Il vestito viola
“Etciù!”
Mimi si sfrega il naso, in preda ad
un assurdo dimenamento dovuto al ritardo che sta accumulando.
Ma perché è stata così altruista?!
Cosa costava chiudere la porta in faccia?!
“Al diavolo…Ed ora staranno anche
sparlando di me!”
Giù un altro starnuto, ed ancora
rimorsi. Quella festa può essere importante. Mimi vuole che sia
importante…Sarebbe la prima occasione seria per poter parlare con Koushiro…
Dandosi una botta in testa, Mimi
guarda sconsolata il quadrante dell’orologio. Addio maschera di bellezza.
Mancano dieci minuti.
“Mimi, sei pronta?”
“Un attimo, papà!!” strilla come
impazzita, correndo dall’arricciacapelli allo smalto al reparto delle borsette.
Sembra una trottola che ha perso il proprio equilibrio.
“Tesoro…”
La voce dolce e preoccupata della
signora Takikawa interrompe per un momento le mille preoccupazioni.
“Dimmi, mamma…” sospira
pazientemente Mimi, truccata a metà e in biancheria intima.
“Ma non doveva accompagnarti tuo
padre?”
Mimi sorride, come se avesse capito
molte cose e guarda con aria saputa sua madre.
“Ah, è così? Mio padre non mi vuole
più accompagnare? Va bene…Certo, certo.”
Continua ad annuire, finendo di passare il mascara. Cos’è, uno scherzo per
stemperare la tensione?
“No, sai bene quanto tu sia la luce
dei suoi occhi…Ma è sopraggiunta una novità…”
Indica ansiosamente la porta chiusa
dietro di lei, nervosa.
“Ma che novità dev’essere arrivata, un principe azzurro sul cavallo bianco mi è
venuto a prendere ed ora mi asp…”
Si dirige decisamente verso la porta,
superando l’ostacolo costituito da sua madre. Cinque minuti.
“No, Mimi, non vorrai aprire in
quelle condizioni!”
Troppo tardi.
Mimi guarda la scena a bocca
aperta. È decisamente troppo. Ha doti di veggente.
Certo, non ha il cavallo bianco, e
se è per questo nemmeno la macchina, ma…
“Koushiro…! Che ci fai tu qui?!”
Ride, attorcigliando intimidita
delle ciocche di capelli.
“Ehm…E-ero venuto a
prenderti…Per…Per la festa…”
Lui, tutto elegante con la sua
nuova camicia nera, deglutisce nervosamente. La scruta attentamente, da capo a
piedi. E il suo viso diventa un tutt’uno con i capelli.
“Grazie!! Ehi…Che c’è?”
Perché la guarda così? Sembra sia colpevole di provare qualcosa…
“C’è che sei in mutande, figlia mia! Oh, ma che mi sono preparato a fare per
accompagnarti, me ne restavo in pantofole…”
Il padre di Mimi borbotta,
allentandosi il nodo della cravatta. Adora accompagnare la figlia a qualsiasi
evento mondano, ormai è una bellissima signorina… Ma perdere tempo così, è una
cosa che non sopporta… E in più, sua figlia sembra un baccalà che ha preso
troppo sole, e quel ragazzo una triglia lessa.
Mimi apre la bocca, incapace di
articolare parola. La richiude, calma, reclinando dolcemente la testa verso il
basso. Deglutendo e rialzando faticosamente il capo, chiude gli occhi, quasi a
voler scacciare quell’assurda ipotesi.
“SONO IN MUTANDE?!”
L’urlo ferino frantuma le membrane
interne delle orecchie degli astanti.
“E TU NON DICI NIENTE?!
M…M…MANIACO!!”
Un bel ceffone disegna sulla
guancia di Koushiro la sagoma di cinque dita fiammeggianti, mentre il pudore
impedisce alla ragazza di pensare lucidamente.
La porta si richiude di scatto.
“Bè, non possiamo dire che non sia
rimasta sorpresa…” osserva il signor Takikawa, infilandosi delle comode e buffe
pantofole bianche.
“Oh, di sicuro avresti potuto
avvertirmi!!”
Mimi, infilatasi un tubino verde
smeraldo in tutta fretta, ancora non riesce a crederci. La scena più bella
delle sua vita…Come in quei film americani, quando vengono ragazzi aitanti a
prendere giovani donzelle in attesa…E il tuo cuore spera solo in quella sera, e
se non andrà bene potrai dire addio ad un’adolescenza felice…
“Ma Mimi…Che sorpresa sarebbe
stata, altrimenti?!”
Koushiro si strofina piano la
guancia. E pensare che aveva messo più dei suoi soliti cinque minuti a
prepararsi.
“Izzi, ma…insomma, potevi dirmelo
che ero…praticamente nuda!”
Al solo pensiero anche le orecchie
arrossiscono. Che figura…Che figura…!
Lui non sa che cosa replicare,
mentre continua a camminare al fianco della ragazza. Non ha l’età per avere una
macchina, quindi il suo accompagnamento consiste nel recarsi insieme al locale
col mezzo più sano ed economico del mondo: i piedi.
Ed ora Mimi si starà anche
surgelando…è gennaio…Ma come gli è venuta in mente un’idea così balzana?!
Un silenzio imbarazzante avvolge le
parole che vorrebbero uscir fuori in luogo di quelle nuvolette condensate per
il gelo, ma che non ci riescono. Doveva essere perfetta, quella sera. Ed
invece…Ritardo, figuracce, una lunghissima camminata per arrivare al locale,
malintesi con Koushiro. Tante cose negative non sono capitate in un’intera
vita!
“Bè…Scusami, è solo che…”
La voce di Izzi esita a spezzare quel greve velo. Dire che era bellissima, che
si era incantato…e, ok, ammettere che forse qualcosa nel suo cervellino si era
mosso in maniera non propriamente decente, non è così semplice.
Intreccia le dita, cercando le
parole giuste, se mai ce ne sono.
