ATTENZIONE QUESTA
STORIA CONTIENE SPOILERS DI HARRY POTTER AND THE
DEATHLY HALLOWS
Premessa
dell’autrice
Ciao a tutti! Volevo avvisarvi che questa storia ha per protagonisti i figli dei protagonisti di Harry
Potter. Ho preso tutte le informazioni dall’epilogo di HP7 e dalle
interviste alle Rowling. Il resto è tutto
inventato da me. Quest’opera è di mia
fantasia, quindi alcune coppie e alcuni personaggi
sono decisioni prese da me. Con questo penso di aver detto tutto.
Cercherò di aggiornarla quanto prima, ma mancandomi tempo non
sarà facile. Cercherò di scrivere quando
avrò tempo libero, quindi potrebbe volerci un po’ di temo. Spero
vi piacerà e spero lascerete dei commenti. Sono
ben accetti anche dei consigli se volete lasciarli. Buona lettura!
.Poison Heart.
BLUE EYES BLU
-Capitolo1-
It was you who put the clouds around me.
It was you who made the tears
fall down.
It was you who broke my heart
in pieces.
It was you, it was you who made my blue eyes blu.
Oh, I never should have trusted you.
Eric Clapton
– Blue Eyes Blu
Era una mattina di agosto. Faceva
caldo e il sole risplendeva alto nel cielo. Quella poteva essere una delle
tante mattine d’estate in cui regna pace e
tranquillità e in cui la parola chiave è rilassamento. Ma chiaramente nessuna di queste parole poteva definire
l’atmosfera alla Tana. Presto si sarebbe celebrato il matrimonio tra
Victorie Weasley, figlia di Bill e Fleur, e Ted Lupin, figlio di Remus e
Ninfadora. Molly e Fleur, ovviamente, stavano organizzando il matrimonio e volevano
fare le cose in grande stile. Si sapeva da sempre che
Molly adorava queste celebrazioni e per la sua prima nipote era il minimo che
potesse fare (senza contare che stava preparando anche una torta formato
gigantesco con le sue mani). Victorie era anche la primogenita di Fleur, nonché figlia prediletta e la madre voleva che tutto
fosse perfetto. Per organizzare il tutto le due donne avevano
bisogno della famiglia al completo e così tutti i figli e nipoti di
Molly e Arthur da una settimana abitavano alla Tana (che con gli anni era stata
ingrandita per ospitare meglio tutta la grande famiglia, come avrebbero potuto
festeggiare il Natale tutti insieme altrimenti?). Non per
tutti quella situazione era delle migliori, anzi. Chiunque in quella
casa avrebbe voluto fuggire via. Non c’era un minimo di tregua e di privacy.
La frenesia iniziava già di mattino presto, il che
per una delle nipoti dei nonni Weasley era assurdo. Non era mai stata una
fannullona, ma se c’era una cosa che le piaceva fare era dormire. Svegliarsi
con tranquillità. Non concepiva che alle sei di mattina potesse sentire il brusio provenire dal piano di sotto. Come
potevano essere i suoi parenti tanto attivi di prima mattina? La ragazza dai
lunghi capelli ricci castani si rigirò nel letto ancora addormentata. Ma fu una cosa breve. Improvvisamente la porta della sua
camera si spalancò ed un ragazzo dai capelli rossi fiammante e gli occhi
nocciola entrò tutto entusiasta nella camera della cugina urlando:
-Il sole è già alto e risplende mia giovane
pulzella e ti conviene alzarti e metterti la tua gonnella!
La ragazza spalancò i grandi occhi blu e
fulminò con lo sguardo il cugino:
- Frederyck Weasley II se non sparisci immediatamente
dalla mia camera quest’anno
ti metterò in punizione ogni volta che t’incontro! –
minacciò la brunetta.
Fred scoppiò a ridere – Agli ordini prefetto!
– e uscì dalla stanza di lei
canticchiando.
La ragazza si alzò dal letto riluttante e
iniziò a vestirsi. Già sentiva le chiacchiere provenire dal piano
da basso… tutta la famiglia riunita a far
colazione. Si chiedeva se tutti fossero già scesi, ma le urla di sua madre le fecero capire che probabilmente suo
fratello e suo padre stavano ancora ronfando alla grande. Sconsolata
andò verso il bagno ma si arrestò quando
vide la coda che c’era davanti alla porta. James, Alan e Michael
scalpitavano per poter entrare.
- E’ mai possibile che tutte le mattine è la
stessa storia?!? - tuonò Alan
– Victorie esci da quel bagno! Hai già un fidanzato, per
chi diavolo ti devi far bella?!?
- Alan non rompere, io e Millicent abbiamo
bisogno dei nostri tempi!
