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Autore: emme30    21/02/2013    21 recensioni
Seblaine!McKinley AU
Sebastian e Blaine stanno segretamente insieme da un anno e mezzo, nessuno dei due ha fatto coming out, Blaine per paura della reazione del padre e Sebastian perchè fondamentalmente non gli interessa. Ma è quando Carl Anderson presenta a Blaine la sua nuova fidanzata che le cose si complicano.
[Blaine!Cheerio + Sebastian!Football Player, maneggiare con cura]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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8.

 

 

Papà aspetta non-”

Taci.”

Lasciami spiegare cos-”

Cosa devi spiegarmi Blaine? Cosa devi dirmi che non ho già visto?”

Papà sono sempre-”

No. Non lo sei.”

 

 

Era un'ora che Blaine era chiuso in bagno, seduto con la schiena contro la porta, le gambe raccolte al petto e la fronte appoggiata alle ginocchia. Non riusciva neanche a piangere o a disperarsi. Stava semplicemente immobile, senza muovere un muscolo, a rivedersi milioni e milioni di volte quella scena e quelle battute nella sua testa. Sentiva ancora il disprezzo di suo padre pesargli sul capo, quello sguardo così deluso e disgustato che probabilmente lo avrebbe perseguitato per il resto dei suoi giorni.

Non appena aveva visto lui e Sebastian baciarsi sul letto, Carl aveva sceso le scale di corsa, aveva urlato qualche insulto che per fortuna Blaine non aveva sentito e aveva preso la macchina. Era un'ora che se n'era andato.

Blaine si strinse di più le gambe al petto, desiderando ardentemente di tornare a quando lui e Sebastian erano andati in camera. Se solo avessero chiuso a chiave.

Si morse il labbro fino a farselo sanguinare, fino a quando non sentì qualcosa sfiorargli il sedere; guardò in basso, per vedere che Sebastian gli aveva infilato un altro messaggio sotto la porta.

Il primo era abbandonato accanto ai suoi piedi e recitava un semplice “Non ho intenzione di andarmene fino a quando non esci da questo bagno.

Blaine allungò la mano verso il pavimento per aprire il foglio piegato a metà e leggere cosa avesse scritto Sebastian.

Tuo padre è tornato, sono andato di sotto e stava discutendo con mamma. Vogliono vederci e parlare con noi, quando te la senti io sono qui. Ti amo

Blaine deglutì, tracciando con l'indice le ultime due parole scritte nella calligrafia ordinata ed elegante di Sebastian. Chiuse gli occhi e si prese la testa tra le mani, sicuro che stesse per scoppiare da un momento all'altro.

Si alzò in piedi e il suo sguardo cadde sul suo riflesso nello specchio: non aveva proprio una bella cera, anzi, era sicuro di non essere mai stato tanto pallido in vita sua. Si sciacquò il volto con dell'acqua fredda e si guardò nuovamente allo specchio.

Puoi farcela Blaine, c'è Sebastian con te, ce la farai.

Annuì, cercando di darsi coraggio, e si avvicinò alla porta per far scattare la chiave nella serratura. Non ebbe neanche il tempo di appoggiare la mano sulla maniglia che Sebastian lo stava già abbracciando così stretto da farlo respirare a fatica. Blaine chiuse gli occhi, lasciando che il suo profumo lo calmasse e rimasero fermi per un paio di minuti a stringersi sulla porta del bagno, fino a quando Sebastian non lasciò la presa e gli alzò il mento per guardarlo negli occhi.

Sono qui e non ti lascio solo, neanche per un istante.”

Blaine annuì, intrecciando le dita con quelle di Sebastian. “Grazie.”

Te la senti di scendere?”

Papà com'é?”

Credo più calmo di prima...”

E tua mamma?”

Lei lasciala perdere.”

Mi dirà delle cose orribili.”

Stringimi la mano quando lo fa.”

Okay.”

Andrà tutto bene.”

Blaine sospirò e strinse ancora di più il palmo di Sebastian, incoraggiato dalle sue parole e dal suo sguardo rassicurante.

Andiamo.”

Scesero le scale in silenzio, fino ad arrivare in salotto. Marie era seduta su una poltrona in un angolo, in silenzio, le labbra tese e un'espressione indecifrabile in volto. Carl era in piedi davanti alla finestra che guardava fuori, un bicchiere in mano e dava le spalle al resto della stanza. Blaine strinse forte la mano di Sebastian e se lo trascinò quasi sul divano. Gli sembrava un po' di stare ad un processo, ma non importava.

Rimasero in un silenzio teso tutti e quattro per un po' di tempo, fino a quando Marie non si schiarì la voce.

