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Autore: HikariKanna    09/09/2007    6 recensioni
Mimi è appena tornata dall'America,stavolta per restare,ma il bellissimo vestito viola che indossa all'aeroporto desta subito una scatenata lotta tra Jun,che non l'ha mai vista prima,e Miya,che la considera una dea tra i mortali,per metterlo alla festa di Yamato e dunque far colpo. Peccato che anche la stessa Mimi la pensi cosi'..Chi riuscira' ad ottenere quel vestito, e soprattutto cosa portera' quella festa di nuovo? Piccola fanfic estiva in 3 cap...prendetela per quello che è!XD un bacino da Parigi!
Genere: Romantico, Comico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mimi Tachikawa, Miyako Inoue/Yolei
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il vestito viola

Il vestito viola

 

“Etciù!”

Mimi si sfrega il naso, in preda ad un assurdo dimenamento dovuto al ritardo che sta accumulando.

Ma perché è stata così altruista?! Cosa costava chiudere la porta in faccia?!

“Al diavolo…Ed ora staranno anche sparlando di me!”

Giù un altro starnuto, ed ancora rimorsi. Quella festa può essere importante. Mimi vuole che sia importante…Sarebbe la prima occasione seria per poter parlare con Koushiro…

Dandosi una botta in testa, Mimi guarda sconsolata il quadrante dell’orologio. Addio maschera di bellezza. Mancano dieci minuti.

“Mimi, sei pronta?”

“Un attimo, papà!!” strilla come impazzita, correndo dall’arricciacapelli allo smalto al reparto delle borsette. Sembra una trottola che ha perso il proprio equilibrio.

“Tesoro…”

La voce dolce e preoccupata della signora Takikawa interrompe per un momento le mille preoccupazioni.

“Dimmi, mamma…” sospira pazientemente Mimi, truccata a metà e in biancheria intima.

“Ma non doveva accompagnarti tuo padre?”

Mimi sorride, come se avesse capito molte cose e guarda con aria saputa sua madre.

“Ah, è così? Mio padre non mi vuole più accompagnare? Va bene…Certo, certo.”
Continua ad annuire, finendo di passare il mascara. Cos’è, uno scherzo per stemperare la tensione?

“No, sai bene quanto tu sia la luce dei suoi occhi…Ma è sopraggiunta una novità…”

Indica ansiosamente la porta chiusa dietro di lei, nervosa.
“Ma che novità dev’essere arrivata, un principe azzurro sul cavallo bianco mi è venuto a prendere ed ora mi asp…”

Si dirige decisamente verso la porta, superando l’ostacolo costituito da sua madre. Cinque minuti.

“No, Mimi, non vorrai aprire in quelle condizioni!”

Troppo tardi.

Mimi guarda la scena a bocca aperta. È decisamente troppo. Ha doti di veggente.

Certo, non ha il cavallo bianco, e se è per questo nemmeno la macchina, ma…

“Koushiro…! Che ci fai tu qui?!”

Ride, attorcigliando intimidita delle ciocche di capelli.

“Ehm…E-ero venuto a prenderti…Per…Per la festa…”

Lui, tutto elegante con la sua nuova camicia nera, deglutisce nervosamente. La scruta attentamente, da capo a piedi. E il suo viso diventa un tutt’uno con i capelli.

“Grazie!! Ehi…Che c’è?”
Perché la guarda così? Sembra sia colpevole di provare qualcosa…
“C’è che sei in mutande, figlia mia! Oh, ma che mi sono preparato a fare per accompagnarti, me ne restavo in pantofole…”

Il padre di Mimi borbotta, allentandosi il nodo della cravatta. Adora accompagnare la figlia a qualsiasi evento mondano, ormai è una bellissima signorina… Ma perdere tempo così, è una cosa che non sopporta… E in più, sua figlia sembra un baccalà che ha preso troppo sole, e quel ragazzo una triglia lessa.

Mimi apre la bocca, incapace di articolare parola. La richiude, calma, reclinando dolcemente la testa verso il basso. Deglutendo e rialzando faticosamente il capo, chiude gli occhi, quasi a voler scacciare quell’assurda ipotesi.

“SONO IN MUTANDE?!”

L’urlo ferino frantuma le membrane interne delle orecchie degli astanti.

“E TU NON DICI NIENTE?! M…M…MANIACO!!”

Un bel ceffone disegna sulla guancia di Koushiro la sagoma di cinque dita fiammeggianti, mentre il pudore impedisce alla ragazza di pensare lucidamente.

La porta si richiude di scatto.

“Bè, non possiamo dire che non sia rimasta sorpresa…” osserva il signor Takikawa, infilandosi delle comode e buffe pantofole bianche.

 

“Oh, di sicuro avresti potuto avvertirmi!!”

Mimi, infilatasi un tubino verde smeraldo in tutta fretta, ancora non riesce a crederci. La scena più bella delle sua vita…Come in quei film americani, quando vengono ragazzi aitanti a prendere giovani donzelle in attesa…E il tuo cuore spera solo in quella sera, e se non andrà bene potrai dire addio ad un’adolescenza felice…

“Ma Mimi…Che sorpresa sarebbe stata, altrimenti?!”

Koushiro si strofina piano la guancia. E pensare che aveva messo più dei suoi soliti cinque minuti a prepararsi.

“Izzi, ma…insomma, potevi dirmelo che ero…praticamente nuda!”

Al solo pensiero anche le orecchie arrossiscono. Che figura…Che figura…!

Lui non sa che cosa replicare, mentre continua a camminare al fianco della ragazza. Non ha l’età per avere una macchina, quindi il suo accompagnamento consiste nel recarsi insieme al locale col mezzo più sano ed economico del mondo: i piedi.

Ed ora Mimi si starà anche surgelando…è gennaio…Ma come gli è venuta in mente un’idea così balzana?!

