Sei un continente ancora da scoprire 
un'occasione che deve arrivare 
la medicina che ci può salvare 
la casa nuova che vorrei comprare 
sei una catena che si può spezzare 
l'incomprensione che si può chiarire 
un viaggio intercontinentale 
un'abitudine da disegnare 
se solo io potessi inventarti un giorno 
se solo tu potessi innamorarti di me 
è il tuo cammino a volte che ti viene incontro 
in quelle cose già decise dove io mi aspetto te 
la coincidenza ci farà incontrare 
e chiamalo destino quel percorso naturale 
che due puntini dentro l'universo 
raggiungono la strada che li illumina d'immenso 
la confidenza mischierà le carte 
da non capire mai qual è il punto di confine 
e non saper distinguire il tuo corpo 
dove finisci tu, comincio io 
e questo è il senso di un momento già perfetto 
è questo il punto da cui inizia tutto quanto 
Arrivi tu 

"Io ho sempre pensato che la bellezza fosse sottovalutata, ma non parlo della bellezza esteriore, quella la notano tutti, quello di cui parlo io, è la bellezza interiore di una persona. Il bello di una relazione è di poter stare ore e ore a parlare senza stancarsi mai l'uno dell'altro, guardarsi negli occhi senza sentire il bisogno di dire altro, guardare il tuo compagno e pensare: Sì, è lui.

Il bello di un rapporto a due non è andare in giro, mano nella mano, vantandosi della persona che si ha accanto. E' molto di più. E' magai, non dire a nessuno che ti stai sentendo con una persona, vivere la storia nel segreto, tenere l'amore che sta nascendo nascosto per poterlo vivere al meglio, per poterlo assaporare in tutto il suo splendore. Poi, una volta che si è convinti che è davvero quello che si stava cercando, uscire allo scoperto. Far vedere a tutto il mondo la felicità che ti da la persona a fianco a te. Fregarsene se sia bella, brutta, trans o omosessuale. L'importante è quello che tu senti dentro, non quello che gli altri credono che sia giusto per te. E se i tuoi amici non l'accettano perchè ha qualche chilo di troppo fregatene, se avrebbero tenuto davvero a te avrebbero accettato tutto quello che ti potrebbe rendere felice, compreso lui. 

Vi state tutti chiedendo se un amore così si può davvero avere? Beh, per rispondervi dovrei prima incontrare il mio amico virtuale che mi tiene compagnia la sera. 

Per ora è tutto dalla rivista Rock! con la rubrica E' amore?!, e vi do l'appuntamento alla prossima settimana, non mancate se volete scoprire se è amore oppure no. 

Sara Valiant."

Sara appoggiò la testa sopra la tastiera del suo compiuter maledicendosi di aver aspettato l'ultimo giorno per completare il suo articolo. Aveva avuto l'intera settimana per prepararlo e si era lasciata tutto il lavoro all'ultimo giorno. Rileggendo l'articolo, però, non poteva che essere soddisfatta del suo risultato. 

Sentiva il freddo entrarle da tutte le parti del corpo nonostante le tre coperte ben arrotolate intorno a lei e la stufa praticamente attaccata al suo corpo. Si alz con un sospiro decidendo che una cioccolata calda era proprio tutto quello che le serviva per rimettersi in sesto. 

Dannazione, tutta la sua stanchezza era dovuta a quel dannato ragazzo con cui parlava tutte le sere. Se non fosse per lui che la tiene alzata fino a tarda notte per parlare dietro ad un compiuter, ora sarebbe in perfetta forma, e soprattutto avrebbe finito già da un pezzo il suo articolo. Poi, per sorrise, perchè pensò che senza di lui non avrebbe mai potuto scrivere la sua rubrica, non avrebbe mai avuto questo lampo di genio e beh, ora si ritroverebbe senza lavoro. 

Mentre versava la cioccolata, ormai pronta, nella sua tazza preferita, sentì un suono provenire dal compiuter. Prese il compiuter insieme alla coperte e si mise comoda sul divano con l'aggeggio appoggiato sulle gambe, e si lasciò scappare un sorriso vedendo che Blitz, che poi mi è subito sembrato un nome tanto stupido! Vuol dire: Fulmine tedesco. "Che razza di cretino avrebbe mai potuto scegliere un nome così idiota". Fu la prima cosa che pensai quando mi contattò per la prima volta, e quando glielo dissi lui mi rispose: è orriginale, come me. Beh, su questo non c'erano dubbi. Non credo di aver mai incontrato, o meglio, conosciuto un ragazzo come lui. 

Aprii la chat e come ogni volta lasciai tutto il mondo fuori concentrandomi solo su di lui.

Blitz: Allora ragazza inferno, finito l'articolo?

HellGirl: Mh, sì, per credo che sarebbe venuto meglio se il soggetto della storia fosse stato diverso :P

Blitz: Ah ah ah. Non faceva ridere.

