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Autore: __mindgames    20/02/2013    3 recensioni
[Skandar Keynes]
[Skandar Keynes]Beatrice ha 20 anni ed il suo ex ragazzo,Silvano,le ha spezzato il cuore. Si ritrova così a condividere il regalo di compleanno,una crociera di 15 giorni in Norvegia,con il migliore amico Dante,nella speranza di dimenticare o almeno di non pensare. Quello che Beatrice non sa,però,è che la "vacanza forzata" le riserverà una sorpresa che supera qualsiasi sua immaginazione. E una vacanza inizialmente fatta controvoglia assumerà tutta un'altra tinta!
"Ma dimenticavo,i sogni non si avverano. Non possono avverarsi se espressi da dei comuni mortali come noi. Solo a quelli famosi va tutto bene alla fine,solo a loro i sogni si realizzano. Noi dobbiamo accontentarci dei sogni di seconda mano,quelli che sono stati usati talmente tanto che è impossibile che si avverino da quanto sono consumati. "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ore 14.30
E io che pensavo di poter dormire… Non avevo fatto i conti con il mio migliore amico,che stamattina alle 9 mi ha buttata giù dal letto a forza,continuando a ripetere << Forza,andiamo a visitare la nave! >> E pensare che ieri sera abbiamo pure fatto tardi. Dopo aver visto lo spettacolo a teatro (un divertentissimo ventriloquo che parlava in 5 lingue diverse  e che ha riscosso un discreto successo tra il pubblico) siamo andati a prendere un cocktail nell’elegantissimo bar dell’atrio centrale,un trionfo del rosso in tutte le sue sfumature ritoccato con luci soffuse viola e blu che fanno innamorare solo a guardarle. Mentre sorseggiavamo il nostro cocktail (rigorosamente analcolico,visto che Dante è astemio e io gli faccio spesso compagnia) appoggiati al bancone,ci giungono alle orecchie i discorsi dei due elegantissimi signori seduti accanto a noi. << Questo posto è veramente fantastico,e il cibo a mio parere è superlativo! >> << Hai proprio ragione,non avrei mai immaginato niente di così sfarzoso…Ho scoperto,fra l’altro,che stasera dalle 11 in poi sforneranno pizza calda per tutta la notte,su al buffet. Se ami mangiare qua sei nel posto giusto! >>
Inutile dire che al solo sentire le parole “pizza” e “calda” vicine,Dante ha sgranato gli occhi e ha iniziato a guardarmi con aria supplichevole,dilatando gli occhioni castani fino all’inverosimile come un bambino che vuole chiedere alla mamma di comprargli un giocattolo nuovo. E come potevo resistergli? Fra l’altro anche io avevo una discreta fame,dal momento che avevamo evitato la cena,motivo per cui sono ceduta quasi subito. Alla vista di tutta quella pizza sul bancone del buffet credevo di svenire,o di svegliarmi visto che ero convinta(e lo sono tuttora) di essermi sognata tutto. Abbiamo fatto le due di notte a provare tutte le varietà di pizza che c’erano,e sono crollata sul letto esausta da quella giornata faticosissima.
Stamattina infatti speravo di poter dormire di più,ma con Dante il riposo non è del tutto contemplato… Motivo per cui,dopo aver borbottato frasi senza senso per circa 10 minuti,sono scesa dal letto,ho indossato una felpa verde sopra il pigiama di pile verdolino e sono uscita sul balcone della nostra cabina. Devo dire che è stata una visione paradisiaca,vedere il mare che mi correva sotto i piedi e,davanti a me,l’infinito. Neanche una chiara distinzione fra cielo e terra,come se fossero una cosa sola,un unico abbraccio. Ho appoggiato le mani alla ringhiera,ho alzato la testa al cielo e ho chiuso gli occhi,lasciando che l’aria salmastra mi riempisse i polmoni. In quel momento,mentre ributtavo lentamente fuori l’aria,mi sono sentita meglio. Non felice,per quello ci vuole tempo. Mi sono sentita vagamente serena,con quel mare blu che sembrava un elegante abito da sera di velluto e con quel freddo pungente che mi accarezzava la pelle anche attraverso la felpa e il pigiama. Sono tornata in cabina molto più calma,e sono riuscita a trovare anche la voglia di correre dietro a Dante nel suo “giro turistico” di questa meraviglia galleggiante.
