Una discussione distaccata, un angolo che si apre su una piazzetta deserta.
Una frase veloce, ad effetto, probabilmente priva di un vero significa toma la perfetta scintilla: “non è un problema mio se ti ammali, il mio problema è scaldarti!”.
Un sorriso e un’occhiata.
E poi buio. Movimento. Farfalle. Passione. Desiderio.
Tutto
Voglia di toccarsi di due labbra che si rincontrano dopo un’attesa neanche troppo lunga. Solo bisogno di contatto, di emozioni.
Lingue che si toccano, si accarezzano con impazienza, insaziabilità.
Voglia di divertirsi.
Mani. Mani ovunque, e l’incapacità di dire no a quel contatto eccesivo, tuttavia piacevole e seducente.
Un messaggio.
Niente
Tante scuse, parole belle, buttate al vento, capaci di stregarti “sei importante”, bugie, belle bugie. E una richiesta inaspettata “magari se aspetti..” accompagnata da una intrigante e allusoria risposta ,“vediamo”, che da di nuovo il via alle danze.
Tutto
E ancora labbra, sorrisi, baci. Baci belli. Brividi di freddo. Tanti baci che alternano caldo e freddo.
E ancora labbra, desiderio di vivacizzare una serata spenta. Trasporto. Abbandono.
E poi niente.
Tutto scompare, tutto finisce senza una parola, come se non fosse successo niente. Come due sconosciuti.
Solo l’odore intenso di fumo e il profumo sui vestiti ricorda ciò che è successo. Anche le labbra ora sono asciutte, sazie.
note dell'autore
Innanzitutto vi chiedo scusa se è una schifezza…sono sempre stata una schiappa in italiano, e questa è la prima storia che pubblico.Nonostante ciò avevo voglia di mettermi in gioco, e di ricevere dei pomodori J .
Non so molto cosa dire la parola a voi, sarei davvero molto contenta se lascerete una recensione :)
-Audrey