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Autore: Lulumyu    09/09/2007    10 recensioni
- beh, che dire? Benvenuto nella famiglia Weasley! - esclamò Harry, buttando giù in un colpo il liquido nel bicchiere.
- ben inglobato, vorrai dire - rispose Malfoy, imitandolo, - loro sono come un gigantesco polpo dai mille tentacoli che finirà per conquistare il mondo magico! -.
- devi ammettere però che lo fanno in modo molto meno violento di Voldemort - rise Harry, - comunque non vedo l'ora di vedere il primo Malfoy con i capelli rossi della storia -.
- ARGH! -.
Attenzione, spoilers leggeri del settimo libro!
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Ron Weasley
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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“Happy entrance to the Weasley family!”
by Lulumyu



Il matrimonio sarebbe stato il giorno dopo.

Un avvenimento che non ci fosse un mago o una strega in tutto il mondo magico di cui non stesse parlando. A momenti sembrava la notizia ancora più succulenta pervenuta alla Gazzetta del Profeta da quella del ritorno di Voldemort.

Harry Potter era stato inizialmente incaricato dalla moglie e dalla cognata, nonché migliore amica, a sorvegliare suo cognato, nonché migliore amico, perché non compisse qualche pazzia mentre loro si occupavano di andare a preparare le ultime cose riguardanti la sposa per il grande giorno, insieme a tutte le altre numerose donne di casa Weasley.

- mi raccomando – gli aveva detto Ginny – non farlo avvicinare a nessun oggetto appuntito -.

Fare da balia a Ron in uno dei peggiori momenti della sua esistenza non era stata una questione facile.

- un Malfoy! MALFOY! Con tutti i maghi che esistono nel mondo magico, perché proprio lui?! – aveva continuato a ripetere per mezza giornata.

- forse perché ai tempi di Hogwarts lei, Albus e Scorpius si frequentavano alla grande? – ipotizzò Harry, seduto poco lontano ed osservandolo molto attentamente pronto ad agire in qualunque istante, - credevo che l’avessi superato, ormai. Intendo dopo che Rosie è tornata da scuola alla fine del primo anno inneggiando ai quattro venti che Scorpius aveva promesso a lei e ad Albus di invitarli a casa sua per l’estate -.

- non lo rammentare – lo ammonì Ron, paonazzo – mi è quasi venuto un colpo apoplettico, all’epoca -, rimase in silenzio per qualche istante, aggirandosi per la stanza come un leone in gabbia – ma poi voglio dire, un conto è amico! Un conto è marito! – concluse.

Harry non poté trattenersi dal sorridere.

- suvvia. Pensa a Malfoy padre. Credo che per lui sia stato un colpo ancora più pesante – e poi rise apertamente – per non parlare di Malfoy nonno -.

- Malfoy nonno non lo si vede più in giro, forse è già passato a miglior vita. Pensa a mio padre! Tanto era felice quando tu hai sposato Ginny, tanto vuole buttarsi nel lago ora che Malfoy junior sta per sposare sua nipote -.

- beh, ma lui sta meglio di te – disse Harry senza troppe cerimonie – di nipoti ne ha quante ne vuole, e anche se una prende una strada diversa, prima o poi ci si abituerà. Tanto più se è vero che Malfoy senior è morto e tuo padre non deve incontrarlo al matrimonio – la scena dei due anziani maghi che cominciavano a darsele di santa ragione davanti a tutti gli invitati colpì Harry così fortemente che per qualche attimo credette di vederlo davvero, - ma per te è diverso. Tu hai una sola figlia -.

- mi raccomando, Harry, non affaticarti nel consolarmi! – gli gridò Ron.

Rimasero un po’ in silenzio, poi Ron esclamò:

- perché mia figlia?! Perché non tua figlia? – disse con veemenza.

- ah, la mia Lily – esclamò Harry con occhi scintillanti – me lo chiedo anche io. È così bella. Come sua madre – ma ad uno sguardo storto di Ron si affrettò a rispondere – Malfoy non avrebbe retto il colpo, se suo figlio avesse sposato una Potter – disse con completa sicurezza.

