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Autore: Writerre_    20/02/2013    3 recensioni
Louis,perchè dovevi essere così ..così..così te?
perchè in quel momento ti avrei mangiato di baci?
perchè non riuscivo ad essere arrabbiata con te?
perchè non riuscivo a dimenticarti?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saaalve,allora,prima di lasciarvi a questa lunghissima OS,volevo solo dirvi delle piccole cose:
1 so gia che non è un granchè,se dovessi essere io la lettrice non la leggerei sinceramente,però questa OS mi sta particolarmente a cuore e quindi ho deciso di pubblicarla lo stesso.
2 non ho nulla contro ''l'antagonista'' di questa storia,sia chiaro,era solo per rendere più carino (?) il racconto :)
3 ho preso alcuni spunti dal film 'LOL' che è uno dei miei preferiti :3
4 ultima cosa e poi non vi scoccio più,in caso trovaste qualche errore vi chiedo scusa,ma quando mio padre si deciderà ad acquistare una tastiera nuova non sarà mai troppo tardi!
okay,dovrebbe essere tutto,vi lascio alla vostra lettura..un bacio :*
P.S se vi va,recensite :)


dedicata e ispirata a @tommosbreath_ 
una persona speciale.




Era una delle poche giornate soleggiate a Doncaster ed io non avevo nessuna voglia di alzarmi e andare in quel covo di cheerleaders puttanelle  e ragazzini pieni di sé che mia mamma definiva ‘’college meraviglioso’’.
Avrei di gran lunga preferito svegliarmi tardi e,dopo aver fatto colazione con pancakes alla cioccolata, andare al parco a scattare foto con la mia amata Canon.
Purtroppo però,sono sempre stata costretta a scegliere la prima opzione da ben diciassette anni e quindi,anche se era una splendida mattinata,la scuola che tanto ‘adoravo’ mi attendeva come al solito.
Feci una doccia,indossai la mia felpa preferita,i jeans,le scarpette sportive blu scuro appena acquistate e misi un filo di trucco giusto per rendermi un po’ più presentabile.
Ovviamente ero in ritardo,così mi precipitai subito nella stanza di mio fratello per svegliarlo.
‘’ehi Zayn è tardissimo,alzati!’’

Zayn era mio fratello maggiore,la persona più importante della mia vita.
capace di farmi sempre stare bene,anche quando ero giù di morale.
La mia vita senza di lui sarebbe stata vuota,era il mio sorriso.
 
‘’sì piccola,ora mi alzo,altri cinque minuti.’’ rispose rigirandosi nel letto.
 ‘’jawaad devi alzarti ora!’’
aprì le tende per far entrare la luce del giorno.
‘’marty,lo sai che non ti farei mai del male,però che palle,quando mi chiami con il mio secondo nome vorrei picchiarti.’’
ridacchiai,sapevo quanto gli desse fastidio.
‘’fratellino,lo sai che sei tremendamente bello quando ti arrabbi?’’
finalmente si alzò e,dopo essersi stiracchiato per bene,venne dietro di me e mi abbracciò.
‘’io sono sempre tremendamente bello.’’
sussurrò dietro il mio collo prima di baciarlo.
 
sorrido al pensiero di mia madre terrorizzata dalle nostre smancerie,aveva una paura assurda che quello tra me e zayn potesse essere amore.
in effetti lo era,perché amavo mio fratello più di qualsiasi altra cosa o persona,ma è sempre stato semplice amore fraterno.
spesso litigavamo per cose insensate,ma era solo per scherzare.
quando invece i litigi erano seri,le cause sono sempre state importanti e se duravano a lungo,stavamo malissimo entrambi.
troppo orgogliosi però di chiedere scusa,arrivati al limite,uno dei due mandava quel messaggio: ‘ti amo.’
E da lì dimenticavo tutto quello che era successo,correvo in camera sua e lo abbracciavo forte.
‘ti amo anche io.’
 
