Luna

Ogni notte nel cielo, lassù, ci guardi, Ci osservi. Osservi le nostre vite, vegli sulle nostre notti senza intervenire.

Come ti sembrano, da lassù, le nostre esistenze? Ci invidi, o invece ridi delle nostre disavventure, dei nostri disagi, delle nostre colpe?

I bambini sono felici le notti di luna piena. Il quelle notti sei tanto luminosa che spazzi via l’oscurità della notte, quell’oscurità che spaventa.

Ma non ti domandi a che prezzo? Quel buio, quell’oscurità, entra in me, ogni volta che la cacci dal cielo. Invade il mio cuore, strazia la mia carne, risveglia il mostro che per tutto il resto del tuo ciclo resta assopito in me.

Non lo senti? Non senti il dolore? Sei troppo lontana, lassù, per sentire le mie grida lancinanti? Sei troppo distante dalle orrende verità di questa terra per sentire la mia richiesta di aiuto?

Non ti chiedo di scomparire. Solo, di interrompere il tuo ciclo un po’ prima, prima di diventare quella perfetta sfera di luce che temo al di sopra di ogni altra cosa.

Da quella notte, quando venni morso, ti ho sempre detestata, Luna. Ma ora è diverso. Quando l’ho vista per la prima volta, quando ho sentito la sua voce e la sua risata, ho capito che mai avrei potuto odiare qualcosa più di quanto odio te.

Mi hai tolto molte cose, Luna. Una vita normale, un lavoro a volte. Ma questa è quella che fa più male. Mi vieti l’amore.

Non mi importa del resto. Posso sopportare l’odio della gente, la paura nei loro sguardi. Lascia pure che tutti mi evitino come se fossi un mostro.

Ma non Tonks. Non lei. So di non poter vivere senza di lei.

Sto impazzendo. Non lo vedi? Sono qui e ti parlo, come se tu potessi sentirmi. Come se a te interessasse qualcosa del mio dolore. No, a te non interessa. Perché dovrebbe importarti? Te ne stai lassù, mi fissi mentre assumo la forma bestiale che tutti temono e che io odio. Come se non ti riguardasse.

Ma invece ti riguarda. Se non fosse per te, potrei amarla senza sentirmi il cuore strappato dal petto ogni volta che incrocio il suo sguardo.

Quando ha scoperto ciò che sono, ciò che si nasconde in me, il suo sguardo è cambiato. Prima mi osservava, a volte, con curiosità, credo. Ora vedo solo timore nel suo sguardo. Ora sa che ho un lato oscuro, buio, che lei non sospettava. E sei tu a risvegliarlo luna.

Come potrei non odiarti per questo?

Come potrebbe mai amarmi? Amare una bestia…

Le preghiere delle madri, i giuramenti degli innamorati, i tormenti dei disperati. Ascolti le voci di tutti, ma cosa fai? Resti lì, immobile, senza far nulla. Come puoi restare lì senza reagire ascoltando le disgrazie di tutto il mondo? Vedendo una persona soffrire, come riesci a non fare niente per alleviare il suo dolore?

Io resto qui. Immobile. Sono una bestia ora, un lupo. Sei felice ora? Anche in questo ciclo, è successo. Ci provo a controllarmi, ma non posso farlo. Ululo, rivolto a te. Lo vedi? Anche in questa forma, in cui non riconoscerei neanche Tonks se mi presentasse davanti, riconosco in te la fonte di tutto il mio dolore. La distruttrice del mio amore.