Mimi è in attesa, ma forse più che
delle parole di Izzi in questo preciso momento, di quel qualcosa che aspetta
fin dall’aeroporto. Di quel qualcosa che aspetta da una vita.
“Io…Non so dirlo, ma…”
“Sì…?”
Uno sguardo, una speranza, verbi
che non ne vogliono sapere di venire fuori, mani che si avvicinano per toccarsi
di sfuggita…Visi sempre più vicini…
“Mimi!!Finalmente siete arrivati!
Bè…ora ci siamo tutti!”
Una Sora sfavillante e gioiosa li
raggiunge per strada. Erano così vicini al locale?
“Oh…Ciao, Sora!”
Mimi, delusa, inghiotte un boccone
amaro, distaccandosi da Koushiro e tormentandosi un boccolo.
“Oh, no…Ho interrotto qualcosa,
vero?”
La rossa si gratta il capo,
confusa. Anche lei è bellissima, truccata leggermente, con quelle decolleté
nere, quella collana splendida…
…E quel vestito viola.
“Ma no, non ti preoccupare” fa
Koushiro, palesemente amareggiato. “ E il festeggiato?”
“Eccolo. Insomma, volete entrare??
Fa un freddo qui…” suggerisce l’organizzatrice dell’evento. Eh, sì…Ci sono
proprio tutti. Le sue protette…Voilà.
Ed ecco il festeggiato, in camicia
e jeans, come se nulla fosse…Una festa per pochi intimi, loro digiprescelti, la
band, qualche parente disseminato qui e là…
Sarebbe tutto perfetto.
“E così noi non potevamo mettere il
vestito viola perché non sarebbe stato giusto, eh? Sniff…”
Miyako si avvicina a tastoni- ha
seguito il consiglio di Mimi, è rigorosamente lontana dai propri occhiali, da
quelle lenti salvatrici che le permettono di mettere a fuoco il suo amato Ken-,
scherzando su che destinazione abbia avuto quel fatidico vestito. Inoltre sta
diventando un surgelato con tutto quello chiffon.
“Non credevo che, volendolo io,
l’avrebbe indossato Sora…” rincara Jun.
“E va bene, l’avevo già prestato a
Sora…Comunque siete bellissime lo stesso, di che vi lamentate?”
Mimi sospira pesantemente. È quello
il guaio di aiutare la gente…A volte si è così ingrati…E se non si può
sopportare il peso dell’ingratitudine, tanto vale essere egoisti.
“Ehi, è successo qualcosa?”
“Nulla, Jun. Nulla.”
“Sai, Mimi…Yamato mi ha osservato
più e più volte stasera…” ammette dolcemente Jun.
“Sono contenta…”
Ok, forse qualche parte del suo
cuoricino davvero lo è. Ma è così remota che Mimi non riesce a permetterle di
prevalere.
“E, d’altronde, è quello che volevo
ottenere.”
“Mmm…”
D’accordo, per quanto le possa far piacere, diciamo anche che ora a Mimi non
può importare di meno.
La ragazza stanca si strofina le
tempie, sforzandosi di non lasciare che l’emicrania ed un bell’esaurimento
nervoso facciano il resto.
“E allora perché non sono contenta?
Me lo sai spiegare?”
Ma per chi l’hanno presa, una
psicologa? Una giornalista della rubrica “Cuori solitari e/o infelici”?!
“Jun, ora basta. Te lo dico io
perché. Perché tu, come tutte le ragazze romantiche di questo mondo, credevi
stupidamente che lui si sarebbe accorto di te, perché tu sognavi che avrebbe
lasciato Sora per te, perché tu speravi che s’innamorasse di te! Lo vuoi capire
che ama Sora, dannazione!Io…credimi, potremmo diventare grandi amiche…Ma non
chiedermi perché sei infelice se i tuoi sogni non si realizzano!” strilla Mimi,
dando sfogo a tutto il suo risentimento, come un serpente velenoso che ha
accumulato davvero troppo siero.
Jun non sembra sconvolta. Certo, si
sta dando davvero da fare perché quella lacrima dispettosa non scenda, però con
tono di voce incredibilmente fermo, dice: “La sai una cosa…Hai ragione. Hai
perfettamente ragione. Ma ora non mi venire a dire che tu non ti eri affidata a
questa festa per coronare i tuoi sogni d’amore, come tutte le ragazze
romantiche di questo mondo.”
L’ultima frase è una sferzata che
colpisce Mimi come un pugno in pieno volto. È vero. Se Jun inconsciamente aveva
preteso l’impossibile, lei aveva voluto qualcosa che forse nemmeno c’era.
Jun si allontana fiera, guardando
teneramente quel vestito viola, perfetto addosso a Sora…
“Non sa camminare sui tacchi.” È
l’ultimo commento caustico di Mimi, che sorseggia un po’ d’aranciata.
Nel frattempo, Miyako si è allontanata
dalla sua dea e dall’ex rivale. Perché ha una missione ben più rilevante.
Trovare Ken, fare l’ intelligente ed essere così tremendamente bella da fargli
capire che è solo lei quel che vuole. Ma Miyako non sa che lui già pensa tutto
questo, senza nessuno di quei piani.
È così scuro, quel locale. Non si
vede un accidente…Inconsapevolmente le sue mani arrivano alla piccola tasca
dove giace la custodia degli occhiali. No, maledizione, no!!
“Miyako?”
Una voce familiare, fin troppo,
l’accoglie da dietro.
“Ken!”
Ma perché la musica è così forte da non permetterle di sentire la sua voce
melodiosa?!
Miyako cerca di metterlo a fuoco,
ma tutto quello che vede è una zazzera scura avvicinarsi sempre di più.
“Ma hai messo le lenti a contatto?”
“Cosa?Non ti capisco!”
Lei tende un orecchio, ma le
speranze sono vane. Al diavolo Yamato e il suo amore per la musica!
Vede una sagoma indistinta, forse
la sua mano, agitarsi e fare un segno strano. Annuisce senza capirci molto, poi
per fortuna tutto si calma. Oh, grazie al cielo, musica soft!