HellGirl: Sì invece. Ti sto immaginando che ti contorci dalle risate.

Blitz: E come mi immagini?

HellGirl: Esattamente come sei.

Blitz: E come fai a sapere come sono? Non mi hai mai visto. Potrei essere un serial killer.

HellGirl: Ehi, sono io qui la ragazza inferno!

Blitz: Oh giusto, anche se non credo che potresti fare del male a qualcuno ;P

HellGirl: Non mi conosci, bello. Potrei stenderti con un solo gancio destro.

Blitz: Mi picerebbe. Se devo avere un gancio destro per poter vederti credo che lo accetterò.

HellGirl: Sai Blitz, appena ho letto il tuo nome ho pensato subito che tu fossi un idiota, ma ora che ti conosco almeno un pò, so per certo che lo sei ;)

Blitz: La tua immensa dolcezza mi scalda il cuore. 

HellGirl: E' tutto compreso nel prezzo, tesoro ;)

Blitz: Prima che inizi a insultarti, potrei leggere l'articolo?

HellGirl: Preferirei di gran lunga leggere i tuoi insulti.

Blitz: Andiamo, gli altri me li hai fatti leggere, e poi io sono il protagonista quindi ne ho il diritto. 

HellGirl: Direi di no.

Blitz: Andiamo, ti prego.

HellGirl: Mi vergogno..

Blitz: Ma se lo leggerà un sacco di gente?!

HellGirl: Il tuo parere è quello che più conta.

Blitz: Non riderò, promesso. 

HellGirl: Rassicurante.

Blitz: Dai..

HellGirl: "Io ho sempre pensato che la bellezza fosse sottovalutata, ma non parlo della bellezza esteriore, quella la notano tutti, quello di cui parlo io, è la bellezza interiore di una persona. Il bello di una relazione è di poter stare ore e ore a parlare senza stancarsi mai l'uno dell'altro, guardarsi negli occhi senza sentire il bisogno di dire altro, guardare il tuo compagno e pensare: Sì, è lui.

Il bello di un rapporto a due non è andare in giro, mano nella mano, vantandosi della persona che si ha accanto. E' molto di più. E' magai, non dire a nessuno che ti stai sentendo con una persona, vivere la storia nel segreto, tenere l'amore che sta nascendo nascosto per poterlo vivere al meglio, per poterlo assaporare in tutto il suo splendore. Poi, una volta che si è convinti che è davvero quello che si stava cercando, uscire allo scoperto. Far vedere a tutto il mondo la felicità che ti da la persona a fianco a te. Fregarsene se sia bella, brutta, trans o omosessuale. L'importante è quello che tu senti dentro, non quello che gli altri credono che sia giusto per te. E se i tuoi amici non l'accettano perchè ha qualche chilo di troppo fregatene, se avrebbero tenuto davvero a te avrebbero accettato tutto quello che ti potrebbe rendere felice, compreso lui. 

Vi state tutti chiedendo se un amore così si pu davvero avere? Beh, per rispondervi dovrei prima incontrare il mio amico virtuale che mi tiene compagnia la sera. 

Per ora è tutto dalla rivista Rock! con la rubrica E' amore?!, e vi do l'appuntamento alla prossima settimana, non mancate se volete scoprire se era amore oppure no. 

Blitz: Di solito non c'è anche la firma?

HellGirl: L'ho tolta di proposito :P

Blitz: Non vuoi sapere che ne penso?

HellGirl: Dio, sei odioso.

Blitz: Allora, quando?

HellGirl: Quando cosa?

Blitz: Quando continuiamo il tuo articolo?

HellGirl: Che intendi dire?

Blitz: Beh, per continuarlo dovrai vedermi. Quando?

HellGirl: Stai scherzando?

Blitz: Affatto. E' da quattro mesi che parliamo tutte le sere e io voglio vederti. Probabilmente sono io quello più preoccupato dei due.

HellGirl: Perchè?

Blitz: Non sono sicuramente quello che ti aspetti.

HellGirl: Io non mi aspetto nulla.

Blitz: Allora vediamoci, domani.

HellGirl: Non lo so..

Blitz: Giuro di non essere un serial killer.

HellGirl: Come potrei rifiutare, allora?! :P

Blitz: Non puoi, infatti. Ci vediamo domani, davanti allo Starbucks vicino alla stazione alle 15:00 in punto.

HellGirl: ...Avrò un cappellino e sciarpa in lana grigio.

Blitz: Avrò dei fiori in mano. 

HellGirl: A domani, Blitz.

Blitz: Buona notte, tesoro. 

