Caro Tom... non ti dispiace se - per lo meno io - ti chiamo così, vero? Ti sono vicina da così tanto tempo che potresti concedermi questo onore.
Per il mondo sei il terribile Lord Voldemort, ma io ti conosco da sempre... sotto sotto, oltre quella fredda maschera che è il volto di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, c'é sempre quel neonato che piangeva la vigilia di Natale, mentre sua madre si accasciava su di un letto, in un anonimo orfanotrofio Babbano.
Fu quella la prima volta che ci incontrammo, anche se tu - certamente - non lo ricordi. Io ero lì per compiere il mio dovere e non sapevo che, in futuro, saresti entrato così in profondità nei miei pensieri. Eppure... eppure anche allora fui colpita dalla luce nei tuoi occhietti vispi... da quella fredda intelligenza e dalla tua volontà di sopravvivere ed emergere. Nessuno crederebbe che - appena nato - tu avessi già queste caratteristiche, ma io le sentii.
Dopo quel primo incontro passarono anni prima che ci rivedessimo. Quando accadde, circa sedici anni dopo, stentavo a riconoscerti. Eri diventato un ragazzo affascinante e quella luce nei tuoi occhi che mi aveva affascinata era diventata qualcosa di irresistibile per me.
Tu ti rendesti pienamente conto allora della mia esistenza. Fu un momento emozionante per entrambi anche se, probabilmente, non comprendesti i miei sentimenti per te. Eri talmente preso dai tuoi piani di immortalità da non accorgerti neppure del dolore che mi causasti rifiutandomi...
Da allora sono stata costretta ad amarti da lontano. Ti seguivo passo passo, ti ero costantemente accanto come una serva, ma tu eri sempre più distante ed irraggiungibileper me.
Poi...
Poi lui è arrivato nella tua vita, sconvolgendo i tuoi piani.
Un semplice neonato ha quasi ucciso il più potente Mago Oscuro di tutti i tempi!
Che sciocchezza che hai fatto rifiutandomi allora... non ti sarei stata di maggior conforto rispetto ai tanti anni trascorsi solo tra la vita e la morte? Anche allora - da brava innamorata respinta - ti ho osservato da lontano, chiedendomi se sarebbe mai giunto il momento in cui avresti finalmente accettato la mia presenza accanto a te...
Poi, quando pensavo tu fossi vicino a cedere, è arrivato quell'impiccione di Codaliscia e ti ha fornito i mezzi per risorgere. È stato strano per me assistere alla tua rinascita. Da un lato ne ero rattristata, perché il mio sogno era di nuovo lontano... Ma ero anche felice. Felice di vedere di nuovo quella luce potente nei tuoi occhi!
E, di nuovo, sono tornata ad essere la tua serva fedele, la tua leale (e letale) ombra.
Almeno fino ad oggi.
Sì, perché vedendo gli occhi verdi smeraldo di Harry Potter ho capito che i tempi sono maturi. Lui ha lottato contro di te, riuscendo in ciò in cui anche colui che temevi di più - Albus Silente - aveva fallito.
Ha eroso passo dopo passo i tuoi piani. Ha annullato ciò che avevi impiegato tanti anni a costruire e ora, nel suo sguardo determinato, capisco che è finito il tempo di amarti da lontano. Mentre entrambi alzate le bacchette per quello che sarà l'ultimo scontro, finalmente sento che potrò averti.
Perché per quanto tu mi abbia allontanata e rifiutata, mi appartieni. Mi appartieni almeno quanto io appartengo a te e siamo destinati a trovarci, presto o tardi.
E la Morte, caro Tom, è un'amante paziente.