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Autore: Alessandra    22/02/2013    5 recensioni
Draco Malfoy è deluso dalla vita, ma soprattutto, deluso dalle donne.
Però Malfoy non sa che le donne non sono tutte uguali...
Una situazione particolare gli insegnerà ad andare ben oltre le apparenze.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ron Weasley, Theodore Nott | Coppie: Blaise/Pansy, Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                           D. come Draco, M. come Misogino   Cap. 35° 








*credit: le parole in inglese non appartengono a me ma fanno parte del testo della nota canzone dei Queen, "The show must go on", secondo me molto adatta a questo capitolo.
Buona lettura !

                                                                                                                                                                                  * * *



Nott uscì correndo dal bagno delle ragazze del sesto piano. Per poco una massiccia Tassorosso del terzo anno non lo aveva affatturato quando l'aveva visto entrare con un fare molto losco e guardarsi intorno con maniacale interesse.
- Fiuu... - pensò stancamente - Quasi era meglio trovarci Zabini dentro, almeno lui non ha delle braccia così muscolose!
- Nott! - la voce di Harry Potter lo fece voltare - Ti ha chiamato Malfoy?
- Sì, Potter ! - rispose lui cordialmente, mettendo le mani in tasca mentre il Grifondoro scendeva le scale che li separavano - Anche se avrei preferito fare altro... ho cercato in tutti i bagni delle ragazze ma non ho avuto fortuna. Pensa che non ho neanche trovato Mirtilla al secondo piano, almeno potevo farmi aiutare da lei nelle ricerche. Un fantasma sarebbe tornato parecchio utile.
Harry accennò un sorriso - Dubito che ti avrebbe aiutato visto che l'ultima volta che l'hai vista le hai lanciato un Petrificus Totalus.
Nott sembrò rifletterci su per qualche secondo - Insulsi dettagli... avrei potuto sempre usare l'Imperio! - rispose infine, con tanto di sorriso.
- Non avrebbe quel sorriso se fosse qui Hermione e gli sentisse dire una cosa del genere...- pensò il Grifondoro, guardando l'ora.
- Comunque il coprifuoco è appena scattato... - disse a Nott, guardandosi intorno preoccupato. - Se incontriamo qualche professore adesso, secondo me, sarebbe meglio raccontare tutta questa storia. Almeno potremmo cercare di farci aiutare piuttosto che finire in punizione.
Nott lo guardò stralunato - Raccontare cosa? Che Blaise ha rapito la Granger perché la ricattava insieme a Draco?
Harry lo guardò, un po' titubante - Magari solo la storia di Zabini che rapisce Hermione ...
- E come la metti con la foto che ha la Granger? Con quella verrebbero espulsi sia lei che Draco. Pensavo che ci tenessi ad averla ancora ad Hogwarts! - rispose Theodore con le sopracciglia aggrottate.
- Di cosa parli? - esclamò subito Harry, un po' confuso - Quella foto non esiste più, la foto che ha Hermione è stata manipolata... si vedono Zabini e la Parkinson, non lei e Malfoy.
Theodore lo fissò basito per qualche secondo prima di sospirare pazientemente.
- Da quanto mi dici, credo che tu non sappia che l'incantesimo di trasfigurazione che ha lanciato la Granger si possa esercitare solo su di una copia del soggetto da trasfigurare e non su di un originale.
Harry era a bocca aperta - C...Cosa? - balbettò - Vuoi dire che Hermione ha dovuto prima copiare la foto per poterla modificare? Perché? - chiese stupito.
- A causa di una regola che ha posto il Ministero della Magia per evitare che ai processi si possano modificare delle prove schiaccianti. Infatti, se viene distrutta l'originale, anche la sua copia contraffatta sparisce... ma la copia che Draco mi ha mostrato prima è ancora intera, quindi anche l'originale esiste ancora - spiegò Nott, con le mani in tasca - Sicuramente anche Zabini sa questa cosa, per questo conta sul fatto che non faremmo intervenire nessun professore.
Harry ingoiò a vuoto. Adesso sì che erano nei guai.
Si ritrovò a maledire la sua disattenzione in classe, se avesse conosciuto quel particolare da subito non sarebbe rimasto così tranquillo. Aveva cullato fin dall'inizio l'idea di chiamare la McGranitt e mettere fine a quella storia, ma per farlo la foto originale scattata da Zabini non sarebbe dovuta esistere.