Ecco Ken, alto e scuro. Miya gli si avvicina, baldanzosa e convinta di far
colpo.
“Allora, Ken…”chiede con la voce
più suadente che le esce. “Cosa mi volevi dire, prima?”
Incrocia le gambe, si avvicina. Può sentire il suo profumo, mentre gli si
appoggia contro. Che bella sensazione…
“E dai, non fare il timido!”
sorride Miya, strusciandosi ancora di più a lui. Non dice niente, evidentemente
può osare di più…Non sarà mai un’icona sexy, questo è sicuro.
Ma, è ingrassato? Come mai abbracciarlo
è così difficile?
“Miya, ma che cavolo stai facendo??”
Oh, finalmente ha parlato! Ma si
sarebbe aspettata una voce roca, calma, non certo quella stridula e attonita di
un Ken con in mano due bicchieri di coca.
“Niente, perché?”
D’accordo, giochiamo la carta della
nonchalance.
“Bè, forse ami l’architettura,
altrimenti non si spiega perché stai abbracciando un pilastro del locale!”
Un…che?!
Oh no.
No.
Categoricamente no.
Ken, con un gesto garbato ma
reprimendo a fatica le risate, estrae dalla sua tasca gli occhiali e glieli
mette leggermente sul naso.
Deglutendo a fatica, Miyako si
trova avvinghiata ad una colonna scura.
“Mi ha visto qualcuno?” domanda,
staccandosene alla velocità della luce e trascinando Ken in un piccolo cortile
adiacente al locale.
“Ma no, a parte me, stavano tutti
ballando. E comunque è buio, figurati.”
“Oh, cielo…”
Miyako e Ken sono usciti fuori. Lo
spiazzo è carino, e la luce lunare illumina il campetto sgangherato…Sarebbe un
posto perfetto, se Miya non venisse da un’indimenticabile figuraccia.
“Chissà cos’avrai pensato di me!”
“Che avessi dimenticato gli occhiali a casa!” risponde genuinamente lui.
Com’è bello, stasera, tutto
elegantemente acconciato dalla madre…E quel gel, poi, sui capelli, che li
movimenta un po’!
“Oh, ti prego, non mi guardare i
capelli, mia madre me li ha voluti ravvivare un po’…” fa, nascondendosi un
braccio dietro la nuca. “ Ma vedo che nemmeno tu ce li hai lisci…”
“Ehm, volevo cambiare un po’.”
Esclusivamente per lui, tra
l’altro. Le ore passate da Mimi sembrano così lontane, facenti parte di
un’altra dimensione ora che lei è lì con lui.
“Etcì!”
Maledetto chiffon. Maledetto
gennaio. Ci mancava solo uno starnuto del genere a rovinare una serata
romantica!
La reazione di Ken la sorprende non
poco…Una cristallina risata si leva dalle sue labbra,mentre il rossore sulle
guance di Miya da luogo ad un sorriso,e ad una risata anche per lei.
“Ehi, è già la seconda volta che mi
fai ridere così!” osserva, tenendosi lo stomaco con una mano.
“Già!”
Quando però le risate si spengono, una domanda sorge spontanea.
“Allora mi trovi ridicola?” chiede,
con crescente delusione.
Lui sembra osservarla come se la
vedesse seriamente per la prima volta. “No, certo che no.”
“Ah…”
Silenzio. Le immagini di quel Natale a casa di Ken scorrono veloci nella mente
di lei. Già, lei deve sempre fare la buffona, mai una volta che sia seria…E Ken
è sempre così riservato!
“Etcì!”
Meraviglioso.
Tira su col naso, sentendo le
lacrime pericolosamente vicine.
“Forse è meglio se ti metti anche
questo.”
Ken si toglie la felpa e la poggia
amorevolmente sulle spalle di Miyako.
“Hai le mani gelide…”osserva lui,
riscaldando i suoi palmi.
“E tu invece così calde…”sussurra
lei come rapita da un sogno.
“Mi spieghi perché oggi volevi
congelarti e restare senza occhiali?”
“Oh…Bè, volevo dare un’immagine
diversa.”
Per te, grida il suo cuore.
“Perché vorresti essere diversa se
vai bene così come sei?”
L’ingenuità di questo ragazzo è così disarmante che a Miya si scioglie il
cuore.
“Lo pensi davvero?” domanda
ansiosa, stringendogli le mani ancora di più.
“Certo…tu per me vai bene proprio
così come sei. Magari sei un po’ pazza e…Mi fai ridere, ma so che sei una
bravissima ragazza che mette il cuore in ogni cosa che fa…E questo mi piace
davvero…Miya…tu mi piaci davvero…”
Lo sguardo di Ken si abbassa
improvvisamente, e rompe ogni contatto. Si morde un labbro, forse ha osato
troppo…
Dal locale, la voce di Yamato si
leva. Forse sta per cantare una canzone.
“Ken…?”
“Sì?”
“Anche tu…Mi piaci sul serio. E non come amico.”
Miya si stringe nelle spalle quella felpa calda impregnata davvero dell’odore
di Ken. Ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta!
Il sollievo è tale che quelle
lacrime, ora di sollievo, vorrebbero scendere e liberare tutte le paure e le
esitazioni.
“Yamato ha iniziato a cantare…” Ken
cambia palesemente discorso, ma i suoi occhi ridono e un grosso sorriso lo
abbellisce ancora di più.
“Sì…Mi piace molto questa canzone.”
“Anche a me…Vuoi ballare?”
Jun arranca faticosamente sui
tacchi, maledicendo chi le ha messo in testa di andare a quella festa.
Se stessa.
È ancora un po’ scioccata per il
dialogo avuto con Mimi. Credeva di aver trovato una nuova amica, non qualcun
altro che le rovesciasse tutta la propria bile addosso e che le ricordasse
quanto fosse illusa. E invece, pare proprio essere stata capace di attirarsi
tutte le antipatie di quel gruppo. Yamato la considera una sanguisuga, Sora non
la sopporta- anche se lei è stata fin troppo paziente-, suo fratello non la
regge, Miyako l’ha considerata una rivale ed ora Mimi la detesta.