- quale dei tre Malfoy? – chiese Ron.

- due credo – ammise Harry – non certo Scorpius, questo è sicuro -.

Ron aveva continuato a lamentarsi ad oltranza, finchè stremato dalle sue stesse azioni, verso sera si era addormentato di sasso. Dopo averlo lievitato sul suo letto, Harry, stanco e con le orecchie doloranti per la giornata passata ad ascoltare il migliore amico, uscì da casa sua, smaterializzandosi in un vicolo poco lontano a dove si trovava il Paiolo Magico.

Aveva bisogno di bere qualcosa di forte.

Appena entrato salutò il barista che aveva sostituito il precedente da qualche anno e si guardò attorno.
All’improvviso i suoi occhi si fermarono su una figura famigliare, seduta in uno degli angoli più remoti del locale con un bicchiere mezzo pieno e lo sguardo di un condannato a morte.

Nonostante avesse appena smesso di fare da balia a Ron, non aveva alcun motivo per rifiutarsi di farsi quattro risate alle spalle del bevitore solitario.
Ordinò un paio di bottiglie di Whiskey Incendiario e un bicchiere per sé, e, a passo deciso, si diresse in quella direzione, sedendosi davanti all’altro cliente con un sorriso mellifluo.

Quello alzò gli occhi, e, quando lo riconobbe, assunse un’espressione tutt’altro che divertita.

- Potter – borbottò – cosa pensi di fare? -.

- concludere una giornata estenuante passata a fare da balia al mio migliore amico che pianificava il suicidio bevendo con il suo futuro con suocero, Malfoy – annunciò allegramente, riempiendosi un primo bicchiere.

- non è divertente, Potter – soffiò Malfoy, guardandolo storto – però lo sarebbe stato se Weasley avesse optato per una morte lunga e dolorosa -.

- suvvia – sdrammatizzò Harry, pensieroso – la sua unica colpa a tuo svantaggio è stata quella di aver messo incinta Hermione di una figlia femmina -.

- credo sia una colpa sufficiente a fargli patire le pene infernali – rispose Malfoy – comunque dimmi come mai non mi sono ancora alzato da questo tavolo per andarmene, ma sto qui seduto ad ascoltare le tue prese in giro rispondendoti anche -.

- perché vuoi sfogarti, proprio come Ron – rispose pronto Harry – e le mie orecchie sono abbastanza masochiste da ascoltarti -.

- ma non eravamo nemici, noi? – disse Draco sorridendo storto – come mai improvvisamente vuoi aiutarmi? -.

- in realtà ci sono stati almeno cinque minuti in cui non ti ho considerato come mio nemico, e credo che questi comprendano il momento in cui ti ho salvato la vita – ribatté Harry, rispondendo al sorriso.

- fa’ un po’ come ti pare – borbottò Draco, colto nel segno, sorseggiando il suo drink.

- beh, che dire? – disse allegro Harry, buttando giù in un colpo il liquido contenuto nel bicchiere e poi alzandolo in direzione dell’altro, - benvenuto nella grande famiglia Weasley! -.

- vorrai dire ben inglobato – borbottò l’altro, anch’egli cominciando a bere senza troppo ritegno, ma con l’intenzione di affogare le proprie pene nell’alcool – gli Weasley sono come un gigantesco polpo che espande i suoi tentacoli su chiunque respiri nell’ambito magico e non e li unisce a loro. Te lo dico io – annunciò, abbassando improvvisamente il tono, come da cospiratore, - ben presto conquisteranno il mondo magico! -.

Harry rise.

- però devi ammettere che è un metodo molto meno lesivo di quello adottato da Voldemort – disse, riempiendo nuovamente i bicchieri – e molto più sottile. Nessuno si accorgerà di questo piano malefico -.

- tranne noi due – e annuì, convinto, - dobbiamo fare qualcosa prima che il mondo sia popolato da esseri lentigginosi con la testa rossa! – annunciò.

- e cosa? Mi pare che ormai tuo figlio sia bello che andato – rise Harry, bevendo.