- C’è dentro anche Millicent?! Oddio… non entrerò mai in
quel bagno… - disse esasperato Michael.
La brunetta stava già cambiando direzione per non incontrare
lo sguardo dei cugini che ancora non si erano accorti di lei, ma dalla
direzione stava arrivando suo padre, Ron, alquanto assonnato.
Quanto la vide esclamò – Rosie, piccola mia!
- e le schioccò un bacio sulla guancia e scese
al piano di sotto rincorso da Hermione che gli diceva qualcosa a proposito
della sveglia.
Immediatamente i tre ragazzi si voltarono in direzione
della cugina con sguardo supplichevole. Se c’era una cosa che Rose sapeva
era che niente e nessuno avrebbe schiodato Victorie e Millicent dal bagno e lei
non aveva alcuna intenzione di litigare con le cugine
con cui probabilmente avrebbe dovuto passare il resto della giornata.
- Non chiedetemi aiuto, sapete benissimo che non posso
farci assolutamente nulla - sentenziò la brunetta.
- Ma con la tua parlantina e i tuoi modi saggi potresti convincere quelle due oche a farci entrare -
cercò di lusingarla James, suo cugino più grande con i capelli
neri e gli occhi castani, figlio di Ginny e Harry.
- James non funziona con me…
- Millicent se non esci immediatamente da quella porta non sei più la mia gemella preferita! -
provò Michael, un ragazzo dai capelli neri e gli occhi castani figlio di
Charlie e Lauren. Charlie era stato l’ultimo a sposarsi, ma quando
conobbe Lauren in Romania capì subito che era
quella giusta.
La porta si spalancò e una versione femminile di
Michael disse – Sono la tua unica e adorata
gemella è inutile che usi questi trucchi - e richiuse la porta.
- Maledizione - disse Alan ormai sull’orlo di una
crisi nervosa. Alan era il secondo figlio di Bill e Fleur, aveva i capelli
rossi e gli occhi azzurri.
Dal piano di sotto stava salendo una
ragazzi dai capelli e gli occhi color nocciola. Si piazzò davanti
ai cugini e chiese – E voi cosa ci fate qui?
- Chiedilo alle tue adorate cugine che sono
in bagno da mezzora - rispose James.
- Incredibile! - esclamò la ragazza spalancando la
porta del bagno e vedendo le cugine intente a
truccarsi – Vi rendete conto che non potete occupare il bagno per così tanto tempo?
- E allora? Cosa
vorresti farci? - chiese Millicent.
- Io sono caposcuola!
Da qui partirono le risate generali.
- Phoebe qui non siamo ad
Hogwarts - disse Alan tra le risate.
Phoebe Weasley era la prima e unica figlia di Percy e
Penelope Light. Aveva la fisionomia della madre… ma era tutta Percy.
Dopo vari litigi i cugini più grandi (avevano tutti
tra i 16 e i 17 anni, tranne Victorie 21) scesero finalmente a colazione dove
ad attenderli c’erano i loro genitori e i cugini più piccoli a cui
Fred faceva i dispetti. Fred era il primogenito di
George e Angelina Johnson. Dopo due anni ebbero Remus. Accanto a Remus
c’erano Stephen e Ninfadora, gli altri figli più piccoli di Bill e
Fleur. Gli unici che mancavano erano Hugo, secondo figlio di Ron e Hermione,
Albus Severus e Lily, secondogenito e terzogenita di Harry e Ginny. A quanto
pareva Lily aveva promesso a zia Hermione che avrebbe svegliato Hugo e Al era andato a darle una mano. Ma a
quanto pareva avevano ottenuto scarsi risultati. Rose ricevette
uno sguardo supplichevole da parte della madre e alzando gli occhi al cielo
tornò al piano di sopra per aiutare i cugini a svegliare il fratello.
Entrando nella stanza vide Lily che provava a svegliare
Hugo con ogni oggetto che trovava nella stanza, gli aveva
anche tolto le coperte e spalancato le finestre, ma era tutto inutile.
Al era seduto sconsolato su una sedia.
- Hugo Weasley ti conviene alzarti se non vuoi che mamma
scopra che all’ultimo compito di pozioni hai copiato da Stephen! –
sentenziò la sorella più decisa che mai.
Dal letto si alzò un ragazzo sui quattordici anni
piuttosto alto e magro con i capelli rosso fuoco, tante lentiggini e gli occhi
color cioccorana e dall’aria preoccupata – Non lo farai vero?
- No se ti alzi subito e entro 5
minuti sei giù a far colazione – il ragazzo uscì come un
fulmine dalla stanza e andò dritto in bagno.
Lily scosse la testa – E’
un caso irrecuperabile – e uscì anche lei ondeggiando la lunga
chioma rossa.