Un silenzio imbarazzante avvolge le parole che vorrebbero uscir fuori in luogo di quelle nuvolette condensate per il gelo, ma che non ci riescono. Doveva essere perfetta, quella sera. Ed invece…Ritardo, figuracce, una lunghissima camminata per arrivare al locale, malintesi con Koushiro. Tante cose negative non sono capitate in un’intera vita!

“Bè…Scusami, è solo che…”
La voce di Izzi esita a spezzare quel greve velo. Dire che era bellissima, che si era incantato…e, ok, ammettere che forse qualcosa nel suo cervellino si era mosso in maniera non propriamente decente, non è così semplice.

Intreccia le dita, cercando le parole giuste, se mai ce ne sono.

Mimi è in attesa, ma forse più che delle parole di Izzi in questo preciso momento, di quel qualcosa che aspetta fin dall’aeroporto. Di quel qualcosa che aspetta da una vita.

“Io…Non so dirlo, ma…”

“Sì…?”

Uno sguardo, una speranza, verbi che non ne vogliono sapere di venire fuori, mani che si avvicinano per toccarsi di sfuggita…Visi sempre più vicini…

“Mimi!!Finalmente siete arrivati! Bè…ora ci siamo tutti!”

Una Sora sfavillante e gioiosa li raggiunge per strada. Erano così vicini al locale?

“Oh…Ciao, Sora!”

Mimi, delusa, inghiotte un boccone amaro, distaccandosi da Koushiro e tormentandosi un boccolo.

“Oh, no…Ho interrotto qualcosa, vero?”

La rossa si gratta il capo, confusa. Anche lei è bellissima, truccata leggermente, con quelle decolleté nere, quella collana splendida…

…E quel vestito viola.

“Ma no, non ti preoccupare” fa Koushiro, palesemente amareggiato. “ E il festeggiato?”

“Eccolo. Insomma, volete entrare?? Fa un freddo qui…” suggerisce l’organizzatrice dell’evento. Eh, sì…Ci sono proprio tutti. Le sue protette…Voilà.

Ed ecco il festeggiato, in camicia e jeans, come se nulla fosse…Una festa per pochi intimi, loro digiprescelti, la band, qualche parente disseminato qui e là…

Sarebbe tutto perfetto.

“E così noi non potevamo mettere il vestito viola perché non sarebbe stato giusto, eh? Sniff…”

Miyako si avvicina a tastoni- ha seguito il consiglio di Mimi, è rigorosamente lontana dai propri occhiali, da quelle lenti salvatrici che le permettono di mettere a fuoco il suo amato Ken-, scherzando su che destinazione abbia avuto quel fatidico vestito. Inoltre sta diventando un surgelato con tutto quello chiffon.

“Non credevo che, volendolo io, l’avrebbe indossato Sora…” rincara Jun.

“E va bene, l’avevo già prestato a Sora…Comunque siete bellissime lo stesso, di che vi lamentate?”

Mimi sospira pesantemente. È quello il guaio di aiutare la gente…A volte si è così ingrati…E se non si può sopportare il peso dell’ingratitudine, tanto vale essere egoisti.

“Ehi, è successo qualcosa?”

“Nulla, Jun. Nulla.”

“Sai, Mimi…Yamato mi ha osservato più e più volte stasera…” ammette dolcemente Jun.

“Sono contenta…”

Ok, forse qualche parte del suo cuoricino davvero lo è. Ma è così remota che Mimi non riesce a permetterle di prevalere.

“E, d’altronde, è quello che volevo ottenere.”

“Mmm…”
D’accordo, per quanto le possa far piacere, diciamo anche che ora a Mimi non può importare di meno.

La ragazza stanca si strofina le tempie, sforzandosi di non lasciare che l’emicrania ed un bell’esaurimento nervoso facciano il resto.

“E allora perché non sono contenta? Me lo sai spiegare?”

Ma per chi l’hanno presa, una psicologa? Una giornalista della rubrica “Cuori solitari e/o infelici”?!

“Jun, ora basta. Te lo dico io perché. Perché tu, come tutte le ragazze romantiche di questo mondo, credevi stupidamente che lui si sarebbe accorto di te, perché tu sognavi che avrebbe lasciato Sora per te, perché tu speravi che s’innamorasse di te! Lo vuoi capire che ama Sora, dannazione!Io…credimi, potremmo diventare grandi amiche…Ma non chiedermi perché sei infelice se i tuoi sogni non si realizzano!” strilla Mimi, dando sfogo a tutto il suo risentimento, come un serpente velenoso che ha accumulato davvero troppo siero.

Jun non sembra sconvolta. Certo, si sta dando davvero da fare perché quella lacrima dispettosa non scenda, però con tono di voce incredibilmente fermo, dice: “La sai una cosa…Hai ragione. Hai perfettamente ragione. Ma ora non mi venire a dire che tu non ti eri affidata a questa festa per coronare i tuoi sogni d’amore, come tutte le ragazze romantiche di questo mondo.”

L’ultima frase è una sferzata che colpisce Mimi come un pugno in pieno volto. È vero. Se Jun inconsciamente aveva preteso l’impossibile, lei aveva voluto qualcosa che forse nemmeno c’era.

Jun si allontana fiera, guardando teneramente quel vestito viola, perfetto addosso a Sora…

“Non sa camminare sui tacchi.” È l’ultimo commento caustico di Mimi, che sorseggia un po’ d’aranciata.

 

Nel frattempo, Miyako si è allontanata dalla sua dea e dall’ex rivale. Perché ha una missione ben più rilevante. Trovare Ken, fare l’ intelligente ed essere così tremendamente bella da fargli capire che è solo lei quel che vuole. Ma Miyako non sa che lui già pensa tutto questo, senza nessuno di quei piani.

È così scuro, quel locale. Non si vede un accidente…Inconsapevolmente le sue mani arrivano alla piccola tasca dove giace la custodia degli occhiali. No, maledizione, no!!

“Miyako?”

Una voce familiare, fin troppo, l’accoglie da dietro.