 
‘’poco modesti insomma. .’’ risposi alla sua affermazione.
‘’anche tu sei bellissima.’’
‘’zayzay,a quanto risale la tua ultima visita oculistica?’’
‘’cretina,non hai la minima idea di quanto sei bella,quindi taci e passami i vestiti sulla sedia.’’ Dopodichè si staccò da me,prese i vestiti e se ne andò in bagno.
 
arrivammo a scuola con un’ora di ritardo,ma la prof,ormai abituata,non disse niente e continuò a spiegare.
quello d’inglese era l’unico corso che frequentavamo insieme,per il resto erano tutti diversi.
io ero seduta vicino alla mia migliore amica,Chiara,la quale aveva una cotta per Zayn da tempo.
anche se non voleva ammetterlo perché pensava di essere poi paragonata alle altre diecimila troiette che gli andavano dietro solo per portarselo a letto.
in realtà lei era totalmente l’opposto,non poteva essere paragonata a loro,lei era..speciale!
 
Zayn invece era seduto vicino al ragazzo più irritante della terra,nonché capitano della squadra di football,Louis Tomlinson.
dio,era una tale stronzo!
veniva stupidamente definito come il principe del college: bello,simpatico,intelligente,forte come calciatore e ragazze a volontà.
era conosciuto da tutti; tutti lo rispettavano,tutti erano suoi amici,tutte lo desideravano.
solo tre ragazzi lo adoravano per davvero,i suoi migliori amici e componenti della squadra : 
Niall Horan, Liam Payne e Harry Styles.
 
loro erano diversi da lui,erano simpatici e divertenti.
in particolare Liam,era di una dolcezza incredibile.
 
insomma,il problema era Louis.
così convinto di se stesso,così convinto di poter fare tutto e di avere tutto.
 
io facevo parte del ‘gruppo’ degli sfigati,quindi fortunatamente non mi considerava,ma zayn no.
Zayn era conosciuto ed amato quasi quanto lui e per questo,erano nemici naturali.
 
‘’terra chiama martina!’’ disse Chiara distogliendomi dai miei pensieri.
‘’c-cosa..?’’
‘’hai sentito quello che ho detto?!’’ chiese sbuffando.
‘’no ovviamente,eri troppo impegnata a guardare male Louis!’’ continuò alzando un po’ la voce e gesticolando.
‘’chiara calmati! scusa okay?! non lo faccio più.
sembravo una bambina che chiedeva scusa alla mamma con la classica faccia da cucciolo.
‘’eh vabbè dai, ti perdono anche se sei una stronza,perché lo sai bene che non resisto alla tua faccina.’’ 
mi stritolò le guance e poi sorrise.
aveva un sorriso meraviglioso,lei era meravigliosa!
alta,bionda,occhi azzurri che brillavano e fisico snello.
poteva benissimo essere una cheerleader,ma diceva sempre che quel ruolo non era adatto a lei.
non sapeva ballare.
questa cosa non le pesava più di tanto,addirittura un po’ le piaceva,visto che anche mio fratello non sapeva muoversi.
‘’ehm..ritornando al discorso di prima,tuo fratello sta ancora con..ehm..con Edwards?’’
era imbarazzata e cercava Zayn con lo sguardo.
‘’no,lei lo ha mollato per un tipo che si chiama David,ma non lo conosco.’’
‘’ma che si era fumata?! non troverà mai più uno come Zayn.’’
Chiara aveva questa mania di gesticolare ogni volta che era nervosa e in quel momento doveva esserlo davvero tanto.
‘’hai proprio ragione!’’ ridacchiai.
‘’lo dicevo s-solo p-perché è tuo fratello..’’
‘’sìsì,era scontato.’’ amavo prenderla in giro.
 
finalmente arrivò l’intervallo ed io e Zayn uscimmo fuori nel giardinetto,mentre Chiara era con delle sue amiche vicino gli armadietti.
 