Fantastico.
Si sente così sola, ora. Lontana
anni luce da quella ragazzina che pur di arrivare al suo obiettivo scalava
anche le montagne più impervie. Forse è il destino della famiglia Motomiya…
“Forse sarebbe meglio uscire fuori
a pensare…”riflette a voce alta, avviandosi decisa verso il cortiletto.
Oh, no. Ci sono Miyako e Ken, e
l’ultima cosa che vuole è rovinare anche a loro la festa.
Chiude delicatamente la porta, per
non far rumore e non sciupare quel delicatissimo momento.
Missione compiuta.
“Ed ora che faccio?” si chiede
angosciata, mordicchiandosi le dita.
Un po’ d’acqua frizzante farà bene,
no? Jun si dirige svelta, per quanto i tacchi possano permettere,
Ma quale acqua, ci vorrebbe
qualcosa di più pesante…
Sorseggia piano il liquido
trasparente, fissando vacua la sala. Tutti hanno l’aria di divertirsi un mondo.
“Scusa, me ne potresti versare un
bicchiere?”
“Certo.” Risponde meccanicamente,
afferrando la bottiglia piena, ma poi qualcosa si incrina…Forse il suo cuore,
forse la voce, forse il tempo ha subito qualcosa.
No, sono quei tacchi.
“Attenta!”
La voce gentile la prende al volo,
mentre lei gli rovina addosso, semi bagnata. Ecco, tanto per coronare il tutto!
Solo ora si avvede di chi ha urtato e bagnato. Taichi.
“Scusami…Sono un disastro…”
“A quanto pare stare da Mimi non ti ha fatto salire l’autostima.”
Lo sguardo di Taichi si perde
lontano, o forse no, considerato che Yamato e Sora sono relativamente vicini.
Jun sorride amaramente. “Affatto,
mi ha reso anzi…ancora più consapevole che sono una buona a nulla.”
“Alla fine l’ha preso lei il
vestito.” Osserva all’improvviso lui. Non l’avrà nemmeno sentita.
Lei sospira, rassegnata.
Inutile…Nessuno l’ascolta mai, nessuno la prende mai sul serio!
Un muro di silenzio si erge tra i
due, che soffrono per la stessa cosa, come miliardi di cuori egoisti sparsi nel
mondo, che non hanno mai minimamente pensato a cosa vogliono gli oggetti del
loro amore.
“Nessuno è un buono a nulla,
neanche tuo fratello!Anzi,no, forse lui…”scherza lui.
“Allora mi hai sentito…”
“Non sono mica sordo!”
Jun ride. Per fortuna che lui la
prende sul ridere…Darebbe l’anima per essere sempre positiva quanto lui o suo
fratello! E lo era, finché non ha conosciuto l’agrodolce sapore di un amore a
senso unico.
“Senti un po’, oggi mi hai fatto
fare un giro assurdo per trovare casa di Mimi, mi sei precipitata addosso, mi
hai bagnato…”
Taichi sta enumerando altri errori
e figuracce di Jun, che non gli è affatto grata di questo!
“Dunque, non vorrai non sdebitarti.”
“Cosa? Credevo fossi gentile!”
replica a bocca aperta lei. Ma quanti lati hanno questi digiprescelti?
“Ehi, do per ricevere…Cosa sei disposta a fare?” chiede lui innocentemente,
mentre Yamato si alza sul palco e incomincia a cantare…Dalle prime due frasi
sembra una bella canzone. L’idea di Taichi è perfetta.
Jun non sa davvero cosa fare, si
sente umiliata, mortificata, avvilita all’ennesima potenza.
Improvvisamente lui la prende per
mano, trascinandola con sé.
“Ehi!”protesta lei. “Cosa mi vuoi
fare?!”
“Per esempio, potresti ballare con me.” Dice serafico lui, poggiando una mano
sulla sua spalla.
Le proteste verbose di Jun si
trasformano in un sorriso d’incredulità, mentre per l’ennesima volta Yamato la
osserva incredula e una smorfia curiosa si dipinge sul suo volto.
“Certo che la voce di Yamato è
stupenda.” Nota Mimi, avvicinandosi a prendere qualcosa da mangiare.
“Sì, ma neppure Takeru scherza.”
Hikari risponde all’involontaria
dichiarazione ad alta voce di Mimi, mentre mordicchia senza troppa convinzione
un sandwich.
“Hikari…Come mai non sei a
ballare?”
“Ecco…Per via di due piccoli
problemi.”
Pulendosi la bocca con un
tovagliolo, una splendida Hikari, in pinocchietti bianchi e top nero, indica
due ragazzi che parlano non troppo amichevolmente tra di loro.
“Chiamati Takeru e Daisuke, per
caso?” chiede Mimi sarcastica.
“Cosa te lo fa pensare?” risponde
lei con altrettanta ironia.
“E tu non scegli nessuno dei due?”
“Oh, Mimi…Non so cosa fare! Io voglio bene ad entrambi! Magari un pochino
diversamente a Takeru, ma non me la sento di lasciare da solo Daisuke!”
-Avessi io problemi di questo
tipo…-si ritrova a pensare Mimi, segretamente invidiosa.
Intanto Koushiro si avvicina a lei,
forse volendo aggiustare un po’ le cose. O forse ha solo fame.
“Bè, cara…Almeno loro hanno
iniziativa.” Replica a voce alta, abbastanza perché lui la senta.
Hikari capisce al volo a chi è
rivolta la stilettata e si defila, promettendo ad entrambi i suoi amici di
ballare con loro.
Un gioco di sguardi pericoloso si
instaura tra i due, ora, come se stessero guardando una partita a tennis e non
si volessero perdere nemmeno un servizio.
