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Autore: swaggieeonyou    20/02/2013    0 recensioni
Lo fissai un altro po’ negli occhi, mi persi ancora una volta, persi la condizione del tempo; in un momento non sapevo più il posto in cui mi trovavo, ne riconoscevo la mia identità, quando ad un certo punto, un’idea pazza mi fece ritornare in terra.
Mi avvicinai a lui e con un colpo secco sprofondai le mie labbra sulle sue, lo baciai con passione, con foga, e quei baci erano diversi da quelli che davo ogni tanto a Sam, il mio ragazzo.
Continuai a baciarlo e ne lui ne io volevamo fermare quel momento; desiderai fermare il tempo e capii che avevo tutto il mio mondo tra le mie mani.
Ci staccammo dopo ormai tanto tempo e continuammo a guardarci negli occhi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO  4.

#nat

Uscii da scuola appena la campanella suonò, mi staccai da Sam e Cenza per trovare il ragazzo incontrato alla ricreazione; perciò proseguì lentamente verso l’uscita e osservai per bene le persone intorno a me, ma nulla, non lo trovai, allora mi appoggiai ad un palo e lo aspettai posando lo zaino ai miei piedi.
“Nat, allora ci vediamo tra mezz’ora, miraccomando” disse Sam.
“Si, alle 12.30 sono al motore” conclusi con un occhiolino.
Continuai ad appoggiarmi all’enorme palo, e quando per sbaglio girai lo sguardo verso destra lo trovai seduto nel giardino appoggiato ad un albero.
Dal mio viso uscì un lieve sorriso e dopodichè decisi di avvicinarmi lentamente a lui.
“Ehi” dissi.
Il ragazzo si girò e si alzò sorridendomi; fui felice di quella reazione, anche se mi preoccupava un po’, non sapevo cosa sarebbe successo, ma rimasi calma.
“Nat” rispose sorridendomi. “Ti va di sederti?” chiese poi.
Annuii timidamente e mi accomodai affiano a lui posando lo zaino accanto a me.
“Come ti chiami?” chiesi poi per dare un senso alla nostra conversazione.
“Justin” rispose giocherellando con l’erba.
“Emm,puoi spiegarmi ciò che è successo prima? Per favore?” chiese poi.
“In realtà non lo so ..” rispose.
“EH?” chiesi confusa.
“E’ da un po’ che sogno una ragazza di nome Nat, e tu, bo, credo che quella ragazza sia tu…perché me la ricordi molto..” continuò mentre lo ascoltavo attentamente.
“Continua..” lo incitai curiosa.
“Incontro questa ragazza ogni volta che dormo, la incontro in uno spazio bianco, vestita sempre allo stesso modo, lei girata di spalle, dice che sono importante, che ci incontreremo, non lo so, è tutto così strano” disse.
“Si, infatti è una pazzia…” dissi ridendo.
“Non ci trovo molto da ridere” continuò.
“Scusa” abbassai la testa.
La giornata era piacevole, c’era poco vento, così poco che non si sentiva; inoltre il cielo era sereno e non portava pioggia, c’era un sole che spaccava le pietre, nonostante fossimo a febbraio faceva molto caldo.
Imbarazzata e non sapendo più cosa dire mi alzai pulendo i pantaloni dal verde del prato e salutai Sante; si erano fatte già le 12.30, quindi dovevo raggiungere Sam.
“Io vado” dissi accennando un sorriso.
Justin un po’ triste si alzò velocemente da terra e mi strinse la mano.
“E’ stato un piacere conoscerti” disse cercando di emettere un sorriso.
“Lo stesso vale per me” risposi.
“Ora devo tornare dal mio ragazzo” accennai un sorriso.
Il suo sguardo si rattristii, sentì una battuta accennata sottovoce, ma non riuscì a capire di cosa si trattasse.
“Hai, hai detto qualcosa?” chiesi poi.
“Emm … no, no niente”rispose un po’ insicuro.
“Bene allora vado, ciao Justin” dissi andando via.
Lo salutai con la mano per poi raggiungere nuovamente Sam che mi aspettava come sempre al punto d’incontro.
Quando arrivai era già posizionato sopra il motorino, con il casco.
A quanto pare mi aveva vista arrivare, pensai.
“Be?” chiese una volta sul motore.
“Niente” accennai una smorfia per non dare spiegazioni. “Andiamo che è tardi” conclusi poi.
Il motore emise un forte fracasso e dopo un po’ ci ritrovammo già sulla strada verso casa.
L’aria era calda, c’era un bel sole, e non faceva freddo, si notava un po’ di umidità sulle colline, ma qui in città era molto caldo, la primavera stava arrivando.
Sorrisi felice a questo pensiero.
Una volta arrivata a casa lasciai lo zaino di sopra, quando il cellulare squillò.
Era un messaggio di Cenza, sbloccai il mio iphone 5 e vidi il messaggio:

Da Cenza:
Stasera ci sei alla festa ne?

