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Autore: Miru Soma    09/09/2007    4 recensioni
Questa storia è ambientata dopo Harry Potter and the Deathly Hallows, quindi contiene SPOILERS!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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ATTENZIONE QUESTA STORIA CONTIENE SPOILERS DI HARRY POTTER AND THE DEATHLY HALLOWS

ATTENZIONE QUESTA STORIA CONTIENE SPOILERS DI HARRY POTTER AND THE DEATHLY HALLOWS

 

 

 

Premessa dell’autrice

Ciao a tutti! Volevo avvisarvi che questa storia ha per protagonisti i figli dei protagonisti di Harry Potter. Ho preso tutte le informazioni dall’epilogo di HP7 e dalle interviste alle Rowling. Il resto è tutto inventato da me. Quest’opera è di mia fantasia, quindi alcune coppie e alcuni personaggi sono decisioni prese da me. Con questo penso di aver detto tutto. Cercherò di aggiornarla quanto prima, ma mancandomi tempo non sarà facile. Cercherò di scrivere quando avrò tempo libero, quindi potrebbe volerci un po’ di temo. Spero vi piacerà e spero lascerete dei commenti. Sono ben accetti anche dei consigli se volete lasciarli. Buona lettura!

 

 

.Poison Heart.

 

 

BLUE EYES BLU

-Capitolo1-

 

It was you who put the clouds around me.

 It was you who made the tears fall down.

 It was you who broke my heart in pieces.
It was you, it was you who made my blue eyes blu.
Oh, I never should have trusted you.

Eric ClaptonBlue Eyes Blu

 

 

Era una mattina di agosto. Faceva caldo e il sole risplendeva alto nel cielo. Quella poteva essere una delle tante mattine d’estate in cui regna pace e tranquillità e in cui la parola chiave è rilassamento. Ma chiaramente nessuna di queste parole poteva definire l’atmosfera alla Tana. Presto si sarebbe celebrato il matrimonio tra Victorie Weasley, figlia di Bill e Fleur, e Ted Lupin, figlio di Remus e Ninfadora. Molly e Fleur, ovviamente, stavano organizzando il matrimonio e volevano fare le cose in grande stile. Si sapeva da sempre che Molly adorava queste celebrazioni e per la sua prima nipote era il minimo che potesse fare (senza contare che stava preparando anche una torta formato gigantesco con le sue mani). Victorie era anche la primogenita di Fleur, nonché figlia prediletta e la madre voleva che tutto fosse perfetto. Per organizzare il tutto le due donne avevano bisogno della famiglia al completo e così tutti i figli e nipoti di Molly e Arthur da una settimana abitavano alla Tana (che con gli anni era stata ingrandita per ospitare meglio tutta la grande famiglia, come avrebbero potuto festeggiare il Natale tutti insieme altrimenti?). Non per tutti quella situazione era delle migliori, anzi. Chiunque in quella casa avrebbe voluto fuggire via. Non c’era un minimo di tregua e di privacy.

La frenesia iniziava già di mattino presto, il che per una delle nipoti dei nonni Weasley era assurdo. Non era mai stata una fannullona, ma se c’era una cosa che le piaceva fare era dormire. Svegliarsi con tranquillità. Non concepiva che alle sei di mattina potesse sentire il brusio provenire dal piano di sotto. Come potevano essere i suoi parenti tanto attivi di prima mattina? La ragazza dai lunghi capelli ricci castani si rigirò nel letto ancora addormentata. Ma fu una cosa breve. Improvvisamente la porta della sua camera si spalancò ed un ragazzo dai capelli rossi fiammante e gli occhi nocciola entrò tutto entusiasta nella camera della cugina urlando:

-Il sole è già alto e risplende mia giovane pulzella e ti conviene alzarti e metterti la tua gonnella!

La ragazza spalancò i grandi occhi blu e fulminò con lo sguardo il cugino:

- Frederyck Weasley II se non sparisci immediatamente dalla mia camera quest’anno ti metterò in punizione ogni volta che t’incontro! – minacciò la brunetta.

Fred scoppiò a ridere – Agli ordini prefetto! – e uscì dalla stanza di lei canticchiando.

La ragazza si alzò dal letto riluttante e iniziò a vestirsi. Già sentiva le chiacchiere provenire dal piano da basso… tutta la famiglia riunita a far colazione. Si chiedeva se tutti fossero già scesi, ma le urla di sua madre le fecero capire che probabilmente suo fratello e suo padre stavano ancora ronfando alla grande. Sconsolata andò verso il bagno ma si arrestò quando vide la coda che c’era davanti alla porta. James, Alan e Michael scalpitavano per poter entrare.