Abbiamo deciso di... spostare il matrimonio. A data da definirsi.”

Blaine e Sebastian non sentirono neanche il bisogno di commentare.

Papà,” Blaine lo chiamò, ma Carl non si voltò. “Avrei voluto che lo sapessi in un altro modo. Avrei voluto dirtelo quando ero già a New York e quando saresti stato un po' più comprensivo, mi dispiace-”

Intendi dire dopo il matrimonio? Dopo che tu e Sebastian sareste diventati fratellastri?”

Carl si voltò, un'espressione disgustata sul suo volto. “Ti rendi conto di quanto sia immorale questa cosa? Ti ho cresciuto in questo modo io? Non solo sareste quasi fratelli, ma addirittura... gay.”

Non siamo fratelli, non abbiamo lo stesso sangue.”

Siete disgustosi lo stesso.”

Blaine deglutì e subito strinse la mano di Sebastian, cercando di trovare il coraggio per rispondere.

Sei tu ad essere disgustoso per dirmi queste cose. Sono tuo figlio, la stessa persona che sono sempre stata... cosa ti interessa se mi piacciono gli uomini o le donne?”

Carl lo guardò con le labbra tese e uno sguardo truce, per poi spostare gli occhi su Sebastian.

E' stata colpa sua vero? E' lui che ti ha traviato con i suoi discorsi e le sue... mode.”

Blaine lo guardò quasi incredulo. “No! Lascialo fuori da questa discussione!” Scattò alzò in piedi, lasciando il palmo del suo ragazzo. “Io e Sebastian stiamo insieme da più di un anno e mezzo!”

E tu hai vissuto per tutto questo tempo sotto il mio tetto comportandoti in questo modo?”

Oh, perchè tu mi hai detto che stavi con Marie da due anni e mezzo, vero?”

Noi almeno siamo normali!”

Anche io lo sono, papà!” Blaine urlò quasi esasperato, ferito da quelle parole così taglienti.

Non usare questo tono con me ragazzo, portami rispetto!”

Non ho intenzione di portare rispetto a te se tu non lo porti a me e alla persona che amo!”

E poi, suo padre gli tirò uno schiaffo. Forte, che lo prese in piena guancia e gli fece voltare il capo. Il dolore arrivò un attimo dopo, pungente e amaro, nel momento in cui Blaine si portò una mano sulla gota rossa per cercare di capire se suo padre lo avesse fatto davvero.

Finchè sarai sotto la mia custodia, mi parlerai con il dovuto rispetto. Farai quello che dico io, non uscirai con il tuo futuro fratellastro e, soprattutto, non sarai gay. Dalla settimana prossima ti porto da uno psicologo per curarti e la questione si chiude qui.”

Blaine lo guardò smarrito, scuotendo la testa. “No.”

Come hai detto?”

Non andrò da uno psicologo, non smetterò di essere gay, puoi tirarmi tutti gli schiaffi che ti pare.”

Allora puoi dire addio alla tua favolosa università a New York.”

Blaine sgranò gli occhi, terrorizzato.

Non puoi.”

Posso invece, sono tuo padre. Tua madre non potrebbe pagarti la retta e quello squattrinato di tuo fratello guadagna quel che basta per farsi i cazzi suoi. Finchè sarai gay, puoi scordarti New York. Chi pagherà quella costosissima retta se non mi darai ascolto?”

Blaine era sul punto di perdere il senno, sentiva le mani tremare e le lacrime pungergli gli angoli degli occhi, ma, prima che potesse dire qualsiasi cosa, una voce dietro di lui gli fece ritornare la calma.

Io.”

Blaine si voltò guardando Sebastian con occhi sgranati, il quale, nel frattempo, si era alzato e stava guardando Carl mortalmente serio.

Tu? Come pensi di poter-”

Mio padre è molto ricco e sicuramente molto più comprensivo di te. Non credo che gli cambierebbe qualcosa pagare l'università di Blaine perchè suo padre é così testa di cazzo da non volerlo fare.”

Questi non sono affari che ti riguardano.”

Ah no? Vuoi tirare uno schiaffo persino a me?”

Sebastian sorrise, prendendo Blaine per mano e mettendosi di fronte a Carl. “Prova a toccarlo ancora una volta e giuro che non sarà responsabile delle mie azioni.”

Mi minacci adesso?”

Già, proprio così.”

Lui è mio figlio.”

Sebastian scosse la testa, ma Blaine lo precedette. “Se fossi davvero tuo figlio, non mi avresti mai detto queste cose.”

E quella volta fu Sebastian a stringergli il palmo, prima che lo trascinasse verso la porta.

