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Autore: Salice_    22/02/2013    4 recensioni
La storia parte dall'episodio 43 dell'anime, quando Mew Zakuro rivela alle sue compagne il motivo della presenza di Kisshu nella cattedrale. Lei dice a Mew Ichigo: "Ti ricordi quando hai detto che gli alieni possono provare dei sentimenti? Visto che era lì ho pensato di chiederglielo di persona."
Ma la vita, si sa, è imprevedibile e ha l'abitudine di giocare con i destini delle persone, allontanando, incrociando, spezzando i fili che legano i rapporti. In un mondo alle porte della guerra, cosa succederebbe se l'alieno dagli occhi dorati iniziasse a provare dei sentimenti per la Mew Lupo?
DAL CAPITOLO QUARTO:
“E tu perché sei favorevole a questa tregua?” si chiese mentalmente Zakuro. “Forse perché in fondo allo sguardo arrogante e strafottente di Kisshu mi è parso di leggere una muta supplica. So come ci si sente ad essere abbandonati da tutti, potendo contare soltanto sulle proprie forze. Non vorrei essere troppo caritatevole, ma qualcosa negli occhi di quel ragazzo mi dice di fidarmi. Anche il mio istinto di animale selvatico lo conferma, e quello non sbaglia mai.”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish, Un po' tutti, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maschere e pioggia.'
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Lei.

Il giorno della festa arrivò in fretta; Ryan aveva deciso di chiudere prima il locale, in modo che tutti potessero prepararsi per la serata.
A casa di Zakuro, i preparativi erano quasi terminati, se solo non fosse per un piccolo problema che lei e il suo convivente stavano cercando di risolvere: nascondere le orecchie dell’alieno.
Kisshu era seduto in bagno su uno sgabello, ed era già vestito di tutto punto: indossava un abito nero molto classico, che gli stava alla perfezione, con camicia bianca e cravatta verde, che andava a smorzare la troppa serietà del suo completo. Zakuro, in piedi dietro di lui, stava cercando in ogni modo di nascondere le lunghe orecchie a punta del ragazzo tra i capelli, ma in qualsiasi modo le sistemasse, si notavano sempre.
- Dannazione, non posso uscire in questo modo! – imprecò Kisshu guardando la sua immagine riflessa.
Zakuro si accigliò e ribatté: - Te l’ho già detto qual è l’unica soluzione: mettere il cappello. –
Kisshu rabbrividì a quell’idea. – Ma sta male il cappello vestito così! –
- No, il borsalino sta bene invece, è particolare ma non sta male. – fece Zakuro convinta. – Almeno provalo! -
Kisshu, sbuffando, acconsentì a provare il cappello. La modella allora, senza farselo ripetere due volte, lo prese e lo sistemò in testa al ragazzo, nascondendo le orecchie alla perfezione.
L’alieno si alzò in piedi per osservarsi meglio, e Zakuro dovette ammettere a se stessa che era proprio bello.
- Stai molto bene. Sei perfetto. – disse la ragazza soddisfatta, mentre Kisshu, cominciando a credere alle sue parole, si guardava compiaciuto allo specchio.
In quel momento sul cellulare di Zakuro arrivò uno squillo: era Kyle, segno che era sotto casa sua in macchina ad aspettare.
- Forza Kisshu, se hai finito di ammirarti possiamo anche andare. – scherzò Zakuro, precedendo l’alieno fuori dal bagno.
Il ragazzo pensò a quanto fosse bella la creatura che camminava di fronte a lui; Zakuro indossava un abito molto particolare, con solo la manica sinistra lunga e il braccio sinistro lasciato nudo. Era corto sul davanti ma dietro scendeva in uno splendido strascico; il tutto era arricchito dalla fantasia del vestito, damascata in blu e giallo.
I due uscirono di casa insieme: sembravano due modelli appena saltati fuori da una pagina di Vogue. Percorsero il vialetto e salirono nei sedili posteriori dell’auto di Kyle.
- Ciao ragazzi! – sorrise Zakuro al moro e a Ryan, seduto davanti.
- ‘Sera. – si limitò Kisshu, incrociando lo sguardo corrucciato del biondo nello specchietto retrovisore.