- E’ mai possibile che tutte le mattine è la stessa storia?!? - tuonò Alan – Victorie esci da quel bagno! Hai già un fidanzato, per chi diavolo ti devi far bella?!?

- Alan non rompere, io e Millicent abbiamo bisogno dei nostri tempi!

- C’è dentro anche Millicent?! Oddio… non entrerò mai in quel bagno… - disse esasperato Michael.

La brunetta stava già cambiando direzione per non incontrare lo sguardo dei cugini che ancora non si erano accorti di lei, ma dalla direzione stava arrivando suo padre, Ron, alquanto assonnato.

Quanto la vide esclamò – Rosie, piccola mia! - e le schioccò un bacio sulla guancia e scese al piano di sotto rincorso da Hermione che gli diceva qualcosa a proposito della sveglia.

Immediatamente i tre ragazzi si voltarono in direzione della cugina con sguardo supplichevole. Se c’era una cosa che Rose sapeva era che niente e nessuno avrebbe schiodato Victorie e Millicent dal bagno e lei non aveva alcuna intenzione di litigare con le cugine con cui probabilmente avrebbe dovuto passare il resto della giornata.

- Non chiedetemi aiuto, sapete benissimo che non posso farci assolutamente nulla - sentenziò la brunetta.

- Ma con la tua parlantina e i tuoi modi saggi potresti convincere quelle due oche a farci entrare - cercò di lusingarla James, suo cugino più grande con i capelli neri e gli occhi castani, figlio di Ginny e Harry.

- James non funziona con me…

- Millicent se non esci immediatamente da quella porta non sei più la mia gemella preferita! - provò Michael, un ragazzo dai capelli neri e gli occhi castani figlio di Charlie e Lauren. Charlie era stato l’ultimo a sposarsi, ma quando conobbe Lauren in Romania capì subito che era quella giusta.

La porta si spalancò e una versione femminile di Michael disse – Sono la tua unica e adorata gemella è inutile che usi questi trucchi - e richiuse la porta.

- Maledizione - disse Alan ormai sull’orlo di una crisi nervosa. Alan era il secondo figlio di Bill e Fleur, aveva i capelli rossi e gli occhi azzurri.

Dal piano di sotto stava salendo una ragazzi dai capelli e gli occhi color nocciola. Si piazzò davanti ai cugini e chiese – E voi cosa ci fate qui?

- Chiedilo alle tue adorate cugine che sono in bagno da mezzora - rispose James.

- Incredibile! - esclamò la ragazza spalancando la porta del bagno e vedendo le cugine intente a truccarsi – Vi rendete conto che non potete occupare il bagno per così tanto tempo?

- E allora? Cosa vorresti farci? - chiese Millicent.

- Io sono caposcuola!

Da qui partirono le risate generali.

- Phoebe qui non siamo ad Hogwarts - disse Alan tra le risate.

Phoebe Weasley era la prima e unica figlia di Percy e Penelope Light. Aveva la fisionomia della madre… ma era tutta Percy.

 

Dopo vari litigi i cugini più grandi (avevano tutti tra i 16 e i 17 anni, tranne Victorie 21) scesero finalmente a colazione dove ad attenderli c’erano i loro genitori e i cugini più piccoli a cui Fred faceva i dispetti. Fred era il primogenito di George e Angelina Johnson. Dopo due anni ebbero Remus. Accanto a Remus c’erano Stephen e Ninfadora, gli altri figli più piccoli di Bill e Fleur. Gli unici che mancavano erano Hugo, secondo figlio di Ron e Hermione, Albus Severus e Lily, secondogenito e terzogenita di Harry e Ginny. A quanto pareva Lily aveva promesso a zia Hermione che avrebbe svegliato Hugo e Al era andato a darle una mano. Ma a quanto pareva avevano ottenuto scarsi risultati. Rose ricevette uno sguardo supplichevole da parte della madre e alzando gli occhi al cielo tornò al piano di sopra per aiutare i cugini a svegliare il fratello.

Entrando nella stanza vide Lily che provava a svegliare Hugo con ogni oggetto che trovava nella stanza, gli aveva anche tolto le coperte e spalancato le finestre, ma era tutto inutile. Al era seduto sconsolato su una sedia.

- Hugo Weasley ti conviene alzarti se non vuoi che mamma scopra che all’ultimo compito di pozioni hai copiato da Stephen! – sentenziò la sorella più decisa che mai.

Dal letto si alzò un ragazzo sui quattordici anni piuttosto alto e magro con i capelli rosso fuoco, tante lentiggini e gli occhi color cioccorana e dall’aria preoccupata – Non lo farai vero?