Quando Sara chiuse il compiuter si accorse solo in quel momento di aver finito la sua cioccolata e di non essersene nemmeno accorta. Sbuffò mettendo la tazza dentro il lavandino per poi dirigersi verso la camera da letto. Si ssedette sul letto coprendosi fino al collo pensando se aveva fatto la scelta giusta. E se lei non era quella che Blitz si aspettava? Se non le sarebbe piaciuta? Ormai non riusciva ad immaginare di non poter parlare più con lui tutte le sere dopo il lavoro. Sarebbe stato tutto più brutto, meno splendente. Più pensava, e più Sara si rendeva conto di aver fatto la scelta sbagliata. Ora però non si poteva tirare indietro, giusto? No, lo avrebbe deluso, e poi lei volve vederlo, lo voleva piùdi qualsiasi altra cosa. 

 

Sara il giorno dopo arrivò con 10 minuti d'anticipo. Si sistemò nervosamente il cappello sui suoi mossi capelli neri corvini che le arrivavano fin sotto il seno, mentre si guardava in torno in cerca del suo ragazzo misterioso. Non sapeva che cosa doveva cercare! 

"Sei Hell?" Sentì una voce alle sue spalle che le ricordava quella di un bambino. Aveva un timbro così soffice, armonioso, che le fece pensare che aveva bisogno di sentirla ancora. Si gir lentamente e rimase a bocca aperta. Non poteva crederci, non voleva crederci. In quel momento, guardando il ragazzo davanti a lei, Sara sentì tutto crollare sulle sue spalle.

"Sei Blitz?" Chiese allora, quasi in un sussurro mentre il ragazzo davanti a lei si apriva in un sorriso, e che sorriso.

"Perpicace" Disse continuando a sorridere non capendo la tempesta che si stava formando nello stomaco di Sara.

"Noi.. io" Sara si prese la testa tra le mani sospirando pesantemente e imprecando contro solo Dio sa su chi. "Non puoi essere tu, non puoi proprio" dichiarò in fine facendo scomparire il sorriso sulla faccia del ragazzo.

"Non possiamo entrare a prendere un caffè e ne parliamo con calma?" Disse il ragazzo agitandosi. "Poi, a quanto pare tu sai chi sono ma io non so chi sei tu"

"Louis Tomlinson, giusto?" Disse la ragazza, e dopo che il moro al suo fianco annuì continuò a parlare "E' stato uno sbaglio, davvero. Io non posso andare bene per te, mi dispiace. E' stato comunque bello vederti"

"No, aspetta!" Louis la fermò per un braccio mentre lei se nestava già andando. Non doveva finire così, pensò. Teneva troppo a quella ragazza per farla scappare via da lui in questo modo. "Dimmi come ti chiami"

"Sara Valiant" Disse allora la ragazza interrompendo subito il contatto con la sua mano ignorando la scossa che aveva ricevuto. "Posso andare ora?"

"Certo che no!" Louis prese a giocherellare con le sue mani nervosamente mentre cercava le parole giuste da usare "Sara lo hai detto tu che non ti aspettavi niente, giusto?" vedendo che la mora lo stava per interrompere continuò alzando leggermente la voce e avvicinandosi di più a lei. "Lo hai detto tu, non conta quello che c'è fuori, ma quello che c'è dentro. Io guardo adesso i tuoi occhi e capisco di aver fatto la scelta giusta, capisco che questi quattro mesi che ho passato a scriverti, a pensarti sempre sono stati i più belli di tutta la mia vita. E io non voglio fare a meno di te, non voglio proprio"

"Ma sei un cantante, Louis. Sei famoso e io non sono niente in confronto a te" Disse la ragazza abbassando lo sguardo sulle rose che Louis le aveva appena messo in mano. 

"Non mi importa Sara, non mi importa. In questi quattro mesi sei diventata insostituibile per me. E troveremo il modo per affrontare tutto, solo se tu sei con me" Disse Louis diventanto leggermente rosso perchè non aveva mai detto a nessuna ragazza parole così profonde, e soprattutto così vere. "Sara io penso proprio di essermi inn.." 

Sara gli mise velocemente le mani sulla bocca per fermarlo "Non dirlo Louis, sarebbe difficile dirti addio dopo" 

Il moro prontamente e preso da un attacco di coraggio con una mano intrappolò le sue mani mentre con l'altra l'attirò di più a se "Non ti dirò addio, Sara, non lo farò. Non ora che ho capito cosa voglia dire amare" Con un gesto veloce unì le loro labbra per la prima volta. Fu indescrivibile. Prima le loro labbra erano esitanti, ma dopo aver acquistato conoscenza inziarono a fare un viaggio che solo i più innamorati riescono a fare. Perchè loro lo erano. Non si fermarono nemmeno quando iniziò a nevicare, non c'erano altro che loro.
Si amavano. 

E prendendosi per mano, superando ogni tipo di avversità, iniziarono insieme quel fantastico viaggio chiamato amore. 

 

Hola ragazze!
Sono tornata con una OS, non credo sia uscita molto bene, l'idea mi piaceva, ma poi scritta da me mi è sembrata assolutamente orribile.
Vabbè, io la metto, anche se dopo mi verrà voglia di eliminarla.
Spero che almeno a voi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto, Sara <3