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Autore: Mikol    07/09/2007    6 recensioni
E se Voldemort avesse avuto un amore giovanile? E se il frutto del loro amore fosse proprio..
Una festa, odio, bramosia di vendetta..un evidente odio reciproco esasperato da una convivenza forzata,un viaggio rocambolesco che li porta a scoprire una inquitante verita' sulle origini di uno dei due.
«Nella vendetta e nell'amore la donna è più barbarica dell'uomo.» (Friedrich Nietzsche)
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inside your head

Questo è il primo capitolo della mia fan fiction, ho scritto questo capitolo ascoltando Inside your head(http://www.youtube.com/watch?v=ESQdWoPCUtY)come sottofondo musicale, canzone da cui, suiccessivamente ho tratto il titolo.XDDD..Non so come mai ma la musica mi ha molto aiutata nella stesura di questo capitolo, e spero avvenga la stessa cosa per voi nella lettura.
Prima di salutarvi vorrei dedicare queste ultime righe alle mie migliori amiche: camilla(.ti adoro!grazie di tuuuutto), chiara e flaminia che mi sono sempre vicine e solidali, ragazze vi voglio un vene dell'anima!!! non so come farei senza di voi!!
Setto questo vi saluto con un megabacioooo sperando che questa Ff sia di vostro gradimento!!

Capitolo 1:

Inside your head



Era finita, col volto rigato dalle lacrime Hermione guardo’ sconfortata l’orizzonte aldila’ della finestrella da dove filtravano sbiadite strisce di luce.

Cosa aveva in serbo per lei il futuro?

Era tutto finito.

Era li, segregata in quella torre, e come lei molti altri che avevano partecipato a quella guerra, che si erano schierati con Harry e avevano messo a repentaglio la loro vita per degli ideali.

sui loro volti, sporchi e sofferenti, una inconfutabile tristezza iniziava a serpeggiare.

Ma uno in particolare, era marcato da profonde occhiaie e rigato da lacrime, che imperterrite scendevano senza sosta, dal sapore amaro, come i ricordi che rievocavano.

Ebbe un Flash Back, di quel momento:

“Harry..noooo”

Ricordava, quando, divisa tra il terrore e il pianto aveva pronunciato invano quelle parole, quella supplica, che non venne accolta.

Poi la vide, di nuovo, quella immagine, la stessa che le turbava il sonno da mesi.

Una scia di luce verdastra dirigersi verso il suo corpo, che oramai giaceva inerme con il volto riverso e sporco.

“avada Kevadra”.

La maledizione lo colpi’, senza lasciargli scampo.

Il ragazzo esalo’ il suo ultimo respiro, prima di schiudere definitivamente le palpebre.

Un momento, un solo secondo, che sarebbe rimasto impresso nella sua mente forse per sempre.

Quell’immagine straziante, del suo corpo travolto e dilaniato dalla forza sprigionata da quel lampo di luce verde.

“Harry no..”…

si dimenava con tutte le sue forze, ma inutilmente.impotente di fronte a cio’ che stava accadendo davanti ai suoi occhi.

Un mangiamorte la stringeva tanto forte a se’ da impedirle persino di respirare.

Lo vide morire, dinnanzi a lei, il suo amico di infanzia, il suo migliore amico di infazia, le tornarono in mente tutti i momenti belli e brutti che avevano condiviso.

Dopodiché il mangiamorte allento’ la presa per poi dileguarsi nel nulla

riprese a respirare, affannosament.

Ad ogni riempirsi dei polmoni, col transitare dell’aria nella gola si sentiva trafitta da un dolore lacerante, insopportabile.

Si fiondo’ tra le sue braccia.

Mormoro’ per l’ultima volta quel nome.

“Harry..”..appoggio’ lentamente la testa sul suo petto, proprio dove vi era il cuore, nella speranza vana di sentirlo ancora pulsare.

Silenzio.

“Ti prego..non lasciarmi sola..”

Non udiva altro che il lontano starnazzare degli uccelli.

Non poteva esser vero, si disse.

serrò i pugni, finché le unghie non penetrarono nella carne tenera e flaccida dei palmi. Il dolore era lancinante ;a tratti insopportabile, ma nulla a che fare col dolore che le lacerava l’animo.”

Li’, confinata in quella torre sperduta osservo’ le sue cicatrici sui palmi, ferite che lei da sola si era inferta.

Erano l’ultimo legame col suo passato, finchè non si sarebbero rimarginate, pensava, il dolore avrebbe continuato incessante ad agire dentro di lei come un'appendice inscindibile del suo essere.

Una figura alta e slanciata varco’ la soglia di quella torre.

I capelli biondi fluttuavano nell’aria.

Il ragazzo scosto la testa, spostando pigramente alcune ciocche che gli oscuravano la vista,da cui fecero capolino due impenetrabili occhi grigiastri.

un fetido odore di morte aleggiava nella stanza

“molto probabilmente qualcuno deve aver ceduto alle torture del signore oscuro edesser passato a miglior vita”

Penso’ divertito Draco Malfoy.