- non ancora – rispose pronto Draco – il matrimonio è domani, dopotutto -.

- non ti conviene cercare di fermarlo, a meno che tu non voglia farti nemico tuo figlio – gli consigliò Harry; ma poi, ripensandoci, continuò: - anche se credo che diverresti l’eroe della giornata per tutti gli Weasley -.

- quali in particolare tra le migliaia? – borbottò Malfoy, bevendo un altro sorso.

- suvvia! Non sarà così male. Certo dovrai partecipare alle festività con la famiglia, il che effettivamente comporta un notevole sforzo, soprattutto nel doversi ricordare tutti i nomi… - disse pensieroso.

Malfoy lo osservò senza parlare.

- comunque, davvero. Non è male. Poi, voglio dire, non sei tu ad essere inglobato, no? Tu ti salvi almeno un pochino – esclamò come per consolarlo - anche se io sono l’ultimo a dover parlare, visto che sono già stato inglobato alla famiglia una generazione fa -.

- ecco! Tu! Potter! – esclamò Malfoy, puntandogli contro un dito – tu li hai aiutati nell’espansione! Non uno, ben tre! Ed anche una FEMMINA oltretutto! -.

- Lily… è bella come sua madre, eh? – mormorò Harry sognante, perso per un attimo nella contemplazione della sua bambina.

Draco roteò gli occhi.

- capelli rossi. Lentiggini. Di’, Potter, credi che anche lei sarà produttiva come tutte le Weasley o ci salveremo perché almeno il cognome è diverso – lo schernì, ironico.

Harry gli lanciò un’occhiataccia, riempiendo nuovamente il bicchiere.

- Lily è una Potter – esclamò con decisione – ma ha sangue Weasley! -.

- come metà degli abitanti del mondo magico – borbottò Draco, allungandogli il bicchiere per farselo riempire a sua volta.

Bevvero in silenzio, per qualche istante. Poi Draco disse qualcosa che rischiò di far cadere Harry dalla sedia per la sorpresa.

- sai, a questo punto, trattandosi di sangue Weasley, credo che avrei preferito che Scorpius sposasse la tua, di figlia -.

- che cosa?! – fece Harry, con la bocca a penzoloni – ma ti sei bevuto anche il cervello, stasera? Hai presente la storia di “Sfregiato”, “San Potter”, nemico numero uno… sono sempre io, sai? Anche se per cinque-sei minuti della mia esistenza me ne sono dimenticato. E tu mi dici che avresti lasciato che i nostri figli si unissero! -.

- il danno ci sarebbe stato comunque, visto che in definitiva mio figlio domani sposerà la cugina di tua figlia – borbottò con un sospiro – ma almeno sarebbe stato meno evidente, e che diamine! Rose Weasley! Weasley! Merlino, come mi fa accapponare la pelle -.

Harry, comprendendo, cominciò a ridere.

- non osare ridere, tu! Traditore delle famiglie non-Weasley. E poi voglio dire, sarebbe stato anche più logico negli occhi di tutti no? Voglio dire, all’epoca mi salvasti davvero la vita e tutto un po’. Anche mio padre non avrebbe avuto più di tanti problemi, e che diamine! – disse, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.

- si starà rigirando nella tomba – rise Harry.

- guarda che è ancora vivo – rispose Draco, roteando gli occhi, - anche se dubito ancora per molto -.

- ancora vivo? – esclamò Harry – ma è da un paio d’anni che non lo si vede più in giro -.

- dopo che è andato in pensione si è trasferito con la mamma in un arcipelago del sud per evitare di incontrare il nonno della mia futura nuora – spiegò, con un leggero sorriso.

- e come ha reagito alla grande notizia? – chiese Harry, con un sorriso enorme, quasi diabolico.

Draco rimase in silenzio, il leggero sorriso di prima completamente scomparso. Le guance arrossate dall’alcool raggiunsero un colore violaceo.

- no… el… de… - buttò lì, a voce appena percettibile.

