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Autore: gloria horan    22/02/2013    30 recensioni
Noi siamo chi siamo. Semplici parole, ma molto profonde. Perchè noi ragazze, prima o poi, ci confrontiamo con delle altre e ci sentiamo brutte in confronto a loro.
Questa fanfiction è dedicata a tutte le ragazze che pensano di non essere belle, anche se questa è solo una loro fantasia, in realtà sono bellissime.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi chiederete come faccio a conoscere uno che ha 7 anni più di me, ebbene lui è il migliore amico di mio fratello Harry. Harry è un bel ragazzo: ha occhi verdi, capelli ricci e sorriso perfetto, diciamo che aveva ereditato da mamma e papà il gene della bellezza mentre alla mia nascita non era rimasto più niente (lo so, che sfiga!). Ma ritorniamo a Zayn: lo conoscevo da quando ero una bimba, da piccola era stato per me come un altro fratello maggiore. Era stato lui che mi aveva regalato la mia prima chitarra dicendomi che ero portata per la musica. Era stato lui che aveva insistito tanto con mia mamma per farmi andare a Milano per assistere al mio primo concerto. Era lui quello che mi prendeva e mi faceva fare “il giro della morte”, così chiamava uno specie di giro di 360 gradi. Era lui quello che mi faceva sempre ridere quando ero arrabbiata con Harry o con le maestre.
 
Poi eravamo cresciuti; lui era diventato maggiorenne e io avevo iniziato a frequentare le medie. Da allora tutto è cambiato. Credo che avesse smesso di guardarmi come una bambina, non mi cercava più per darmi il suo solito “bacino della fortuna”, altra cosa che si era inventato lui.
Io ero diventata sempre più timida e non osavo più correre verso di lui appena sentivo che era entrato in casa. Ci limitavamo a “ciao, come stai, tutto bene con i prof, lo so rompono molto, tu fatti valere, come va con la chitarra?”. Ogni tanto gli facevo ascoltare come suonavo e gli dicevo le ultime novità sulla scuola. Zayn faceva ogni volta le stesse domande, ma c’era sempre qualcosa di nuovo su cui ridere un po’. Diciamo che non eravamo più amiconi come prima, ma non ci sdegnavamo di parlare insieme.
Credo che in quel periodo in cui io e Zayn c’eravamo allontanati perché io ero CAMBIATA, non so precisamente come fosse potuto succedere, ma il mio modo di pensare si era rovesciato completamente. Non vedevo più Zayn come un amico, ma come un ragazzo bello che mi piaceva. Inizia a perdere quella spensieratezza solita dei bambini, iniziai a fidarmi sempre meno di mamma e a litigare con Harry. Ora non fraintendetemi, la mia vita non era mica bruttissima, i miei mi volevano bene, avevo un’amica fantastica e… bhe, forse il mio aspetto non era il massimo, ma ero felice. Se non fosse per un UNICO pensiero…. Quello di Zayn. Sembrerà patetico, ma a volte le cose patetiche sono quelle più vere. La mia mente non riusciva a non pensare a lui, era diventato come una droga per me! La mattina, quando mi svegliavo, pensavo: “chissà ora che fa Zayn..”, anche se sapevo benissimo che si stava preparando per andare all’università. A scuola ogni suono e parola  mi riportava a lui, a casa lo vedevo un pomeriggio sì e uno no, quindi era difficile non pensarci. La notte lo sognavo, ed era bellissimo, perché appena sveglia ero ancora intontita, pensavo che il sogno fosse la realtà e provavo una sensazione fantastica, come se stessi volando fra le nuvole. Poi quando ritornavo in me e capivo che era solo un sogno rimanevo un po’ delusa, ma cercavo di non pensarci.
 