‘’che bastardo Louis!’’ sbottò all’improvviso mentre terminava la sua sigaretta.
‘’che cosa ha combinato questa volta?’’ dissi un po’ a mo’ di cantilena.
‘’vuole uscire con Danielle,hai presente quella ragazza riccia che frequenta il corso di architettura?’’
‘’sì la conosco,quindi? qual è il problema?’’
‘’il problema è che Liam è innamorato di quella ragazza e mi dispiacerebbe tanto vederlo stare male,sai che gli voglio un gran bene.’’
‘’lo so,ma Louis lo sa questo?’’
‘’non credo,Liam è troppo gentile,lui gli avrà detto di volerci uscire e si sarà tenuto tutto dentro.’’
‘’dai Zayn,non pensarci,vedrai che si risolverà.
Liam è così adorabile,Danielle se ne renderà conto.’’
‘’ehi tu,lo sai che non puoi commentare i ragazzi quando sei con me,mi da fastidio e poi ho deciso che resterai single e vergine perlomeno fino ai trentacinque anni.’’
 
scoppiai a ridere,amavo quando era geloso e protettivo..forse troppo protettivo!
‘’certo fratellino,avevo pensato anche di farmi suora magari.’’
‘’oddio,non sarebbe una cattiva idea!’’ rispose come se avesse avuto un’illuminazione.
‘’scemo!’’ gli diedi un leggero pugno sulla spalla e lui mi sorrise.
 mentre ci avviavamo verso gli armadietti,ecco che ci risuona nelle orecchie la melodia più odiosa: le voci stridule di quelle ochette senza cervello che provavano il nuovo tifo per la squadra per il corridoio.
davanti a tutte,c’era Eleanor Calder,capitano e fidanzata di Louis.
anche se di fidanzamento c’era poco e niente visto che si tradivano a vicenda…una coppia perfetta in poche parole.
non mi ero accorta di essere rimasta a fissarla fin quando non mi si avvicinò e con aria da snob qual era disse:
‘’che hai da guardare sfigatella?!’’
non ebbi il tempo di rispondere che accorse Zayn.
‘’ehi tesoro,perché non continui a sculettare invece di dare fastidio a lei?’’
rispose con un sorrisetto irritato sul volto.
‘’Malik,ora ti metti a difendere le sgualdrinelle?’’
stavo per perdere il controllo,Zayn lo capì e bloccò il mio braccio tirandomi leggermente più indietro.
come si permetteva?!
l’unica sgualdrinella,come diceva ,era proprio lei seguita dalla sua banda di arrapate.
decidemmo di lasciar perdere e di andarcene,quando all’improvviso sentì una voce maschile avvicinarsi a noi.
‘’che succede qui?’’
‘’Tomlinson,puoi portare via la tua fidanzata?’’
quando si trattava di Louis ed Eleanor,Zayn si scaldava subito.
Così,anche se mi stava praticamente stritolando la mano,non replicai e mi limitai ad accarezzargli le nocche con le dita per farlo calmare.
‘’ohw,ma che dolci fratellini!’’
prese a sfotterci mentre Eleanor rideva soddisfatta.
non resistetti a tener chiusa la bocca.
‘’wow El,ti fa così tanto ridere il fatto che il tuo fidanzato non ti abbia considerato minimamente quando Zayn ha detto esplicitamente di andartene?’’
la guardai con aria di sfida e un mezzo sorrisetto orgoglioso comparve sul viso di mio fratello quando lei smise di ridere di scatto riuscendo solo a boccheggiare senza emettere alcun suono.
aveva lo sguardo in cerca di quello di Louis per un aiuto,ma quest’ultimo era troppo impegnato a reprimere un sorriso e a guardarmi.
mi sentivo dannatamente in soggezione e lui questo lo sapeva,lo vedevo dai suoi occhi.
perché per quanto potesse essere assurdo,i suoi occhi si esprimevano.
trasmettevano amore,calore,protezione.
occhi color cielo in una piena giornata d’estate.
erano irresistibili a chiunque.
eppure,sembravano essere occhi giusti in un corpo sbagliato.
‘’hai finito di guardarla o ne hai ancora per molto?’’
la voce assordante di Eleanor mi risuonò nelle orecchie.
Louis aveva cambiato espressione,sembrava quasi infastidito,come se lei l’avesse ‘deconcentrato’ dallo scrutarmi.
‘’s-sì El,andiamo…ehm,ci si vede dopo agli allenamenti Malik.’’
se ne andarono finalmente via,mano nella mano.
 