Ci pensai un po’ su, e poi le risposi.

A Cenza:
No, non mi va, e poi i miei non mi faranno uscire.

Il messaggio non esitò ad arrivare.
Da Cenza:
Eh allora? SCAPPA. Ewe.

A Cenza:
Eh allora io non sono come te, ci vediamo domani a scuola :P

Da Cenza:
Sprisciaaaaaaaaaata.

Non risposi e sentì mia madre chiamarmi dal salotto.
“Tesoro scendi è pronto” girò mamma da giù.
“Arrivo” gridai riposizionando il telefono sul comodino.
Scesi giù e pranzai assieme ai miei genitori; una volta finito salii nuovamente in camera e mi misi a studiare inglese, poi matematica, e infine tedesco (la materia che odio dopo la matematica).

Erano ormai le 22.00 e dopo aver cenato non sapevo che fare,mi stesi sul letto, presi l’ipod e aprii la mia playlist preferita, quella che Cenza mi aveva creato con tutte le canzoni che ascoltavamo sempre nel bus per andare a mare. La prima canzone era Star ship, della Minaj, decisi di aprirla, e con il volume al massimo mi rilassai ascoltandola. Chiusi gli occhi e mi immaginai delle scene su come potesse essere il mio secondo primo amore,(?) tutte scene da film, ragazzi belli dei film, che quando dai il primo bacio inizia la tua canzone preferita, e poi si conclude con un ti amo, quei ti amo veri, e non detti solo per rendere felici.
Quei ragazzi che quando dici che hai freddo di prestano la loro giacca, quei ragazzi che ti dicono DA ORA IN AVANTI MI PRENDO IO CURA DI TE.
Ma mandatecene uno porca puttana, pensai.
Subito il mio pensiero si fermò su Cenza, chissà che starà facendo, pensai.
Presi il telefono dal comodino e decisi di chiamarla, quando un ricordo mi perforò la mente. Stasera c’è la festa e lei ci sarà sicuramente andata; sbuffai a quel pensiero, tolsi gli auricolari dalle orecchie e posai l’ipod sul comodino, dopodichè mi buttai  a pancia in giù sul letto, continuando a sbuffare.
“Sai che c’è? Basta essere la ragazza modello, quella perfettina del cazzo.” Dissi guardando il muro di fronte a me.
“Ci vado, vado alla festa, mi sto rompendo i coglioni” continuai parlando al muro.
“No, aspetta, devo vedere se dormono tutti” continuai dandomi un leggero schiaffo sulla fronte per punirmi dato che non l’avevo pensato prima.
Aprii leggermente la porta e facendo in silenzio posai la testa a destra e poi a sinistra.
Il silenzio dominava, quindi soddisfatta e felice chiusi silenziosamente la porta e mi precipitai sul comodino.

Per Cenza:
Preparati allo sballo, Nat sta arrivando ;)

Da Cenza:
Wooow! Io sono già qui, fai il più presto possibile

Per Cenza:
Ok.

Mi precipitai all’armadio e scelsi di mettere un pantaloncino nero con dei collant ed una maglia a spalla scesa a righe.
Mi diedi una spruzzata di one million (il mio profumo preferito), un po’ di terra, mascara, matita, rossetto rosso carminio e in un batter d’occhio ero finalmente pronta.
Indossai degli stivali bassi e lasciai i capelli liberi, mossi lunghi fino all’ombellico.
Presi una borsa e ci misi dentro le chiavi di casa e il portafoglio. Presi il telefono e in un batter d’occhio aprii la porta e mi tolsi gli stivali; facendo più silenzio possibile, scesi le scale lentamente limitandomi anche a respirare, aprii la porta e poi la richiusi.
Ero libera.
Indossai gli stivali e corsi via da lì; camminai per tutto il tragitto a passo veloce, le strade erano vuote, e un tentativo di stupro apparve nella mia mente molto vicino.
Camminai per circa dieci minuti prima di arrivare finalmente al locale, sorrisi alla scena dei body guard fuori ad aspettare e dopo un po’ decisi finalmente di entrare.
Mi avvicinai ai due uomini vestiti di nero e li sorrisi.
“Salve” sorrisi appena.
“Qunt’è?” chiesi poi.
“Niente, è gratis” Disse l’uomo dalla barba bianca.
“Ok” Risposi.
L’uomo alla mia destra mi prese il polso e mi timbrò una stellina sul polso, la guardai e sorrisi leggermente, prima di entrare del tutto alla festa.




SAAAAAAAAAAAAAALVE 
Sono di nuovo io a rompervi le scatole :3
Lasciatemi recensioni e continuo :)
  
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