Ho scoperto che ci sono un sacco di bar (ne ho contati 14 ma mi sa che ne ho saltato qualcuno),un intero piano pieno di negozi,e addirittura un campino da basket! Verso l’ora di pranzo,mentre stavamo passeggiando sul ponte esterno della nave coperti da giacche,sciarpe,cappelli di lana e guanti,ha chiamato mia sorella Laura. Ha risposto Dante ovviamente,dal momento che il mio cellulare è “sotto sequestro”,ed è stato attaccato a parlare per una buona mezz’ora,mentre io,tutta infreddolita e col naso gelato,gli correvo dietro facendogli segno che volevo parlare con mia sorella. Quando sono riuscita nel mio intento però la conversazione si è rivelata piuttosto breve,visto che dopo neanche 5 minuti Dante mi ha fatto segno di tagliare corto e ha fatto per togliermi il telefono di mano. Non sono neanche riuscita a chiedergli se aveva notizie di Silvano. << Ma Dante,dovevo chiederle una cosa! >> ho cercato di protestare.
<< Non ti devi preoccupare di quello che succede in Italia,Bea. Ora sei qui,in questo posto fantastico,in Norvegia,e tutto quello che devi fare è distrarti e a godere tutto questo! >> ha replicato indicando il mare davanti a noi. Ci trovavamo a prua in quel momento,coperta da qualche vetrata per evitare le troppe ventate ma vagamente simile a un moderno Titanic. In quel momento,girando lo sguardo per seguire il discorso di Dante,l’ho visto: la sagoma lucida di un delfino è spuntata fuori dall’acqua,iniziando a saltare gioiosamente accanto allo scafo della nave,come un simpatico compagno di viaggio. Sono rimasta letteralmente estasiata,e sono riuscita a sfuggire alla malinconia per qualche secondo salendo in punta a una panca e mettendomi ad osservare dalla prua quell’abitante del mare,col naso schiacciato alla vetrata,finchè non è sparito di nuovo tra le onde.<<  È meraviglioso >> ho sussurrato esterrefatta. Ho guardato Dante,lui ha guardato me e abbiamo sorriso. Nello stesso momento peraltro. << Io te l’avevo detto… >> ha risposto lui. << Adesso però fai la brava e vieni a mangiare… Io comincio ad avere fame! >> Per tutta risposta l’ho preso per mano e ho iniziato a correre,portandomelo dietro a ruota,verso il ponte semicoperto. Ossia il centro del buffet.
Al buffet oggi c’era la festa tedesca. C’erano festoni con la bandiera bavarese ovunque,ai vari punti distribuzione servivano crauti e wurstel e accanto alla piscina troneggiava un gigantesco strudel dal quale tutti staccavano un pezzo con appositi coltelli. In questa atmosfera abbiamo pranzato,scambiando pure due parole con due ragazzette francesi che si erano sedute al nostro stesso tavolo. È stato veramente divertente.
Adesso sono al bar cioccolateria,al piano sopra il teatro,di fronte a una bella cioccolata calda con scorza di arancio,di quelle belle dense come piacciono a me. Dante è andato a correre in palestra,ma io per oggi ho declinato;lo raggiungerò più tardi in idromassaggio,per rilassarmi in un bel bagno caldo. Il tizio nel tavolo accanto sta blaterando con sua moglie che ci siano molti VIP su questa nave,fra cui il cantante dei Nickelback,Chad Kroeger,con la sua fidanzata Avril Lavigne,e un attore del cast delle Cronache di Narnia. Devono essere veramente ingenui per pensare che delle persone famosissime e con una vita sociale incredibile vengano a farsi una crociera in Norvegia,nelle zone più brulle e desolate della terra dopo la Siberia. Insomma,a mio parere uno viene in Norvegia per due motivi: per dimenticare,o per innamorarsi. Viene da chiedersi a quale di queste due tipologie appartenga io,e rispondo che dovrei essere un mix fra entrambe. Dovrei appunto,perché in pratica non sono neanche sicura di voler dimenticare Silvano. È difficile ripartire da zero dopo una storia così importante,e per quanto io sia forte non so se ci riuscirò. Queste sono situazioni che ti indeboliscono tanto,ti segnano,e io purtroppo non mi sento più tanto forte ora come ora. Ci vorrebbe un vulcano,una tempesta improvvisa che mi stravolgesse la vita,qualcosa di veramente bello… Ma dimenticavo,i sogni non si avverano. Non possono avverarsi se espressi da dei comuni mortali come noi. Solo a quelli famosi va tutto bene alla fine,solo a loro i sogni si realizzano. Noi dobbiamo accontentarci dei sogni di seconda mano,quelli che sono stati usati talmente tanto che è impossibile che si avverino da quanto sono consumati. 