‘’complimenti signorina Malik,i miei insegnamenti sono stati ben appresi a quanto pare…sei stata grande piccola,hai visto le loro facce?’’
Zayn era entusiasta e questo mi faceva sorridere,infondo anche io ero soddisfatta di averli spiazzati.
inoltre ero anche un po’ sollevata,non avevo voglia di un interrogatorio alla Zayn Malik sul perché ero rimasta a fissare Louis.
‘’direi al dir poco sconcertati signorino Malik,ora però entriamo in classe o faremo tardi..di nuovo.’’
 
Le ore di lezione passarono velocemente,era finalmente ora di tornare a casa.
mentre sistemavo i libri nell’ armadietto,zayn era andato a cambiarsi per poi iniziare gli allenamenti.
nel corridoio c’era assoluta tranquillità.
solo qualche ragazzo che,come me,era intento a sistemare l’armadietto.
d’un tratto,mentre andavo via da quel posto oramai deserto,udì una voce incantevole provenire dal laboratorio di musica.
mi avvicinai alla porta fatta di vetro di esso e…lo vidi.
vidi Louis suonare il pianoforte e cantare.
sembrava così felice mentre le sue dita lunghe e affusolate si poggiavano sui tasti bianchi e neri dello strumento emettendo musica dolce e delicata come la sua voce.
mi aveva mandato in tilt i sensi.
non volevo sentire nulla al di fuori di quella magia di voce e melodia.
avevo le mani intrecciate in un groviglio di dita.
la bocca secca e gli occhi pretendevano di ammirare per bene 
ogni cosa di lui.
ogni suo movimento.
ogni suo sorriso.
ogni sua espressione.
‘perché mi faceva questo effetto?’
era quasi al termine di ‘how to save a life’ quando ad un certo punto si voltò e,vedendomi,si bloccò di colpo.
Oh cazzo!
non tentai nemmeno di scappare,sarebbe stato stupido ed inutile 
visto che mi avrebbe raggiunta in un batter d’occhio.
mi limitai ad abbassare lo sguardo e a scostarmi dalla porta.
lui uscì di corsa facendo sbattere quest’ultima contro la parete esterna.
‘’che diamine ci fai qui,dovresti essere gia a casa!’’
era abbastanza agitato.
aveva il respiro spezzato e si guardava intorno per controllare che non ci fosse nessun altro.
non so perché,ma istintivamente posai la mia mano sulla sua e con l’altra lo portai a girarsi verso di me.
non mi andava di vederlo così preoccupato.
‘’ehi,sta tranquillo! ci sono solo io qui e non lo dirò a nessuno,puoi fidarti.’’
rimase per pochi secondi a fissare le nostre mani poi incrociò il suo sguardo al mio.
‘’p-perché hai gli occhi così lucidi? hai pianto per caso?’’
tolsi la mano dalla sua di colpo e ritornai a fissare il pavimento.
‘’p-perché m-mi sono emozionata…’’
le mie guance stavano decisamente prendendo fuoco dall’imbarazzo.
lui aveva un’espressione indecifrabile.
come se ciò che avessi appena detto fosse troppo impossibile da credere.
‘’per quale motivo?’’
‘’perché sei bravo Louis,sei davvero bravo.’’
arrossì visibilmente.
sembrava così stranamente insicuro.
questo lo rendeva così…adorabile.
‘’dici sul serio?’’
‘’Lou,non sono mai stata più sincera.
amo il modo in cui suoni e anche la tua voce…t-tu canti così bene.’’
no,un attimo.
oltre ad averlo chiamato ‘Lou’,adesso cominciavo anche a fargli i complimenti?
Martina,riprenditi.
‘’mi piace quando mi chiamano con questo diminutivo,è molto carino.
di solito solo le mie pesti gemelle lo fanno!’’
‘’le t-tue pesti gemelle…?’’
‘’sì,sono le mie sorelle più piccole.’’
era chiaro che le amava tanto,la sua tenera espressione ne era la conferma.
‘’sai,il pianoforte è diventato parte fondamentale di me anche grazie a loro.
quando mamma lavora e io faccio da baby-sitter,le porto sempre qui con me.
durante il pomeriggio la scuola è ancora aperta per chi frequenta qualche corso extrascolastico e così,mentre gli altri sono in classe,noi tre ce ne stiamo rinchiusi in questo laboratorio per suonare e cantare le canzoni che più ci piacciono.
il lato meraviglioso di tutto questo è vedere i loro volti pieni di felicità.
sentire le loro vocine ripetere in coro: ‘grazie lou,ti vogliamo bene.’
sono così piccole ed innocenti,dolci con chiunque e…’’
era poggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate.
In quel momento avrei giurato di non aver mai conosciuto un ragazzo più straordinario di lui.
parlava di quelle bambine quasi con le lacrime agli occhi.
‘’oh,scusa io non so neanche perché ti sto dicendo tutte queste cose.’’
‘’non preoccuparti,è così bello quello che stai dicendo.’’
‘’io però adesso devo scappare agli allenamenti o il mister mi ucciderà!
p-puoi d-darmi il tuo numero,magari dopo ci sentiamo.’’
‘’o-okay.’’
 