Ecco Jun che balla con Taichi e
Yamato che la squadra con tanto d’occhi. Primo obiettivo raggiunto.
Izzi la osserva, col cuore che fa
troppe capriole persino per la tachicardia, mentre lei sorride vedendo Jun che
pesta i piedi sia a Taichi che a Daisuke, mettendo così quest’ultimo K.O.
Ed ecco che quindi ha campo libero
Takeru.
Mimi sembra persa nei suoi
pensieri, ma la parte sinistra del suo corpo, quella che si trova vicino
Koushiro, trema. E non è solo gennaio.
E…Oh, no!Miyako si è messa gli
occhiali! Ma quantomeno è felice, sta ballando con Ken.
E Yamato è da poco salito sul
palco, ora farà sicuramente qualche dichiarazione a Sora e poi canterà una
ballata dolce e un po’ rock.
“Scusatemi, una breve parentesi e
poi si torna a ballare!”
Infatti…Mimi fa un evidente gesto con la mano. Se l’aspettava.
“Anzitutto…Grazie alla mia
splendida ragazza, fautrice di tutto questo…Sora, sai quanto sia difficile per
me parlare, ma…davvero, grazie di essermi vicina sempre…Ti amo…”
Applausi a non finire piovono sulla coppietta. Sora sta piangendo di gioia, ma
stringe la mano ad un Yamato emozionato al microfono, regalandogli un piccolo
bacio sulla guancia. Gli sussurra qualcosa all’orecchio, tendendo la mano alla
platea che li osserva dolcemente.
“E un grazie a mio fratello, che è
riuscito ad accalappiare Hikari tutta per sé! Daisuke, non ti
preoccupare…Pensiamo anche a te!”
Delle risate si levano, mentre Hikari e Takeru smentiscono categoricamente
tutto, ma i primi a non esserne convinti sono proprio loro.
“E…Al mio migliore amico e a Jun,
che sono una fantastica neo-coppia!”
“Pfff…”
Mimi non può fare a meno di
scoppiare a ridere, e Koushiro la segue a ruota. E va bene che la psicologia
non è proprio materia per uomini, ma insomma…
“Come mai non negano?” si domanda
incredula, vedendo anzi i diretti interessati sorridere imbarazzati.
“Credo che…Non vogliano negare la
verità.” s’intromette Koushiro, visibilmente sorpreso anche lui.
Forse è stata lei a non aver capito
niente.
E quindi…Obiettivo numero due
centrato.
Peccato che manchi il più
importante, almeno per lei…Mimi vorrebbe rispondere, ma escono solo parole così
inutili.
“Fa freddino.”
“Eh, già.”
Che discorso da vecchietti al
parco.
“Inoltre…Un grazie a tutti voi che
siete qui per festeggiare con me! E Sora mi dice di ringraziare Mimi per il
vestito! Ed ora…musica!”
Yamato ha dato addio alle ciance,
finalmente.
“And
I’d give up forever to touch you
‘cause
I know that you feel me somehow
you
are the closest to heaven that I’ll ever been
and
I don’t wanna go home right now”
Miyako si stringe a Ken, chiudendo
gli occhi per perdersi. È decisamente meglio di un sogno! Lui le cinge i
fianchi possessivo. Ora che l’ha trovata…Non la perderà così facilmente.
“Stavo pensando…Ma non è che mi
preferisci senza occhiali?” Miya getta la domanda a bruciapelo.
“Perché dovrei? Ti ho conosciuta
con gli occhiali, e sarai sempre con loro!”
“Perfetto, allora!” sorride lei. Se avesse risposto affermativamente, allora
avrebbe avuto un approccio troppo materiale alla vita.
E invece è perfetto per lei.
“Cosa c’è, faccio ridere?” domanda
lui, notando il sorriso enorme stampatosi sulle sue labbra.
“Oh, no…Credo solo che adesso tu mi
abbia modificato gli occhiali…”
“Cosa?”
Ken è parecchio confuso. Quel
discorso mentre ballano, cosa sta a significare?
“Perché non vedo più come prima…”
“Oh, te li ho sporcati o rotti?”
chiede preoccupato Ken.
“No” Miya si avvicina al suo
orecchio, mormorando piano: “Solo che ora il mondo è rosa.”
“And
all I can taste is this moment
And
all I can breathe is your life
And
sooner or later it’s over
I
just don’t wanna miss you tonight”
Jun pesta ancora una volta i piedi
a Taichi.
“Ahia!”
“Scusami!!”
“Hai già fatto fuori tuo fratello,
non credi sia abbastanza?”scherza lui, stringendola leggermente a sé.
Arrossendo per non si sa quale
specificata ragione, Jun sorride.
“In compenso ho fatto un favore a
tua sorella.”
“Mmm…Credo proprio di sì.”
“Taichi…Ma perché non hai voluto smentire le parole di Yamato?” domanda lei,
cercando per forza il pelo nell’uovo. Un meccanismo di contorto autolesionismo.
“Perché non l’hai fatto tu?”
sussurra lui, ridendo.
“Bè, io…Io…” balbetta, incerta.
“Perché alla fine è un bene che siano
convinti di questo…Sora non ti guarderà più così, e non si nasconderanno
davanti a me…”
“Ah.”
Cos’è quella puntina di delusione?
“Taichi…”
Jun alza lo sguardo,
improvvisamente ha chiaro tutto. Forse è l’atmosfera, la musica, questo strano
ragazzo… Però sente che se non lo fa adesso, se ne pentirà. E tanto vale
pentirsi per qualcosa che si è fatto…
“Io non ho smentito per questo…”
“Ah, no?”
Lei scuote la testa. “Bè, non te lo
saprei spiegare…Forse perché, da questo pomeriggio ho sentito una sorta di…Come
spiegarti…Chiamiamola riconoscenza verso di te e quindi…”
Le parole muoiono in gola, e tocca a Taichi prendere le redini del discorso,
guardandola fissa negli occhi.
“Forse per questo?” suggerisce lui,
sfiorandole delicatamente le labbra prima con le dita per farla tacere, e poi
con le sue labbra.