- cosa? Non ho sentito Malfoy, puoi ripetere? – lo schernì, spietato, Harry.

- non glielo ho detto – ripeté, evitando di guardare il suo interlocutore in faccia.

- cosa?! – Harry cominciò a sentire dolore, da quanto stava ridendo – ti rendi conto che se gli Weasley non vedono i tuoi genitori al matrimonio, rischia di scoppiare una guerra civile? -.

- verranno al matrimonio – rispose Draco con veemenza – ho mandato loro un gufo! -.

Harry aveva le lacrime agli occhi.

- un gufo! Un gufo! Povero Malfoy, non te la sei sentita proprio di andare ad avvertirli, vero? Come minimo avrebbe diseredato te e tuo figlio -.

Draco annuì, contemplativo.

- la sua strillettera è stata piuttosto chiara a riguardo – disse.

- allora ecco a che proposito stava urlando! Lo ha sentito tutto il ministero! Comunque nessuno ha capito che fosse tuo padre, sarà perché tutti lo credevano dipartito – gridò Harry, annaspando, non riuscendo a smettere di ridere.

- ridi, ridi delle mie disgrazie! Sono stati i cinque minuti più imbarazzanti della mia vita! – borbottò l’altro, buttando giù un altro bicchiere consolatorio.

- anche più di quelli sotto forma di furetto? – disse Harry, riuscendo a calmare il riso.

Purtroppo per lui, lo sguardo che Draco gli lanciò lo fece tornare a ridere pesantemente.

Malfoy sbuffò.

- fortunatamente la mamma riuscita a convincerlo che sono ancora il suo adorato bambino e che Scorpius è pur sempre il suo adorato nipotino – annunciò.

- quindi ti tieni l’eredità – concluse Harry al suo posto, - comunque Malfoy, suppongo sia stato meglio che tu l’abbia detto a tuo padre. O meglio, che il tuo gufo lo abbia detto. Guerra civile magica a parte, credo gli sarebbe venuto qualche dubbio nel trovarsi sulle ginocchia un Malfoy con i capelli rossi! – e l’immagine dello sguardo allucinato di Lucius gli giunse così repentina da farlo rovesciare all’indietro dal ridere.

- ARGH! – gridò Draco, mettendosi le mani nei capelli – Potter, MALEDETTO! A questo non avevo ancora pensato! È mio nipote, di cui stiamo parlando! -.

- io parlerei al plurale, Malfoy – disse maligno.

- ce ne sarà almeno uno, dico UNO, che somigli almeno lontanamente ad un Malfoy? – disse Draco, allungando le mani ad afferrare gli estremi del colletto della camicia di Harry e scotendoli con veemenza.

- forse puoi sperare in una zazzera rosea – ipotizzò Harry, pensandoci seriamente, tentando di fermare la furia dell’altro.

- ROSEA?! ROSEA?! – inveì Malfoy, lasciando di colpo Harry e cominciando ad agitare le mani per aria come un ossesso – un Malfoy con i capelli ROSA?! Tu ti rendi conto che non riuscirò più a camminare lungo i corridoi della mia casa senza essere schernito da tutti i miei antenati?! -.

- e che ti importa! Tanto sono deceduti – disse Harry, per consolarlo.

- non è un buon motivo perché non debbano ricominciare a divertirsi – disse Malfoy, lapidario, tornando a sedersi.

- comunque, Malfoy, - ricominciò Harry, riempiendo nuovamente il proprio bicchiere, - non credo di avertelo mai detto, ma Scorpius è proprio un nome orribile – annunciò.

- senti da che pulpito – ribatté Draco, con un sorriso mellifluo, - che mi dici allora di Albus Severus? -.

Harry sembrò incassare il colpo.

- questa te la concedo – rise, riempiendogli il bicchiere – comunque chi l’avrebbe detto che i nostri figli diventassero migliori amici -.

- tu non hai idea di come ho rischiato di avere un attacco cardiaco quando Scorpius è tornato a casa annunciando che avrebbe invitato durante le vacanze Albus Potter e Rose Weasley a raggiungerlo! – esclamò – e non dirmi che voi avete avuto una reazione diversa! -.

