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Autore: Inu_chan    20/02/2013    6 recensioni
STORIA QUARTA CLASSIFICATA AL CONTEST "WELCOME TO LA PUSH" INDETTO DA POSTERGIRL84.
Ecco a voi una One shot riguardante il nostro adorato Seth. Difatti, non si parla molto di lui nella storia orginale, per cui mi sono divertita molto a cercare di interpretare almeno un pochino i suoi pensieri... Spero di esserci riuscita, a voi il giudizio!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Seth Clearwater
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse
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PARTE DEL BRANCO

Ci tengo a ringraziare moltissimo
postergirl84 per avermi dedicato parte del suo tempo a correggere i miei Orrori e aver apprezzato la mia storia, inserendola al quarto posto del contest.
Inoltre, questa fanfiction la voglio dedicare alla mia migliore amica Erica, nonché correttrice di bozze fantastica che, nonostante non sia mimimamente interessata alla saga, si è offerta di leggere anche questo mio strampalato testo. Grazie *_*
Ok, vi lascio alla storia!







Scivolai lento e silenzioso, la neve che attutiva il suono dei miei passi felpati. Procedevo lento, acquattandomi sempre di più, cercando di essere una cosa sola con il suolo sottostante. I nemici si trovavano lì, a pochi metri. Erano in due. Lei, La Rossa, quella che inseguivamo da settimane, se ne era portato dietro un altro, molto probabilmente un neonato anche lui, come i membri dell’esercito contro cui stavano combattendo i miei fratelli.

Entrambi erano così incentrati su Edward e Bella da non essersi nemmeno accorti di me. Poco male. Avrei contato sull’effetto a sorpresa.

Non fare stupidaggini, Seth! La voce del capobranco risuonò chiara e limpida all’interno della mia mente.

Non gli diedi retta e continuai la mia lenta avanzata verso i vampiri. Nella mia testa, i miei compagni continuavano a dirmi di lasciar perdere, di rimanermene buono in un angolo e aspettare.

Sam ha ragione! Per l’amor di Dio, Seth, non combinare casini! Ora anche mia sorella si era aggiunta nella mia mente. Ma non ascoltai nemmeno lei.

Edward non può farcela da solo! Liquidai tutti quanti così, e smisi di udire le voci degli altri licantropi.

Non mi interessava cosa avevano da dire. Ero stato mandato là sopra con Bella e il suo compagno solo perché non volevano farmi partecipare allo scontro. Ero troppo piccolo, così mi dicevano. Un ragazzino. Anche se naturalmente la versione ufficiale era che io sarei servito da “tramite” tra Edward e gli altri per tenere informati lui e Bella sugli sviluppi della battaglia.
Ovviamente avevo provato a protestare, a farmi valere; ma niente era riuscito a convincerli di farmi partecipare alla battaglia.

Sam continuava a ripetermi “La forza del branco è il lupo e la forza del lupo è il branco”. Il significato non mi era molto chiaro. Penso che intendesse che, anche se nel mio piccolo, io stessi comunque svolgendo un ruolo importante. Cazzate.

Smisi di pensare e cercai di ascoltare i discorsi dei vampiri davanti a me. Da quanto capii, il ragazzo doveva chiamarsi Riley ed era il compagno della Rossa. Osservai Edward. Era in difficoltà, lo si capiva chiaramente, nonostante cercasse di mantenere il controllo. In effetti, due contro uno non era leale.

Io sono con te! Lo pensai forte, intensamente, in modo tale che lui riuscisse a sentirmi chiaramente. Riprese a parlare con più convinzione e vidi il vampiro vacillare alle sue parole.

La sua compagna non distoglieva gli occhi da Bella e partecipava solo superficialmente alla discussione dei due. La osservai, e non potei non notare quanto fosse bella. La pelle diafana creava uno strano contrasto con il rosso dei capelli. Gli occhi vermigli spiccavano come due fiamme in quel viso bellissimo. Sembrava una dea. Una letale, spietata dea.

Rivolsi di nuovo la mia attenzione all’interlocutore di Edward e quello che sentii non mi piacque nemmeno un po’. “Sei morto”, così gli disse. Poi gli si avventò contro.

Eh no, caro mio. Così non è leale! Feci un breve calcolo sulle possibilità che avevo di raggiungere il mio avversario prima che questi mettesse le mani addosso ad Edward e saltai. Semplicemente.

Mi gettai a peso morto sul vampiro e insieme rotolammo qualche metro più in là.

Mentre una piccolissima parte della mia mente si preoccupava di non dare peso ai pensieri dei miei fratelli, preoccupati per le conseguenze del mio gesto, tutto il resto di me stesso era teso e pronto allo scontro.

Il succhiasangue si gettò su di me e iniziò a menare calci e fendenti. In quel momento la mia testa era come svuotata. Non pensavo più a nulla, non sentivo più nulla. L’unico mio obbiettivo era quello di sconfiggere quel dannato, in modo tale da poter permettere ad Edward di combattere con la vampira senza intralci.

Staccai la mano del mostro e lui urlò. Cercai di trascinarlo via, ma questo si ribellò e mi strattonò finché non mi scaraventò di lato, facendomi sbattere la schiena al suolo.

La vista mi si annebbiò, mentre sentivo un punto imprecisato in mezzo alle spalle pulsare dolorosamente. Mi ci volle qualche secondo, e quando mi ripresi vidi che Edward stava cercando di tener testa ad entrambi i nemici. Mi feci forza e mi rialzai.

Piombai addosso al nemico e questa volta gli staccai un braccio. Urlò.

Ma il suo non era soltanto un urlo di dolore. Era l’urlo disperato di chi sa di aver perso. L’urlo di chi è consapevole di non avere più speranza.

Il vampiro si dimenò sotto di me, in un ultimo disperato tentativo: chiedere aiuto alla sua compagna. Fortunatamente per me, questa lo guardò appena, per poi ritornare ad occuparsi di Edward e Bella.

Lo presi di peso e lo lanciai lontano. Mi avventai un ultima volta su di lui e con un movimento preciso e fulmineo gli staccai la testa. Sentii anche il gemito soffocato della Rossa, mentre veniva uccisa.

Sospirai, sollevato. Era finita.

Bravo, Seth. Sono fiera di te! La voce di mia sorella ruppe quel silenzio, così surreale, creato dalla fine del combattimento.

Ottimo lavoro, ragazzo, tuonò Sam. E io seppi di avercela fatta.

“La forza del branco è il lupo e la forza del lupo è il branco”. Sorrisi.

Ora, anch’io ero finalmente diventato parte del branco.

















Ok, ragazze, spero la storia vi piaccia. Non è niente di che, ma spero che abbia comunque suscitato in voi qualche emozione e vi siate "divertiti" almeno un terzo d quanto mi sono "divertita" io a scriverlo :P.
Mi raccomando, recensite in tanti!!!!!!!
A preso *si spera u.u*
Baci pucciosi,

Inu_chan
  
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