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Autore: Lady Orkan    20/02/2013    1 recensioni
Mr. Motherfucker è un appassionato di alcool, donne e droghe. I guai lo cercano come fidanzate gelose e lui si diverte a vivere in bilico sulla lama di un rasoio.
Nessun rimpianto, nessuna morale, nessun senso di colpa.
Finché una notte, dopo una serata pericolosa, non incontra lei, quella che gli salverà la vita, almeno per quella notte: Sweety, che gli farà conoscere un mondo tutto nuovo di cui lui non sospettava nemmeno l'esistenza e lui si ritroverà in bilico tra la sua vecchia vita e qualcosa di completamente nuovo.
Genere: Dark, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Aveva esagerato quella notte.

Aveva decisamente esagerato.

Lo stavano trascinando di peso fuori da un locale verso il parcheggio, e senza troppe cerimonie, le persone che lo avevano accompagnato, lo lasciarono cadere in mezzo alle auto. Mr. Motherfucker rimase lì, come un sacco dell'immondizia abbandonato in un parcheggio.

Mr. Motherfucker si appoggiò a stento ad una delle auto accanto a lui prima di dare di stomaco davanti ad un paio di prostitute che stavano fumando una sigaretta. Le due donne lo apostrofarono duramente prendendolo in giro. Lui le guardò di traverso mentre continuava a vomitare.

Aveva esagerato con tutto quella sera: alcool, fumo e altro divertimento sintetico. La sua idea era quella di uscire e godersi un concerto dal vivo, poi la cosa aveva preso una piega completamente diversa: dopo una bottiglia di Whisky non era riuscito a dire di no ad un suo amico spacciatore. E poi voleva una donna quella sera, una bella ragazza che il giorno dopo non si sarebbe posta il problema di non sapere il suo nome.

Il concerto non se lo ricordava, aveva vagato per il locale guardandosi attorno come un predatore senza denti, assolutamente innocuo visto lo stato in cui era, ma si ricordava di aver messo le mani su un bellissimo fondo schiena. Peccato che la proprietaria di tale meraviglia non aveva gradito e lo aveva fatto buttare fuori.

Si tirò su cercando di riprendersi un po' nell'aria afosa della sera. Non riusciva nemmeno a capire dov'era, sapeva che la sua auto, un carro funebre d'annata, era lì da qualche parte. Fece qualche passo malfermo, voleva raggiungere la sua auto e magari farsi un paio di ore di sonno prima di tornare a casa. Mentre vagava tra le auto parcheggiate, non si accorse di essere seguito da tre uomini.

Ehi tu, fottuto figlio di puttana!”.

Sentendosi chiamare per nome, Mr. Motherfucker si girò barcollando. Un tizio piccolo, tarchiato e con i capelli tagliati cortissimi gli si piazzò davanti.

Sei tu che hai molestato la mia ragazza prima?”.

La tua ragazza? No... Un culo sì, ma non una ragazza...”. Non era assolutamente in grado di ragionare, figurarsi fare un discorso sensato.

Il tizio gli rispose con un pugno. Lo prese in piena faccia e Mr. Motherfucker perse l'equilibrio, cadendo in mezzo alle auto e sbattendo la testa. Il mondo iniziò a danzare per lui e non riuscì a tirarsi su. Un paio di calci lo colpirono alla bocca dello stomaco e lui cadde a terra, tossendo e vomitando sangue.

Calò il buio su di lui come una mannaia.

Si svegliò quando lo trascinarono fuori da un'auto in mezzo al nulla. Faceva molto più freddo e sentì la terra battuta sotto i suoi piedi. Erano vicini al fiume, se ne accorse dall'odore di acqua stagnante. Lo gettarono nel fango, prendendolo ancora a calci. Qualcuno lo prese per i capelli tirandogli su la testa a forza.

Non vogliamo più vederti gironzolare attorno alle nostre donne hai capito?”.

Mr. Motherfucker annuì stordito, con il volto pieno di sangue e fango. Lo lasciarono andare. Lui cadde a faccia in giù sbattendo contro la terra melmosa, sentendosi soffocare, cominciò a tossire. Sentì i tre uomini allontanarsi e il motore di un auto accendersi. Si trascinò per un breve tratto, non voleva svenire di nuovo con il rischio di soffocarsi. Riuscì a girarsi di schiena prima di svenire nuovamente. Ma prima di perdere di nuovo conoscenza gli sembrò di vedere un paio di anfibi rosa venire verso di lui.

   
 
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