Quella inaspettata rivelazione aveva rovinato tutto!
- Su, Potter, non fare quella faccia! - disse Theodore, quasi divertito.
- Te la sei vista più brutta di così in molte occasioni! Hai affrontato un basilisco ed un Ungaro Spinato, per tutti i calderoni!
- E' vero. - gli concesse il Grifondoro - Ma un Ungaro Spinato non espellerebbe Hermione da scuola e costringerebbe me a pulire l'archivio di Piton per una settimana! - puntualizzò, con una punta di amarezza.
- Magari ti mangerebbe.
- Magari... - rispose Harry, tra sé e sé.


- Visto che mi hai chiesto solo del diario, deduco che tu abbia trovato almeno la foto... - disse Draco, fissando Zabini con uno sguardo selvaggio - Perché se così non fosse ... appena potrò, giuro sul nome dei Malfoy che ti scorticherò vivo pezzo per pezzo, fino a quando non mi implorerai di ucciderti.
Per tutta risposta, Blaise sorrise - Sono molto impressionato dal tuo zelo...ma non vorrei spezzare i tuoi sogni consolatori visto che ho proprio la foto originale, anche se al momento non posso mostrartela per ovvie ragioni... - guardò per un secondo Hermione, che lentamente stava iniziando a riacquistare i sensi.
- Ma grazie a quella, mi assicurerò un'ottima "protezione" dalla vostra eventuale vendetta. O vuoi che oltre al fatto che si dimentichi quello che prova per te, venga anche espulsa da scuola ? Davvero le toglieresti quello che ama di più ?
Malfoy strinse nuovamente i pugni, trattenendosi a stento dal lanciarsi sul compagno. Ma doveva pensare ad Hermione in quel momento. Non poteva perdere la calma e fare qualcosa di stupido, ma soprattutto, irreparabile.
- D...Draco? - la debole voce di della ragazza lo raggiunse, costringendo Malfoy a staccare gli occhi da Zabini e posarli su di lei. Il suo sguardo era così freddo e triste che la Grifondoro, invece di rallegrarsi della sua presenza, si spaventò.
- Mi dispiace, non sono riuscita a non fargli prendere la foto... visto che l'avevo con me... - sussurrò, con il fiato corto.
- Non preoccuparti... non è stata colpa tua. - le rispose Malfoy, con il tono più dolce che riuscì a trovare.
- Bene, ora che sei sveglia... - iniziò Zabini, posandola a terra e trattenendola per le mani legate.
- The show must go on !! - esclamò compiaciuto, puntando la bacchetta da Hermione a Draco.
- Forza... - lo esortò, con un sorriso velenoso - Stasera mi sento generoso e ti darò persino la possibilità di dirle addio.
Draco ed Hermione si guardarono.
Lo sguardo che le rivolse fu colmo di sofferenza. Mai aveva visto Draco Malfoy fissarla con un'espressione così ferita e tenera allo stesso tempo.
- C... Che vuol dire che devi dirmi addio? - pigolò Hermione, sentendo la gola completamente arida.
Draco distolse lo sguardo, volgendolo a terra, e rimase in silenzio.
- Forza, Draco... - lo incalzò Zabini - Se non ti sbrighi fra poco morirete assiderati!
Malfoy trasse un profondo respiro e si avvicinò lentamente a lei, leggendo paura nei suoi occhi. Paura dell'ignoto, delle conseguenze.
- Zabini vuole cancellarti la memoria a partire dal giorno in cui è stata scattata la foto...o almeno, ti dimenticherai solamente di aver letto il diario di Blaise e... - le corde vocali sembrarono a Draco pesantissime, ormai del tutto congelate -...della parte che mi riguarda, compresi tutti i sentimenti che adesso provi per me.
- Che cosa? - scattò lei, allarmata.
- Hai capito bene Hermione, credo che questo sia un addio.
- Torneremo a detestarci quindi? Come se non fosse successo nulla tra noi? - chiese lei sconvolta. Non poteva essere vero ! Non era possibile che stessero avendo quella conversazione.
Draco distolse lo sguardo - Solo te tornerai a farlo... - disse solamente.
A quelle parole Hermione non resse più.
La sua testa saettò verso Zabini - Non farlo! - lo implorò - Ti dirò dov'è il diario, ma solo quando avrai posato la bacchetta. Poi se vorrai potrai tenerti la foto... ma non voglio perdere alcun ricordo, ti prego...