Adesso è già tardi,e la mia cioccolata calda l’ho abbondantemente finita. Mi conviene andare in cabina,mettermi il costume e raggiungere Dante in idromassaggio. Stasera poi c’è il gala del capitano,devo prepararmi come si deve e vestirmi elegante! Il mio migliore amico ci ha pure tenuto a precisarmi che da stasera ceneremo in ristorante,così << proveremo il brivido di farci servire e riverire! >>. Aggiornerò il mio resoconto di questa vacanza più tardi!
 
Ore 23.45
Secondo me la gente si è fatta una maxi canna collettiva. Ora dicono che a bordo non ci sia Chad Kroeger,ma la cantante francese Alizée. E continuano le voci su questo strabenedetto attore di cui nessuno sa il nome. Famosissimo insomma… A una signora americana che mi ha chiesto conferma di tali voci ho pure risposto male,con un secco << Signora,ma mi sta prendendo per i fondelli? >>. No,dico,già sono in un periodaccio,poi se si mettono anche a inventare queste bambinate io sclero! Mi ha portata via Dante a forza,salvando la signora da una prematura e atroce morte.
Per il resto la serata è andata nel migliore dei modi: dopo aver passato non so quanto tempo in idromassaggio,io e Dante siamo andati a fare un giro al piano dei fotografi,un’intera terrazzina che da sulla hall le cui pareti sono interamente ricoperte da vetrinette con all’interno appese le foto di tutti i passeggeri. Molte foto dell’imbarco erano già state ritirate,ma alcune ancora erano esposte nelle vetrinette. Ho scorso rapidamente con gli occhi tutte le vetrinette,senza tuttavia riscontrare alcun volto particolarmente famoso. E nessuno di conosciuto,per fortuna. Questa vacanza mi sa sempre più di isolamento in pieno stile eremita…
Dopo aver fatto merenda al buffet con delizioso tè verde e pasticcini di vario tipo (zuppati in una maxi ciotola di cioccolato fuso) siamo tornati in cabina a cambiarci e a farci una donna prima del sontuoso cocktail di gala del capitano. Per la prima volta in vita mia sono stata in crisi su cosa mettermi,visto che non sono abituata alle grandi occasioni e anche se ho il guardaroba pieno di cose metto sempre le solite cose. Dante era veramente elegante,si era fatto cucire da sua zia(una sarta famosissima a Firenze) un elegantissimo completo giacca e pantaloni blu notte,abbinato ad una camicia bianca e una cravatta a scacchi azzurri e blu. Anche quella ovviamente è un mio regalo,ci tengo a precisare che gli faccio sempre regali utili e al tempo stesso alternativi. Dopo essermi provata tutto l’armadio,io ho invece optato per un vestito di trina nero,lungo fino al ginocchio e leggermente scollato a V,abbinato a un paio di scarpe col tacco non esageratamente alte dello stesso colore. Ci ho messo quasi due ore a prepararmi,ho stabilito un record personale. Il cocktail di gala si è svolto nel teatro della nave;all’entrata c’erano due camerieri che offrivano champagne e salatini,e un paio di fotografi molto carini e gentili ci hanno scattato un paio di foto prima di entrare. Il capitano mi è sembrato una brava persona,ha fatto un simpatico discorso strappando anche qualche sorriso ai passeggeri,e mentre andavamo a cena ho sussurrato all’orecchio del mio amico << Io trovo che sia un bravissimo capitano. >> e lui si è trovato d’accordo con me. Al ristorante non siamo soli al tavolo,siccome siamo due soli ci hanno messi insieme alle due ragazze francesi che abbiamo conosciuto oggi al buffet. Sono molto cordiali ed è divertente parlare con loro: sono due appena diciottenni che stanno facendo il viaggio della maturità (che,ci hanno spiegato,nel loro paese si chiama Baccalauréat) e si chiamano Pauline e Marion. Dopo cena non ci siamo fatti mancare il solito teatro,che stasera era uno spettacolo di danza che sembrava una pittoresca sfilata carnevalesca veneziana,con vestiti meravigliosi e colori brillanti. Siamo tornati in cabina subito dopo però,perché eravamo entrambi stravolti e domattina dobbiamo alzarci presto. Alle 8 infatti attraccheremo al porto di Bergen,prima tappa del nostro viaggio,e alle 9 partirà la nostra escursione. Da domani toccherò finalmente il suolo norvegese,e se da una parte sono ancora un po’ apatica,dall’altra sono molto incuriosita. Spero che valga la pena di visitare questo mondo,così ben musicato da Edvard Grieg nel suo “Peer Gynt”! Per oggi dunque chiudo qui… Direi che come resoconto è più che sufficiente. Bonne nuit!
  
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