E Jun sa che la sua risposta è
affermativa.
“And
I don’t want the world to see me
Cause
I don’t think that they’d understand
When
everything is made to be broken
I
just want you to know who I am”
“Credevo che avresti ballato con
Daisuke, fino alla fine.”
“Lo temevo anche io, Takeru…”
Hikari sospira, prendendo le mani del suo migliore amico.
“Sicura di non sentirti in colpa e
che non vorresti controllare la situazione del suo piede?” indaga lui,
attirandola a sé.
Di fronte alla sua incertezza, si
affretta a dire: “Tranquilla, non voglio saperlo!”
Lei ride argentina, mormorandogli
in un soffio ad un orecchio: “E comunque la risposta era no.”
“And
you can’t fight the tears that ain’t coming
Or
the moment of truth in your lies
When
everything feels like the movies
And
you bleed just to know you’re alive”
“Questa canzone
è bellissima…Non trovi anche tu, Koushiro?”
Insomma, cos’aspetta per invitarla
a ballare?? Mimi tamburella impaziente le dita sul tavolo. Ha divorato tutte le
cibarie rimaste. Al diavolo la dieta! Lo stress è il miglior alleato del
sovrappeso!
“Sì, in effetti…”
“Fatti dire che sei un cretino.”
Interviene Jyou da dietro, il suo migliore amico, colui che dovrebbe starlo a sentire
e consolarlo!
“Potresti arrivare direttamente alla parte della comprensione?”
“Ma quale comprensione! Muoviti!”
E così dicendo lo spinge, aiutato
da Iori, tra le braccia di Mimi, dove rovina goffamente.
“Sc-scusami…”
“Nulla…”risponde lei, intenerita da tutto l’amore che vede attorno.
“Invitala a ballare!!”recitano i
labiali di Jyou e Iori.
Izzi li guarda disperato, mentre
loro si passano una mano sugli occhi, increduli.
“Mimi…Ehm…E se…Noi due…”
“D’accordo!” fa lei, intuendo o forse volendo intuire la sua richiesta.
“Come hai fatto a capire che volevo
invitarti sulla pista?” chiede lui, stupito.
“Non l’ho intuito, volevo che lo
facessi.”
Appoggia il suo capo alle sue
spalle, godendosi quel piccolo momento.
-Koushiro, sei veramente un
imbecille se non ne approfitti- pensano entrambi, sulle note di quella
dolcissima canzone.
“And
I don’t want the world to see me
Cause
I don’t think that they’d understand
When
everything is made to be broken
I
just want you to know who I am”
“Finalmente questa sera va per il
verso giusto.”
“Cosa intendi dire, Mimi?”
“Avanti…Ho perso un sacco di tempo per vestire loro due, ma quantomeno sono
riuscita nel mio intento…Ho fatto tardi…Ho fatto quella figura…E…e da quando
sono tornata io e te non abbiamo parlato per niente!” si sfoga lei, decisa a
giocare l’ultima carta per la felicità.
“E cosa stiamo facendo ora?” domanda confuso Koushiro.
“Sai benissimo cosa intendo!” Mimi
alza di scatto la testa, trovandosi suo malgrado in soggezione di fronte a quegli
occhi neri.
In realtà lui non ha capito, ma
finge di aver compreso tutto.
“Mi mancano i nostri discorsi,
Koushiro…”
“Avremo tutto il tempo per recuperarli.” Fa dolcemente lui, accarezzandole i
capelli.
“And
I don’t want the world to see me
Cause
I don’t think that they’d understand
When
everything is made to be broken
I
just want you to know who I am”
“Ma non è l’unica cosa…”
“E allora? C’entra Michael?”
Lei sorride. “Affatto. Sei geloso?”
“Chi, io?”
“Sì, sì…Dai che si vede!”lo
punzecchia lei.
Magari fosse vero.
“In effetti, hai ragione.”
La canzone è agli sgoccioli, e Mimi
è incapace di muoversi.
“Come, scusa?”
“And
I don’t want the world to see me
Cause
I don’t think that they’d understand
When
everything is made to be broken
I
just want you to know who I am”
“Sono geloso di te.” Dice lui, con
una calma invidiabile. Almeno apparentemente.
“Eh??”
Mimi non riesce a credere alle sue
orecchie, ha paura che qualcuno gliele possa tirare da un momento all’altro e
gridare: “Sveglia, è solo un sogno!”
“I
just want you to know who I am”
“Sono geloso di te!” urla lui, nervoso.
“E perché?”
“I
just want you to know who I am”
Ma che domande sono?!
“Perché sono innamorato di te!!”
La voce di Koushiro è un fiume in
piena che ha rotto gli argini e crea una tempesta.
“I
just want you to know who I am”
La canzone è davvero finita. E
tutti hanno sentito.
Sora si appropria del microfono,
dando il benvenuto alla nuova coppia della serata.
“Ed ora, mentre aspettiamo la
torta, un bell’applauso per Mimi e Koushiro!!”
Nonostante l’atroce desiderio di
voler scomparire all’istante in un abisso profondo almeno quant’è la distanza
dalla terra alla luna, Mimi ed Izzi si squadrano, l’una a bocca aperta e
totalmente stolida, l’altro bordeaux e ansante di fatica.
Fortunatamente, arriva la torta e
gli stomaci, organi affatto romantici, gridano: “All’attacco!”
Solo che due di loro sono talmente
ingarbugliati e sottosopra che i due rispettivi proprietari non riescono a
muoversi.
“Veramente, Koushiro?” chiede piano
lei, volendosi assicurare che è vero, è tutto vero…
“S-sì…Sì, sì, sì…E credimi, te lo
volevo dire da un bel po’, questa sera, e all’aeroporto, e forse…forse da
Digiworld…” abbassa il capo, confuso. Davvero c’è riuscito? Davvero ora Mimi sa
tutto? Quel groppo in gola si scioglie come attraversato da un balsamo
miracoloso, il coraggio.