Sentire la Grifondoro implorare Zabini a quel modo non fece che stringere maggiormente il cuore a Malfoy... doveva fare qualcosa... ma cosa?
Blaise la guardò per un interminabile minuto, prima di scoppiare a ridere come un folle. Quasi si rotolò nella neve dalle tante risa.
Draco approfittò di quei pochi ed inaspettati secondi per sussurrare un paio di parole alla ragazza.
- Foto...pantaloni... - disse enigmatico, rivolgendo poi uno sguardo eloquente verso Blaise.
Che voleva dire? Si chiese Hermione, ma dopo aver osservato Zabini mettere la mano sinistra in tasca, capì.
Draco le stava dicendo che Il Serpeverde aveva la foto nella tasca dei pantaloni, e bastò un secondo sguardo di Malfoy per capire che gli serviva il suo aiuto per distrarlo.
- Che ridere, Mezzosangue... - disse Blaise, dopo che si fu ripreso - Ma come, hai letto il mio diario e non hai capito quale sia il mio vero scopo in tutto questo?
Hermione sussultò, certo che sapeva quale fosse.
- Vuoi farlo soffrire, è così? - gli rispose bruscamente - Ma credo che tu non ti stia certo impegnando tanto, non otterrai nulla cancellandomi la memoria. Anzi, rischi di non ritrovare più il tuo prezioso diario.
- Touchè, Granger. - disse Blaise, per nulla intimorito - Se non ti ricorderai il diario significa che non lo cercherai, quindi avrò tutto il tempo per trovarlo io... e poi quello che dici è del tutto inesatto. Vero, Draco?
Hermione si girò verso Malfoy - Non puoi permettergli di farlo! - gli urlò contro, cercando di rimanere calma.
Draco le regalò uno sguardo rassegnato - Non posso farci nulla, Hermione, sono disarmato e preferisco che tu mi odi piuttosto che saperti morta.
- C...Cosa ... sapermi morta? - cercò di chiedere, ma lui la bloccò, toccandole delicatamente le labbra con un dito.
Draco sospirò - Ti assicuro che è la prima volta che lo dico a qualcuno, ma penso di non essere mai stato così sicuro su qualcosa prima di oggi...e se non lo faccio ora, credo che non potrò farlo mai più. - nonostante tutto quel freddo, Hermione notò un leggero colorito sulle sue guance.
Lo vide prendere un bel respiro - Io ... ti amo, Hermione... - le disse, baciandole delicatamente le labbra, prima di tornare a guardarla teneramente.
La Grifondoro era senza parole. Completamente senza parole.
Draco Malfoy le stava dicendo di amarla proprio qualche secondo prima che Zabini lo cancellasse dalla sua mente e dal suo cuore.
Sentì le guance umide e si accorse solo in quel momento che stesse piangendo.
Anche lei lo amava, eccome se lo amava! Gridò una vocina nella sua testa...
Ed anche se non si sarebbe mai ricordata di quella sera e di averlo fatto, lei doveva dirglielo.
Malfoy doveva sapere che anche Hermione Granger era innamorata di lui.
- Perfetto. - disse Blaise, impaziente prima che lei potesse rispondergli.
- Dì addio ai tuoi ricordi ora. - puntò la bacchetta sulla ragazza.
- NO, ASPETTA!!! - urlò Draco, prima di lanciarsi verso di lui.
Zabini fu lesto, si girò verso Malfoy e gli lanciò uno Schiantesimo che il biondo Serpeverde scansò di un soffio, prima che si infrangesse su di una roccia vicina, proiettandosi nel freddo cielo di dicembre in una miriade di scintille rosse.
- Che cosa credevi di fare, eh? Rassegnati a perderla e basta! - sibilò astioso verso Draco.
Fu in quel momento che Hermione riprese il controllo di sé e del suo splendido cervello. Si alzò in tutta la sua statura, assumendo una posa quasi felina, bellissima.
- Zabini... - tuonò, con uno sguardo da predatore ferito che vuole assestare l'ultimo morso ben piazzato al suo carnefice.
- Prima che mi cancelli la memoria devo dirti una cosa... - continuò con voce sicura, sapendo di condannarsi da sola ma volendo batterlo al suo stesso gioco. - Il diario non è a Hogwarts, ieri l'ho spedito a tua madre imitando la tua calligrafia.


