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Autore: Jenix    19/02/2013    10 recensioni
Angy è una ragazza semplice, va bene a scuola, è carina, divertente, che non fa mai errori, ha molti amici e la sua vita va a meraviglia. E' la ragazzina diciottenne perfetta. Ma un giorno una persona le cambierà la vita, Angy aprirà gli occhi, vedrà tutto in modo diverso, vivrà emozioni nuove, emozioni che non aveva mai vissuto prima e imparerà dai suoi errori e capirà che ci sono modi diversi per vivere la propria vita
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prologo



-Angy svegliati, non vorrai fare tardi anche l’ultimo giorno di scuola vero? Forza alzati che c’è una sorpresa-
Ecco, quelle urla strazianti, provenienti dalla vecchia signora al piano di sotto , erano state la mia sveglia.
Odiavo Loren quando mi svegliava in quel modo, da quando mamma se ne era andata nessuno mi svegliava più con una carezza, un bacio sulla fronte e la colazione in camera. E tutto questo per colpa di mio padre che nella sua vita sa solo drogarsi e bere, non sa fare altro. Quella mattina Loren aveva fatto una “colazione speciale” o così l’aveva chiamata lei.
Appena mi sono seduta tavola, ha iniziato a servire uova con del bacon, spremuta d’arance fatta da lei, fette biscottate con nutella, latte, biscotti con gocce di cioccolato sempre preparati da lei, torta fatta in casa con crema, bignè e pane con marmellata. Non riuscivo a capire il perché di tutto questo, Loren non si era mai preoccupata di fare una colazione per bene come una famiglia normale. La mattina mi tirava il panino mentre uscivo di casa e basta. Qualche volta aveva preparato la colazione, ma niente di speciale. Loren dopo tutto era brava e gentile, si preoccupava quando avevo un problema e mi aiutava con i compiti; mi dava noia solo il fatto che aveva preso il posto di mia madre da un giorno all’altro e si voleva comportare come lei senza capire che non avrebbe mai potuto fare quello che riusciva a fare la mamma. Era per questo che qualche volta la chiamavo vecchia signora, ma non ho mai voluto offenderla sul serio. Comunque non mi piaceva niente di tutto quello che era in tavola, forse le fette biscottate ma non mi andavano.
In quel momento pensavo soltanto a Sofì che era a Londra in casa di un ragazzo, si diverte, se lo era sempre meritato quel viaggio, è bravissima a Inglese sono molto felice per lei, ma allo stesso tempo anche invidiosa perché noi due siamo gemelle e le gemelle di solito fanno tutto insieme ma noi eravamo uguali soltanto esteticamente; però va anche ammesso che io sono una frana ad Inglese. Mi manca molto Sofì, da quando se ne è andata non so più a chi confidare i miei segreti, a chi chiedere consigli, mi manca quando ci sdraiavamo sul letto e parlavamo per ore e ore finché non arrivavano papà e Loren che ci dicevano di andare a letto. Ormai era un mese che era patita, ma a me sembrava un anno. Dovevo aspettare solo una settimana e poi tutto sarebbe tornato alla normalità, anche se ci sarebbe stato un ragazzo in casa. Ringraziai Loren per la colazione e gli dissi che le uova di mattina mi facevano male allo stomaco. Mentre ero in autobus con le cuffie alle orecchie,pensavo che oggi sarebbe stato un giorno fantastico, l’ultimo giorno di scuola,le vacanze stavano arrivando e queste sarebbero state le più belle di tutta la vita. Quest’anno era stato fantastico: avevo avuto i massimi voti in tutte le materie tranne a Inglese dove avevo un sei, ma c’era da aspettarselo, ho partecipato a tutti i corsi extrascolastici per i crediti per l’esame e poi ero stata presidente della scuola. Niente male per un ragazzina di quarta superiore che l’anno scorso si vergognava anche di prendere qualcosa alle macchinette se non accompagnata dalla sorella. Era la prima volta che mi sentivo così fiera di me stessa. Anche stamani c’era Chiara ad aspettarmi all’ingresso della scuola, ancora non avevo capito quale era il nostro rapporto, se eravamo migliori amiche o semplici amiche, noi facevamo tutto insieme praticamente : andavamo al cinema, facevamo i compiti e tutte quelle cose che fanno le amiche. Ma quando c’era da parlare di cose più personali ci tiravamo indietro era come se ci vergognassimo di svelare i nostri segreti. Mentre stavamo prendendo il cappuccino mi squillò il cellulare: 

-Angy mi senti?-
-Sofì ? Si ti sento ma che cosa c’è?-
-C’è un problema, hai un minuto ? Sennò ti richiamo più tardi-
-Adesso devo andare in classe, richiamami verso le dieci, all’intervallo va bene ?-
-Si, ok alle dieci ti richiamo- -Perfetto, ma sei sicura di stare bene?-
-Si, si non ti preoccupare, goditi l’ultimo giorno di scuola, ci sentiamo dopo ciao Angy-
-Ciao Sofì a dopo- Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, Sofì aveva l’affanno e parlava velocemente come se qualcosa le corresse dietro. Mi era presa paura, non sapevo cosa fare, perché non riuscivo a pensare ad altro.
–Era Loren?- chiese Chiara - No era Sofì, ma non ti preoccupare, niente di importante, saliamo in classe?-
-Si, andiamo, senti oggi non posso passare l’intervallo con te, devo parlare con una persona,non ti posso dire niente adesso, ma ti prometto che un giorno ti spiegherò tutto- Ci fu un attimo di silenzio, non stavo ascoltando niente di quello che stava dicendo.
–Angy, Angy, Angy mi stai ascoltando, Angela sveglia- sbatté le mani davanti ai miei occhi persi nel vuoto.
–Si , si ti ascolto. Senti oggi non posso stare con te all’intervallo, devo parlare con una persona … -
- Ma mi ascoltavi quando ti ho detto che anche io non posso stare con te perché devo parlare con una persona ?-
-Scusa, ok allora niente ci vediamo all’uscita adesso devo andare in classe-
-Ma cosa stai dicendo ? Io sono in classe con te. Ma ci sei stamani? Sembri in un altro mondo-
-Si, è solo che sono stanca, andiamo- Ero preoccupatissima, altro che stanca, chissà cosa stava succedendo a Sofì, se si trovava nei guai ? Io ero li a scola e non potevo fare niente per aiutarla, dovevo aspettare l’intervallo per parlare con lei, sapevo già che sarebbero state due ore lunghissime.




---------------MY SPACE--------------

Allora,che dire... Questa è la mia prima fanfiction spero che vi piaccia e che continuerete a seguirla. Questo primo capitolo è un po' corto lo so,ma solo perché è il prologo gli altri capitoli saranno più lunghi altrimenti continuo così, dipende da voi :) . Spero vogliate recensire questa storia, ovviamente ricambio tutti! 
Volevo ringraziare Sihame (_Sam qui su EFP) che mi ha contagiato con la mania di leggere fanfiction e Erica (AmmHazza_)che mi ha convinta a realizzarne una mia. 


Alla prossima
Jenix
  
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