- Solo tu sei in grado di far alzare tuo
fratello – disse ridendo Al.
Anche Rose si mise a ridere e
abbracciò il cugino preferito e compagno di tante avventure.
- Sono contenta che finalmente sei arrivato! Mi mancava la
tua presenza in questa famiglia di matti!
- Sai com’è fatto Matt: il Quidditch prima di
tutto! Quest’anno è il suo ultimo anno e voleva allenare il suo cercatore d’oro.
- Tutto bene la vacanza con lui?
- Sembrava più un allenamento 24 ore su 24, ma in
fondo non è andata male – disse ridendo il ragazzo dai capelli
neri e gli incredibili occhi verdi.
I due scesero assieme ai fratelli al piano di sotto e
tutta la famiglia Weasley continuò la sua chiassosa e abbondante colazione.
Dopo la colazione Rose e Al erano
andati a Diagon Alley a fare le compere per la scuola. Se
c’era una cosa che la brunetta adorava era passare il tempo con Al. Oltre
che suo cugino era anche il suo migliore amico. Erano cresciuti insieme ed lui era l’unico con cui si confidasse e da cui
potersi rifugiare se le cose in casa non andavano bene. Era un po’ la sua
roccia, la sua spalla su cui poter piangere. Quel
ragazzo tanto speciale a cui voleva tanto bene stava crescendo sempre
più in fretta. Guardandolo doveva ammettere che stava
diventando sempre più simile a Harry. Era più maturo rispetto ai
ragazzi della sua età, ma anche molto chiuso. Si apriva solo con lei o
con gli amici più stretti. Da Harry aveva anche ereditato
l’abilità di giocare a Quiddtch. Come il padre, anche Al era cercatore.
- Come procedono i preparativi per il matrimonio?
- Lasciamo stare… la nonna e zia Fleur sembrano
impazzite! Hanno organizzato tutto in modo maniacale! Fanno paura! Sono pure
riuscite a far lavorare Fred, il che è un miracolo!
- Dai… non può
essere così massacrante preparare un matrimonio…
- Ripetilo dopo aver passato una settimana con tutta la
nostra famiglia a pulire tutta la Tana, cucinare con
la nonna, andare a far compere con Victorie, sentire Millicent che si lamenta
del suo ex ragazzo, sorbirti gli scherzi di Fred e tentare di non uccidere
James, Alan e Michael! Senza contare i più piccoli da tenere a bada e
due genitori che non fanno altro che litigare!
Al scoppiò a ridere.
- Non c’è nulla da ridere! Non sai che
inferno ho passato!
- Ma Millicent si è
lasciata con Nick?
- Già e sembra pure definitivo
questa volta, a quanto ho capito Nick ora esce con Elizabeth Macmillan
di Tassorosso.
- La migliore amica di Remus?
- Così diceva Henry…
- Ti senti con Henry?
- Non è colpa mia se mi manda almeno una lettera a
settimana!
- E’ proprio cotto di te!
- Non so più come dirglielo
che non mi interessa.
Al rise di nuovo – Non hai
provato a chiedere a Millicent? Lei sa sempre tutto di tutti.
- Lei non sapeva nulla, così
insieme a Fred sono andati a trovare Henry per avere i dettagli.
- E tu da quando ti interessi
così tanto dei gossip altrui?
- No è che questa
settimana ho sentito il nome di Nick così tante volte che ormai penso di
sapere la loro storia a memoria. Millicent passa da periodi in cui non fa che
nominarlo insultandolo a periodi in cui è depressa. Non so più
come aiutarla, ma so anche che se sento di nuovo il
nome di Nick impazzisco!
Tra le risate e le novità i
due ragazzi continuavano le loro compere a Diagon Alley. Entrarono
al Ghirigoro a prendere le loro nuove
tuniche, poi andarono in libreria. Era piuttosto piena a causa del libro
scritto da Victor Krum: “V.K. - Una leggenda del Quidditch”. Era uscito da
pochi giorni e già ammiratori e ammiratrici si erano fiondati
per prenderne una copia. Quando era uscita la
pubblicità sulla Gazzetta del
Profeta, Ron aveva automaticamente distrutto quella copia del giornale
borbottando che non era possibile che pubblicassero libri del genere visto la
loro inutilità e compromettenti per l’educazione e aveva pure
litigato con Ginny che permetteva che quelle cose finissero sul giornale. Rose sapeva del suo astio per Krum, zia Ginny le raccontava molti
aneddoti di quando andavano lei, Harry e i suoi genitori a scuola. Sapere che
già ai quei tempi Ron e Hermione litigavano l’aveva spaventata.