-Allora, che si dice di nuovo da queste parti gente? Sapete..vi trovo in una forma raggiante!Ah, è cosi’ bello,nonostante tutto trovarvi sempre cosi’ felici e raggianti!-

Ironizzo’ inopportuno il ragazzo, scurtando i volti dei suoi ex compagni di scuola provati dal dolore, ma al contempo solidali gli uni con gli altri.

Nessuno oso’ proferire parola, ma tutti lo guardarono sprezzanti.

-E tu che mi dici mezzosangue?-.

Si avvicino’ pericolosamente alla ragazza sollevandole il mento tra le dita.

Hermione lo guardo’ con gli occhi iniettati di sangue e digrignando i denti con rabbia.

-Sai quando saro’ davvero felice malfarett? Quando vedro’ te e il tuo bel faccione seppelliti almeno tre metri sotto terra, e ti assicuro che quel giorno avverra’, te lo giuro su quanto piu’ caro!”

In un impeto di rabbia cerco’ di colpirlo con uno schiaffo in pieno viso, ma con le catene che le serravano i polsi sanguinanti dovette limitarsi a sputargli in pieno viso, dimostrando cosi’ tutto il suo disprezzo.

-Ah si? Vedo che non hai preso il tuo temperamento..-. Si interruppe malfoy.-Vedremo per quanto ancora riuscirai a mantenerlo intatto lurida mezzosangue.

-Abbastanza da vederti passare a miglior vita Malfarett..e te lo posso assicurare che quel giorn..-.

-Sisi..certo certo..che quel giorno è molto vicino blablabla-.

Cosi’ dicendo malfoy con un gesto scocciato enfatizzo’ la banalita’ di quelle parole.

-Sono solo chiacchiere Granger, intanto adesso sono io a comandare qui, e fino a prova contraria, tu..VOI TUTTI..dovette sottostare ai miei ordini.

Hermione cerco’ di ribattere ma malfoy furente la zitti’.

-Su disposizione del signore oscuro sarete deportati tutti, oggi stesso, nella nuova scuola di stregoneria di hambrasax. Hogwarts è chiusa, definitivamente.-.

Cosi’, austero’, algido, glaciale com’era venuto svani’ oltre la porta.

“Ti odio malfoy..e sappi che quando usciro’ da qui lottero’ con tutte le mie forze per renderti l’esistenza impossibile…rimpiangere di esser nato malfoy..è una promessa”

Sibilo’ Hermione a bassa voce.

Sul SUO viso comparve un ghigno compiaciuto, le sue ridi color nocciola si illuminarono di nuovo speranza, e i suoi pugni, dapprima serrati si chiusero dolcemente.

Era certa che ben presto avrebbe assaporato il dolce sapore della vendetta, che gia’ pregustava.

Le baleno’ in mente un’idea.

Il solo pensiero la fece rabbrividire, eppure doveva farlo, non gli avrebbe lasciato scampo.

Osservo’ per un’ultima volta i polsi sanguinanti, quel sangue scorrere, quel sangue reputato impuro,indegno...Tutti (lei inclusa) Erano ben lungi dall'immaginare cosa fosse in realta', lei stessa era inconsapevole di una verita'inquietante che la riguardava in prima persona: nelle sue vene in realtà scorreva il sangue dell'unica erede vivente di....

Poco lontano da li:

-AAAAArh…Lucius sei un incapace!-.

Tuono’ una voce stentorea.

-Ma signore devo medicarvi quelle ferite…-.

Cosi’ dicendo poso’ lo sguardo sul sangue che sgorgava dai graffi presenti sull’avanbraccio.

-Ci pensero’ da solo Lucius, adesso sparisci..-.

C’era una nota minacciosa nella sua voce.

-Come vuole mia signoria-.

Cosi’ dicendo la figura accennando ad un inchino si diresse verso la porta.

-Un’ultima cosa..prima che tu vada…-.

La voce si interruppe di colpo.

-Come sta mia figlia, lucius?-.

-Bene, presumo mio signore, è ancora in vita-.

-Adesso vai, Lucius..e non credere che io non apprezzi tutto cio’ che stai facendo per me, sei il mio piu’ fedele mangiamorte.-.

Sul viso dell’uomo comparve un sorriso compiaciuto.

-Sono lieto si sentirglielo dire mio signore, ho lottato tanto per..-.

-Adesso sparisci invece di stordirmi con le tue chiacchiere o dovro’ ricredermi…-.

Lo rimprovero’ la voce severa.

-Chiedo umilmente scusa mio signore io le assicuro che non era mia int..-.

-Ho detto SPARISCI lucius!-.

Cosi’ dicendo Malfoy abbandono’ la stanza lasciando una figura sinistra immersa nella penombra.

  
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