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Autore: Inlovewithavashappeninboy    21/02/2013    4 recensioni
Zayn, nipote del vicino di casa di Anna, la protagonista.
Saranno gli Avenged Sevenfold a farli avvicinare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amavo rimanere da sola a casa. Mia madre e mio padre non uscivano quasi mai di casa, se non per andare in chiesa. Amavano controllarmi. Alle volte arrivavo davvero all'esasperazione. Quella mattina erano impegnati in chiesa, grazie a Dio, ed io potevo starmene sola a casa ad ascoltare musica. Spinsi il pulsante 'play' sul telecomando dello stereo e la musica partì. Avenged Sevenfold, Nightmare. La musica heavy metal era la mia droga, mi distraeva da quello stress che era la scuola. Alzai la musica, passando da volume '45' a '70'. Sapevo che uno dei soliti vicini vecchiacci sarebbe venuto a dirmi di abbassare il volume, ma non m'importava. La musica era l'unica cosa che mi faceva sentire meglio. Gli Avenged Sevenfold erano i migliori in questo. Sentii bussare alla porta. «Ecco! Ti pareva!» dissi fra me e me, sbuffando rumorosamente. Abbassai un pò il volume dello stereo. Mi diressi verso la porta e la aprii. Che mi venga un colpo! Non c'era un vecchio fuori la porta, ma un ragazzo. Capelli mori, con un ciuffo sceso sulla fronte. Occhi color nocciola e labbra rosee. Alzai le sopracciglia involontariamente a quella visuale, ma subito dopo le abbassai. Il ragazzo mi sorrise. «H-hai bisogno di qualcosa?» gli chiesi. Lui sorrise ancora. "Il suo sorriso potrebbe illuminare una città" pensai. «Sì. Emh.. scusami, sono il nipote del tuo vicino, Il signor Malik. Mi sono appena trasferito.» rispose, porgendomi la mano. «Piacere signor nipote del mio vicino.» risposi accennando un sorriso e prendendo la sua mano. Brividi. Dei birividi passarono per la mia schiena. «Sono Zayn.» disse. «Anna.» risposi. «Cosa posso fare per te... Zayn?» gli chiesi. «Dirmi dove hai comprato il CD degli Avenged Sevenfold.» rispose prontamente. «Ti piacciono?» chiesi accigliata. Nessuno dei miei amici sopportava questo gruppo, tutti ascoltavano i soliti cantanti. «Sì. Ti prego dimmi dove l'hai preso!» disse con un cenno di disperazione. Risi e mi scansai un pò. «Entra pure.» dissi, lui mi sorrise ed entrò. Si guardò un pò in torno. «Bella casa.» disse guardandomi. «Grazie. Emh, prego siediti pure sul divano.» risposi. Lui così fece, e io tolsi il CD dallo stereo per darlo a Zayn. «Ecco, tieni.» gli dissi, porgendoglielo. «Ma cos..?» «Tienilo. Io ne comprerò un altro.» risposi. «No. No, no. Non potrei mai.» disse. «Andiamo Zayn! Prendilo come un 'benvenuto in questo quartiere'.» gli dissi accennando una risata. Lui mi sorrise ancora. «Okay. Ma.. solo se mi permetterai di ricambiare il favore!» disse prontamente. «Okay, ma sappi che ho tutti i loro CD.» risposi. «E allora che ne dici di uscire?» mi chiese. Voleva davvero uscire con me? Uno come lui con una come me? «Zayn, non so. I miei sono dei tipi all'antica.» «Parlerò io con loro, Anna. Non sono di certo un drogato o un molestatore.» rispose ridendo. o sorrisi, incerta ancora su cosa rispondere. Lui si accorse del mio dubbio e mi guardò facendo il labbruccio. Io risi. «Evabene!» risposi. «Perfetto! Allora ti passo a prendere questa sera alle 8.» disse sorridendomi. «Okay, mi troverai.. quì.» risposi. Lui mi sorrise e si alzò dal divano, dirigendosi verso la porta. Lo seguii ed aprii la porta. «Ciao Zayn.» dissi, mentre lui usciva. «A stasera.» rispose. Io gli sorrisi. E chiusi la porta. Feci connettere il mio cervello per assimilare tutto quello che era appena successo e tirai un urlo strozzato. Era un ragazzo che gia mi stava simpatico. Ad interrompere i miei pensieri fu il campanello, così mi ricomposi e aprii la porta, essendo ancora all'entrata. Era Zayn. «Zayn?» chiesi incuriosita e leggermente preoccupata. «Ho dimenticato un piccolo particolare.» rispose. Non ebbi il tempo di rispondere, o di pensare a cosa aveva detto, che ritrovai le sua labbra poggiate sulle mie. Allacciò le sue mani ai miei fianchi e mi strinse a se, facendo combaciare i nostri corpi. Rimasi stupita, ma dopo chiusi gli occhi assecondandolo. Misi le braccia intorno al suo collo e ricambiai il bacio. Un bacio che era tutto tranne che casto. Mi leccò il labbro inferiore, chiedendomi di approfondire il bacio. Accettai schiudendo le labbra e permettendo alla sua lingua di toccare la mia. Ci baciammo così per qualche minuto, finchè lui non si allontanò sorridendomi. «Sei mia.» disse fiero di quello che aveva appena fatto, guardandomi negli occhi.. «Tua.» risposi sorridendogli, tremando alle sue parole. Mi sorrise ancora una volta prima di uscire dalla porta, consapevole che sarebbe entrato di lì sempre più spesso.
  
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