Sembrava quotidianità sentirli discutere, eppure si amavano tanto, certo
che solo lei poteva “trovarsi” genitori così strani.
- Non è possibile che ci sia tanta gente! Non
arriveremo mai alla cassa!
- Possiamo approfittarne per fare un giro e vedere un
po’ di libri… in effetti ero curiosa di
sapere come era quella di copia di “Mille
e un modi per trasfigurarsi all’estero” visto che quest’anno impareremo a trasfigurarci.
Al non sembrava entusiasta all’idea di andare di
nuovo tra i vecchi scaffali impolverati che invece Rose amava
tanto. L’amore per i libri era una delle tante caratteristiche che aveva
preso da Hermione, oltre ovviamente il talento per qualsiasi materia.
Rose guardando l’amico in faccia capì
subito che l’idea non gli piaceva – D’accordo tu intanto
lasciami i tuoi libri e vai a vedere l’ultimo modello della Fly qualcosa…
Gli occhi di Al si illuminarono
– L’hai vista anche tu la Fly
Explosion? E’ stupenda! Ho letto su un articolo che raggiunge i
- Al ok
ti credo, ora vai!
Il moro sorrise, le diede un bacio sulla guancia e
scappò fuori dal negozio. Quando si iniziava a parlare di Quidditch diventava un
chiacchierone.
Visto che l’attendeva almeno un quarto d’ora
prima di arrivare alle casse decise di andare a trovare quella copia del libro
che aveva visto due giorni fa quando era entrata in
libreria dopo che avevano finito di provare l’ennesimo vestito da
damigella. Victorie non riusciva a decidere quale vestito far indossare a lei e
Millicent per il matrimonio, ma finalmente quel giorno ce
l’aveva fatta. Continuava a girare fra gli scaffali alla ricerca
del libro che non trovava.
- Cerchi questo per caso? – lei chiese con tono
asciutto un ragazzo molto alto e incredibilmente bello con i
capelli biondo argentati e gli occhi color ghiaccio.
Rose si voltò verso il
biondo con aria di chi non vuole essere disturbata. Ma
quando vide che lui aveva in mano il libro che stava cercando decise di
rispondergli – Sì, dove l’hai trovato?
- Là in uno di quegli ultimi scaffali…
peccato che sia l’ultima copia…
- E guarda caso tu hai preso
proprio l’ultima copia del libro che stavo cercando io…
- Rosie cara cosa vorresti
insinuare?
- Non chiamarmi così Malfoy!
- Il tuo amichetto Potter può chiamarti
così!
- Tu no.
- Siamo in vena di litigare…
- No sono in vena di
spaccare-la-faccia-a-Malfoy-se-non-si-toglie-immediatamente-dai-piedi.
Scorpius Malfoy, così si chiamava il ragazzo, iniziò a ridere – Tu vorresti spaccarmi la
faccia? E con quale forza?
- Malfoy ti ho detto di levarti dai piedi.
- Ma come non t’interessava
questo libro? Posso dartelo se vuoi…
Rose alzò un sopracciglio.
Non si fidava di quel Serpeverde, perché mai avrebbe dovuto aiutarla quando era dal primo anno che non si potevano
vedere?
- Vedo che ho attirato la tua attenzione…
- Non riesco a capire perché dovresti farmi un
favore…
- Diciamo invece che sono io che ho bisogno di un
favore…
- Tu, mister-non-chiedo-niente-a-nessuno,
chiedi un favore a me?
- Se non ne avessi bisogno non lo
chiederei e sicuramente non a te.
- Quindi tu mi dai il libro se ti
faccio un favore.
- Esatto.
- E sarebbe?
- Quest’anno sarai la mia
partner a lezione di Trasfigurazioni.
Rose lo guardò incredula
– Stai scherzando vero?
- Affatto. Non sono per niente bravo in Trasfigurazioni,
tu invece sei la migliore.
- Non posso. Sono in coppia con Al.
- Con Potter?! E
allora? Tanto siete culo e
camicia tutto il giorno, se per una lezioni non state insieme come marito e
moglie non vi succede nulla!
- E’ mio cugino, non è
mio marito!
- Ci può sempre essere l’incesto!
- Tu sei malato! – detto ciò stava per andarsene ma lui la bloccò contro uno degli scaffali.
Erano tutti e due in silenzio immobili a guardarsi.
Avevo sguardi di sfida.
- Perché diavolo dovrei
farlo Malfoy? Non resisteremmo una settimana a studiare Trasfigurazioni
insieme. Non ci sopportiamo.
- Ci proveremo. Ho bisogno di sapere Trasfigurazioni.
- Chiedilo alla tua amichetta Zabini, vedrai, potrete
trasfigurarvi insieme, come se già non foste sempre appiccicati.