“Ken!”
Ma perché la musica è così forte da non permetterle di sentire la sua voce melodiosa?!

Miyako cerca di metterlo a fuoco, ma tutto quello che vede è una zazzera scura avvicinarsi sempre di più.

“Ma hai messo le lenti a contatto?”
“Cosa?Non ti capisco!”

Lei tende un orecchio, ma le speranze sono vane. Al diavolo Yamato e il suo amore per la musica!

Vede una sagoma indistinta, forse la sua mano, agitarsi e fare un segno strano. Annuisce senza capirci molto, poi per fortuna tutto si calma. Oh, grazie al cielo, musica soft!
Ecco Ken, alto e scuro. Miya gli si avvicina, baldanzosa e convinta di far colpo.

“Allora, Ken…”chiede con la voce più suadente che le esce. “Cosa mi volevi dire, prima?”
Incrocia le gambe, si avvicina. Può sentire il suo profumo, mentre gli si appoggia contro. Che bella sensazione…

“E dai, non fare il timido!” sorride Miya, strusciandosi ancora di più a lui. Non dice niente, evidentemente può osare di più…Non sarà mai un’icona sexy, questo è sicuro.

Ma, è ingrassato? Come mai abbracciarlo è così difficile?
“Miya, ma che cavolo stai facendo??”

Oh, finalmente ha parlato! Ma si sarebbe aspettata una voce roca, calma, non certo quella stridula e attonita di un Ken con in mano due bicchieri di coca.

“Niente, perché?”

D’accordo, giochiamo la carta della nonchalance.

“Bè, forse ami l’architettura, altrimenti non si spiega perché stai abbracciando un pilastro del locale!”

Un…che?!

Oh no.

No.

Categoricamente no.

Ken, con un gesto garbato ma reprimendo a fatica le risate, estrae dalla sua tasca gli occhiali e glieli mette leggermente sul naso.

Deglutendo a fatica, Miyako si trova avvinghiata ad una colonna scura.

“Mi ha visto qualcuno?” domanda, staccandosene alla velocità della luce e trascinando Ken in un piccolo cortile adiacente al locale.

“Ma no, a parte me, stavano tutti ballando. E comunque è buio, figurati.”
“Oh, cielo…”

Miyako e Ken sono usciti fuori. Lo spiazzo è carino, e la luce lunare illumina il campetto sgangherato…Sarebbe un posto perfetto, se Miya non venisse da un’indimenticabile figuraccia.

“Chissà cos’avrai pensato di me!”
“Che avessi dimenticato gli occhiali a casa!” risponde genuinamente lui.

Com’è bello, stasera, tutto elegantemente acconciato dalla madre…E quel gel, poi, sui capelli, che li movimenta un po’!

“Oh, ti prego, non mi guardare i capelli, mia madre me li ha voluti ravvivare un po’…” fa, nascondendosi un braccio dietro la nuca. “ Ma vedo che nemmeno tu ce li hai lisci…”
“Ehm, volevo cambiare un po’.”

Esclusivamente per lui, tra l’altro. Le ore passate da Mimi sembrano così lontane, facenti parte di un’altra dimensione ora che lei è lì con lui.

“Etcì!”

Maledetto chiffon. Maledetto gennaio. Ci mancava solo uno starnuto del genere a rovinare una serata romantica!

La reazione di Ken la sorprende non poco…Una cristallina risata si leva dalle sue labbra,mentre il rossore sulle guance di Miya da luogo ad un sorriso,e ad una risata anche per lei.

“Ehi, è già la seconda volta che mi fai ridere così!” osserva, tenendosi lo stomaco con una mano.

“Già!”
Quando però le risate si spengono, una domanda sorge spontanea.

“Allora mi trovi ridicola?” chiede, con crescente delusione.

Lui sembra osservarla come se la vedesse seriamente per la prima volta. “No, certo che no.”
“Ah…”
Silenzio. Le immagini di quel Natale a casa di Ken scorrono veloci nella mente di lei. Già, lei deve sempre fare la buffona, mai una volta che sia seria…E Ken è sempre così riservato!

“Etcì!”
Meraviglioso.

Tira su col naso, sentendo le lacrime pericolosamente vicine.

“Forse è meglio se ti metti anche questo.”

Ken si toglie la felpa e la poggia amorevolmente sulle spalle di Miyako.

“Hai le mani gelide…”osserva lui, riscaldando i suoi palmi.

“E tu invece così calde…”sussurra lei come rapita da un sogno.

“Mi spieghi perché oggi volevi congelarti e restare senza occhiali?”

“Oh…Bè, volevo dare un’immagine diversa.”

Per te, grida il suo cuore.

“Perché vorresti essere diversa se vai bene così come sei?”
L’ingenuità di questo ragazzo è così disarmante che a Miya si scioglie il cuore.

“Lo pensi davvero?” domanda ansiosa, stringendogli le mani ancora di più.

“Certo…tu per me vai bene proprio così come sei. Magari sei un po’ pazza e…Mi fai ridere, ma so che sei una bravissima ragazza che mette il cuore in ogni cosa che fa…E questo mi piace davvero…Miya…tu mi piaci davvero…”

Lo sguardo di Ken si abbassa improvvisamente, e rompe ogni contatto. Si morde un labbro, forse ha osato troppo…

Dal locale, la voce di Yamato si leva. Forse sta per cantare una canzone.

“Ken…?”
“Sì?”
“Anche tu…Mi piaci sul serio. E non come amico.”
Miya si stringe nelle spalle quella felpa calda impregnata davvero dell’odore di Ken. Ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta!

Il sollievo è tale che quelle lacrime, ora di sollievo, vorrebbero scendere e liberare tutte le paure e le esitazioni.

“Yamato ha iniziato a cantare…” Ken cambia palesemente discorso, ma i suoi occhi ridono e un grosso sorriso lo abbellisce ancora di più.

“Sì…Mi piace molto questa canzone.”
“Anche a me…Vuoi ballare?”

