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Autore: clalla97    21/02/2013    5 recensioni
David. Il pittore. Mani sempre sporche di colore e una sensibilità che si esprime in tutto ciò che fa.
James. Lo scrittore scansafatiche. Occhi sempre attaccati alla tv e la rarissima capacità a demolire la più flebile atmosfera romantica, eppure le sue storie sono capolavori.
Niente in comune. Eppure sono una coppia. E si amano.
Ma la convinvenza, tra due persone così diverse, può rivelarsi parecchio interessante.
Raccolta di piccoli momenti di quotidianità fra questi due cari ragazzi. Se cercate qualcosa di serio (almeno per quelli che saranno i primi capitoli) avete decisamente sbagliato storia!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Concentrazione…

 

 

James fissava David con palese disapprovazione.
Il pittore si era chiuso nel suo “studio” da quella mattina e non ne era ancora uscito.
Il ragazzo si chiedeva come qualcuno potesse fare confinato in una stanza così tanto a lungo. David aveva forse deciso di affrescare le pareti cercando di emulare la Cappella Sistina?
Sembrava una ipotesi altamente improbabile visto che, sbirciando oltre la Porta dell'Inferno, era disponibile una nitidissima visione del capo biondo chino su una tela di modeste dimensioni ad esaminare le tonalità di colore, mentre i muri rimanevano ancora di un rassicurante ocra chiaro.
Alla fine, dopo una timida incursione, James era riuscito ad ottenere le prime informazioni riservate: la sua dolce metà stava dipingendo, o “cercando” di dipingere a seconda dei punti di vista, un paesaggio fantasy con architettura originale annessa e connessa. Il che spiegava, tutto sommato, quel dispendioso impiego di tempo e fatiche.
Che avrebbero potuto essere usate in modo decisamente migliore, a parer suo.
Non che il moro si stesse preoccupando per il suo ragazzo, lungi da lui! Solo che... speso tutto il pomeriggio fuori con gli amici, passate due ore a giocare ai videogames, consumato il pavimento a forza di passeggiatine e quasi preso a pugni il pc per una palese mancanza di ispirazione, James cominciava ad annoiarsi.
E cosa ancora più importante, orribile, terrificante, mostruosa, blasfema, eretica...
Erano le nove di sera e David non aveva preparato ancora uno straccio di cena.
Come poteva pretendere che James procacciasse in tutta autonomia il cibo che lo avrebbe sfamato?
Insomma, il frigorifero era più pericoloso della giungla!
Così, dopo un vario e acceso dibattito interiore, il ragazzo tentò la seconda sortita nei gironi danteschi. Il suo viso dubbioso fece capolino nello spiraglio della porta.
«Stai ancora dipingendo?» chiese cautamente.
«Sì».
«E lo sai che ore sono?» continuò, rassicurato dalla mancanza di oggetti contundenti scagliati a suo indirizzo.
«Sì».
«Mangi, stasera?» La risposta non era assolutamente così scontata.
«Sì».
«E cucini tu?».
«Sì».
«Prepari tutto quando hai finito?».
«Sì».
«E quando pensi di finire?».
«Sì».
James fu assalito dal vago dubbio che l'altro non lo stesse ascoltando.
«Sei morto, David? Ti ha rimpiazzato un cyborg di sembianze umanoidi che vuole abusare di me?».
«Sì».
Ecco, era ufficiale. Ignorato, ignominiosamente ignorato.
Come è facile immaginare, James prese la cosa con la matura serietà che lo caratterizzava da sempre.
«Hai mai guardato canali porno?» chiese infatti ridacchiando.
«Sì».
«Ti sono piaciuti?».
«Sì».
«Ammetti che io sono terribilmente sexy e intelligente?».
«Sì».
Direi che la cosa può essere anche sfruttata a mio vantaggio...
«Farai tu, d'ora in poi, tutte le faccende domestiche, vero? E io potrò rimanere a poltrire».
La testa di David si voltò verso di lui, con una palese espressione scocciata dipinta in volto dal migliore dei maestri pittori.
«Sto cercando di ignorarti, James, ma non sono stupido. Riprova con un'altra domanda».
Lo scrittore sospirò con una teatrale smorfia di dolore.
«E tanto per dire, caro il mio Shakespeare dei poveri... Non c'è bisogno di essere dei cyborg per voler abusare di te».
Ah, ecco... Mi sembrava che mancasse qualcosa... oltre al danno anche la beffa.
Al ragazzo non restò che uscire dalla stanza con la coda fra le gambe.
Beh, io ci ho provato.





Poche cosa da dire:
Allora... questa volta il prompt della storia era il film Yes man, che poteva essere interpretato a proprio discrezione. Questa è una cosa parecchio idiota ^-^
Personalmente, quando voglio togliermi dai piedi qualcuno, questa è una tecnica che utilizzo moltissimo, solo che io non ascolto proprio quello che mi dicono e alla fine mi ritrovo ad aver fatto promesse che nemmeno ricordo u.u Si chiama tontolonaggine, ma per vostra fortuna non è contagiosa. E' genetico. O ci si nasce o si è immuni.
Come avevo già pronosticato a qualcuno questo mi sembra un capitolo abbastanza tranquillo, no? :)
Beh, alla prossima
Clara

 

  
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