tornai a casa e corsi in camera buttandomi sul letto senza un minimo di grazia.
guardavo il soffitto con la testa poggiata sul cuscino e...sorridevo.
sorridevo come un'idiota.
anche se non volevo ammetterlo,sapevo bene il motivo per cui sorridevo.
la verità era che non volevo accettare il fatto che avere il suo numero non mi dispiaceva affatto.
che il pomeriggio passato insieme a lui fosse stato così fastidiosamente bello.
'perchè mi sentivo così?'
insomma,da quando la persona che più non sopporti genera le farfalle nel tuo stomaco?
ero davvero confusa e come se non bastasse,un messaggio mandò in tilt il tutto.
'puoi cortesemente uscire dai miei pensieri e farmi smettere di sorridere come un cretino? grazie. L '
'gradirei tu facessi lo stesso Tomlinson. M '
digitai subito.
passavano i minuti,ma lui niente.
nessuna risposta.
decisi di non farci troppo caso,forse aveva avuto da fare.
 
la mattina dopo ero quasi contenta all'idea di ritornare al college.
'Lou,non puoi farmi questo.'
pensai mentre sistemavo un po' i capelli indomabili.
quella fu la prima volta che arrivammo in orario.
la prof. di letteratura rimase a bocca aperta.
Zayn non si reggeva in piedi,riuscivo ad intravederlo dalla porta vetrata della sua classe.
mi veniva da ridere,era completamente stravaccato sul banco che dormiva beato.
di Louis,invece,neanche l'ombra.
il banco affianco a quello del bello addormentato era vuoto.
cominciai a farmi pensieri assurdi come: ''sarà per quello che gli ho detto ieri?'',''non si sarà sentito bene?''.
era l'ora di calmarsi,basta!
 
quel giorno passai l'intervallo da sola,Chiara aveva la febbre e Zayn era uscito prima.
mi sentivo ancora più sfigata del solito seduta sotto l'albero del giardinetto a guardare il vuoto con un paio di cuffiette nelle orecchie.
stavo ascoltando la canzone che sentì suonare a Louis.
bhè..era inutile fingere,a me lui piaceva,piaceva davvero tanto e forse,gia da tempo.
però,perchè adesso non si faceva vedere?
questa cosa mi snervava non poco.
 
la canzone terminò e mentre riponevo di nuovo l'i-pod nella borsa,due mani mi coprirono gli occhi.
il cuore mancò un battito a quel semplice contatto.
''chi sono?''
la sua voce era riconoscibile tra migliaia.
''mmh..non saprei.''
mi lasciò un bacio sulla guancia e poi rispose: ''sei una bugiarda.'' 
Louis era sempre bellissimo.
aveva quel sorriso spettacolare capace di illuminare un'intera casa,i capelli castani spettinati che gli incorniciavano il viso 
perfetto e quelle due pozze di acqua limpida incastonate negli occhi.
''ehi,tutto okay?''
''s-sì s-scusa io..ehm..d-dove sei stato?''
''che ti importa?''
''l'ho chiesto solo per educazione,a me non importa niente di quello che fai.''
''ah davvero? staremo a vedere.''
si spostò piazzandosi di fronte a me dandomi un bacio a fior di labbra.
''perchè questo non ti importa,giusto?''
''no Lou,questo importa più a te che a me,io non sono il tuo nuovo giocattolo.''
mi alzai e,senza rivolgergli la parola,me ne tornai in classe.
ero delusa.
non per il bacio in sè per sè,ma per le intenzioni che aveva.
come potevo pensare che con me si fosse comportato diversamente dalle altre?
chi ero io per pretendere questo in fondo.
 