L’alieno sbuffò: - Mamma mia Shirogane, ma tu non ridi mai? Stiamo andando ad una festa! –
Ryan si passò stancamente una mano fra i capelli biondi, prima di rispondere: - Kisshu, per favore, non scocciarmi. –
Il ragazzo dai capelli verdi, naturalmente, non si lasciò sfuggire l’occasione di ribattere, e i due battibeccarono fino a che l’auto non si fermò di fronte ad un immenso locale dall’aria lussuosissima: il Dark Chocolate.
Ichigo, Minto, Retasu e Purin stavano già aspettando all’entrata, tutte vestite in modo elegante. Una volta che il gruppo fu al completo, poterono entrare nel locale; all’interno la musica era alta ma non troppo, in modo da consentire la conversazione, e regnava un arredamento in stile etnico, con grandi e morbidi divani maculati e tende drappeggiate. C’era una grande pista da ballo, dove molte persone si stavano già divertendo, e diversi gazebi muniti di divani, cuscini e grossi tavoli, la costeggiavano.
Ryan fece strada al gruppo, dirigendosi senza difficoltà nel gazebo riservato a lui: sul tavolo, infatti, vicino ad una magnum di Champagne, troneggiava fiero un cartellino con su scritto “Shirogane”.
- Cavolo ragazzi, ma questo posto è enorme! – esclamò Ichigo, che si guardava attorno ammirata.
Minto la squadrò. – Be’, forse è perché tu non sei abituata a frequentare questo genere di ambienti. –
- Che cosa vorresti dire con questo?! – sbottò Ichigo, adirata.
Kyle riportò tutto alla tranquillità: - Dai ragazze, non iniziate a bisticciare, stasera possiamo finalmente divertirci tutti insieme! –
Ryan stappò lo champagne e la squadra delle Mew Mew, i due americani e l’alieno brindarono, gridando felici all’unisono: - Al Mew Project! –
Dopo nemmeno un’ora i ragazzi si sentivano tutti a loro agio in quel grosso locale e avevano preso a gironzolare. Anche Retasu, seppur timida e impacciata, aveva preso a ballare in pista con Purin e Ichigo. Minto, Zakuro, Kisshu, Ryan e Kyle erano seduti al bancone a sorseggiare un drink.
Zakuro posò il suo Martini e si voltò elegantemente verso l’alieno seduto alla sua sinistra, dicendo: - Allora Kisshu, ti piacciono queste tipiche feste terrestri? –
Il ragazzo dagli occhi dorati bevve un sorso del suo Long Island Ice Tea prima di rispondere: - devo ammettere che la serata non è male, anche se mi immaginavo qualcosa di più movimentato. –
In quel momento, però, Ryan si avvicinò alla coppia.
- Zakuro, ti andrebbe di ballare? -
- Molto volentieri. – rispose la modella, allontanandosi con il biondo.
Kisshu era rimasto senza parole: un senso di gelosia gli mordeva l’anima, ed era qualcosa di più forte di quello che aveva mai provato nei confronti di Ichigo. L’alieno digrignò i denti, cercando di contenere la sua rabbia, e finì in un sorso la sua consumazione. Stava per alzarsi e andare a farsi un giro, quando la voce pacata di Kyle lo raggiunse: - Kisshu. –
Lui si girò verso di lui, fulminandolo con uno sguardo furente. – Che vuoi? –
Kyle, per tutta risposta, gli sorrise. – Ryan non sta facendo niente di male. Loro due sono amici. –
“Cazzo, questo umano è capace di leggermi nel pensiero?” si interrogò Kisshu.
- Non c’è nulla di male ad invitare un’amica a ballare; è quello che faccio anche io. – continuò Kyle, prima di avvicinarsi a Minto, eseguire un perfetto baciamano ed invitarla a ballare; lei accettò di buon grado.
Kisshu, rimasto solo, tornò a volgere il suo sguardo sulla pista: Ichigo e Purin ballavano assieme, Ryan, evidentemente reso più spontaneo da qualche bicchiere di più, aveva trascinato un’imbarazzatissima Retasu in un ballo movimentato; Kyle ballava con Minto, e Zakuro…
Zakuro era seduta su un divano e parlava con un ragazzo.
 
La Mew Lupo, dopo aver ballato con Ryan, aveva deciso di sedersi e starsene un po’ tranquilla, ma qualcuno purtroppo, voleva impedirglielo.
- Ciao bellezza. -
Zakuro si voltò, trovandosi davanti un ragazzo alto, dai capelli scuri e gli occhi chiari. Lei gli rivolse uno sguardo stizzito: odiava le persone che cercavano in ogni modo di attaccare bottone con una ragazza sola in discoteca.
