con sé, altrimenti non si sarebbe neanche preso il disturbo di … crearla. Il fatto che avverrà nel giorno del suo tredicesimo compleanno, beh … ci dà del tempo per pensare e per organizzarci.”
“Non sappiamo poi molto,” aggiunse Willow, incerta. “Saga Vasuki ha soltanto udito delle profezie, che potrebbero ingannarci. Ricordate che Saga Vasuki può conoscere più informazioni di noi, poiché vive e respira il potere di un’altra dimensione magica, ma allo stesso tempo non è una forza dell’essere e non può sapere con sicurezza ciò che non è ancora accaduto. Che Mercurius abbia creato Annie per uno scopo … è palese, ormai. Dobbiamo solo capire qual è questo scopo e se, eventualmente, potrà servirci a vincere la guerra. Non vincere facendo di Annie uno scudo umano … insomma, mi avete capita!”
Buffy piegò le labbra in un sorriso che assomigliava più ad una smorfia crudele.
“Stiamo parlando proprio di questo, cara amica mia,” disse. “Vendere Annie e usarla come scudo per vincere la guerra. Quando arriverà il momento giusto, è chiaro. Del resto, non sei una Summers se i tuoi compleanni non si trasformano in ricorrenze orribili e pericolose.”
Willow chinò il capo, amareggiata.
“Il tredicesimo compleanno di Annie …” intervenne Angel. “È tra qualche mese, giusto? Manca poco.”
“Stiamo dimenticando una cosa importante,” replicò Spike, ardente di rabbia. “Annie è figlia mia e di Buffy e non tenderà la mano ad un maledetto sconosciuto prima che noi avremmo saputo che dannato cazzo vuole da lei!”
“Magari non vuole farle del male …” azzardò Kennedy.
Buffy rise amaramente e si alzò di scatto dalla poltrona. Serrò la mascella e i pugni, determinata a dominarsi, e provò a parlare con voce ferma.
“Sappiamo che il termine ultimo di Mercurius saranno i tredici anni di mia figlia … e poi proverà a fare quello che ha progettato il giorno stesso in cui ha incontrato Dawn. Vi chiedo di sfruttare al massimo questi mesi, per sconfiggere i nostri nemici, per ucciderli tutti, cosicché non dovremo vendere l’ultimo briciolo di umanità che ancora conserviamo.” Disse. “La riunione è conclusa.”
Gli amici si avviarono alla porta, in un misto di delusione e scetticismo. Willow provò a rassicurarli, spendendo parole in favore di Buffy e delle sua abilità di leader.
La Prescelta sprofondò nuovamente sulla poltrona, con un tonfo sordo.
Spike si inginocchiò accanto a lei.
“Non possiamo permettergli di prenderla, William. Non possiamo.” Mormorò Buffy, prendendogli le mani. “Ascoltami, il Mercuriale farà del male ad Annie, io lo so, me lo sento nelle ossa. Le farà quello che non ha esitato a fare a Dawn.”
“Buffy …”
“So che pensi che io sia accecata dal mio desiderio di vendetta,” aggiunse lei, in lacrime. “Per te è più difficile, perché anche tu hai commesso dei crimini e … ma devi fidarti di me, devi credermi.”
Spike sfregò le dita contro quelle di lei.
“Ti credo,” disse soltanto.
Buffy si alzò dalla poltrona e frugò nei cassetti della sua scrivania, asciugando le lacrime che le avevano inumidito le guance. Riuscì a trovare una scatolina di legno e la mostrò a Spike.
“L’abbiamo trovata qualche anno fa,” spiegò, aprendola. “Nel giro di collezione dei reperti magici.”
La scatolina conteneva un anello con pietra incastonata.
“La gemma di Amara!” sussurrò il vampiro, meravigliato.
La Prescelta annuì con un cenno del capo.
“Prendila e nascondila,” disse. “La userai al momento opportuno … per fuggire con Annie, se sarà necessario.”
“Non azzardarti a dirmi che –“
“Potrà accadere che ci perderemo di vista.” Anticipò Buffy, più determinata. “Stiamo combattendo una guerra e non possiamo prevedere –“
“Oh risparmiami le fottute scuse!” esclamò lui, portandosi le mani alla fronte. “Non puoi dirlo davvero.” Aggiunse poi, gli occhi spalancati e grandissimi.
“È una misura preventiva. Spero che non arriveremo a tanto, ma se servirà … continuerò a combattere per questo pianeta, per le ragazze, ma non possono chiedermi di sacrificare anche Annie. Non lei. Immaginavo che, prima o poi, si sarebbe ripresentato il dilemma che affrontammo anni fa. Stavolta sono preparata.”
“Sai cosa significa questo, vero?”
“Sì. E voglio che tu mi prometta che asseconderai il mio volere.”
Il vampiro sospirò, sconfortato.
Buffy gli carezzò il volto teneramente, sfregando il pollice contro la sua pelle. Aveva occhi davvero blu, Spike. Il colore più bello che avesse mai visto.
“Dovrai rivedere la promessa che mi facesti. Ho bisogno di sapere che veglierai su nostra figlia anche se io non sarò con te.”
Spike chinò il capo e premette il volto contro le sue dita, bisognoso e fragile.
“Sì,” disse soltanto, e chiuse gli occhi. “Sì.” Ripeté, offrendo la mano sinistra.
Buffy gli mise l’anello al dito, l’anulare.
Spike sospirò ancora, vinto.
“Sei l’unico di cui mi fidi completamente. L’unico di cui non metto in discussione la lealtà,” disse lei. “Ho bisogno di saperti vivo ed ho bisogno del tuo aiuto per proteggere nostra figlia da coloro che vorranno farle del male, perché accadrà, Spike. Credimi, accadrà. La venderanno pur di salvarsi e tu dovrai fermarli. Dovrai fermarli, promettimelo.”
“Lo prometto.” Rispose lui, suggellando le parole con un bacio.
E ricordò parole antiche, promesse antiche, che non aveva potuto né saputo mantenere. Ricordò il corpo di Buffy senza vita ed una torre di metallo traballante; ricordò un dolore lungo centoquarantasette giorni e il sorriso di Dawn, i suoi occhi.
Ogni promessa sapeva di morte.





  
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