 

Jun arranca faticosamente sui tacchi, maledicendo chi le ha messo in testa di andare a quella festa.

Se stessa.

È ancora un po’ scioccata per il dialogo avuto con Mimi. Credeva di aver trovato una nuova amica, non qualcun altro che le rovesciasse tutta la propria bile addosso e che le ricordasse quanto fosse illusa. E invece, pare proprio essere stata capace di attirarsi tutte le antipatie di quel gruppo. Yamato la considera una sanguisuga, Sora non la sopporta- anche se lei è stata fin troppo paziente-, suo fratello non la regge, Miyako l’ha considerata una rivale ed ora Mimi la detesta.

Fantastico.

Si sente così sola, ora. Lontana anni luce da quella ragazzina che pur di arrivare al suo obiettivo scalava anche le montagne più impervie. Forse è il destino della famiglia Motomiya…

“Forse sarebbe meglio uscire fuori a pensare…”riflette a voce alta, avviandosi decisa verso il cortiletto.

Oh, no. Ci sono Miyako e Ken, e l’ultima cosa che vuole è rovinare anche a loro la festa.

Chiude delicatamente la porta, per non far rumore e non sciupare quel delicatissimo momento.

Missione compiuta.

“Ed ora che faccio?” si chiede angosciata, mordicchiandosi le dita.

Un po’ d’acqua frizzante farà bene, no? Jun si dirige svelta, per quanto i tacchi possano permettere,

Ma quale acqua, ci vorrebbe qualcosa di più pesante…

Sorseggia piano il liquido trasparente, fissando vacua la sala. Tutti hanno l’aria di divertirsi un mondo.

“Scusa, me ne potresti versare un bicchiere?”

“Certo.” Risponde meccanicamente, afferrando la bottiglia piena, ma poi qualcosa si incrina…Forse il suo cuore, forse la voce, forse il tempo ha subito qualcosa.

No, sono quei tacchi.

“Attenta!”

La voce gentile la prende al volo, mentre lei gli rovina addosso, semi bagnata. Ecco, tanto per coronare il tutto!
Solo ora si avvede di chi ha urtato e bagnato. Taichi.

“Scusami…Sono un disastro…”
“A quanto pare stare da Mimi non ti ha fatto salire l’autostima.”

Lo sguardo di Taichi si perde lontano, o forse no, considerato che Yamato e Sora sono relativamente vicini.

Jun sorride amaramente. “Affatto, mi ha reso anzi…ancora più consapevole che sono una buona a nulla.”

“Alla fine l’ha preso lei il vestito.” Osserva all’improvviso lui. Non l’avrà nemmeno sentita.

Lei sospira, rassegnata. Inutile…Nessuno l’ascolta mai, nessuno la prende mai sul serio!

Un muro di silenzio si erge tra i due, che soffrono per la stessa cosa, come miliardi di cuori egoisti sparsi nel mondo, che non hanno mai minimamente pensato a cosa vogliono gli oggetti del loro amore.

“Nessuno è un buono a nulla, neanche tuo fratello!Anzi,no, forse lui…”scherza lui.

“Allora mi hai sentito…”
“Non sono mica sordo!”

Jun ride. Per fortuna che lui la prende sul ridere…Darebbe l’anima per essere sempre positiva quanto lui o suo fratello! E lo era, finché non ha conosciuto l’agrodolce sapore di un amore a senso unico.

“Senti un po’, oggi mi hai fatto fare un giro assurdo per trovare casa di Mimi, mi sei precipitata addosso, mi hai bagnato…”

Taichi sta enumerando altri errori e figuracce di Jun, che non gli è affatto grata di questo!
“Dunque, non vorrai non sdebitarti.”

“Cosa? Credevo fossi gentile!” replica a bocca aperta lei. Ma quanti lati hanno questi digiprescelti?
“Ehi, do per ricevere…Cosa sei disposta a fare?” chiede lui innocentemente, mentre Yamato si alza sul palco e incomincia a cantare…Dalle prime due frasi sembra una bella canzone. L’idea di Taichi è perfetta.

Jun non sa davvero cosa fare, si sente umiliata, mortificata, avvilita all’ennesima potenza.

Improvvisamente lui la prende per mano, trascinandola con sé.

“Ehi!”protesta lei. “Cosa mi vuoi fare?!”
“Per esempio, potresti ballare con me.” Dice serafico lui, poggiando una mano sulla sua spalla.

Le proteste verbose di Jun si trasformano in un sorriso d’incredulità, mentre per l’ennesima volta Yamato la osserva incredula e una smorfia curiosa si dipinge sul suo volto.

 

“Certo che la voce di Yamato è stupenda.” Nota Mimi, avvicinandosi a prendere qualcosa da mangiare.

“Sì, ma neppure Takeru scherza.”

Hikari risponde all’involontaria dichiarazione ad alta voce di Mimi, mentre mordicchia senza troppa convinzione un sandwich. 

“Hikari…Come mai non sei a ballare?”

“Ecco…Per via di due piccoli problemi.”

Pulendosi la bocca con un tovagliolo, una splendida Hikari, in pinocchietti bianchi e top nero, indica due ragazzi che parlano non troppo amichevolmente tra di loro.

“Chiamati Takeru e Daisuke, per caso?” chiede Mimi sarcastica.

“Cosa te lo fa pensare?” risponde lei con altrettanta ironia.

“E tu non scegli nessuno dei due?”
“Oh, Mimi…Non so cosa fare! Io voglio bene ad entrambi! Magari un pochino diversamente a Takeru, ma non me la sento di lasciare da solo Daisuke!”

-Avessi io problemi di questo tipo…-si ritrova a pensare Mimi, segretamente invidiosa.

Intanto Koushiro si avvicina a lei, forse volendo aggiustare un po’ le cose. O forse ha solo fame.

“Bè, cara…Almeno loro hanno iniziativa.” Replica a voce alta, abbastanza perché lui la senta.