- Posso farti compagnia? – continuò quello.
La modella si alzò dal divano e lo gelò con i suoi occhi color zaffiro prima di rispondere: -Preferisco stare da sola piuttosto che con uno come te. –
Fece per allontanarsi, ma il tipo non parve gradire: la afferrò per un braccio, costringendola a voltarsi verso di lui.
- Hey dolcezza, perché vuoi sfuggirmi? Vieni, andiamo a bere qualcosa. -
Zakuro non ebbe il tempo di rispondere, perché rimase sorpresa da qualcuno che le cinse la vita con un braccio e disse con voce calma ma minacciosa: - Hai sentito cosa ha detto? Non vuole la tua compagnia. –
La ragazza si voltò, trovando Kisshu accanto a lei che la stringeva con fare possessivo; lo guardò in volto e in quel momento pensò che se gli sguardi potessero uccidere, allora lo sconosciuto sarebbe già morto. Kisshu, infatti, continuava a fissarlo con uno sguardo carico d’odio.
Il tipo si riprese dopo un attimo di smarrimento e tornò alla carica: - E tu chi saresti? Il suo ragazzo? – pronunciò l’ultima frase in modo sarcastico.
Kisshu digrignò i denti e assottigliò di più lo sguardo: ormai le sue pupille dai tratti felini erano completamente verticali.
- No, ma sono uno che se non ti levi immediatamente dai coglioni ti spacca la faccia. -
Lo sconosciuto sembrò intimorito sia dalle parole che dallo sguardo dell’alieno, e si allontanò biascicando un “Stai calmo”.
Zakuro, rimasta sola con Kisshu, lo guardò in volto prima di porgli la sua domanda.
- Perchè lo hai fatto? Sei impazzito? -
Lui ghignò e le rispose: - Assolutamente no. Stavo solo spiegando a quel tipo come stanno le cose. –
“Ok, è matto.” Pensò Zakuro. “Però mi ha fatto molto piacere che sia venuto ad aiutarmi.”
La modella allora gli rivolse uno sguardo furbo e domandò: - E dimmi, come starebbero le cose? –
Ecco, Kisshu era stato preso in contropiede da quella domanda; nonostante tutto, si riscosse piuttosto velocemente.
- Le cose stanno così… Avrei piacere a ballare con te. Mi concederesti un ballo? -
Zakuro perse un battito. Non sapeva bene perché, ma quell’invito era riuscita a metterla quasi in imbarazzo.
“Che mi sta succedendo? È solo un ballo, come quello di prima con Ryan!”
Kisshu prese il suo silenzio per un rifiuto, e il suo sguardo si addolcì un po’.
- Non vuoi? Guarda che sono un ottimo ballerino! -
Di fronte all’alieno che cercava in quel modo dolce di convincerla, Zakuro non poté trattenere un sorriso.
- Accetto molto volentieri; vedremo se quello che dici è vero. -
Kisshu la prese allora per mano e la condusse al centro della pista da ballo, sotto lo sguardo attento di Kyle, che, vedendoli insieme, sorrise.
Il destino volle che appena i due arrivarono sulla pista, partì un lento: The Climb di Miley Cyrus.
Zakuro avvolse le sue braccia attorno al collo di Kisshu, che le cinse la vita con le sue; iniziarono a muoversi lentamente, seguendo alla perfezione la musica. Il ragazzo riusciva a far volteggiare la modella per la sala senza difficoltà, e Zakuro dovette ammettere a se stessa che effettivamente era davvero un bravo ballerino.
Kisshu stringeva a sé Zakuro, inspirando a pieni polmoni il profumo dei suoi capelli, tastando la sua pelle morbida sotto le mani e percependo il corpo di lei a stretto contatto con il suo.
“Cos’è questa sensazione di serenità che non ho mai provato prima? Perché mi sembra di non poter esistere, di non avere un senso, se sono lontano da lei?” si interrogò Kisshu.