- No se ti alzi subito e entro 5 minuti sei giù a far colazione – il ragazzo uscì come un fulmine dalla stanza e andò dritto in bagno.

Lily scosse la testa – E’ un caso irrecuperabile – e uscì anche lei ondeggiando la lunga chioma rossa.

- Solo tu sei in grado di far alzare tuo fratello – disse ridendo Al.

Anche Rose si mise a ridere e abbracciò il cugino preferito e compagno di tante avventure.

- Sono contenta che finalmente sei arrivato! Mi mancava la tua presenza in questa famiglia di matti!

- Sai com’è fatto Matt: il Quidditch prima di tutto! Quest’anno è il suo ultimo anno e voleva allenare il suo cercatore d’oro.

- Tutto bene la vacanza con lui?

- Sembrava più un allenamento 24 ore su 24, ma in fondo non è andata male – disse ridendo il ragazzo dai capelli neri e gli incredibili occhi verdi.

I due scesero assieme ai fratelli al piano di sotto e tutta la famiglia Weasley continuò la sua chiassosa  e abbondante colazione.

 

Dopo la colazione Rose e Al erano andati a Diagon Alley a fare le compere per la scuola. Se c’era una cosa che la brunetta adorava era passare il tempo con Al. Oltre che suo cugino era anche il suo migliore amico. Erano cresciuti insieme ed lui era l’unico con cui si confidasse e da cui potersi rifugiare se le cose in casa non andavano bene. Era un po’ la sua roccia, la sua spalla su cui poter piangere. Quel ragazzo tanto speciale a cui voleva tanto bene stava crescendo sempre più in fretta. Guardandolo doveva ammettere che stava diventando sempre più simile a Harry. Era più maturo rispetto ai ragazzi della sua età, ma anche molto chiuso. Si apriva solo con lei o con gli amici più stretti. Da Harry aveva anche ereditato l’abilità di giocare a Quiddtch. Come il padre, anche Al era cercatore.

- Come procedono i preparativi per il matrimonio?

- Lasciamo stare… la nonna e zia Fleur sembrano impazzite! Hanno organizzato tutto in modo maniacale! Fanno paura! Sono pure riuscite a far lavorare Fred, il che è un miracolo!

- Dai… non può essere così massacrante preparare un matrimonio…

- Ripetilo dopo aver passato una settimana con tutta la nostra famiglia a pulire tutta la Tana, cucinare con la nonna, andare a far compere con Victorie, sentire Millicent che si lamenta del suo ex ragazzo, sorbirti gli scherzi di Fred e tentare di non uccidere James, Alan e Michael! Senza contare i più piccoli da tenere a bada e due genitori che non fanno altro che litigare!

Al scoppiò a ridere.

- Non c’è nulla da ridere! Non sai che inferno ho passato!

- Ma Millicent si è lasciata con Nick?

- Già e sembra pure definitivo questa volta, a quanto ho capito Nick ora esce con Elizabeth Macmillan di Tassorosso.

- La migliore amica di Remus?

- Così diceva Henry…

- Ti senti con Henry?

- Non è colpa mia se mi manda almeno una lettera a settimana!

- E’ proprio cotto di te!

- Non so più come dirglielo che non mi interessa.

Al rise di nuovo – Non hai provato a chiedere a Millicent? Lei sa sempre tutto di tutti.

- Lei non sapeva nulla, così insieme a Fred sono andati a trovare Henry per avere i dettagli.

- E tu da quando ti interessi così tanto dei gossip altrui?

- No è che questa settimana ho sentito il nome di Nick così tante volte che ormai penso di sapere la loro storia a memoria. Millicent passa da periodi in cui non fa che nominarlo insultandolo a periodi in cui è depressa. Non so più come aiutarla, ma so anche che se sento di nuovo il nome di Nick impazzisco!

Tra le risate e le novità i due ragazzi continuavano le loro compere a Diagon Alley. Entrarono al Ghirigoro a prendere le loro nuove tuniche, poi andarono in libreria. Era piuttosto piena a causa del libro scritto da Victor Krum: V.K. - Una leggenda del Quidditch”. Era uscito da pochi giorni e già ammiratori e ammiratrici si erano fiondati per prenderne una copia. Quando era uscita la pubblicità sulla Gazzetta del Profeta, Ron aveva automaticamente distrutto quella copia del giornale borbottando che non era possibile che pubblicassero libri del genere visto la loro inutilità e compromettenti per l’educazione e aveva pure litigato con Ginny che permetteva che quelle cose finissero sul giornale. Rose sapeva del suo astio per Krum, zia Ginny le raccontava molti aneddoti di quando andavano lei, Harry e i suoi genitori a scuola. Sapere che già ai quei tempi Ron e Hermione litigavano l’aveva spaventata. Sembrava quotidianità sentirli discutere, eppure si amavano tanto, certo che solo lei poteva “trovarsi” genitori così strani.