Harry rise.

- Ron ha rischiato un colpo apoplettico. Io stavo bevendo una tazza di the che ha rischiato di soffocarmi. Poi però sono scoppiato a ridere tanto forte da far credere a mio figlio di essere impazzito. Del resto avevo subito immaginato la faccia che avreste fatto tu e Ron. Cribbio, sarei voluto esserci – disse in tono leggero, - comunque a pensarci ora era una catastrofe già annunciata, voglio dire. Albus e Rose sono cugini, quindi puoi capire che sarebbe stata improbabile un’unione, anche se credo Ron lo avesse preferito -.

- anche io – borbottò Draco.

Allungò nuovamente il bicchiere vuoto ad Harry, che lo riempì insieme al suo.

- allora facciamo un brindisi – annunciò Malfoy, decisamente ubriaco, - ai nostri figli! Che abbiano una fantasia nei nomi migliore della nostra! -.

- e alla famiglia Weasley! – gli venne dietro Harry, nelle sue medesime condizioni, - che continuino a conquistare il mondo magico senza spargimenti di sangue! -.

Bevvero in un colpo, risero come due idioti delle loro stesse parole, e riempirono ancora i bicchieri.

Non molto lontano da loro, a loro insaputa, erano osservati.
Le loro mogli erano venuti a cercarli, visto che i preparativi del matrimonio per il giorno successivo erano ormai stati ultimati.

Ginny rimase ancora per qualche istante, basita, ad osservare i due arcinemici bere allegramente e ridere come degli amiconi.
Comprese subito cosa era meglio fare e, giratasi verso la moglie di Draco, le consigliò:

- credo sia meglio lasciarli… ehm… a divertirsi… -.

L’altra le sorrise, lanciandole uno sguardo stralunato.

- io… io vado a casa a preparare le ultime cose, e tu? -.

- ti seguo -.

OoOoOoO

Il giorno dopo furono in molti a rimanere basiti, nel vedere, concluso il matrimonio, Harry Potter e Draco Malfoy che, seduti allo stesso tavolo, non si scannassero, ma anzi quasi sostenessero una conversazione piacevole e divertente.

Certo non sfuggì, alle loro mogli, che non bevvero nemmeno una goccia di alcool per tutta la giornata.




NdA: Ciauuuz^^!
Ecco cosa succede quando ‘myu si mette all’1.56 di notte a pensare alle proprie storie e a ciò che dovrà scrivere nei prossimi capitoli.
Credo che i miei mi abbiano sentita ridere come una deficiente nel buio, anche se non mi hanno detto nulla stamattina.
Che dire? Spero vi siate divertiti a leggere questa fanfic! Devo dire che sto cominciando a costruirmi parecchie teorie sulla prossima generazione, e quando mi è venuta all’improvviso in mente l’idea per questa one-shot non ho potuto fare a meno di scriverla.
Ad essere sincera mi sento molto più incline a sperare un futuro Lily/Scorpius che Rose/Scorpius (anche se dalla mia ricerca nel fandom quest’ultima sembra la favorita).
Ma per questa one-shot mi è sembrato più divertente mettere i protagonisti di fronte a un matrimonio Malfoy-Weasley (dopotutto io rimango fedele al filone Draco/Ginny ^.^).
Comunque dovevo scrivere qualcosina che riguardasse il settimo libro, visto che, avendolo finito il giorno dopo che è uscito (visto che ero a Edimburgo ho approfittato, ma purtroppo non sono mai riuscita ad andare a leggerlo nel pub in cui JK ha scritto il primo libro, anche se ci sono passata ripetutamente davanti^^) ho dovuto tenermi tutto ciò che avevo scoperto dentro senza poterne parlare con nessuno.
E’ stata dura, credetemi.
Comunque ora vi lascio. Ripeto, spero vi siate divertiti a leggere questa one-shot come io mi sono divertita a scriverla. Spero anche che mi lasciate un vostro commento^^.
Un bacione a tutti!
vostra ‘myu.

  
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