Il bell’alieno fece risalire una mano sul collo di Zakuro, accarezzandoglielo, fino a fermarle con delicatezza e decisione il viso. La guardò per un secondo negli occhi blu, impenetrabili come sempre, dopodiché socchiuse le palpebre avvicinando la sua bocca a quella di lei, che stava, inaspettatamente, facendo lo stesso, quando…
- Zakuro! – la voce di Minto arrivò penetrante alle orecchie dei due, distruggendo in un secondo tutto quello che si era lentamente creato. La modella si scostò velocemente da Kisshu, volgendo la propria attenzione alla Mew Bird, che sembrava alquanto scossa. – Masha ha captato la presenza degli alieni! -
Sia Zakuro che Kisshu impallidirono. Alle spalle di Minto, arrivò tutto il resto della squadra; la modella domandò: - Dove si trovano? –
Fu Ichigo a prendere la parola: - Devono essere da qualche parte fuori dal locale. È impossibile che siano qua dentro. –
La Lupa annuì. – Ok, allora andiamo. –
Le cinque Mew Mew si incamminarono verso l’uscita, seguite da Ryan e Kisshu, ma Kyle li bloccò.
- Ryan, sai benissimo che è inutile che tu vada con loro. Stai tranquillo, andrà tutto bene; rimani qua, in questo modo la loro assenza darà meno nell’occhio. E Kisshu, rimani qua anche tu: ti ritroveresti a combattere contro i tuoi ex compagni. -
Ryan annuì impercettibilmente: era visibilmente turbato dalla cosa. I tre tornarono indietro e presero posto al bancone.
Kisshu si sentiva vuoto. “Dannazione, non solo sono stato interrotto mentre stavo per baciare Zakuro, ma ora devo anche stare in pensiero perché le ragazze sono andate a combattere contro Pie e Taruto.” Ma si corresse. “Perché Lei è andata a combattere. È per Lei che sono in pensiero, è Lei che voglio vedere tornare sana e salva.”
 
Le cinque ragazze uscirono di corsa dal locale e si allontanarono in una stradina laterale. Qui Ichigo si rivolse alle compagne: - Conviene trasformarci; dopo potrebbe essere pericoloso. –
- Va bene! – risposero in coro le altre.
- Mew Ichigo! –
- Mew Minto! –
- Mew Retasu! –
- Mew Puring! –
- Mew Zakuro! –
- METAMORFOSI! –
La modella venne avvolta dalle fiamme; quando queste sparirono, comparve Mew Zakuro, nel suo completo di pantaloncini, top a balconcino e stivali sopra al ginocchio viola. La morbida coda da lupo era comparsa e le due orecchie a punta spuntavano dai lunghi capelli viola. Era bellissima, forse ancora più bella una volta trasformata.
La squadra Mew Mew cominciò a dirigersi verso una via parallela, fino a che non videro, in fondo ad un lungo viale, un chimero enorme: si trattava di una specie di tricheco, molto più grande del normale e con zanne gigantesche che avevano l’aria di essere in grado di infliggere un colpo mortale. Sospesi sopra il mostro, c’erano Pie e Taruto, che osservavano le cinque ragazze fissare a bocca aperta il tricheco.
- Allora, avete visto che bella sorpresa vi abbiamo preparato questa volta? – esclamò Taruto con voce sprezzante.
Pie, invece, come la solito non dimostrava nessuna emozione e si limitò a dire: - Ci spiace di aver interrotto la vostra festa, ma siamo venuti qui appositamente per distruggervi. Chimero, attacca! –
Il mostrò si lanciò sulle Mew Mew, che prontamente schivarono il colpo. Mew Minto fu la prima a reagire, incoccando una freccia nella sua balestra e scagliandola sul nemico; purtroppo, esso sembrava dotato di una corazza troppo dura per essere scalfita dal Fiocco d’Azione.
- Ci penso io ragazze! – trillò Mew Purin, cercando di immobilizzare il Chimero con il suo attacco: il colpo andò a segno, ma il tricheco riuscì a liberarsi facilmente usando le sue lunghe zanne. Quello, piuttosto alterato dagli attacchi ricevuti, spalancò le fauci e fece fuoriuscire dalla sua bocca un potente raggio che ghiacciava tutto ciò che incontrava.
- Attenzione ragazze, rischiamo di essere intrappolate nel ghiaccio! – urlò Mew Ichigo assestando un calcio al mostro.
Mew Retasu richiamò le sue nacchere e tentò di attaccare a sua volta il Chimero, ma quello la precedette, colpendola di striscio con le zanne; questo bastò a scaraventarla a terra con una profonda ferita al braccio.
- Mew Retasu! – gridò Mew Minto in preda al panico. Il Chimero stava per colpirla nuovamente, quando Zakuro spuntò dal nulla e con grande agilità afferrò la compagna portandola in salvo prima che accadesse il peggio.