- Non è possibile che ci sia tanta gente! Non arriveremo mai alla cassa!

- Possiamo approfittarne per fare un giro e vedere un po’ di libri… in effetti ero curiosa di sapere come era quella di copia di “Mille e un modi per trasfigurarsi all’estero” visto che quest’anno impareremo a trasfigurarci.

Al non sembrava entusiasta all’idea di andare di nuovo tra i vecchi scaffali impolverati che invece Rose amava tanto. L’amore per i libri era una delle tante caratteristiche che aveva preso da Hermione, oltre ovviamente il talento per qualsiasi materia.

Rose guardando l’amico in faccia capì subito che l’idea non gli piaceva – D’accordo tu intanto lasciami i tuoi libri e vai a vedere l’ultimo modello della Fly qualcosa…

Gli occhi di Al si illuminarono – L’hai vista anche tu la Fly Explosion? E’ stupenda! Ho letto su un articolo che raggiunge i 1000 km/h ed ha anche una sella molto comoda in pelle…

- Al ok ti credo, ora vai!

Il moro sorrise, le diede un bacio sulla guancia e scappò fuori dal negozio. Quando si iniziava a parlare di Quidditch diventava un chiacchierone.

Visto che l’attendeva almeno un quarto d’ora prima di arrivare alle casse decise di andare a trovare quella copia del libro che aveva visto due giorni fa quando era entrata in libreria dopo che avevano finito di provare l’ennesimo vestito da damigella. Victorie non riusciva a decidere quale vestito far indossare a lei e Millicent per il matrimonio, ma finalmente quel giorno ce l’aveva fatta. Continuava a girare fra gli scaffali alla ricerca del libro che non trovava.

- Cerchi questo per caso? – lei chiese con tono asciutto un ragazzo molto alto e incredibilmente bello con i capelli biondo argentati e gli occhi color ghiaccio.

Rose si voltò verso il biondo con aria di chi non vuole essere disturbata. Ma quando vide che lui aveva in mano il libro che stava cercando decise di rispondergli – Sì, dove l’hai trovato?

- Là in uno di quegli ultimi scaffali… peccato che sia l’ultima copia…

- E guarda caso tu hai preso proprio l’ultima copia del libro che stavo cercando io…

- Rosie cara cosa vorresti insinuare?

- Non chiamarmi così Malfoy!

- Il tuo amichetto Potter può chiamarti così!

- Tu no.

- Siamo in vena di litigare…

- No sono in vena di spaccare-la-faccia-a-Malfoy-se-non-si-toglie-immediatamente-dai-piedi.

Scorpius Malfoy, così si chiamava il ragazzo, iniziò a ridere – Tu vorresti spaccarmi la faccia? E con quale forza?

- Malfoy ti ho detto di levarti dai piedi.

- Ma come non t’interessava questo libro? Posso dartelo se vuoi…

Rose alzò un sopracciglio. Non si fidava di quel Serpeverde, perché mai avrebbe dovuto aiutarla quando era dal primo anno che non si potevano vedere?

- Vedo che ho attirato la tua attenzione…

- Non riesco a capire perché dovresti farmi un favore…

- Diciamo invece che sono io che ho bisogno di un favore…

- Tu, mister-non-chiedo-niente-a-nessuno, chiedi un favore a me?

- Se non ne avessi bisogno non lo chiederei e sicuramente non a te.

- Quindi tu mi dai il libro se ti faccio un favore.

- Esatto.

- E sarebbe?

- Quest’anno sarai la mia partner a lezione di Trasfigurazioni.

Rose lo guardò incredula – Stai scherzando vero?

- Affatto. Non sono per niente bravo in Trasfigurazioni, tu invece sei la migliore.

- Non posso. Sono in coppia con Al.

- Con Potter?! E allora? Tanto siete culo e camicia tutto il giorno, se per una lezioni non state insieme come marito e moglie non vi succede nulla!

- E’ mio cugino, non è mio marito!

- Ci può sempre essere l’incesto!

- Tu sei malato! – detto ciò stava per andarsene ma lui la bloccò contro uno degli scaffali. Erano tutti e due in silenzio immobili a guardarsi. Avevo sguardi di sfida.

- Perché diavolo dovrei farlo Malfoy? Non resisteremmo una settimana a studiare Trasfigurazioni insieme. Non ci sopportiamo.