Hikari capisce al volo a chi è rivolta la stilettata e si defila, promettendo ad entrambi i suoi amici di ballare con loro.

Un gioco di sguardi pericoloso si instaura tra i due, ora, come se stessero guardando una partita a tennis e non si volessero perdere nemmeno un servizio.

Ecco Jun che balla con Taichi e Yamato che la squadra con tanto d’occhi. Primo obiettivo raggiunto.

Izzi la osserva, col cuore che fa troppe capriole persino per la tachicardia, mentre lei sorride vedendo Jun che pesta i piedi sia a Taichi che a Daisuke, mettendo così quest’ultimo K.O.

Ed ecco che quindi ha campo libero Takeru.

Mimi sembra persa nei suoi pensieri, ma la parte sinistra del suo corpo, quella che si trova vicino Koushiro, trema. E non è solo gennaio.

E…Oh, no!Miyako si è messa gli occhiali! Ma quantomeno è felice, sta ballando con Ken.

E Yamato è da poco salito sul palco, ora farà sicuramente qualche dichiarazione a Sora e poi canterà una ballata dolce e un po’ rock.

“Scusatemi, una breve parentesi e poi si torna a ballare!”
Infatti…Mimi fa un evidente gesto con la mano. Se l’aspettava.

“Anzitutto…Grazie alla mia splendida ragazza, fautrice di tutto questo…Sora, sai quanto sia difficile per me parlare, ma…davvero, grazie di essermi vicina sempre…Ti amo…”
Applausi a non finire piovono sulla coppietta. Sora sta piangendo di gioia, ma stringe la mano ad un Yamato emozionato al microfono, regalandogli un piccolo bacio sulla guancia. Gli sussurra qualcosa all’orecchio, tendendo la mano alla platea che li osserva dolcemente.

“E un grazie a mio fratello, che è riuscito ad accalappiare Hikari tutta per sé! Daisuke, non ti preoccupare…Pensiamo anche a te!”
Delle risate si levano, mentre Hikari e Takeru smentiscono categoricamente tutto, ma i primi a non esserne convinti sono proprio loro.

“E…Al mio migliore amico e a Jun, che sono una fantastica neo-coppia!”
“Pfff…”

Mimi non può fare a meno di scoppiare a ridere, e Koushiro la segue a ruota. E va bene che la psicologia non è proprio materia per uomini, ma insomma…

“Come mai non negano?” si domanda incredula, vedendo anzi i diretti interessati sorridere imbarazzati.

“Credo che…Non vogliano negare la verità.” s’intromette Koushiro, visibilmente sorpreso anche lui.

Forse è stata lei a non aver capito niente.

E quindi…Obiettivo numero due centrato.

Peccato che manchi il più importante, almeno per lei…Mimi vorrebbe rispondere, ma escono solo parole così inutili.

“Fa freddino.”
“Eh, già.”

Che discorso da vecchietti al parco.

“Inoltre…Un grazie a tutti voi che siete qui per festeggiare con me! E Sora mi dice di ringraziare Mimi per il vestito! Ed ora…musica!”

Yamato ha dato addio alle ciance, finalmente.

 

“And I’d give up forever to touch you

‘cause I know that you feel me somehow

you are the closest to heaven that I’ll ever been

and I don’t wanna go home right now”

 

Miyako si stringe a Ken, chiudendo gli occhi per perdersi. È decisamente meglio di un sogno! Lui le cinge i fianchi possessivo. Ora che l’ha trovata…Non la perderà così facilmente.

“Stavo pensando…Ma non è che mi preferisci senza occhiali?” Miya getta la domanda a bruciapelo.

“Perché dovrei? Ti ho conosciuta con gli occhiali, e sarai sempre con loro!”
“Perfetto, allora!” sorride lei. Se avesse risposto affermativamente, allora avrebbe avuto un approccio troppo materiale alla vita.

E invece è perfetto per lei.

“Cosa c’è, faccio ridere?” domanda lui, notando il sorriso enorme stampatosi sulle sue labbra.

“Oh, no…Credo solo che adesso tu mi abbia modificato gli occhiali…”

“Cosa?”

Ken è parecchio confuso. Quel discorso mentre ballano, cosa sta a significare?
“Perché non vedo più come prima…”

“Oh, te li ho sporcati o rotti?” chiede preoccupato Ken.

“No” Miya si avvicina al suo orecchio, mormorando piano: “Solo che ora il mondo è rosa.”

 

“And all I can taste is this moment

And all I can breathe is your life

And sooner or later it’s over

I just don’t wanna miss you tonight”

 

Jun pesta ancora una volta i piedi a Taichi.

“Ahia!”
“Scusami!!”

“Hai già fatto fuori tuo fratello, non credi sia abbastanza?”scherza lui, stringendola leggermente a sé.

Arrossendo per non si sa quale specificata ragione, Jun sorride.

“In compenso ho fatto un favore a tua sorella.”

“Mmm…Credo proprio di sì.”
“Taichi…Ma perché non hai voluto smentire le parole di Yamato?” domanda lei, cercando per forza il pelo nell’uovo. Un meccanismo di contorto autolesionismo.

“Perché non l’hai fatto tu?” sussurra lui, ridendo.

“Bè, io…Io…” balbetta, incerta.

“Perché alla fine è un bene che siano convinti di questo…Sora non ti guarderà più così, e non si nasconderanno davanti a me…”
“Ah.”

Cos’è quella puntina di delusione?

“Taichi…”

Jun alza lo sguardo, improvvisamente ha chiaro tutto. Forse è l’atmosfera, la musica, questo strano ragazzo… Però sente che se non lo fa adesso, se ne pentirà. E tanto vale pentirsi per qualcosa che si è fatto…

“Io non ho smentito per questo…”
“Ah, no?”

Lei scuote la testa. “Bè, non te lo saprei spiegare…Forse perché, da questo pomeriggio ho sentito una sorta di…Come spiegarti…Chiamiamola riconoscenza verso di te e quindi…”
Le parole muoiono in gola, e tocca a Taichi prendere le redini del discorso, guardandola fissa negli occhi.