- E’ un problema?
- Assolutamente.
- Karolyn sarà in coppia con Blake…
- Oh poverino ti ha tradito… ha
scelto il tuo migliore amico… avrai il cuore a pezzi… - lo
canzonò Rose.
- Non sono affari tuoi.
- Hai perfettamente ragione, come non sono affari miei le
tue lezioni di Trasfigurazione.
- Maledizione, perché devi fare tanto la difficile?
- La difficile? Semmai sei tu che
sei insistente e non capisci che non voglio avere nulla a che fare con te!
I due continuavano a guardarsi in cagnesco. Come in tutte
le loro dispute nessuno dei due voleva arrendersi. Ad
un certo punto qualcuno tirò indietro Scorpius.
- Ha detto che non vuole avere
nulla a che fare con te – disse tranquillamente Al parandosi davanti a
Rose.
- Ecco il principe azzurro! Mi chiedevo dove fossi finito!
Weasley la mia proposta è ancora valida. Hai tempo fino all’1
settembre per pensarci, intanto il libro rimarrà con me –
dettò ciò se ne andò.
Rose era più furiosa che
mai: ma anche d’estate doveva incontrare quel viscido Malfoy? Non bastava
già vederlo 9 mesi all’anno?
La rabbia continuava a crescere e la ragazza camminava per
le vie di Diagon Alley lamentandosi con il suo migliore amico, che intanto
riceveva occhiate piuttosto lusingatrici dalle ragazze. Non si poteva di certo dire che Al fosse un brutto ragazzo, anzi. Era molto simile
a Harry, ma anche più bello. Aveva fascino, attirava le ragazze, ma lui
era interessato solo ad una, che ovviamente non poteva avere. Rose era l’unica a sapere di chi fosse innamorato, ormai da
anni, il suo migliore amico, ma ancora non se ne capacitava. Come poteva innamorarsi di una ragazza del genere un ragazzo come lui
non l’aveva mai capito. Erano talmente diversi. Si chiedeva se
qualcosa in comune potessero averla quei due, ma non trovava nulla.
Quando tornarono a casa, nel pomeriggio,
trovarono Fred e Michael che si divertivano a tirare gli gnomi del giardino.
Entrati alla Tana videro una Molly piuttosto allegra che spolverava qua e
là la casa a colpi di bacchetta canticchiando una canzone romantica.
Hugo e Remus stavano dormendo sui divani mentre Phoebe e
Stephen giocavano a scacchi.
I loro genitori erano fuori per fare la spesa per gli
ultimi piatti da preparare per il matrimonio.
James, Alan e Ted erano andati ad affittare una sala alla
“Testa di Porco”, che nel
corso degli anni era diventato un locale più famoso e più grande
che organizzava anche addii al celibato.
Mancavano all’appello solo le ragazze Weasley e Lily
Potter. Rose sapeva che Millicent voleva organizzare un grande addio al
nubilato per Victorie. Del resto Millicent era la regina delle feste. Sapeva
organizzarle in grande stile e sapeva come far
divertire le persone. Rose ricordava ancora
l’anno precedente quando per Halloween dell’anno precedente (il
quinto) Millicent e Fred avevano organizzato una serata del tutto particolare
nella sala comune dei Grifondoro dopo la mezzanotte. I due cugini combinati
insieme erano una miscela esplosiva. Quella sera era
stata indimenticabile per i grifondoro… avevano tirato le 4 del mattino
ballando, bevendo, festeggiando (sì i due cugini Weasley erano riusciti
ad introdurre alcolici a Hogwarts)… ma
altrettanto indimenticabile era stata l’espressione della Montgomery
quando li aveva scoperti… per non parlare di quanti punti avevano
perso… facevano a gara con i Serpeverde per la casa peggiore. Ovviamente
i due astuti cugini avevano fatto un incantesimo per fare in modo che nessuno
da fuori potesse sentire strani rumori… ma si
erano anche dimenticati che l’incantesimo era a tempo determinato…
e scattate le 4 la festa era finita con la sfuriata della Montgomery.
Date le premesse (l’episodio di Halloween era uno
dei tanti episodi combinati o da Millicent o da Fred, senza considerare che se
avevano anche l’appoggio di Michael, James e Alan le cose potevano solo
peggiorare) Rose non osava immaginare il programma che aveva
organizzato Millicent. Non sapeva ancora nulla perché la cugina
le aveva detto che sarebbe stata una sorpresa. Ma sapeva che quella sera avrebbe saputo tutto. Era da tutta
la settimana che Millicent (oltre ad insultare Nick) stava preprando un diabolico
piano cercando qualsiasi informazione su cosa piacesse a Victorie e ormai Rose sospettava che le sedute in bagno delle due cugine fossero
le prove per il trucco e i vestiti da indossare per l’addio al nubilato. Oltretutto Lily stava seguendo le orme della cugina. Era la
ragazza più popolare del suo anno e con Millicent come maestra sapeva
come organizzare le cose, ma Lily era più
“raffinata”, meno festaiola di Millicent, sapeva come non farsi
beccare o come non creare troppo casino.