- Ci proveremo. Ho bisogno di sapere Trasfigurazioni.

- Chiedilo alla tua amichetta Zabini, vedrai, potrete trasfigurarvi insieme, come se già non foste sempre appiccicati.

- E’ un problema?

- Assolutamente.

- Karolyn sarà in coppia con Blake…

- Oh poverino ti ha tradito… ha scelto il tuo migliore amico… avrai il cuore a pezzi… - lo canzonò Rose.

- Non sono affari tuoi.

- Hai perfettamente ragione, come non sono affari miei le tue lezioni di Trasfigurazione.

- Maledizione, perché devi fare tanto la difficile?

- La difficile? Semmai sei tu che sei insistente e non capisci che non voglio avere nulla a che fare con te!

I due continuavano a guardarsi in cagnesco. Come in tutte le loro dispute nessuno dei due voleva arrendersi. Ad un certo punto qualcuno tirò indietro Scorpius.

- Ha detto che non vuole avere nulla a che fare con te – disse tranquillamente Al parandosi davanti a Rose.

- Ecco il principe azzurro! Mi chiedevo dove fossi finito! Weasley la mia proposta è ancora valida. Hai tempo fino all’1 settembre per pensarci, intanto il libro rimarrà con me – dettò ciò se ne andò.

Rose era più furiosa che mai: ma anche d’estate doveva incontrare quel viscido Malfoy? Non bastava già vederlo 9 mesi all’anno?

 

La rabbia continuava a crescere e la ragazza camminava per le vie di Diagon Alley lamentandosi con il suo migliore amico, che intanto riceveva occhiate piuttosto lusingatrici dalle ragazze. Non si poteva di certo dire che Al fosse un brutto ragazzo, anzi. Era molto simile a Harry, ma anche più bello. Aveva fascino, attirava le ragazze, ma lui era interessato solo ad una, che ovviamente non poteva avere. Rose era l’unica a sapere di chi fosse innamorato, ormai da anni, il suo migliore amico, ma ancora non se ne capacitava. Come poteva innamorarsi di una ragazza del genere un ragazzo come lui non l’aveva mai capito. Erano talmente diversi. Si chiedeva se qualcosa in comune potessero averla quei due, ma non trovava nulla.

Quando tornarono a casa, nel pomeriggio, trovarono Fred e Michael che si divertivano a tirare gli gnomi del giardino. Entrati alla Tana videro una Molly piuttosto allegra che spolverava qua e là la casa a colpi di bacchetta canticchiando una canzone romantica.

Hugo e Remus stavano dormendo sui divani mentre Phoebe e Stephen giocavano a scacchi.

I loro genitori erano fuori per fare la spesa per gli ultimi piatti da preparare per il matrimonio.

James, Alan e Ted erano andati ad affittare una sala alla “Testa di Porco”, che nel corso degli anni era diventato un locale più famoso e più grande che organizzava anche addii al celibato.

Mancavano all’appello solo le ragazze Weasley e Lily Potter. Rose sapeva che Millicent voleva organizzare un grande addio al nubilato per Victorie. Del resto Millicent era la regina delle feste. Sapeva organizzarle in grande stile e sapeva come far divertire le persone. Rose ricordava ancora l’anno precedente quando per Halloween dell’anno precedente (il quinto) Millicent e Fred avevano organizzato una serata del tutto particolare nella sala comune dei Grifondoro dopo la mezzanotte. I due cugini combinati insieme erano una miscela esplosiva. Quella sera era stata indimenticabile per i grifondoro… avevano tirato le 4 del mattino ballando, bevendo, festeggiando (sì i due cugini Weasley erano riusciti ad introdurre alcolici a Hogwarts)… ma altrettanto indimenticabile era stata l’espressione della Montgomery quando li aveva scoperti… per non parlare di quanti punti avevano perso… facevano a gara con i Serpeverde per la casa peggiore. Ovviamente i due astuti cugini avevano fatto un incantesimo per fare in modo che nessuno da fuori potesse sentire strani rumori… ma si erano anche dimenticati che l’incantesimo era a tempo determinato… e scattate le 4 la festa era finita con la sfuriata della Montgomery.