“Forse per questo?” suggerisce lui, sfiorandole delicatamente le labbra prima con le dita per farla tacere, e poi con le sue labbra.

E Jun sa che la sua risposta è affermativa.

 

“And I don’t want the world to see me

Cause I don’t think that they’d understand

When everything is made to be broken

I just want you to know who I am”

 

“Credevo che avresti ballato con Daisuke, fino alla fine.”
“Lo temevo anche io, Takeru…”
Hikari sospira, prendendo le mani del suo migliore amico.

“Sicura di non sentirti in colpa e che non vorresti controllare la situazione del suo piede?” indaga lui, attirandola a sé.

Di fronte alla sua incertezza, si affretta a dire: “Tranquilla, non voglio saperlo!”

Lei ride argentina, mormorandogli in un soffio ad un orecchio: “E comunque la risposta era no.”

 

“And you can’t fight the tears that ain’t coming

Or the moment of truth in your lies

When everything feels like the movies

And you bleed just to know you’re alive”

 

 “Questa canzone è bellissima…Non trovi anche tu, Koushiro?”

Insomma, cos’aspetta per invitarla a ballare?? Mimi tamburella impaziente le dita sul tavolo. Ha divorato tutte le cibarie rimaste. Al diavolo la dieta! Lo stress è il miglior alleato del sovrappeso!

“Sì, in effetti…”

“Fatti dire che sei un cretino.” Interviene Jyou da dietro, il suo migliore amico, colui che dovrebbe starlo a sentire e consolarlo!
“Potresti arrivare direttamente alla parte della comprensione?”

“Ma quale comprensione! Muoviti!”

E così dicendo lo spinge, aiutato da Iori, tra le braccia di Mimi, dove rovina goffamente.

“Sc-scusami…”
“Nulla…”risponde lei, intenerita da tutto l’amore che vede attorno.

“Invitala a ballare!!”recitano i labiali di Jyou e Iori.

Izzi li guarda disperato, mentre loro si passano una mano sugli occhi, increduli.

“Mimi…Ehm…E se…Noi due…”
“D’accordo!” fa lei, intuendo o forse volendo intuire la sua richiesta.

“Come hai fatto a capire che volevo invitarti sulla pista?” chiede lui, stupito.

“Non l’ho intuito, volevo che lo facessi.”

Appoggia il suo capo alle sue spalle, godendosi quel piccolo momento.

-Koushiro, sei veramente un imbecille se non ne approfitti- pensano entrambi, sulle note di quella dolcissima canzone.

 

And I don’t want the world to see me

Cause I don’t think that they’d understand

When everything is made to be broken

I just want you to know who I am”

 

“Finalmente questa sera va per il verso giusto.”
“Cosa intendi dire, Mimi?”
“Avanti…Ho perso un sacco di tempo per vestire loro due, ma quantomeno sono riuscita nel mio intento…Ho fatto tardi…Ho fatto quella figura…E…e da quando sono tornata io e te non abbiamo parlato per niente!” si sfoga lei, decisa a giocare l’ultima carta per la felicità.
“E cosa stiamo facendo ora?” domanda confuso Koushiro.

“Sai benissimo cosa intendo!” Mimi alza di scatto la testa, trovandosi suo malgrado in soggezione di fronte a quegli occhi neri.

In realtà lui non ha capito, ma finge di aver compreso tutto.

“Mi mancano i nostri discorsi, Koushiro…”
“Avremo tutto il tempo per recuperarli.” Fa dolcemente lui, accarezzandole i capelli.

 

“And I don’t want the world to see me

Cause I don’t think that they’d understand

When everything is made to be broken

I just want you to know who I am”

 

“Ma non è l’unica cosa…”
“E allora? C’entra Michael?”
Lei sorride. “Affatto. Sei geloso?”

“Chi, io?”

“Sì, sì…Dai che si vede!”lo punzecchia lei.

Magari fosse vero.

“In effetti, hai ragione.”

La canzone è agli sgoccioli, e Mimi è incapace di muoversi.

“Come, scusa?”

 

“And I don’t want the world to see me

Cause I don’t think that they’d understand

When everything is made to be broken

I just want you to know who I am”

 

“Sono geloso di te.” Dice lui, con una calma invidiabile. Almeno apparentemente.

“Eh??”

Mimi non riesce a credere alle sue orecchie, ha paura che qualcuno gliele possa tirare da un momento all’altro e gridare: “Sveglia, è solo un sogno!”

 

“I just want you to know who I am”


“Sono geloso di te!” urla lui, nervoso.
“E perché?”

 

“I just want you to know who I am”

 

Ma che domande sono?!

“Perché sono innamorato di te!!”

La voce di Koushiro è un fiume in piena che ha rotto gli argini e crea una tempesta.

 

“I just want you to know who I am”

 

La canzone è davvero finita. E tutti hanno sentito.

Sora si appropria del microfono, dando il benvenuto alla nuova coppia della serata.

“Ed ora, mentre aspettiamo la torta, un bell’applauso per Mimi e Koushiro!!”

Nonostante l’atroce desiderio di voler scomparire all’istante in un abisso profondo almeno quant’è la distanza dalla terra alla luna, Mimi ed Izzi si squadrano, l’una a bocca aperta e totalmente stolida, l’altro bordeaux e ansante di fatica.

Fortunatamente, arriva la torta e gli stomaci, organi affatto romantici, gridano: “All’attacco!”

Solo che due di loro sono talmente ingarbugliati e sottosopra che i due rispettivi proprietari non riescono a muoversi.

“Veramente, Koushiro?” chiede piano lei, volendosi assicurare che è vero, è tutto vero…

“S-sì…Sì, sì, sì…E credimi, te lo volevo dire da un bel po’, questa sera, e all’aeroporto, e forse…forse da Digiworld…” abbassa il capo, confuso. Davvero c’è riuscito? Davvero ora Mimi sa tutto? Quel groppo in gola si scioglie come attraversato da un balsamo miracoloso, il coraggio.

