Rating: giallo
Genere: sentimentale/slice of life
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Fox; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Sebastian Smythe Week 2013
A bit of Sebastian Smythe
Day 5 - Music Day
Basta una canzone per rallegrarsi o per deprimersi ancora di più.
Basta una canzone per descrivere il proprio stato d’animo.
Basta una canzone per sentirsi inconsapevolmente meglio o peggio.
Sebastian amava la musica perché era l’unica amica che non poteva né deluderlo né giudicarlo.
Era una buona compagnia: quando non aveva voglia di andare allo Scandals per fare le ore piccole, si sdraiava sul letto ed entrava in un altro mondo con un semplice paio di cuffiette.
Le sue playlist erano varie ed erano divise in base al genere musicale o al cantante.
E poi ce n’era una che aveva denominato “Me”, contenente soltanto una canzone.
Era una canzone che aveva sentito alcuni mesi prima al musical di West Side Story delle New Directions. L’avevano cantata Santana Lopez e Rachel Berry, due stelle di punta del Glee Club del McKinley, e le parole di quella canzone lo avevano particolarmente colpito, arrivando persino a scuotere la sua anima.
A boy like that
Who’d kill your brother
Forget that boy and find another
One of your own kind
Stick to your own kind
A boy like that will give you sorrow
You’ll meet another boy tomorrow
One of your own kind
Stick to your own kind
A boy who kills cannot love
A boy who kills has no heart
And he’s the boy
Who gets your love
And gets your heart
Very smart, Maria, very smart
Sebastian non era di certo un assassino, anche se episodi come quello di Blaine e Karofsky lo avevano fatto riflettere a lungo sulla sua imprudenza.
A boy like that
wants one thing only
and when he’s done
he’ll leave you lonely
He’ll murder your love
He murdered mine
Era esattamente quello che stava facendo con Blaine.
Cosa voleva da un ragazzo già impegnato come Blaine?
Una sola cosa? O qualcos’altro?
Forse lo amava?
Ma poi ricordò i versi precedenti:
A boy who kills cannot love
A boy who kills has no heart
Cosa voleva, allora?
Quella canzone rappresentava se stesso, e ogni volta che l’ascoltava riusciva a confondersi sempre di più, forse perché era lui ad essere tremendamente confuso.
Sebastian era sempre stato un ragazzo incredibilmente insicuro, anche se non lo dava a vedere.
Nascondeva la sua insicurezza con un sorriso strafottente e una battuta sempre pronta.
Ma Sebastian voleva soltanto essere se stesso e smettere di fingere, di mentire, di nascondersi.
Just wait and see
Just wait Maria
Just wait and see