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Autore: Diamont Duchess    20/02/2013    2 recensioni
Giuseppe Verdi e Teresa Stolz. L'amore che è destinato a morire sul nascere.
Genere: Malinconico, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: L'Ottocento
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Il nostro amore sarà sempre ostacolato?

"Una mano corre fra i morbidi capelli biondi , le labbra iniziano a divorare quelle della donna affamate di quel momento che sanno entrambi essere troppo breve anche solo da poter concepire.
L'uomo con decisione di stacca dalla donna guardandola perso e innamorato. E' ancora possibile innamorarsi ancora? E' possibile perdere la testa per una donna ancora? Troppe domande , troppi pochi fatti! L'uomo non è uno da fatti, ma di azioni concrete. Qualche estante esita sul da farsi, ma dopo aver osservato il suo riflesso negli occhi della donna non ha più ripensamenti. Sa quello che deve fare e lo farà. Nessuna esitazione , nessun ripensamento. Quel che deve esser fatto sarà fatto alla fioca luce delle candele,lontano da sguardi e parole indiscrete.
Porta una mano attorno alla vita della donna tirandosela nuovamente contro il suo volto per poter assaporare il dolce sapore della sua bocca ancora e ancora. Le mani esperte iniziano ad esplorare quel corpo che per troppe notti ha sognato , che a lungo ha desiderato senza mai poterlo nemmeno sfiorare con lo sguardo per quel vincolo matrimoniale chiamato fedeltà! Che parola. Lui che se ne fa della fedeltà? Niente. Ha la sua musica, ha un cuore che martella nel petto e aria nei polmoni: questo basta per vivere! E poi ha lei! Questa splendida cantante conosciuta qualche tempo fa per puro caso e adesso vittima dei suoi desideri più nascosti e proibiti. La donna cerca invano d'opporsi all'onda di passione che la travolge, a più riprese cerca di togliere da dosso quelle mani troppo esperte, quelle labbra troppo sapienti.. Ma la voce trema,i gesti sono deboli e non convinti.
L'uomo sorridendo appena la conduce nella camera da letto attigua, la trascina quasi, vinto da quella passione che rende schiavi uomini e bestie, che rende uguali un nobile e un popolano capace di spingere un uomo ai gesti più sconsiderati. La porta si chiude con forza. Quella notte è solo sua. Da quella stanza di alzeranno note d'amore talmenti forti da ecclisare gli acuti di Violetta, talmente pieni d'amore da sopraffare le note accorate di Aida. Nessuno disturberà il Maestro, per quella sera ha mandato tutti i domestici in ferie e la moglie a Lodi dalla sorella. Quella notte è solo del Maestro e della sua Cantante"
   
 
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