Date le premesse (l’episodio di Halloween era uno dei tanti episodi combinati o da Millicent o da Fred, senza considerare che se avevano anche l’appoggio di Michael, James e Alan le cose potevano solo peggiorare) Rose non osava immaginare il programma che aveva organizzato Millicent. Non sapeva ancora nulla perché la cugina le aveva detto che sarebbe stata una sorpresa. Ma sapeva che quella sera avrebbe saputo tutto. Era da tutta la settimana che Millicent (oltre ad insultare Nick) stava preprando un diabolico piano cercando qualsiasi informazione su cosa piacesse a Victorie e ormai Rose sospettava che le sedute in bagno delle due cugine fossero le prove per il trucco e i vestiti da indossare per l’addio al nubilato. Oltretutto Lily stava seguendo le orme della cugina. Era la ragazza più popolare del suo anno e con Millicent come maestra sapeva come organizzare le cose, ma Lily era più “raffinata”, meno festaiola di Millicent, sapeva come non farsi beccare o come non creare troppo casino.

- Tutta questa calma è sospetta…

- Lo sai che James, Alan e Ted andavano ad organizzare l’addio al celibato.

- Sì ma non sentire le voci della mia cara sorellina e delle nostre cugine mi spaventa… conoscendole sarebbero in giro per la casa a cercare mollette o cose varie lasciate in giro… o a fare le prove dei vestiti e chiedere come stanno…

- Staranno organizzando tutto per domani sera… non voglio sapere cos’hanno in mente quelle fuori di testa… ma con me come caposcuola da quest’anno le cose cambieranno – sentenziò Phoebe.

Al e Rose si guardarono sconsolati. Da quando Phoebe aveva saputo del suo incarico, ormai, “caposcuola” era diventato il suo secondo nome. Percy era così orgoglioso di lei… del resto tale padre tale figlia.

 

I due cugini avevano deciso di isolarsi nella tranquillità del retro della casa. Stavano lì sdraiati, immersi nei loro pensieri. Tante volte Rose si era chiesta se Al pensasse spesso alla ragazza che gli aveva rubato il cuore. Era sempre tanto silenzioso. Raramente parlava dei suoi sentimenti e in momenti come quello non riusciva a capire a cosa pensasse, o meglio, non ne aveva la certezza. Lo capiva meglio di chiunque altro, lui glielo aveva detto spesso, ma i silenzi di lui la lasciavano sempre perplessa. Era come se non volesse mai aprire una parte di lui. Come se volesse nascondere qualcosa agli altri.

- A cosa stai pensando Rose? – le chiese lui ad un certo punto.

- A cosa si è inventata Millicent per stasera… - mentì lei.

- Bugiarda…

- Al non vale la lettura nel pensiero…

- Con te non ne ho bisogno.

- Stavo pensando a te.

Gli occhi verdi di lui la fissarono – Mi devo preoccupare?

- Scemo… stavo pensando che sei troppo chiuso…

- Non è una novità…

- E’ solo che a volte è come se mettessi delle difese in modo che nessuno riesca a penetrarle…

- Mi pare non sia il tuo caso…

- Lo so che con me ti apri… ma Al…

- Rose non ci pensare, ok? Sto bene. Davvero. Non ti devi preoccupare per me. Piuttosto ti dovresti preoccupare di nostra cugina che sta arrivando veloce come un fulmine.

Al aveva ragione, Millicent arrivava più rapida che mai. Prese Rose e la trascinò senza dir niente su per le scale nella stanza dove ad attenderla c’erano già Victorie, Lily e Phoebe. Millicent chiuse la porta dietro di sé a chiave.

- Molto bene ragazze, da questo momento parte il piano “Girls By Night”! – esclamò Millicent.

- Non doveva essere “Almost-Married-Girls”? – chiese Lily.

- Non mi piace per nulla questa situazione. Ci cacceremo nei guai come al solito, ma scordatevi che questa volta vi aiuterò, dovrete cavarvela da sole – disse Phoebe.

- Phoebe almeno per il mio addio al nubilato potresti evitare i tuoi atteggiamenti da caposcuola? – chiese Victorie esasperata.

- Esatto, stasera non sono ben accetti atteggiamenti da perfettina. Ci divertiremo. Io, Lily e le amiche di Victorie abbiamo già organizzato tutto. Stasera andremo tutte alla “Out of Head House”! – disse tutta eccitata Millicent.

- Non ci posso credere! Alla Out of Head House? Ma non potevate scegliere qualche locale tipo il “Sunrise Flower”? – chiese Phoebe.

- Phoebs è un addio al nubilato, non la riunione del circolo “Leggiamo-i-libri-magici-e-non-ci-interessa-dei-vostri-manici”… - le disse Lily.

- Cos’hai contro quel circolo? – chiese Phoebe.

Millicent la evitò e si concentrò su Rose – Tu approvi non è vero?

- Lei non approva affatto! E’ un prefetto! Non accetterebbe mai un posto del genere! - continuò Phoebe, che voleva mettere il becco ovunque.