E la torta potrà essere anche stata
preparata con il miglior cioccolato e la crema più dolce di questo mondo, ma
certo le labbra di entrambi adesso non vogliono assaggiare niente, non ora che
Mimi e Koushiro sono finalmente uniti in un bacio.
E tutto è andato per il meglio,
come in un film americano per teenager. Mimi ed Izzi non si sono scollati un
momento, sebbene lui fosse un blocco di marmo per l’imbarazzo; Ken e Miyako
sono l’altra coppia della serata, assieme ad un’attonita Jun che ancora non
crede a Taichi che le ha chiesto di uscire insieme, con la scusa che i loro
dialoghi tragicomici gli piacciono troppo… per Takeru e Hikari forse è ancora
troppo presto…Intanto Jyou ha notato quanto fosse carina la cugina di Yamato,
mentre Daisuke si lamenta per il piede malandato ed ha un altro buon motivo
contro sua sorella. E Iori si è divertito un mondo a vedere tutte queste strane
situazioni sbrogliarsi questa sera.
L’unica nota stonata è Sora, che
adesso si avvicina colpevole verso Mimi, sostenuta da Yamato.
“Cosa c’è?” chiede Mimi,
visibilmente seccata dell’interruzione delle sue effusioni.
La festa è praticamente finita, e
lei non potrà vedere Izzi prima dell’indomani!Insomma, un po’ di comprensione!
“Ecco…”
La voce di Sora si spegne indicando due vistose macchie brune e bianche, e
l’unica cosa che Mimi, Jun e Miyako ridendo possono esclamare è...
“Il vestito viola!”
Sproloqui pre-scolastici…
Ed eccomi all’ultimo cap!!Cavolo
quanto mi sono divertita a scriverlo!!! Specie Mimi che si arrabbia con Izzi e
tutte le belle scenette romantiche…Il mio istinto takari per una volta si è
trattenuto(sei sempre tu, Simo???Ma perché io ogni volta che usciamo ti parlo
delle mie fic?!XD Mi vieni a chiedere sempre perché in ogni mia fic ci tengo
così tanto che Take e Hika stiano insieme e stavolta ti ho dato uno schiaffo
morale!=P Che poi mi picchi sempre perché dici che sono sadica…Intanto tu hai
avuto in anteprima tutta la trama di Angeli del cuore…tsk, donna ingrata, e non
dico di poca fede sennò tu mi fai la battuta!XD)…Scusatemi ma oggi sono
particolarmente impazzita…Mi è piaciuta anche l’ultima scenetta, di quel povero
vestito viola macchiato!XD Ne ha subite tante! Spero sia piaciuto molto anche a
voi!
Ho voluto rigorosamente pubblicarlo
il 9 settembre per un motivo molto molto semplice…Dal momento che la vedo come
una fic prettamente estiva, dovevo concluderla con l’ultimo giorno di libertà…
Eh, già…Domani, almeno qui a Foggia,
inizia la scuola!=,,,( Avete idea del lutto in cui versa questa povera
scrittrice esaurita?? Uff, ci sono lì gli spiriti della polvere raccoltasi sui
libri che si avvicinano minacciosi…NOoOoOoOo! O.ò
Per incominciare poi il quarto anno
di liceo…Allegria!XD Almeno si ricomincia con la routine quotidiana che almeno
nella mia vita non è mai monotona!!=) Ho un’esistenza molto varia e pazza, come
probabilmente testimonierà Sora89 per le mie lettere…E quello è un piccolo
assaggio, cara!^^°°°° La vita vera è molto peggio, incasinata come sono!
Comunque, a voi non interessa, vero? Magari un giorno ci farò una fic, specie
sulle mie disavventure casalinghe(Memi, per dirtene un paio, l’orecchino
aspirato e il lavello dorato…entrambe opere di mammina…XD), perché alcune sono
davvero troppo divertenti! Ma ora bando alle ciance! Un po’ mi dispiace che
questa fic sia conclusa, ma era solo una piccola chicca…Ve l’ho detto che mi
dovrete sopportare ancora molto, ma molto a lungo!>=) La canzone che ho
utilizzato qui- prima doveva essere “Sei parte di me” degli Zero Assoluto(*ç*),
ma quella ho deciso di conservarmela alla prossima occasione!- è la stupenda
Iris dei Goo Goo Dolls…Ultimamente sono un po’ fissatuccia su questa canzone,
avrò fatto a DenaDena e DarkSelene89Noemi una testa così…^^°°°° Però la adoro,
davvero…** E dunque, i credits li ho dati, a parte che Digimon non mi
appartiene ed è opera del fantastimeraviglioso Akiyoshi Hongo, etc etc etc…Ma
mancano ancora i ringraziamenti!Lettorucci miei vi lovvo!<---Sì, che sto
sclerando me ne rendo conto!XD
Stavolta sarò una bambina brava e
diligente, vi ringrazierò uno ad uno:
Sora89: tesoruccio mio che ora sei maggiorenne e ti starai ancora
riprendendo del mio messaggio di auguri!!!** Che bello averti sentito, sul
serio!=) Spero tu non sia rimasta così scandalizzata dalle mie lettere(eheheh),
anche se mi sembra proprio che almeno emozionata sì!XD Grazie come sempre di
esserci a seguire ogni sciocchezza che scrivo(proprio non ce la facevi a vedere
Jun che attirava gli sguardi di Yamato!XD),anche se so che tu aspetti
principalmente la fic per te, Maledette Crociere ed Angeli del Cuore!Spero che
durante l’anno scolastico ci sentiremo spesso!!!Magari anche solo quando sei in
crisi e hai voglia di sentirti dare ragione! J tvtttttb!
Memi:Bellissimaaaaaaaa!Mi hai lusingata mettendo questa storia tra le
tue preferite!^^°°°° E pensare che è nata grazie ad un “diverbio”sulla data di
nascita di Jun!XD Grazie davvero anche a te, carissima!!!Spero continuerai a
seguirmi!Eheheh!Tvtttb!E in bocca al lupo per l’esame di domani!