- Taruto, dobbiamo fare in modo che siano divise! – esordì Pie, scambiandosi un’occhiata d’intesa con il ragazzino, dopodiché i due si buttarono a capofitto nella battaglia: Taruto si lanciò su Mew Purin attaccandola con le sue Bolas, mentre Pie posò il suo sguardo gelido su Mew Zakuro, che aveva imprigionato il Chimero con la sua frusta e lo stava immobilizzando in modo che Mew Ichigo potesse distruggerlo con il Fiocco del Cuore. Sfortunatamente, il mostro diede uno strattone alla frusta di Mew Zakuro, che perse la presa sulla sua arma. Questa volò a qualche metro di distanza da lei e prima che la Mew Lupo potesse riuscire a recuperarla, il Chimero la colpì con il suo raggio congelante, bloccandole i piedi in un blocco di ghiaccio. Dopodiché, quello rivolse la sua attenzione su Mew Ichigo, caricandola e tentando di ferirla con le zanne. Mew Minto era in ginocchio vicino a Mew Retasu e tentava disperatamente di difendere la compagna ferita e contemporaneamente di attaccare il Chimero.
A quel punto, Pie si avvicinò a Mew Zakuro, che cercava invano di liberare le sue gambe, bloccate fino alle ginocchia nel ghiaccio. Si posizionò di fronte a lei, che gli rivolse uno sguardo carico d’odio.
- E’ inutile che cerchi di liberarti, umana. – le disse pacatamente Pie. – Non ci riuscirai. Sai, penso proprio che tu sarai la prima che eliminerò, visto che ti ho qui, incapace di difenderti. –
- No! Non riuscirai a sconfiggermi così facilmente! – urlò di rimando Mew Zakuro, agitandosi ancora di più per liberarsi, ma senza risultati.
Pie sorrise, un sorriso cinico, prima di sollevare il suo ventaglio davanti a sé.
 
Ryan continuava a fare avanti e indietro di fronte al bancone del locale, in ansia.
- Ryan, vedrai che andrà tutto bene. Sono forti e sanno cavarsela da sole. – cercò di rassicurarlo Kyle.
Il biondo si voltò verso di lui e rispose: - Ma non sono ancora tornate! È passato troppo tempo da quando sono andate via! –
Dopodiché riprese a misurare a grandi passi il corridoio del bar, fino a che un piccolo dettaglio che gli era sfuggito non attirò la sua attenzione.
- Kyle? -
- Si Ryan, dimmi. – rispose curioso il moro.
Il ragazzo dagli occhi azzurri lo fissò in maniera interrogativa, e domandò: - Che fine ha fatto Kisshu? È sparito! –
 
Pie sollevò il suo ventaglio rosso di fronte al viso, pronto a colpire.
Fissò ancora una volta Mew Zakuro negli occhi blu, nei quali però non riusciva a scorgere il terrore che aveva sperato di vedere, prima di dirle: - Mew Zakuro, ADDIO! –
La modella chiuse gli occhi. “Non c’è più nulla da fare. Non posso difendermi e le mie compagne non si sono accorte di quello che sta succedendo. È la fine.”
Però, il colpo scagliato da Pie non la colpì mai.
Una voce sprezzante ruppe il filo dei pensieri di Zakuro: - Mi spiace Pie, ma lei non la tocchi! –
La Mew Lupo riaprì gli occhi e subito non riuscì a credere a quello che vide: Kisshu era comparso dal nulla, frapponendosi fra lei e Pie, deviando l’attacco con uno dei suoi Sai. Era fermo immobile di fronte a lei, a mo’ di scudo, e nel braccio destro stringeva la sua arma, mentre il sinistro era teso all’indietro, come a cercare di proteggere maggiormente Zakuro. Era ancora vestito di tutto punto con il suo completo nero, ma aveva perso il cappello nella fretta di accorrere lì; esso giaceva poco distante e ora le sue lunghe orecchie facevano bella mostra attraverso i capelli verdi.
Pie guardò il suo ex compagno con aria profondamente confusa. – Kisshu? Ma che stai facendo? –
Il ragazzo dagli occhi dorati lo ignorò: con un colpo secco della sua arma riuscì a liberare Mew Zakuro dal ghiaccio, poi la prese stringendola in vita e la trasportò a debita distanza da Pie.