- Tutta questa calma è sospetta…
- Lo sai che James, Alan e Ted andavano ad organizzare
l’addio al celibato.
- Sì ma non sentire le voci della mia cara
sorellina e delle nostre cugine mi spaventa…
conoscendole sarebbero in giro per la casa a cercare mollette o cose varie lasciate
in giro… o a fare le prove dei vestiti e chiedere come stanno…
- Staranno organizzando tutto per domani sera… non voglio sapere cos’hanno in mente quelle fuori di
testa… ma con me come caposcuola da quest’anno
le cose cambieranno – sentenziò Phoebe.
Al e Rose si guardarono sconsolati. Da
quando Phoebe aveva saputo del suo incarico, ormai, “caposcuola”
era diventato il suo secondo nome. Percy era così orgoglioso di
lei… del resto tale padre tale figlia.
I due cugini avevano deciso di isolarsi nella
tranquillità del retro della casa. Stavano
lì sdraiati, immersi nei loro pensieri. Tante volte Rose si era chiesta
se Al pensasse spesso alla ragazza che gli aveva rubato il cuore. Era sempre
tanto silenzioso. Raramente parlava dei suoi sentimenti e in momenti come
quello non riusciva a capire a cosa pensasse, o
meglio, non ne aveva la certezza. Lo capiva meglio di chiunque altro, lui
glielo aveva detto spesso, ma i silenzi di lui la
lasciavano sempre perplessa. Era come se non volesse mai aprire una parte di lui. Come se volesse nascondere qualcosa agli
altri.
- A cosa stai pensando Rose? – le chiese lui ad un
certo punto.
- A cosa si è inventata Millicent per
stasera… - mentì lei.
- Bugiarda…
- Al non vale la lettura nel pensiero…
- Con te non ne ho bisogno.
- Stavo pensando a te.
Gli occhi verdi di lui la fissarono
– Mi devo preoccupare?
- Scemo… stavo pensando che sei
troppo chiuso…
- Non è una novità…
- E’ solo che a volte è come se mettessi
delle difese in modo che nessuno riesca a penetrarle…
- Mi pare non sia il tuo caso…
- Lo so che con me ti apri… ma Al…
- Rose non ci pensare, ok? Sto
bene. Davvero. Non ti devi preoccupare per me. Piuttosto ti dovresti
preoccupare di nostra cugina che sta arrivando veloce come un fulmine.
Al aveva ragione, Millicent
arrivava più rapida che mai. Prese Rose e la trascinò senza dir
niente su per le scale nella stanza dove ad attenderla c’erano già
Victorie, Lily e Phoebe. Millicent chiuse la porta dietro di sé a
chiave.
- Molto bene ragazze, da questo momento parte il piano
“Girls By Night”! – esclamò Millicent.
- Non doveva essere “Almost-Married-Girls”? – chiese Lily.
- Non mi piace per nulla questa situazione. Ci cacceremo
nei guai come al solito, ma scordatevi che questa
volta vi aiuterò, dovrete cavarvela da sole – disse Phoebe.
- Phoebe almeno per il mio addio al nubilato potresti
evitare i tuoi atteggiamenti da caposcuola? – chiese Victorie esasperata.
- Esatto, stasera non sono ben accetti atteggiamenti da perfettina. Ci divertiremo. Io, Lily e le amiche di Victorie
abbiamo già organizzato tutto. Stasera andremo
tutte alla “Out of Head House”! – disse
tutta eccitata Millicent.
- Non ci posso credere! Alla Out of Head House? Ma non potevate scegliere
qualche locale tipo il “Sunrise Flower”? – chiese Phoebe.
- Phoebs è un addio al
nubilato, non la riunione del circolo “Leggiamo-i-libri-magici-e-non-ci-interessa-dei-vostri-manici”…
- le disse Lily.
- Cos’hai contro quel
circolo? – chiese Phoebe.
Millicent la evitò e si concentrò su Rose
– Tu approvi non è vero?
- Lei non approva affatto!
E’ un prefetto! Non accetterebbe mai un posto del genere! -
continuò Phoebe, che voleva mettere il becco ovunque.
- Ha una lingua per parlare Phoebe,
lascia parlare Rose! – esclamò Victorie.