- Ha una lingua per parlare Phoebe, lascia parlare Rose! – esclamò Victorie.

Rose aveva sentito parlare spesso della “Out of Head House” da Millicent. La cugina voleva andarci da tempo. Sapeva che quella era l’occasione. Era un locale discoteca, che in particolari giorni diventava anche un locale di spogliarellisti. Spesso lei, Millicent e Samantha avevano tenta di imbucarsi d’estate, ma non era permesso loro di entrare finché non avevano 17 anni, a meno che fossero state accompagnate da qualcuno di più grande. Quella era l’occasione. Non era la sua massimo aspirazione entrare in un locale di spogliarellisti, ma aveva pur sempre 16 anni e sua cugina Victorie meritava un addio al nubilato coi fiocchi.

- Certo che approvo – rispose Rose.

- Che cosa? Tu non puoi approvare! Sei prefetto! Pensa a cosa dirà zia Hermione!

- Phoebe non siamo a scuola ed è il mio addio al nubilato! Zia Hermione non dirà proprio nulla! Anche lei ha partecipato all’addio al nubilato di zia Ginny!

- Ma non sono andate alla “Out of Head House”!

- I tempi cambiano! – rispose Lily.

- E tu pensi di venire?!? Hai 14 anni!

- E’ grande abbastanza!

- Victorie sei impazzita? Non ha l’età adatta!

- Avanti Phoebe! Sta per andare al quarto anno e sappiamo che la nostra Lily è più matura delle ragazze della sua età! Ci saremo noi con lei! – le disse Victorie.

- Appunto! Voi siete sempre state dei pessimi modelli per lei! Se volete andate voi. Ma io e Lily rimarremo a casa! Per nessuna ragione al mondo entrerò in quel posto di poco di buono!

 

- Non posso crederci che mi avete portato in questo posto di streghe arrapate e senza cervello! – urlò Phoebe appena messo pieno dentro la “Out of Head House” in cui c’erano tantissime ragazze e donne che ballavano con gli spogliarellisti, bevevano ed erano servite da camerieri in boxer. Il personale del locale era tutto maschile e non si poteva di certo dire che fossero vestiti.

Il bello delle “serate particolari” della “Out of Head House” era che non solo diventava un normale locale di spogliarellisti per babbane… diventava un vero e proprio paese dei balocchi. C’erano diverse stanze e potevi scegliere il quella dove andare… al bar, al ristorante, allo spettacolo di spogliarello, c’era anche l’agenzia per scegliere quale spogliarellista avere per un’intera serata. Sicuramente quello era il locale più richiesto per gli addii al nubilato.

La serata continuò all’insegna del divertimento (tranne che per Phoebe finché non la fecero ubriacare con la bevanda della casa: Chocolate Hot Chili, una vera bomba afrodisiaca… tanto che la poverina era andata all’agenzia per trovare un compagno per la sera).

C’erano spogliarellisti per tutti i gusti… pompieri, poliziotti, idraulici… sullo stile dei gabbani.

Arrivate le 5 del mattino era ora di tornare a casa anche perché il giorno dopo attendeva loro gli ultimi preparativi del matrimonio e la prova finale.

- Dobbiamo solo trovare Phoebe… - disse Victorie cominciando a guardarsi in giro.

- Era insieme allo spogliarellista vestito da Casanova… - le disse Millicent.

Si divisero in coppie, Victorie e Lily andarono a cercarla verso il ristorante, invece Millicent e Rose verso il bar.

- Non oso immaginare quando si sveglierà domattina… - disse Rose.

- Ci ringrazierà per averle fatto vedere il mondo reale e per averle finalmente trovato un uomo.

- Non penso proprio.

Arrivate al bar videro la cugina seduta sui divanetti che parlava con “Casanova”. Aveva l’aria piuttosto stralunata e rideva di continuo e ovviamente non si reggeva in piedi.

- Ok Mrs Casanova è ora di andare a casa – le disse Millicent.

- Cas… ti presento le mie cugine, non sono belle? Però mi fanno disperare… sono proprio delle monelle… se non ci fossi io a tirarle fuori dai pasticci chissà dove finirebbero…

Rose la prese cercandola di tirarla su e Millicent la aiutò.

- No… ragazze non voglio andare… mi stavo divertendo…

- Ha usato la parola “divertendo”? Ho sentito bene? – chiese Millicent.

- Domani ci ammazzerà di sicuro!

- Finalmente avevo trovato un ragazzo e voi mi portate via da lui… che cugine siete?

- Phoebe quelle era uno spogliarellista…

- E allora? E’ comunque un essere umano con sentimenti… almeno lui era interessato a me… al contrario di quel cretino…

- A chi ti riferisci?