Dovete dirci ancora qualcosa? Quanto siamo disgustosi o anormali?”

Nessuno dei due adulti disse niente, allora Sebastian soddisfatto portò Blaine su per le scale fino alla sua camera, senza mai lasciargli andare la mano.

Una volta che furono soli, gli prese il viso tra le mani per baciarlo delicatamente sulle labbra. Blaine si perse nei suoi occhi e, come sempre, riuscì a sentirsi al sicuro, salvo. Bastava sempre così poco con Sebastian, uno sguardo e tutti i problemi sembravano svanire.

Non stare a pensare a quello che ti ha detto quell'idiota. Io e te andremo a New York.”

Ma non posso accettare i soldi-”

Poche storie, è un prestito e non mi interessa. Mi hai già detto che andremo a vivere insieme, non puoi rimangiarti la parola così.”

Blaine sorrise, un sorriso sincero al ricordo della chiave e dell'appartamento e quel momento sembrava di anni prima.

Stringimi.”

Sebastian non se lo fece ripetere due volte, gli avvolse le braccia intorno al torace e Blaine affondò il volto nel suo collo, inalando forte il suo profumo e la sicurezza che gli dava sempre.

Chiuse gli occhi e pensò che, finchè Sebastian era con lui, sarebbe andato tutto bene.

 

*

 

 

Blaine venne svegliato domenica mattina dal tocco gentile delle dita di Sebastian tra i suoi capelli. Aprì gli occhi lentamente, accoccolandosi contro il fianco del suo ragazzo e stiracchiandosi un poco, percependo Sebastian ridacchiare.

Buongiorno, raggio di sole.”

'giorno,” mormorò Blaine, alzando il viso per baciargli l'angolo della bocca e tornare ad appoggiare il capo sulla sua spalla, beandosi del suo calore e delle coccole del mattino, quando, tutto a un tratto, i fatti della sera precedente lo colpirono come un treno in corsa. Spalancò gli occhi di colpo e si mise a sedere, per poi voltarsi verso Sebastian che si era sistemato con le braccia incrociate dietro la testa. I ricordi di cosa era successo giusto un paio di ore prima erano tremendamente confusi, come se li avesse vissuti da ubriaco o mezzo incosciente, eppure una cosa non quadrava.

Cosa ci fai nel mio letto?”

Ci ho... dormito, forse? Va bene che senza caffè di solito non funzioni la mattina ma pensavo che-”

Non sono venuti a dirci nulla?”

Sebastian sbuffò. “Perchè avrebbero dovuto?”

Beh perchè ora sanno che stiamo insieme e quindi pensavo...”

Non so se ti sei perso la parte in cui tuo padre pensa che siamo, e quoto, disgustosi.”

Purtroppo me la ricordo benissimo. E' il resto che è un po'... confuso.”

Con un sospiro tornò ad accoccolarsi contro il petto di Sebastian, che lo accolse tra le sue braccia e gli baciò il capo, accarezzandogli la spalla coperta dal pigiama.

Cosa vuol dire che è confuso? Guarda che mi hai chiesto tu di non lasciarti dormire da solo.”

Beh...” Blaine si morse il labbro, non sapeva davvero come spiegarlo. “Ci sono delle immagini che sono... nitide e definite in testa, e che ovviamente sono le più brutte... tipo papà che mi ricatta con la Tisch...”

Stronzo.”

Giusto un poco... però dopo che siamo venuti su ieri sera... non lo so... forse l'adrenalina è scemata quando siamo venuti su in camera, ma da un certo momento in poi ho rimosso...”

L'ultima cosa che ti ricordi? Non vorrei dirtelo eh, ma queste sono le domande che si fanno quando uno ha un black out da alcol per ricostruire una serata sfasciata.”

E tu lo sai perchè hai aiutato i tuoi amici a ricostruire serate distrutte dall'alcol?”

...certo.”

Sei un cretino.”

Sebastian scoppiò a ridere, non riuscendo più a trattenersi, coinvolgendo anche Blaine che approfittò del momento per tirargli una gomitata.

Ahia! Come se non lo sapessi com'era la mia vita prima di conoscerti.”

Il tuo fegato un giorno o l'altro mi ringrazierà.”

Dai, allora? La ricostruiamo questa serata o no? Mettimi alla prova, sono un campione in queste cose.”

Chissà come mai non ne dubito. Mah... dunque... c'è... tu che mi abbracci appena tornati in camera e mi dici che andiamo comunque a New York. In quell'attimo mi è sembrato quasi di non avere preoccupazioni e che tutto andasse bene.” Blaine alzò il capo dalla spalla di Sebastian per guardarlo negli occhi. “Mi sono sentito così al sicuro che il resto non era importante.”