Rose aveva sentito parlare spesso
della “Out of Head House”
da Millicent. La cugina voleva andarci da tempo. Sapeva che quella era
l’occasione. Era un locale discoteca, che in
particolari giorni diventava anche un locale di spogliarellisti.
Spesso lei, Millicent e Samantha avevano tenta di imbucarsi d’estate, ma
non era permesso loro di entrare finché non avevano 17 anni, a meno che fossero state accompagnate da qualcuno di
più grande. Quella era l’occasione. Non era la
sua massimo aspirazione entrare in un locale di spogliarellisti,
ma aveva pur sempre 16 anni e sua cugina Victorie meritava un addio al nubilato
coi fiocchi.
- Certo che approvo –
rispose Rose.
- Che cosa? Tu non puoi
approvare! Sei prefetto! Pensa a cosa dirà zia Hermione!
- Phoebe non siamo a scuola ed è il mio addio al
nubilato! Zia Hermione non dirà proprio nulla! Anche
lei ha partecipato all’addio al nubilato di zia Ginny!
- Ma non sono andate alla
“Out of Head House”!
- I tempi cambiano! – rispose Lily.
- E tu pensi di venire?!? Hai 14
anni!
- E’ grande abbastanza!
- Victorie sei impazzita? Non ha l’età
adatta!
- Avanti Phoebe! Sta per andare al quarto anno e sappiamo
che la nostra Lily è più matura delle ragazze della sua
età! Ci saremo noi con lei! – le disse Victorie.
- Appunto! Voi siete sempre state dei pessimi modelli per lei!
Se volete andate voi. Ma io e Lily
rimarremo a casa! Per nessuna ragione al mondo entrerò in quel posto di
poco di buono!
- Non posso crederci che mi avete
portato in questo posto di streghe arrapate e senza cervello! –
urlò Phoebe appena messo pieno dentro la “Out of Head House” in cui c’erano tantissime ragazze e
donne che ballavano con gli spogliarellisti, bevevano ed erano servite da camerieri in boxer. Il
personale del locale era tutto maschile e non si poteva di certo dire che fossero vestiti.
Il bello delle “serate particolari” della
“Out of Head House” era che non solo
diventava un normale locale di spogliarellisti per babbane… diventava un vero e proprio paese dei
balocchi. C’erano diverse stanze e potevi scegliere il
quella dove andare… al bar, al ristorante, allo spettacolo di
spogliarello, c’era anche l’agenzia per scegliere quale
spogliarellista avere per un’intera serata. Sicuramente quello era il
locale più richiesto per gli addii al nubilato.
La serata continuò all’insegna del divertimento
(tranne che per Phoebe finché non la fecero ubriacare con la bevanda
della casa: Chocolate Hot Chili, una vera bomba afrodisiaca… tanto che la poverina era andata
all’agenzia per trovare un compagno per la sera).
C’erano spogliarellisti
per tutti i gusti… pompieri, poliziotti, idraulici… sullo stile dei
gabbani.
Arrivate le 5 del mattino era ora
di tornare a casa anche perché il giorno dopo attendeva loro gli ultimi
preparativi del matrimonio e la prova finale.
- Dobbiamo solo trovare Phoebe… - disse Victorie
cominciando a guardarsi in giro.
- Era insieme allo spogliarellista
vestito da Casanova… - le disse Millicent.
Si divisero in coppie, Victorie e Lily andarono
a cercarla verso il ristorante, invece Millicent e Rose verso il bar.
- Non oso immaginare quando si
sveglierà domattina… - disse Rose.
- Ci ringrazierà per averle fatto
vedere il mondo reale e per averle finalmente trovato un uomo.
- Non penso proprio.
Arrivate al bar videro la cugina
seduta sui divanetti che parlava con “Casanova”. Aveva l’aria
piuttosto stralunata e rideva di continuo e ovviamente non si reggeva in piedi.
- Ok Mrs
Casanova è ora di andare a casa – le disse
Millicent.
- Cas… ti presento le mie cugine, non sono belle? Però mi fanno
disperare… sono proprio delle monelle… se non ci fossi
io a tirarle fuori dai pasticci chissà dove finirebbero…
Rose la prese cercandola di
tirarla su e Millicent la aiutò.
- No… ragazze non voglio
andare… mi stavo divertendo…
- Ha usato la parola “divertendo”? Ho sentito
bene? – chiese Millicent.
- Domani ci ammazzerà di sicuro!
- Finalmente avevo trovato un ragazzo e voi mi portate via da lui… che cugine siete?
- Phoebe quelle era uno
spogliarellista…
- E allora? E’ comunque un essere umano con sentimenti… almeno lui
era interessato a me… al contrario di quel cretino…
- A chi ti riferisci?