E la torta potrà essere anche stata preparata con il miglior cioccolato e la crema più dolce di questo mondo, ma certo le labbra di entrambi adesso non vogliono assaggiare niente, non ora che Mimi e Koushiro sono finalmente uniti in un bacio.

 

E tutto è andato per il meglio, come in un film americano per teenager. Mimi ed Izzi non si sono scollati un momento, sebbene lui fosse un blocco di marmo per l’imbarazzo; Ken e Miyako sono l’altra coppia della serata, assieme ad un’attonita Jun che ancora non crede a Taichi che le ha chiesto di uscire insieme, con la scusa che i loro dialoghi tragicomici gli piacciono troppo… per Takeru e Hikari forse è ancora troppo presto…Intanto Jyou ha notato quanto fosse carina la cugina di Yamato, mentre Daisuke si lamenta per il piede malandato ed ha un altro buon motivo contro sua sorella. E Iori si è divertito un mondo a vedere tutte queste strane situazioni sbrogliarsi questa sera.

L’unica nota stonata è Sora, che adesso si avvicina colpevole verso Mimi, sostenuta da Yamato.

“Cosa c’è?” chiede Mimi, visibilmente seccata dell’interruzione delle sue effusioni.

La festa è praticamente finita, e lei non potrà vedere Izzi prima dell’indomani!Insomma, un po’ di comprensione!
“Ecco…”
La voce di Sora si spegne indicando due vistose macchie brune e bianche, e l’unica cosa che Mimi, Jun e Miyako ridendo possono esclamare è...

“Il vestito viola!”

 

 

 

Sproloqui pre-scolastici…

Ed eccomi all’ultimo cap!!Cavolo quanto mi sono divertita a scriverlo!!! Specie Mimi che si arrabbia con Izzi e tutte le belle scenette romantiche…Il mio istinto takari per una volta si è trattenuto(sei sempre tu, Simo???Ma perché io ogni volta che usciamo ti parlo delle mie fic?!XD Mi vieni a chiedere sempre perché in ogni mia fic ci tengo così tanto che Take e Hika stiano insieme e stavolta ti ho dato uno schiaffo morale!=P Che poi mi picchi sempre perché dici che sono sadica…Intanto tu hai avuto in anteprima tutta la trama di Angeli del cuore…tsk, donna ingrata, e non dico di poca fede sennò tu mi fai la battuta!XD)…Scusatemi ma oggi sono particolarmente impazzita…Mi è piaciuta anche l’ultima scenetta, di quel povero vestito viola macchiato!XD Ne ha subite tante! Spero sia piaciuto molto anche a voi!

Ho voluto rigorosamente pubblicarlo il 9 settembre per un motivo molto molto semplice…Dal momento che la vedo come una fic prettamente estiva, dovevo concluderla con l’ultimo giorno di libertà…

Eh, già…Domani, almeno qui a Foggia, inizia la scuola!=,,,( Avete idea del lutto in cui versa questa povera scrittrice esaurita?? Uff, ci sono lì gli spiriti della polvere raccoltasi sui libri che si avvicinano minacciosi…NOoOoOoOo! O.ò

Per incominciare poi il quarto anno di liceo…Allegria!XD Almeno si ricomincia con la routine quotidiana che almeno nella mia vita non è mai monotona!!=) Ho un’esistenza molto varia e pazza, come probabilmente testimonierà Sora89 per le mie lettere…E quello è un piccolo assaggio, cara!^^°°°° La vita vera è molto peggio, incasinata come sono!
Comunque, a voi non interessa, vero? Magari un giorno ci farò una fic, specie sulle mie disavventure casalinghe(Memi, per dirtene un paio, l’orecchino aspirato e il lavello dorato…entrambe opere di mammina…XD), perché alcune sono davvero troppo divertenti! Ma ora bando alle ciance! Un po’ mi dispiace che questa fic sia conclusa, ma era solo una piccola chicca…Ve l’ho detto che mi dovrete sopportare ancora molto, ma molto a lungo!>=) La canzone che ho utilizzato qui- prima doveva essere “Sei parte di me” degli Zero Assoluto(*ç*), ma quella ho deciso di conservarmela alla prossima occasione!- è la stupenda Iris dei Goo Goo Dolls…Ultimamente sono un po’ fissatuccia su questa canzone, avrò fatto a DenaDena e DarkSelene89Noemi una testa così…^^°°°° Però la adoro, davvero…** E dunque, i credits li ho dati, a parte che Digimon non mi appartiene ed è opera del fantastimeraviglioso Akiyoshi Hongo, etc etc etc…Ma mancano ancora i ringraziamenti!Lettorucci miei vi lovvo!<---Sì, che sto sclerando me ne rendo conto!XD

Stavolta sarò una bambina brava e diligente, vi ringrazierò uno ad uno:

 

Sora89: tesoruccio mio che ora sei maggiorenne e ti starai ancora riprendendo del mio messaggio di auguri!!!** Che bello averti sentito, sul serio!=) Spero tu non sia rimasta così scandalizzata dalle mie lettere(eheheh), anche se mi sembra proprio che almeno emozionata sì!XD Grazie come sempre di esserci a seguire ogni sciocchezza che scrivo(proprio non ce la facevi a vedere Jun che attirava gli sguardi di Yamato!XD),anche se so che tu aspetti principalmente la fic per te, Maledette Crociere ed Angeli del Cuore!Spero che durante l’anno scolastico ci sentiremo spesso!!!Magari anche solo quando sei in crisi e hai voglia di sentirti dare ragione! J tvtttttb!

 

Memi:Bellissimaaaaaaaa!Mi hai lusingata mettendo questa storia tra le tue preferite!^^°°°° E pensare che è nata grazie ad un “diverbio”sulla data di nascita di Jun!XD Grazie davvero anche a te, carissima!!!Spero continuerai a seguirmi!Eheheh!Tvtttb!E in bocca al lupo per l’esame di domani!

