Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Le sorelle Gaunt    20/02/2013    0 recensioni
Rikki Wilkes è una Purosangue, nata e cresciuta nel disprezzo dei Mezzosangue e dei Nati Babbani.
Cosa accadrà quando scoprirà di essere innamorata di un Mezzosangue, Scabior, che per giunta ha sempre trovato odioso?
Genere: Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alecto Carrow, Altro personaggio, Amycus Carrow, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap 1













 
Era il primo settembre del suo quinto anno e, come tutti gli anni, Rikki avanzava lungo il binario in compagnia di suo cugino Erik. Sinceramente, cominciava ad averne abbastanza dei modi da perfetto gentiluomo che aveva iniziato ad avere nei suoi riguardi. Suo fratello, in un tono a metà tra il serio ed il divertito, le aveva detto che con ogni probabilità aveva stregato il cuore del giovane Rosier.
Lei aveva riso, scosso la testa, e aveva replicato che doveva essere impazzito. Lei ed Erik erano amici, lo considerava un incrocio tra un fratello e un cugino, e mai avrebbe potuto pensare a lui in un modo diverso da quello. Lui, del resto, certamente condivideva la sua opinione. O, almeno, era quello che si augurava con tutto il cuore. Anche se, in effetti, aveva notato un cambiamento in lui, non solo nell’inaspettata galanteria che aveva sfoggiato, ma anche nelle sue sporadiche manifestazioni di gelosia. Le aveva imputate a un senso di protezione fraterna, ma forse c’era qualcos’altro sotto.
Scosse la testa, doveva smetterla di lasciarsi influenzare dalle frasi di Rico, ci provava gusto a incasinarle i pensieri.
- Lascia, faccio io – intervenne Erik, togliendole il baule di mano e caricandolo sul treno.
Rikki annuì, decidendo di non obiettare visto che da sola non sarebbe mai riuscita a trasportarlo, e si alzò in punta di piedi, lasciando vagare lo sguardo alla ricerca della familiare sagoma di Alecto, la sua migliore amica.
La individuò, mentre insieme a suo fratello finiva di salutare i genitori, e alzò una mano per richiamarne l’attenzione.
- Alecto – esclamò, attirandola in un abbraccio mozzafiato e rivolgendo un cenno di saluto ad Amycus.
- Fai piano, Rikki, o finirai per strangolarmi – commentò, sottraendosi alla presa e lanciando uno  sguardo di sottecchi ad Erik, per poi arrossire come un peperone quando questo le rivolse un sorriso di circostanza.
Rikki alzò gli occhi al cielo, non era neanche iniziato l’anno e Alecto già ricominciava a fare gli occhi dolci a suo cugino, certe cose non sarebbero cambiate mai.
- Devo andare alla carrozza dei Prefetti, ci vediamo più tardi – annunciò Erik, scoccandole un bacio sulla guancia e dirigendosi verso il primo scompartimento.
- È così bello – mormorò Alecto, con un tono sognante che attirò lo sguardo schifato di Rikki e quello malizioso di Amycus.
- Bè, sorellina, non posso contraddirti – asserì.
- Quante volte dobbiamo ripetertelo, Amycus? Erik non gioca nella tua squadra – replicò ironica Rikki, inarcando un sopracciglio con aria allusiva.
- Già, e continuo a credere che questo sia un vero peccato –
Le due ragazze scoppiarono a ridere, mentre vagavano alla ricerca di uno scompartimento libero.
- Qui dentro c’è solo Scabior – annunciò Alecto, sbirciando.
Amycus scrollò le spalle, come a dire che a lui andava bene ed entrambi i fratelli si rivolsero a Rikki con aria interrogativa.
Era lei quella da convincere, visto che lei e il ragazzo non andavano affatto d’accordo.
- D’accordo, ma non ho intenzione di parlare con quel Mezzosangue più di quanto sia necessario – asserì.
Non osava neanche immaginare a come avrebbe reagito suo fratello, se avesse saputo che passava l’intero viaggio in compagnia di Kye Scabior. Non che lo conoscesse, dato che aveva finito la scuola cinque anni prima e all’epoca il ragazzo frequentava solo il primo anno, ma ne aveva abbondantemente sentito parlare da Erik, che non ne aveva certo dipinto un ritratto lusinghiero.