Nel frattempo, Mew Ichigo era riuscita ad eliminare il Chimero e ora le altre quattro Mew Mew e Taruto fissavano Kisshu, dopo aver assistito increduli al salvataggio della ragazza lupo.
Quest’ultima si precipitò immediatamente verso la sua arma a forma di croce, rimpossessandosene finalmente, e si mise di fianco a Kisshu, scoccando a Pie uno sguardo fiero; le altre ragazze Mew Mew si erano avvicinate ai due, mentre i fratelli alieni stavano in piedi di fronte al gruppo.
- Kisshu, dimmi che cosa vuol dire questo. – insistette ancora Pie.
L’alieno dagli occhi dorati lo guardò seriamente, questa volta senza ironia e senza ghigni dipinti sulle labbra sottili. – Sai benissimo cosa ho intenzione di fare. Avevo comunicato le mie teorie su Deep Blue anche a voi due prima di essere bandito. –
Taruto era talmente sorpreso che non riuscì a proferire parola, quindi toccò nuovamente al gelido alieno parlare.
- Come puoi essere ancora convinto che le sciocchezze che ti sono saltate in mente siano vere? Ti rendi conto che così facendo manchi di rispetto al nostro popolo e soprattutto al nostro sovrano? -
Kisshu scoppiò in una risata amara, prima di rispondere: - Io non partecipo più ai suoi piani, e non capisco perché voi due obbediate ancora ai suoi ordini. –
Pie ribatté in tono pacato: - Deep Blue ci ha dato il compito di recuperare l’Acqua Cristallo in modo che possa risvegliarsi. –
L’alieno dagli occhi dorati, a quel punto, digrignò i denti, arrabbiato. “Come possono essere così stupidi?”
- Che la recuperi lui. * – disse Kisshu in tono calmo ma che celava una forte rabbia.
Taruto si mise in mezzo. – Stai attento a quel che dici! Sai bene che non puoi parlare così del nostro leader. –
- Ormai so che Deep Blue mi disprezza. Quel che dice mi lascia indifferente. – fece Kisshu sorridendo amaramente. Dopodiché si fece di nuovo serio e i suoi occhi, così come le sue parole, si infiammarono: - Tutta la nostra gente ci sta aspettando con ansia, ha bisogno di aiuto! E noi restiamo qui in attesa che Deep Blue riesca ad evolversi! Ma perché dobbiamo aspettare? Perché dobbiamo distruggere l’umanità, perché dobbiamo recuperare l’Acqua Cristallo? Non è meglio soccorrere i nostri simili? – Poi aggiunse, più a se stesso che agli altri: - Cosa sta facendo Deep Blue? -
Le Mew Mew avevano ascoltato Kisshu a bocca aperta, così come Taruto. L’unico che parve rimanere indifferente alle sue parole fu Pie, che parlò tranquillamente. – Se è questa la tua opinione, se è questo che pensi veramente, c’è poco da discutere: non puoi partecipare ad una missione di cui non sei convinto, anzi, che critichi apertamente. –
Poi aggiunse: - Andrò con Taruto a cercare l’Acqua Cristallo; la tua presenza non è necessaria. Tu resta qui. –
- Io faccio quello che voglio, chiaro? -
Pie sospirò, prima di richiamare il suo ormai ex compagno.
- Sai Kisshu…-
- Che c’è ancora? –
- Quello a cui non importa della sorte della nostra gente sei TU, non noi. –
Dopodiché Pie e Taruto si smaterializzarono.
 
- Sei stato grande Kisshu! - Il grido di gioia della piccola Purin ruppe il silenzio che si era andato a creare.
Mentre anche Retasu e Minto, assieme alla leader delle Mew Mew si congratulavano con lui, Kisshu si allontanò di qualche passo e si chinò a raccogliere il capello che gli era caduto poco prima. Si sollevò e si accorse di avere Zakuro al fianco.
- Kisshu...- iniziò la Mew Lupo.
L'alieno la zittì: - No, non dire nulla. -
Il gruppo si ricompose e le ragazze, di nuovo in abiti comuni, si diressero davanti all'entrata del Dark Chocolate, dove le attendevano in ansia Kyle e Ryan.
- Ragazze ma dove siete state tutto questo tempo?! - inveì Ryan - E tu Kisshu, come ti salta in mente di sparire così da un momento all'altro? -
Ichigo prese la parola: - Non è il momento Ryan; Retasu è ferita. -
Infatti la Mew Focena presentava una brutta ferita al braccio, opera del Chimero tricheco, e Kyle si affrettò a raggiungere la macchina per prendere il suo kit di pronto soccorso e medicare la ragazza. Le altre Mew Mew e Kisshu rimasero con Ryan poco distanti.