 
Stavo andando in cucina per prendere un panino, quando Zayn, che era venuto per stare con Harry, mi fermò.
‘Ehi Je, domani noi andiamo al Paradise, siamo io, Harry,Liam e Louis. Devo badare anche a mia sorella Leigh Anne perché i miei vanno fuori casa, se vuoi puoi venire anche tu, così tu stai con lei e noi…’
‘E noi possiamo divertirci senza avervi fra i piedi!’ finì la frase Harry.
‘Ma Leigh Anne non ha 13 anni? Non è abbastanza grande per stare da sola?’ gli chiesi.
‘Sì, ma i miei hanno fatto una noia che alla fine ho dovuto accettare di badarla. Allora… vieni?’ mi chiese Zayn guardandomi con occhi supplicanti. Non sapevo cosa dire, il Paradise era una grande struttura con al suo interno una pista da bowling, una pista per il pattinaggio su ghiaccio, una sala cinema, una discoteca… era fantastico insomma. Appena entravi rimanevi folgorata dalla sua grandezza e dalle luci delle macchinette che brillavano. Devo ammettere che il fatto che Zayn mi aveva invitato mi lusingava molto, anche se l’aveva fatto più per tornaconto.
‘Ok, penso di venirci.’ gli risposi.
‘Oh grazie, vedrai: tu e Leigh Anne diventerete grandi amiche.’ mi disse Zayn. Conoscevo Leigh Anne da abbastanza tempo, non la trovavo proprio la simpatia fatta in persona, ma non mi stava neanche antipatica.
 
Il giorno dopo, alle 18:00, partimmo per andare al Paradise. Arrivati lì giocammo subito a bowling (io ero una schiappa e arrivai penultima, Harry fu più schiappa di me e arrivò ultimo! Ahahah)
Poi mangiammo dei tranci di pizza in uno dei bar e andammo a pattinare. Mentre stavo allacciando i pattini mi chiesi perché Leigh Anne non mi fosse mai sembrata simpatica. In realtà lo era eccome, era gentile e simpatica!
‘Allora, io faccio schifo a pattinare perché sui pattini ci sarò salita due volte al massimo, quindi tienimi per mano ti pregooo!’ dissi a Leigh Anne.
‘Certo, io sono quasi un esperta!’ mi rispose. E’ vero: lei e Zayn andavano lisci come l’olio, anche se avevano imparato da soli.
‘Senti… ti posso chiamare Ley? Leigh Anne è troppo lungo!’
‘Bhe.. sì, è carino Ley!’ Ridemmo e salimmo in pista. Facemmo qualche giro piano piano tenendoci per mano e almeno riuscii a non sbattere il mio sedere sul ghiaccio. Però le mie gambe urlavano pietà, Dio quanto desideravo un divano su cui sdraiarmi! E avevo fatto solo qualche giro! Dopo un po’ notai che Ley era stanca di andare piano come una lumaca.
‘Ehi, ormai ci ho preso la mano! Quindi puoi anche lasciarmi e fare qualche giro da sola!’ le dissi cercando di sembrare convinta.
‘No, no, no. Sto bene così.’ mi rispose.
‘Ma io volevo vederti schizzare sul ghiaccio! Dai, solo per qualche giro!’ Dopo un po’ cedette.
‘Ok ok, ti faccio vedere come salto!’ E partì spedita. Ora ero sola e  il pericolo di cadere era imminente. Provai a fare piccoli passi e vidi che non ero tanto difficile. Dai! Si trattava solo di muovere un po’ i piedi! Vedevo Harry, Zayn, Liam, Louis e Ley passare vicino a me sfrecciando, mentre io andavo piano, ma per le prime volte era più che sufficiente. Iniziai ad andare più veloce, ormai ci avevo preso la mano. Ad un certo punto però misi male il pattino, il piede si storse e persi l’equilibrio cadendo a terra e sbattendo la mano sinistra. Ah che male!
Zayn, il più vicino al momento della caduta, corse verso di me e mi aiutò a sollevarmi. Odiavo quando si avvicinava molto al mio corpo, perché non sapevo come avrei potuto reagire. Forse con il classico “scappa e non voltarti”. Sì: quando mi piaceva un ragazzo tendevo a rigettarlo, a scansarmi da lui anche se mi cercava e non facevamo nulla di male. Era il mio istinto che mi suggeriva di scappare, e io lo facevo automaticamente, senza pensarci tanto, i miei piedi si muovevano senza un preciso comando. Mi ero appena risollevata, quando Zayn mi porse la mano. Io restai immobile perché non capivo cosa stesse a significare quel gesto.
‘Su, ti aiuto io! Prendimi per mano!’ E si avvicinò di più.
Oh mamma.



Ciao ragazze, prima di tutto un enorme ringraziamento a quelle che hanno recensito il primo capitolo. Siete fantastiche!
Lo so che questo capitolo è venuto fuori una schifezza, ma vi prego di essere compassionevoli!
Vi promettto che nel prossimo capitolo ci saranno i 1D in maniera maggiore. Ciao a tutte!!

  
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