- Tranquilla, dovete solo fare un viaggio in treno insieme, non sposarvi – replicò Amycus, che non capiva dove fosse il problema. In fin dei conti la linea di sangue degli Scabior era stata contaminata solo da un membro della famiglia, un lontano zio che aveva sposato una Nata Babbana o qualcosa del genere, nulla di troppo drastico.
- Ci mancherebbe solo – borbottò Rikki, aprendo di malagrazia lo sportello scorrevole ed entrando.
- Ehm, Scabior, gli scompartimenti sono tutti pieni, possiamo stare qui? – chiese Amycus, con tono amichevole.
Il ragazzo alzò lo sguardo dal giornale che stava leggendo, leggermente seccato per l’interruzione, e puntò gli occhi su di loro, scrutandoli dalla testa ai piedi.
Rikki trattenne un brivido alla vista di quegli strani occhi grigio blu, che la fissavano come a volerle leggere dentro.
- È un paese libero, no? Sedetevi pure – replicò, continuando a seguire con lo sguardo Rikki.
La ragazza gli rivolse un’occhiataccia, - Si può sapere che hai da guardare? – esclamò irritata.
- Nulla, mi chiedevo solo se quella fosse una spilla dei Falmouth Falcons – interloquì, accennando alla spilla che portava appuntata al petto.
- Sì, con questo? –
- Nulla, se a te non da fastidio non capire nulla di Quidditch, figurati a me – replicò sarcastico.
- Mio fratello gioca nei Falcons – chiarì Rikki, infastidita da quella replica sarcastica e decisa a tenergli testa.
- Bè, allora mi spiace –
- Fai bene a dispiacerti –
- Mi spiace che tuo fratello sia capitato in una squadra come quella – concluse, strappando una risata ad Amycus, che si affrettò a camuffarla con un colpo di tosse.
- Immagino che fifi per i Tornados – insistè, punta sul vivo.
- È così – confermò, sorridendo con orgoglio.
- Bè, i Falcons sono migliori dei Tornados, basta vedere come è andata a finire l’ultima partita –
- Certo, se per te essere migliori significa buttare giù dalla scopa i tuoi avversari – commentò, con tono palesemente derisorio.
- Non c’è nessuna regola che vieti di disarcionare gli avversari – lo rimbeccò.
- Certo, d’altronde se non si può fare affidamento sul talento, è l’unico modo per vincere una partita – concordò.
Alecto e Amycus seguivano con lo sguardo l’uno e l’altra, divertiti da quello scambio di battute.
- E lei era quella che non voleva rivolgergli la parola – mormorò Amycus, all’orecchio della sorella, mentre questa ridacchiava sotto i baffi.
- Basta, ci rinuncio, discutere con te è impossibile, sei un tale testone – esclamò Rikki, affondando nel sedile e voltandosi risolutamente verso il finestrino.
Kye la osservò, con un sorriso divertito sul volto dai tratti leggermente selvaggi.
Quella Wilkes, tutto sommato, era un passatempo divertente.
 
 
 
 
















Spazio autrice:
Ok, siamo in pieno momento “amiamo Scabior”, tutta colpa di ieri sera e della sua comparsata super sexy. Insomma, è da ieri sera che non facciamo che arrovellarci su di lui e tutto ciò ha portato ad una nuova long, speriamo vi piaccia. Piccola precisazione: Erik Rosier è un OC, fratello minore di Evan Rosier e cugino di Rikki e Rico Wilkes. Punto secondo, Rikki è una OC, Rico invece è il nome che abbiamo scelto per Wilkes (Mangiamorte realmente esistito di cui conosciamo solo le ottime doti di combattente e il cognome). Infine, la parentela tra i Rosier e i Wilkes è inventata e, per ultimo, anche il nome e lo stato di sangue di Scabior è di nostra invenzione (visto che anche di lui non sappiamo niente). Concludendo, speriamo che questo primo capitolo vi sia piaciuto.
Fateci sapere che ne pensate.
Baci baci,
                Le sorelle Gaunt
 
 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Le sorelle Gaunt