- A quelle faccia da schiaffi e stupido che non è
altro…
- Dopo questa descrizione direi
che stai parlando di Nick, il mio ex… ma non credo che ti riferisci a
lui…
- Oh no no,
non è lui… ma sapete che siete proprio belle? Nick è
proprio uno scemo… Milly come ha potuto
lasciarti non lo so… e Rose… com’è che non ti sei
ancora trovata un ragazzo?
Phoebe continuava a parlare e ogni volta cambiava
argomento… era proprio partita.
Alla fine le ragazze riuscirono a Trasfigurarsi alla Tana
(grazie a Victorie), dove erano già arrivati i ragazzi che non erano in
condizioni migliori delle loro.
Hugo, Remus e Stephen erano sdraiati sul divano già
addormentati. Appena Ted vide Victorie andò da lei e i due iniziarono a
baciarsi piuttosto appassionatamente. Intanto Al, James,
Alan, Fred e Michael andavano incontro a Millicent, Rose e Lily che cercavano
di tenere in piedi Phoebe. Appena li vide si aggrappò ad Alan – Il
mio cugino preferito! Eccolo! Mi sei mancato.
- Ma è ubriaca?! –
chiese James.
- Ebbene sì, Phoebe
Weasley è alle prese con la sua prima sbornia – ammise Millicent.
I ragazzi si misero a ridere mentre
Alan aveva preso in braccio la cugina e la portava al piano di sopra. James
prese Lily come un sacco di patate e disse – E’
tardi per te signorina, mamma e papà mi ammazzano se vedono che sei
ancora sveglia. E ammazzano anche le tue cugine, visto
che dovevate essere di ritorno un’ora fa.
- Ma io voglio restare! Non ho
sonno!
- Nessuna protesta ragazzina, è tardi, hai perso
l’ultima carrozza e spero tu non abbia lasciato la scarpetta di cristallo
da qualche parte perché domani non voglio vedere nessun mago da queste
parti che chiede la tua mano perché lo
trafiggo.
- Lasciami andare e smettila di fare lo stupido James!
– Lily continuava a lamentarsi mentre James
tentava di zittirla portandola nella sua stanza.
- Sarà meglio se io porto i tre addormentati nella
loro camera prima che si alzi la nonna con i bigodini e in vestaglia… la
visione sarebbe peggiore dei nostri genitori arrabbiati…
- disse Fred.
- Oh sì molto peggio – approvò Michael
e prese la gemella sottobraccio e iniziò a raccontarle com’era
andata la serata.
Rose e Al diedero una mano a Fred
a mettere a dormire i più piccoli. Poi Fred li salutò restando
nella camera che condivideva con Remus.
Rose e Al andarono nella stanza di lei
e Millicent, ma probabilmente quella notte la cugina sarebbe rimasta in camera
di Michael, avevano parecchie cose da dirsi.
- Passato una bella serata? – le chiese il moro.
- Decisamente sì –
disse lei contenta e abbastanza allegra a causa dell’alcool – ma
vedo che anche per te deve essere stata una buona serata –
continuò lei vedendo il colletto della camicia sporco di rossetto.
- Se lo vede mamma inizia a farsi
strane idee…
- Zia Ginny ti chiederebbe subito chi è e quando vi
sposate – disse Rose ridendo e pulendo via la
macchia di rossetto con un colpo di bacchetta – però a me puoi
dire chi è la fortunata…
Al rise – No no… è che una delle spogliarelliste aveva
voglia di baciarmi sul collo, ma non è successo niente.
- Ragazzo mio ti conservi troppo per quella vipera…
invece ti meriti una ragazza che ti voglia bene, una brava ragazza… che
provi quello che provi tu…
- Rosie…
- No Al… sono stufa di vederti con
il cuore spezzato a causa sua… devi togliertela dalla testa…
- Non è facile…
- Non ti meriti di soffrire – lo
disse sinceramente guardandolo con i grandi occhi blu. Voleva troppo
bene ad Al per permettere ad una ragazza qualunque di
fargli del male.
Il cugino le sorrise, le
rimboccò le coperte e le diede un bacio sulla fronte – Ora
dormi…
E si mise a letto anche lui.
- Al?
- Mh?
- Ti voglio bene cuginetto,
te l’ho mai detto?
Al rise di nuovo – Ti
voglio bene anch’io… grazie che ti preoccupi per me… ma
dovresti pensare di più a te stessa… ok?
- Ok.
Ci fu ancora un po’ di silenzio.
- Al?
- Mh?
- Da domani andremo in cerca di una ragazza per te…
Al rise ancora e poi sentì
il leggero sospiro di Rose, segno che si era addormentata. Il moro sorrise
verso la cugina e si addormentò anche lui.