Notò con orgoglio le guance di Sebastian colorarsi di rosso e, un attimo dopo, le sue labbra erano adagiate sulle sue a baciarlo a stampo.

Si allontanò dopo un poco, un ghigno soddisfatto in volto. “Ah, chi l'avrebbe mai detto che basta la mia presenza per un black out degno della migliore gara di chupiti di sempre.”

Gara di chupiti? E dopo quanti arriveresti al black out, scusa?”

Mah, una volta mi hanno raccontato che sono arrivato a trentadue prima di correre in bagno a vomitare l'anima.”

Che schifo.”

Però ho vinto, eh! Quella dovrebbe essere la serata di quella cosa a tre, pure.”

Ti prego, dimmi che stai scherzando.”

... certo.”

Blaine scosse la testa e gli tirò un'altra gomitata perchè insomma, se la meritava.

Rimasero in silenzio per un paio di minuti, ognuno nei proprio pensieri.

A cosa stai pensando?” chiese Blaine a un tratto.

Alla cosa a tre.”

Sebastian.”

Sto pensando che devo chiamare mio padre.”

Blaine deglutì, a disagio. “A proposito di quello... non ho intenzione di farmi pagare il college da tuo padre. Farò ragionare il mio. Anche a costo di andare da uno psicologo a farmi dire cazzate e fare finta di non essere gay.”

E fingere per quanto ancora? Per altri tre anni? Blaine, ma non sei stanco di dover essere come vuole lui e non poter essere te stesso?”

Blaine non rispose.

Non sei stanco di dire a tutti che hai una finta fidanzata e starmi lontano quando giriamo per il centro commerciale o ignorarci quasi a scuola?”

Sebastian sospirò, visto il silenzio del suo ragazzo.

Perchè io sono estremamente stanco e stufo. Andava bene quando era un segreto che non sapeva nessuno, quando tuo padre era ancora all'oscuro di tutto. Ma adesso... adesso tornare a nascondersi per evitare di farlo dispiacere è davvero qualcosa che non sono sicuro di poter sopportare.”

Mi stai dicendo che se provo a fare finta di essere etero hai intenzione di lasciarmi?”

No, cretino, ti sto chiedendo se per favore possiamo essere noi stessi per una volta.”

Non c'è bisogno di dirmi che sono un cretino.”

Beh, ma se lo sei,” Blaine percepì un sorriso sulle labbra di Sebastian, e si voltò per guardarlo negli occhi. Quelle iridi chiare lo stavano quasi implorando di non tornare a fingere, di provare a correre il rischio di potersi amare anche in pubblico, e Blaine non se la sentì proprio di dirgli di no.

Possiamo provare.”

Sebastian sorrise, portandogli una mano tra i capelli e baciandogli la fronte. “Grazie.”

Blaine annuì, stringendosi a lui e chiudendo gli occhi. Sebastian era più importante di suo padre, doveva solo cercare di farlo ragionare, magari poteva chiamare Cooper per farsi aiutare, o addirittura chiedere a Marie se poteva fare qualcosa; era stata comprensiva con il coming out di Sebastian, poteva intercedere per lui con Carl, o almeno convincerlo che non aveva bisogno di uno psicologo.

Non voglio comunque che tuo padre mi paghi il college. Non potrei accettarlo, e lo sai.”

Sebastian si lasciò scappare un sospiro.

Beh, almeno ci ho provato.”

E io ti ringrazio perchè non so quante altre persone lo avrebbero fatto.”

Da quando io sono come le altre persone?”

Blaine si lasciò scappare una piccola risata. “Non credo tu lo sia mai stato. Ma voglio far ragionare mio padre... non voglio credere che sia così... insensibile.”

Sebastian non rispose e non insistette, gli baciò il capo e tornò ad accarezzargli il braccio.

E tu a cosa stai pensando?” domandò Sebastian curioso attorcigliando un ricciolo di Blaine attorno a un dito.

Che... ho fatto coming out.”

Benvenuto nel mio mondo.”

Cioè... nel senso... ho detto a mio padre che sono gay.”

Più che dirglielo, diciamo che glielo hai mostrato.”

Blaine ridacchiò, tirando una gomitata nel fianco di Sebastian. “Però mi sento un poco più leggero... quando non penso a tutti i casini che succederanno a breve per il fatto che mio padre sa.”

Ci preoccuperemo dei casini quando arriveranno. Uno alla volta. Evitiamo le crisi di nervi anticipate, che ne dici?”

Va bene.”

Sebastian rise e gli alzò il mento per baciarlo a stampo, facendolo sospirare.

