- Questo è il vostro appartamento- disse Aki alle nuove venute - spero vi troverete bene qui.
- Grazie infinite- rispose velocemente la donna prendendo le chiavi dalla mano della ragazza. Il suo nome era Eriko Otonama, e la ragazza invece si chiamava Keiro Otonama ed era la sua figlia adottiva. - Ah, senta! - aggiunse poco dopo - io sarò spesso fuori per lavoro e mi serve qualcuno che badi a Keiro...
- Oh non si preoccupi signora, penserò io a sua figlia. - rispose lei sorridendo all'interessata, che rispose con un sorriso fantastico.
- Ok, allora andiamo Keiro, che domani hai scuola e ti devi riposare.
- Ragazzi, diamo il benvenuto a Keiro Otonama, che da oggi sarà una vostra compagna di classe. Mi aspetto da voi che la trattiate bene e che la facciate sentire a casa.
Keiro abbracciò con sguardo timido l'intera stanza, e quando vide Tenma sorrise.
- Il tuo posto sarà lì, dietro a Matsukaze. Prego accomodati!
Keiro sussurrò un flebile grazie e si avviò verso quello che da quel giorno sarebbe stato il suo posto.
All'uscita Keiro si avviò tutta sola verso casa, ma presto venne affiancata dal suo nuovo vicino.
-Ehi, ciao! E così tu sei Keiro Otonama, eh? Piacere di conoscerti! Io sono Matsukaze Tenma!
Keiro arrossì lievemente e sussurrò :- Piacere mio...
- Sei una taciturna, eh? ...
- Tenma!!!
- Tenma!
A chiamarlo erano stati i suoi amici Shinsuke e Aoi.
- Ciao ragazzi!
- Vedo che hai già fatto amicizia con la nuova arrivata! Com'è che ti chiami... Keiro Okoyama? - tentò di ricordare Aoi.
- Keiro Otonama - mormorò lei arrossendo sempre di più. Keiro era una ragazza timida, riservata e misteriosa, soprattutto con chi non conosceva, ma col tempo si apriva e diventava solare e vivace.
Keiro, mantenendo le sue guance paonazze, rispondeva a tutte le domande che i tre ragazzi le facevano, mentre si avviavano verso casa, ma a un certo punto...
- Come mai sembra che tua madre non ti voglia bene? - le chiese Tenma, sensa sapere di aver sfiorato uno dei tasti più dolorosi della ragazza.
- Ehm... è perchè lei non è la mia vera madre...
- Come sarebbe a dire?!?!- le chiesero simultaneamente i tre amici.
- Ehm... è che... è che sono orfana. - mormorò turbata.
- Oh... mi dispiace...
- Sì... vedete, mio padre è morto quando io avevo quattro anni e mia madre un giorno è uscita di casa e non è più tornata, allora noi siamo finiti in un orfanotrofio e io sono stata adottata da Eriko. Keiro cercava di restare serena, ma parlare del suo passato non le era mai piaciuto.
- Noi?!?!?!
- Ehm... per favore potremmo parlare d'altro? - chiese Keiro prima che le facessero altre domande. Ormai il suo viso aveva raggiunto il rosso acceso.
Keiro non sapeva che quell'incontro avrebbe cambiato radicalmente la sua vita