 

Sae:Stupenda!!!!Che bello ascoltare l’inflessione salentino-napoletana tutta particolare che hai tu!XD Me davvero contenta per averti sentito!!=) E grazie per il continuo appoggio che mi dai!!!Mimi e lo zen è dovuto ad una mia personale reazione ad una notizia non proprio positiva!=°D Lo so che aspetti ancora altri capitoli, ma arriveranno!Come la fic per te, perché lo sai benissimo che mi sento in colpa e devo rimediare!XP Quindi aspettati qualcosa, teso! Bacioni!tvb

 

DenaDena:bellaaaaaaaaaa!Una delle mie fan più affezionate!XD Come farei se non ci fossi tu che ogni volta mi riempi di complimenti??(non avrei la testa montata!XD) No, davvero, grazie sul serio per tutto, anche per sopportarmi al di là di queste fic!!! ^^ Spero che questo cappy non ti abbia deluso, e comunque sappi che sarei stata più cattiva anche io...Sono contenta che ti piaccia il junichi!XD Ci sentiamo presto!!tvb

 

Smartgjrl:Eheheh!Ciao cara!!!Alla fine, spero ti sia piaciuta la scelta di far indossare il vestito a Sora!E tutte le cose che faccio combinare a questi pazzi pazzi digiprescelti!XD Grazie dei commenti positivi che mi lasci!!! Kiss

 

Mimi18:Grazie!Certo che se mi riempite di così tanti complimenti sverrò rossa come un peperone!X°D Grazie, grazie davvero!!!Spero proprio di non averti delusa e di non deluderti mai!!^^

 

DarkSelene89Noemi:Pensavi non ringraziassi anche te? Ma come posso?! Con te che mi parli ogni giorno, che vorresti picchiarmi ogni tanto per certe decisioni che prendo, che ieri ti sei subita la sottoscritta che ha ritrovato per strada quell’essere ignobile che è stato il suo amore per troppo tempo?!?!XD Lasciamo stare l’incontro!Comunque…Teso tu sei una delle mie motivazioni principali a continuare a scrivere, sul serio! Solo, se ogni tanto la smettessi di chiamarmi il tuo mito vivente, te ne sarei grata, perché non mi sento così importante, davvero!XD A parte gli scherzi, però, spero che anche la conclusione di questa fic ti piaccia!!Tornerò presto ad aggiornare le altre cose!Tvtrb!

 

Eheheh, come farei senza di voi!=) Ora ho scritto tuuuuuuutti i turni di aggiornamento che devo assolutamente rispettare, il seguente in questa sezione è “Quanto può essere pericolosa una top-model?”, 7 capitolo! Ci vediamo lì! A presto…Se domani mi trovate ancora viva…Vabbé che io vecchietta entro alle 10.30 dopo un’abbondante colazione al bar con tutti gli altri disperati della mitica neo II L, anche tu, Simo, ti perdono! E ti dedicherò quella fic, quando la pubblicherò, promesso…Poi ti farò leggere tutti questi sproloqui che sto dicendo al mondo intero, perché tanto so che tu vieni raramente su EFP, nella sezione Digimon…So anche che ti arrabbierai perché ti sto facendo fare brutte figure, ma è meglio farti fare brutte figure qui o recitarti Sabrina assieme a Jessica, Rebecca e Luana??XD…Ma questa è un’altra storia!!Oddio sto proprio male…E pensare che fra un po’ esco e vado in pizzeria(e c’è anche Simo)…Non posso andarci in queste condizioni, farò ridere tutti…(Perché normalmente che fai??ndAmici

Non è vero!Io sono una persona serissima!NdFede

Ceeeeeeeeeeeeerto…NdAmici

La prossima volta le ripetizioni in chimica ve le scordate!XD NdFede

No Fedeeeeee, che tu sei l’unica ad aver avuto 10…Non ci puoi abbandonare!NdAmici-che-ora-sono-opportunisti

Ah no,eh?NdFede

No, come non puoi abbandonarci in latino, greco, italiano, storia, filosofia, fisica, matematica, inglese, francese e…NdAmici

Ho capito, anche quest’anno sarà uno stress! Nd Fede-povera-ragazza-che-studia

Ma noi ti vogliamo tanto bene, pandina ex-cagnolina cricetina coniglietta gattina incrocianimaletta jappo addicted ADA sfigatina gemellina genio incompreso di questo mondo scrittrice pazza corista chitarrista ballerina mancata pittrice mancata che ora 6 filiforme e la devi smettere di prendere tutti quegli shoujo sennò la tua casella in fumetteria diventa una casella delle poste!NdAmici

-,- ora bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!NdFede)

Scusatemi, come si vede che io fra meno di 24 ore varcherò quei cancelli neri…XD

J Ma almeno vi ho fatto un po’ ridere!XD

HikariKanna

Ps: Questa è la traduzione della canzone!=)

 

E rinuncerei per sempre a toccarti

perché so che in qualche modo mi senti

tu sei più vicina al paradiso di quanto io lo sarò mai

e non voglio andare a casa proprio ora

 

E tutto ciò che posso assaporare è questo momento

e tutto ciò che posso respirare è la tua vita

perché presto o tardi è finita

proprio non voglio perderti stanotte

 

E non voglio che il mondo mi veda

perché non penso che capirebbero

quando tutto è fatto per essere spezzato

voglio solo che tu sappia chi sono io

 

E non puoi combattere le lacrime che stanno arrivando

o il momento di verità nelle tue bugie

quando tutto sembra come i films

sì sanguini solo per sentire che sei vivo

 

E non voglio che il mondo mi veda

perché non penso che capirebbero

quando tutto è fatto per essere spezzato

voglio solo che tu sappia chi sono io (x2)

 

Voglio solo che tu sappia chi sono(x3)

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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