Another hero, another mindless crime
Behind the curtain, in the pantomime
Hold the line, does anybody want to take it anymore
The show must go on
The show must go on, yeah

Un altro eroe, un altro crimine inutile
Dietro il sipario, nella pantomima
Resta in linea, sì qualcuno vuole prendere di più
Lo spettacolo deve continuare
Lo spettacolo deve andare avanti, sì


- Ehi, Nott! - chiamò Harry, avvicinandosi a grandi passi ad una finestra - Vieni a vedere!
Erano scesi fino al primo piano per cercare Malfoy, visto che si era offerto di controllare i primi piani ed il parco. Ma anche del Serpeverde non vi erano tracce.
Theodore gli si affiancò - Cosa? - chiese, non vedendo nulla.
- Ho visto delle scintille da incantesimo provenire da quella parte. - rispose il Grifondoro, indicando un punto imprecisato nel buio.
- Mmm... in quella direzione c'è il Lago Nero. - commentò Nott, aggrottando le sopracciglia.
- Forse dovremmo andare a vedere.
Dopo un cenno di intesa, Theodore ed Harry fecero per imboccare le scale che li avrebbero portati all'ingresso della scuola, ma qualcuno sbarrò loro la strada.
- Uh... - esclamò Pansy Parkinson, disgustata - Nott... come puoi essere finito così in basso? Addirittura infrangi le regole insieme ad Harry Potter... Se lo sapesse Piton come minimo gli cadrebbero i capelli.
- Magari ci guadagnerebbe in immagine. - rispose invece Harry, strappando a Nott un sorrisetto.
- Molto divertente, Potter... - rispose Pansy, avvicinandosi ai due ragazzi - Comunque vi conviene ritornare ai vostri dormitori o sarò costretta a togliervi punti.
- C...Cosa? - scattò Harry, indispettito - Non puoi abusare della tua autorità di Prefetto per coprire Zabini!
Pansy rimase impassibile - Io non sto coprendo proprio nessuno. - disse, con fare innocente.
- Balle! Oggi non è certo il giorno della tua ronda. - Intervenne Nott, facendo un passo avanti.
- Quindi l'unica autorità che puoi esercitare è giusto quella di chiamare un Professore o un Caposcuola.
- Siete fuori dalle vostre Sale Comuni dopo il coprifuoco, quindi avete comunque torto, Theodore. - gli rispose lei, guardandosi le unghie laccate - E non vi converrebbe che chiamassi veramente Piton, perché sai bene quanto odi essere svegliato nel cuore della notte per punire chi trasgredisce alle regole.
Harry e Nott si guardarono. Purtroppo Pansy aveva ragione, se fosse arrivato veramente Piton sarebbero finiti in un mare di guai e non sarebbero stati per niente d'aiuto ad Hermione e Draco.
Harry sospirò mettendo una mano verso la tasca dei pantaloni, dove teneva la bacchetta. Se fosse stato costretto non si sarebbe fatto scrupoli sul fatto che la Parkinson fosse una ragazza. L'avrebbe attaccata senza rimorsi se questo avesse significato salvare la vita di Hermione.
Ma Nott, che aveva seguito il suo gesto con lo sguardo, gli fece un cenno negativo.
Sicuramente voleva evitare un confronto con lei, se possibile.
- Pansy... - provò Theodore, cercando di farla ragionare - Sei ancora in tempo per non finire nei guai, lasciaci passare.
Gli occhi della Parkinson si accesero - Mi stai minacciando, per caso? - chiese impettita.
- Assolutamente no. - disse Theodore, affabile - Sto solo dicendo la verità. Zabini ha preso la Granger, ma tu questo lo sai già, vero? - Pansy non gli rispose, così Nott continuò - Forse però non sai che cosa Blaise abbia veramente intenzione di farle.... e che Draco, comunque, sia riuscito a raggiungerlo. Però io un'idea ce l'ho, visto che ho diviso per anni la stanza con lui...e ti assicuro che non è bella, né per la Granger, né per Draco. Finiranno per uccidere la Grifondoro o, peggio ancora, si ammazzeranno fra loro.
Lo sguardo sicuro di Pansy vacillò.
L'argomento "Malfoy vs Zabini" era il suo punto debole, constatò con gioia Harry. Nott era veramente bravo a manipolare le persone, esattamente come Draco o Blaise. Si chiese stupidamente se a Serpeverde facessero un corso intensivo di Manipolazione, per chi non fosse in pari.
- Draco è con loro? Sei sicuro? - chiese alla fine la Serpeverde, con un velo di preoccupazione.