passò una settimana da quel giorno e mentre io continuavo ad evitarlo,lui continuava a cercarmi.
stavo cercando di rimuoverlo dalla mia testa,ma sembrava un'impresa difficilissima visto che più ci provavo,più lui 
faceva parte dei miei pensieri.
nel frattempo Zayn cominciò ad uscire con Chiara (finalmente) e Danielle e Liam si fidanzarono.
inoltre,giunse la notizia tanto attesa da tutti gli studenti: la gita di quattro giorni a New York.
in effetti anche io non vedevo l'ora,perlomeno avrei staccato un po' la spina dai miei pensieri dagli occhi azzurri e mi sarei divertita.
 
il giorno della partenza,dopo esserci posizionati sull'aereo,la prof. assegnò le stanze.
''Zayn Malik con Chiara Osment.''
le facce scioccate dei due erano uno spettacolo.
''Eleanor Calder e..''
non ebbe neanche il tempo di finire la frase che Lou si alzò in piedi.
''prof. Eleanor è malata,non verrà.''
infondo un po' mi dispiaceva per lei,si sarebbe persa un bel viaggio.
''oh,mi dispiace.'' rispose la professoressa.
''mmh..tu!'' continuò indicandomi.
''tu prenderai il suo posto,dividerai la stanza con il signorino Tomlinson.''
''cosa?! no professoressa,io..''
''non accetto obiezioni signorina Malik.''
ottimo,proprio quello che mi serviva.
doveva essere un viaggio privo di lui,invece no,adesso eravamo a stretto contatto per quattro giorni.
ma che cosa avevo fatto di male per meritarmelo.
avrei voluto urlargli contro a quella stronza,'non accetto obiezioni signorina Malik'..fanculo.
lui,al contrario,sembrava essere assolutamente d'accordo.
 
l'aereo era gia in volo da un'oretta circa.
Zayn nel frattempo si era spostato sul sediolino affianco a quello di Chiara per 'parlarle' ed io ero rimasta sola con il mio fidato i-pod,
fino a quando il mio 'conquilino' non mi chiedesse di sedersi affianco a me.
''cosa vuoi Louis?''
''perchè non mi chiami più Lou?''
''non mi va''
scoppiai a ridere,aveva appena fatto una malriuscita faccia da cucciolo.
''mi dispiace Lou,non ti riesce.''
''strano,di solito le mie sorelle lo fanno sembrare così facile! però ho comunque ottenuto ciò che volevo.
tu mi hai chiamato di nuovo con quel dolce nomignolo e inoltre,mi hai sorriso..'

Louis perchè dovevi essere così ..così..così te?
perchè in quel momento ti avrei mangiato di baci?
perchè non riuscivo ad essere arrabbiata con te?
perchè non riuscivo a dimenticarti?
 
atterramo a New York nel primo pomeriggio.
Louis si addormentò poco dopo aver poggiato la testa sulle mie gambe mentre io gli accarezzavo i morbidi capelli castani.
sarei rimasta ore a guardarlo dormire,sembrava un bambino.
''ehi,siamo arrivati.''
''mmh..sì mamma,cinque minuti.''
''Lou,non sono tua madre,sono Martina,dai su svegliati.''
aprì pian piano gli occhi e si alzò con lentezza.
 
arrivati in camera,sistemammo per bene le valigie scambiandoci qualche sorriso di tanto in tanto.
dopo esserci cambiati entrambi per la cena,mi si avvicinò.
''ehi,volevo solo dirti che mi dispiace di averti rovinato il viaggio e che..ecco,tu per me non sei un giocattolo.
cioè sì,sono sempre stato un cretino con le ragazze,lo ammetto,ma..con te è diverso,non lo so,mi sei entrata nella testa dal primo giorno
che ci siamo davvero guardati.''
''sai,non hai rovinato assolutamente niente,forse lo stai rendendo solo più fantastico.''
mi regalò uno dei suoi sorrisi mozzafiato e,lasciandomi un tenero bacio sulla guancia,mi prese per mano.
 