- A quelle faccia da schiaffi e stupido che non è altro…

- Dopo questa descrizione direi che stai parlando di Nick, il mio ex… ma non credo che ti riferisci a lui…

- Oh no no, non è lui… ma sapete che siete proprio belle? Nick è proprio uno scemo… Milly come ha potuto lasciarti non lo so… e Rose… com’è che non ti sei ancora trovata un ragazzo?

Phoebe continuava a parlare e ogni volta cambiava argomento… era proprio partita.

Alla fine le ragazze riuscirono a Trasfigurarsi alla Tana (grazie a Victorie), dove erano già arrivati i ragazzi che non erano in condizioni migliori delle loro.

Hugo, Remus e Stephen erano sdraiati sul divano già addormentati. Appena Ted vide Victorie andò da lei e i due iniziarono a baciarsi piuttosto appassionatamente. Intanto Al, James, Alan, Fred e Michael andavano incontro a Millicent, Rose e Lily che cercavano di tenere in piedi Phoebe. Appena li vide si aggrappò ad Alan – Il mio cugino preferito! Eccolo! Mi sei mancato.

- Ma è ubriaca?! – chiese James.

- Ebbene sì, Phoebe Weasley è alle prese con la sua prima sbornia – ammise Millicent.

I ragazzi si misero a ridere mentre Alan aveva preso in braccio la cugina e la portava al piano di sopra. James prese Lily come un sacco di patate e disse – E’ tardi per te signorina, mamma e papà mi ammazzano se vedono che sei ancora sveglia. E ammazzano anche le tue cugine, visto che dovevate essere di ritorno un’ora fa.

- Ma io voglio restare! Non ho sonno!

- Nessuna protesta ragazzina, è tardi, hai perso l’ultima carrozza e spero tu non abbia lasciato la scarpetta di cristallo da qualche parte perché domani non voglio vedere nessun mago da queste parti che chiede la tua mano perché lo trafiggo.

- Lasciami andare e smettila di fare lo stupido James! – Lily continuava a lamentarsi mentre James tentava di zittirla portandola nella sua stanza.

- Sarà meglio se io porto i tre addormentati nella loro camera prima che si alzi la nonna con i bigodini e in vestaglia… la visione sarebbe peggiore dei nostri genitori arrabbiati… - disse Fred.

- Oh sì molto peggio – approvò Michael e prese la gemella sottobraccio e iniziò a raccontarle com’era andata la serata.

Rose e Al diedero una mano a Fred a mettere a dormire i più piccoli. Poi Fred li salutò restando nella camera che condivideva con Remus.

Rose e Al andarono nella stanza di lei e Millicent, ma probabilmente quella notte la cugina sarebbe rimasta in camera di Michael, avevano parecchie cose da dirsi.

- Passato una bella serata? – le chiese il moro.

- Decisamente sì – disse lei contenta e abbastanza allegra a causa dell’alcool – ma vedo che anche per te deve essere stata una buona serata – continuò lei vedendo il colletto della camicia sporco di rossetto.

- Se lo vede mamma inizia a farsi strane idee…

- Zia Ginny ti chiederebbe subito chi è e quando vi sposate – disse Rose ridendo e pulendo via la macchia di rossetto con un colpo di bacchetta – però a me puoi dire chi è la fortunata…

Al rise – No no… è che una delle spogliarelliste aveva voglia di baciarmi sul collo, ma non è successo niente.

- Ragazzo mio ti conservi troppo per quella vipera… invece ti meriti una ragazza che ti voglia bene, una brava ragazza… che provi quello che provi tu…

- Rosie…

- No Al… sono stufa di vederti con il cuore spezzato a causa sua… devi togliertela dalla testa…

- Non è facile…

- Non ti meriti di soffrire – lo disse sinceramente guardandolo con i grandi occhi blu. Voleva troppo bene ad Al per permettere ad una ragazza qualunque di fargli del male.

Il cugino le sorrise, le rimboccò le coperte e le diede un bacio sulla fronte – Ora dormi…

E si mise a letto anche lui.

- Al?

- Mh?

- Ti voglio bene cuginetto, te l’ho mai detto?

Al rise di nuovo – Ti voglio bene anch’io… grazie che ti preoccupi per me… ma dovresti pensare di più a te stessa… ok?

- Ok.

Ci fu ancora un po’ di silenzio.

- Al?

- Mh?

- Da domani andremo in cerca di una ragazza per te…

Al rise ancora e poi sentì il leggero sospiro di Rose, segno che si era addormentata. Il moro sorrise verso la cugina e si addormentò anche lui.

 

  
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