Sae:Stupenda!!!!Che bello ascoltare l’inflessione salentino-napoletana
tutta particolare che hai tu!XD Me davvero contenta per averti sentito!!=) E
grazie per il continuo appoggio che mi dai!!!Mimi e lo zen è dovuto ad una mia
personale reazione ad una notizia non proprio positiva!=°D Lo so che aspetti
ancora altri capitoli, ma arriveranno!Come la fic per te, perché lo sai
benissimo che mi sento in colpa e devo rimediare!XP Quindi aspettati qualcosa,
teso! Bacioni!tvb
DenaDena:bellaaaaaaaaaa!Una delle mie fan più affezionate!XD Come farei se
non ci fossi tu che ogni volta mi riempi di complimenti??(non avrei la testa
montata!XD) No, davvero, grazie sul serio per tutto, anche per sopportarmi al
di là di queste fic!!! ^^ Spero che questo cappy non ti abbia deluso, e
comunque sappi che sarei stata più cattiva anche io...Sono contenta che ti
piaccia il junichi!XD Ci sentiamo presto!!tvb
Smartgjrl:Eheheh!Ciao cara!!!Alla fine, spero ti sia piaciuta la scelta di
far indossare il vestito a Sora!E tutte le cose che faccio combinare a questi
pazzi pazzi digiprescelti!XD Grazie dei commenti positivi che mi lasci!!! Kiss
Mimi18:Grazie!Certo che se mi riempite di così tanti complimenti sverrò
rossa come un peperone!X°D Grazie, grazie davvero!!!Spero proprio di non averti
delusa e di non deluderti mai!!^^
DarkSelene89Noemi:Pensavi non ringraziassi anche te? Ma come posso?! Con te che mi
parli ogni giorno, che vorresti picchiarmi ogni tanto per certe decisioni che
prendo, che ieri ti sei subita la sottoscritta che ha ritrovato per strada
quell’essere ignobile che è stato il suo amore per troppo tempo?!?!XD Lasciamo
stare l’incontro!Comunque…Teso tu sei una delle mie motivazioni principali a
continuare a scrivere, sul serio! Solo, se ogni tanto la smettessi di chiamarmi
il tuo mito vivente, te ne sarei grata, perché non mi sento così importante,
davvero!XD A parte gli scherzi, però, spero che anche la conclusione di questa
fic ti piaccia!!Tornerò presto ad aggiornare le altre cose!Tvtrb!
Eheheh, come farei senza di voi!=)
Ora ho scritto tuuuuuuutti i turni di aggiornamento che devo assolutamente
rispettare, il seguente in questa sezione è “Quanto può essere pericolosa una
top-model?”, 7 capitolo! Ci vediamo lì! A presto…Se domani mi trovate ancora
viva…Vabbé che io vecchietta entro alle 10.30 dopo un’abbondante colazione al
bar con tutti gli altri disperati della mitica neo II L, anche tu, Simo, ti
perdono! E ti dedicherò quella fic, quando la pubblicherò, promesso…Poi ti farò
leggere tutti questi sproloqui che sto dicendo al mondo intero, perché tanto so
che tu vieni raramente su EFP, nella sezione Digimon…So anche che ti
arrabbierai perché ti sto facendo fare brutte figure, ma è meglio farti fare
brutte figure qui o recitarti Sabrina assieme a Jessica, Rebecca e Luana??XD…Ma
questa è un’altra storia!!Oddio sto proprio male…E pensare che fra un po’ esco
e vado in pizzeria(e c’è anche Simo)…Non posso andarci in queste condizioni,
farò ridere tutti…(Perché normalmente che fai??ndAmici
Non è vero!Io sono una persona
serissima!NdFede
Ceeeeeeeeeeeeerto…NdAmici
La prossima volta le ripetizioni in
chimica ve le scordate!XD NdFede
No Fedeeeeee, che tu sei l’unica ad
aver avuto 10…Non ci puoi abbandonare!NdAmici-che-ora-sono-opportunisti
Ah no,eh?NdFede
No, come non puoi abbandonarci in
latino, greco, italiano, storia, filosofia, fisica, matematica, inglese,
francese e…NdAmici
Ho capito, anche quest’anno sarà uno
stress! Nd Fede-povera-ragazza-che-studia
Ma noi ti vogliamo tanto bene,
pandina ex-cagnolina cricetina coniglietta gattina incrocianimaletta jappo
addicted ADA sfigatina gemellina genio incompreso di questo mondo scrittrice
pazza corista chitarrista ballerina mancata pittrice mancata che ora 6 filiforme
e la devi smettere di prendere tutti quegli shoujo sennò la tua casella in
fumetteria diventa una casella delle poste!NdAmici
-,- ora
bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!NdFede)
Scusatemi, come si vede che io fra
meno di 24 ore varcherò quei cancelli neri…XD
J Ma almeno
vi ho fatto un po’ ridere!XD
HikariKanna
Ps: Questa è la traduzione della
canzone!=)
E rinuncerei per sempre a toccarti
perché so che in qualche modo mi
senti
tu sei più vicina al paradiso di
quanto io lo sarò mai
e non voglio andare a casa proprio
ora
E tutto ciò che posso assaporare è
questo momento
e tutto ciò che posso respirare è la
tua vita
perché presto o tardi è finita
proprio non voglio perderti stanotte
E non voglio che il mondo mi veda
perché non penso che capirebbero
quando tutto è fatto per essere
spezzato
voglio solo che tu sappia chi sono io
E non puoi combattere le lacrime che
stanno arrivando
o il momento di verità nelle tue
bugie
quando tutto sembra come i films
sì sanguini solo per sentire che sei
vivo
E non voglio che il mondo mi veda
perché non penso che capirebbero
quando tutto è fatto per essere
spezzato
voglio solo che tu sappia chi sono io
(x2)
Voglio solo che tu sappia chi
sono(x3)