Non sono sicuro di voler uscire da questa stanza, possiamo rimanere qui per tutta la giornata?”

Posso almeno uscire per andare in bagno e recuperare un qualcosa di molto simile a una colazione?”

Blaine ridacchiò e strinse il petto di Sebastian con le braccia.

No,” disse con un tono leggero e scherzoso.

Dai Blaine, lasciami che ho fame!”

No.”

Potrei anche cominciare a farti il solletico per convincerti eh.”

No, il solletico no!”

Il solletico sì!”

Blaine cominciò a ridere ancora prima di sentire le mani di Sebastian punzecchiargli i fianchi, cercando di fermargli i polsi senza cercare di cadere dal letto, però, ovviamente, il suo ragazzo fu più veloce di lui: lo strinse in una morsa e lo immobilizzò in un batter d'occhio, mentre ancora le risate riempivano l'aria.

Ho vinto,” sussurrò Sebastian contro le sue labbra, prima di baciarlo e lasciargli andare le braccia.

Non si staccarono l'uno dall'altro però, rimasero a baciarsi sfiorandosi il viso e scompigliandosi i capelli, e Blaine si rese conto che quello era il primo vero bacio che si scambiavano da quando si erano svegliati. Sorrise contro la bocca di Sebastian, accarezzandogli il filo di barba sul mento, pensando a quanto fosse semplice e normale stare così bene insieme senza preoccupazioni o altro.

Poi la porta si aprì e tutta la tranquillità che i baci di Sebastian erano riusciti a infondergli scomparì come era venuta.

Blaine si mise a sedere e quasi imprecò ad alta voce quando vide che sulla porta della sua camera c'era suo padre, il quale li guardava alquanto scioccato. Provò ad allontanarsi da Sebastian e alzarsi dal letto, ma non ci riuscì, visto il modo in cui il suo ragazzo lo stava tenendo appiccicato a lui.

Carl boccheggiò qualcosa, ma, prima che lui o Blaine riuscissero a dire qualcosa, Sebastian intervenne.

Sai Carl credo che tu debba proprio imparare a bussare quando devi entrare in una stanza in cui sono presenti altre due persone che potrebbero stare facendo cose delle quali non ti deve interessare.”

I-io... I-io...”

Credo che le parole che tu stia cercando siano Scusatemi ragazzi, non volevo disturbarvi, ora vi lascio da soli.”

Ho bisogno di parlare con Blaine.”

Blaine si irrigidì quando sentì suo padre dire quelle parole, cercando di capire quanto fosse arrabbiato o meno.

Parla, ti ascolto.”

Da solo.”

Blaine sentì il panico salirgli in gola e subito la mano di Sebastian andò a cercare la sua per stringerla. Intrecciò le dita con le sue e si voltò per guardarlo, scrutando il suo sguardo.

Se vuoi rimango.

No, ce la posso fare da solo.

Sebastian annuì, per poi sporgersi e a sorpresa baciarlo sulle labbra a stampo, noncurante della presenza di Carl. Si alzò dal letto con un sospiro, passandosi una mano tra i capelli.

Vado a prepararti a colazione. French Toast vanno bene?”

Certo,” disse con voce tremante.

Grazie, pensò riconoscente mentre lo guardava uscire dalla stanza e chiudere la porta.

Fece un bel respiro e si voltò per guardare suo padre, rimasto a guardarli per tutto quel tempo, quasi incredulo.

Di cosa vorresti parlarmi?”

 

 

 


Dovrei dire tipo trentasette cose ma cercherò di essere breve perchè ne vengo da 8 ore di lezione di lingua tra inglese e russo e non sono nemmeno sicura di stare scrivendo in italiano.

Lo so sono una baldracca a far finire il capitolo così, ma ehi, cliffhanger is the way!

Ho finito i capitoli che mi ero messa da parte e avendo ricominciato le lezioni in università ho poco tempo per scrivere, ma devo solo riprendere il ritmo e capire quali corsi posso amorevolmente saltare, quindi il capitolo nuovo non ho idea di quando arriverà, cercherò di fare il possibile, promise <3

Grazie per tutto il vostro amore e per le recensioni e le letture e per sclerare così tanto, io non me lo merito e siete adorabilissimi, vam liubliù <3

Grazie a quell'angelo della mia metà, perchè è l'essere più perfetto di sempre e io non la ringrazio mai abbastanza per tutto quello che fa per me <3 Tipo la grafica nuova della mia pagina autore, non è bellissima? <3

Mi trovate sempre in pagina, sempre a dispensare amore per tutti <3

Vam zeluiu, da svidania

Marti

   
 
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