- Allora? Ditemi che cosa è successo. - insistette il biondo.
Ichigo disse: - Gli alieni ci hanno attaccate e Retasu e rimasta ferita dalle zanne del Chimero. Inoltre Pie stava per uccidere Zakuro,
ma per fortuna Kisshu è arrivato in tempo. -
Ryan guardò il ragazzo tirato in causa con tanto d'occhi. - Tu ti sei materializzato sul posto per aiutarle? -
L'alieno dagli occhi dorati pareva ancora profondamente turbato e rispose: - E' evidente, no? -
- Ma non avevi detto che avresti preferito che Pie e Taruto non sapessero della tua collaborazione non noi? - indagò Ryan.
- Le persone cambiano idea. - rispose freddo Kisshu. Dopodiché voltò le spalle al gruppo e si allontanò con la scusa di andare a vedere come stava Retasu. Tutti capirono che il discorso si sarebbe chiuso così.
 
Più tardi, ognuno era tornato a casa; il viaggio in macchina dal locale fino alla villa di Zakuro fu pervaso da un silenzio carico
di tensione, con Kisshu che guardava insistentemente fuori dal finestrino dell'auto.
"Adesso come si metteranno le cose?" pensava. "Cosa succederà ora che Pie e Taruto sanno che mi sono apertamente
schierato dalla parte degli umani?" Gettò un'occhiata di sfuggita a Zakuro, seduta accanto a lui, composta e impassibile,
come sempre. "In ogni caso, ne è valsa la pena. Non potevo non fare nulla di fronte ad una situazione del genere."
I due scesero dall'auto e, salutati i due americani, entrarono a casa in silenzio. Kisshu fece per sgattaiolare al piano di sopra,
ma la voce calma e ferma di Zakuro lo fece bloccare sul posto.
- Dove pensi di andare? -
Kisshu chiuse gli occhi prima di rispondere senza voltarsi: - E' stata una serata stancante; voglio andarmene a dormire. -
Zakuro incrociò le braccia al petto con aria che non ammetteva repliche. - Dobbiamo parlare. -
L'alieno finalmente si voltò e la vide, bellissima come sempre, in piedi di fronte a lui, che lo
scrutava con sguardo fiero.
- Avanti, dimmi. -
Zakuro non sorrideva; si limitava a stare a braccia conserte e a guardarlo con i suoi splendidi occhi color del mare quando è
agitato. Rispose come aveva fatto poche ore prima alla festa: - Perchè lo hai fatto? -
Kisshu continuava a tenere i suoi occhi d'oro fissi in quelli di lei. "Perchè lo hai fatto? Perchè lo hai fatto? Non è forse evidente
il motivo che mi ha spinto a schierarmi contro i miei simili quando avevo tentato in tutti i modi di evitare qualsiasi tipo di scontro?"
Ma non lo disse, limitandosi a pensarlo e a stringere i pugni. Una volta più calmo, si avvicinò a lei e tutta la sua confusione e
il suo nervoso sparirono non appena si trovò a pochi centimetri dal viso perfetto della modella, dalle sue labbra carnose e invitanti,
dalle sue ciglia lunghe.
Come trasportato da qualcosa più grande e forte di lui, Kisshu le prese il volto fra le mani e la baciò. Un bacio tenero, dolce; non
volle spingersi più in là. Si staccò a malincuore da Zakuro, che lo guardava ora con un misto di sorpresa e un piccolo sorriso.
- L'ho fatto per lo stesso motivo per cui ho appena fatto questo. -
La Mew Lupo non demorse. - E quale sarebbe il motivo? - sussurrò con voce suadente, avvicinando la bocca all'orecchio
dell'alieno. Lui le passò un braccio intorno al fianco, prima di mormorare: - Credo di essermi innamorato di te. –
* Ho deciso di inserire la conversazione tra Kisshu, Pie e Taruto dell'episodio 42 dell'anime, dal momento che mi sembrava molto significativa e particolarmente adatta a questo momento!

Et voilà! Forza ragazzi, fatemi sapere che cosa ne pensate di questo capitolo!
Grazie a tutti coloro che hanno letto e recensito i capitoli precendenti!

Salice_

   
 
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