cenammo al ritmo delle nostre risate.
lui che faceva lo scemo con il cibo e io che lo prendevo in giro.
 
continuammo a stuzzicarci anche dopo,mentre lui era intento ad indossare il pigiama in bagno,io riprendevo a sfotterlo da fuori.
''comunque sono molto più brava io a giocare a calcio,sei una schiappa Lou.''
corse dal bagno ancora a torso nudo,mi prese per i fianchi e mi scaraventò sul letto iniziando a farmi il solletico.
''chiedi scusa Malik.''
stavo morendo dal ridere,mi mancava il respiro.
''scusa,scusa,scusa stavo scherzando.''
mi aiutò ad alzarmi e,mentre stava per dirmi qualcosa,gli squillò il telefono.
''..oh,sì,ciao El.''
era troppo bello per essere vero.
 
quella notte ci fu un forte temporale,non riuscivo a chiudere occhio.
cercavo di affogare sotto le coperte per non svegliare Louis con i miei urletti soffocati,ma all'ennesimo tuono non riuscì a trattenere 
la paura e feci sobbalzare anche lui che si trovava nel letto affianco al mio.
''tesoro,che hai?''
''s-scusa Lou e che..i-i temporali m-mi spaventano,mi dispiace,non volevo svegliarti.''
si alzò dal suo letto e si posizionò nel mio cogliendomi di sorpresa.
mi strinse forte al petto con il braccio e mi diede un bacio sui capelli.
''dormi tranquilla,ci sono io adesso.''
e da lì non pensai più a nulla,mi sentivo così a mio agio,così protetta.
la senzazione più bella mai provata.
 
la mattina dopo Louis non era al mio fianco,al suo posto trovai un bigliettino.
'dormigliona,ho detto alla prof. che stavi male e che sarei rimasto a prendermi cura di te,quindi almeno oggi siamo liberi!
prendo la colazione e arrivo :) xx Lou.'
 
non potevo fare a meno di pensare a quanto gia amassi New York senza averla nemmeno visitata.
''buongiorno piccola.''
la voce più dolce del mondo risuonò nella stanza.
''buongiorno anche a te Lou,spero tu non abbia dormito scomodo stanotte.''
''scherzi? non ho mai dormito meglio..''
''anch'io a dir la verità.''
cominciammo a mangiare in silenzio facendoci sfuggire qualche sguardo ogni tanto.
non appena finimmo,decisi di andare a cambiarmi,ma mentre mi stavo alzando lui mi bloccò per il braccio.
''te.''
''..che cosa?''
fu un attimo e mi ritrovai la sue labbra calde premere sulle mie.
le nostre bocche dipendevano l'una dall'altra in quel momento,sembrava avessi varcato la porta del paradiso.
il mio cuore che batteva all'impazzata era la musica su cui danzavano le nostre lingue.
misi una mano dietro la sua nuca e lo avvicinai di più a me,stava diventando la cosa che più desideravo e che non volevo
perdere.
prima di segnare tutto il contorno delle mie labbra con piccoli baci umidi,si avvicinò piano al mio orecchio e mi sussurrò:
''ricordi quando in aereo mi domandasti cosa volevo? ecco,ti ho risposto.''
sarei potuta morire a quelle parole,a quella voce così fottutamente delicata.
''Lou,hai una bellissima fidanzata che ti aspetta a casa,ricordi?''
''non più.''
''come?''
''io e Eleanor ci siamo lasciati due giorni prima di partire e quando lei mi ha chiamato ieri,l'ha fatto solo per tentare di recuperare qualcosa
che non c'è mai stato e questo lo sai bene.''
''mentirei se ti dicessi che mi dispiace.''
''lo so,mentirei anch'io.''
 
da quel momento io e Louis diventammo inseparabili,ogni scusa era buona per stare insieme.
a scuola,durante gli intervalli ci coccolavamo sotto il famoso albero del giardinetto.
 lo spacco tra una lezione e l'altra diventò motivo di baci sfuggevoli.
 
''sai,io credo di amarti.'' mi disse tra un bacio e l'altro
''Lou,io ne sono convinta.''
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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