(http://www.youtube.com/watch?v=F-4wUfZD6oc)

Mi trovavo ancora stesa,sul pavimento di camera mia, nuda, circondata da una pozza di sangue. 
Era successo di nuovo. Da quando ho 15 anni questo segreto mi distrugge sempre di più.
Mio padre è un pedofilo,mi violenta tutte le settimane e mia madre non si accorgeva di un cazzo.

Quando lei partiva per i suoi viaggi di lavoro per me significava prepararmi al peggio. Ho provato a dirglielo,ma non mi credeva, diceva che ero pazza; è iniziato tutto per uno sbaglio e da quel giorno ogni piccolo sgarro significava dolore per me e piacere per lui. Mi minacciava, diceva che se non fossi stata all'altezza e non avessi soddisfatto i suoi bisogni avrebbe reso la mia vita impossibile, come se non lo fosse già.

Sentii la porta di casa aprirsi.
Era mio padre come minimo. Lo sentii salire le scale e avvicinarsi alla mia stanza cercai di rannicchiarmi per nascondermi.
"Sei ancora lì?" -mi sbottò contro.
Spalancò la porta e si avvicino a me.
''non ti è bastato?!''-evitai il suo sguardo e cercai di tirarmi assieme.


Portai le ginocchia al petto abbassando la testa.
''Che fai mi eviti?'' -mi prese per i polsi e mi sollevò.
''Adesso vedi cosa significa disubbidirmi.''
-Mi buttò sul letto disfatto mi legò i polsi con dei lacci e fece lo stesso con le caviglie.
Si fiondò su di me e iniziò a mordermi il seno. 
Gemetti. Soddisfatto si spogliò e mi sfilò i polsi.
"Sai cosa fare." -Mi disse.
Sapevo esattamente cosa voleva e sapevo anche cose mi avrebbe fatto se non l'avessi accontentato.
Lentamente gli sfilai i boxer e inizia ad accontentarlo.
Sentivo i suoi luridi versi di piacere, mentre io provavo solo disgusto. 
Mi vergognavo di me stessa anche se sapevo che questo era be poco rispetto al solito.
Dopo poco smisi.
''Nessuno ti ha detto di smettere!''ansimò. ''continua puttana!''
"Sei uno sporco maiale!"- sbottai cercai di divincolarmi ma lui mi bloccò.
Si avvinghiò al mio petto e mi sussurrò:
"sai cosa succede alle bimbe cattive,vero?"
mi legò ancora, si alzò e prese una scatolina,la aprì e tirò fuori un preservativo. Velocemente se lo mise e poi iniziò. Mise il suo peno dentro me e continuò a spingere.
Io lo pregavo di smettere, urlavo dal dolore e lui dal piacere.
Continuò per un tempo che mi sembrava infinito. Quando finì mi lasciò con queste parole "se la prossima volta non farai meglio,vedrai che ti faccia" 
-Mi guardò e sbottò "e ora vestiti troia"

Ecco questa è la mia vita.
Ho 16 anni e mi chiamo Destiny Stewart, abito a Manchester e frequento la 3° liceo, mi piace andare a scuola, è un modo per distrarmi e non pensare a lui. 
Con la mia classe sono in buoni rapporti ma purtroppo non ho un vero amico, qualcuno con cui passare i pomeriggi, qualcuno con cui parlare, con cui sfogarmi ed è questo quello che cerco, adesso la domanda è...lo troverò?