- Sì... a giudicare dalle scintille rosse che ho visto nel parco. - si intromise Harry, volendo rincarare la dose alla ragazza - Visto che Malfoy li stava cercando come un pazzo, sicuramente non sta succedendo niente di buono là fuori.
- Ma non dovevano incontrarsi! - sbottò Pansy, improvvisamente scossa - Blaise doveva solo prendere le sembianze di Weasley per poi baciare la Granger!
Harry e Nott si guardarono a bocca aperta.
- Io dovevo stare qui fino a che non sarebbero passati per poterli fotografare...tutto qui! - disse, indicando la borsa - Così Draco l'avrebbe lasciata per tornare con me!
Nott sospirò incrociando le braccia, - Povera e sciocca Parkinson !- pensò con una punta di amarezza - Be', non erano queste le sue intenzioni, Pansy, visto che abbiamo trovato il vero Weasley e l'effetto della Polisucco credo che a quest'ora sia svanito da un pezzo. Blaise è molto bravo a mentire... anzi, dovresti saperlo meglio di tutti visto quello che è successo con Draco. -disse invece ad alta voce, guardandola fisso negli occhi.
Pansy arrossì, colpevole.
Cercò di rispondergli male ma non ci riuscì.
Dentro di lei sapeva che le parole di Nott non fossero campate del tutto in aria. Non era la prima volta che dubitava delle intenzioni di Blaise, ed il fatto che fosse sparito con la Granger non fece che ingigantire i suoi dubbi.
- Non vuoi finire ad Azkaban, vero Parkinson? - aggiunse Harry, guadagnandosi uno sguardo spaurito dalla Serpeverde - Perché se tu adesso non mi lasci passare e succede qualcosa ad Hermione, è lì che finirai, insieme al tuo amico Zabini.
Le parole di Harry sortirono l'effetto voluto. Gli occhi di Pansy divennero lucidi e le tremò il labbro.
- Va bene, ho capito! - disse rabbiosa, sentendosi usata ed umiliata.
- Passate pure, ma non osate fare il mio nome se succede qualcosa... negherò fino alla morte... - il suoi occhi corvini si posarono su Harry - ...che non è detto che sia la mia... - detto questo, scappò a testa bassa, senza dare il tempo ai due ragazzi di dire qualcosa.
Per un attimo Harry si rese conto di provare pena per lei.
- Non ti preoccupare, Potter. - gli disse Theodore, vedendolo fissare cupamente il punto dove era scappata Pansy.
- La conosco, non farà nulla del genere...
Harry lo guardò - Non stavo pensando alle sue minacce... - gli disse solamente.
Theodore ricambiò il suo sguardo e capì.
Potter era veramente un sentimentale a volte e questa sua nobiltà d'animo gli avrebbe procurato solo fastidi in futuro, pensò accigliato.
- Le passerà presto... ed avrà sicuramente imparato qualcosa di utile per una volta! - disse però al Grifondoro, facendolo sorridere.
- Adesso sbrighiamoci!
Senza ulteriori indugi i due ragazzi si lanciarono a capofitto per le scale, sperando che la situazione non fosse così disperata come avevano fatto credere alla Parkinson.



Zabini era rimasto sconcertato a guardarla, pallido come la morte. Per un attimo Hermione credette che stesse per svenire.
- Stai mentendo, schifosa Mezzosangue!!! - gridò poi, puntandole la bacchetta contro con gli occhi sgranati e furenti. La sua mano tremò vistosamente.
- E non per il freddo... - pensò Hermione, compiaciuta.
Malfoy sussultò, lanciando alla ragazza uno sguardo misto a rimprovero, paura ed ammirazione... Hermione lo stava distraendo, proprio come le aveva chiesto pochi minuti prima, voleva fargli abbassare completamente la guardia per dargli un'occasione per reagire. Ma a quale prezzo?
- No, Zabini.- rispose Hermione, reggendo il suo sguardo da folle con orgoglio - E' la verità! Adesso puoi cancellare anche i miei ricordi se vuoi... ma dovrai fare lo stesso anche con tua madre !
Per Blaise, fu troppo ...
Dopo un esclamazione di rabbia mista a sofferenza, puntò la bacchetta su Hermione ...anche se un ulteriore tremito della voce lo fece esitare - O...Obliv.. -
Questo fu il segnale per Draco di passare all'azione, approfittando del fatto che Zabini avesse perso la concentrazione. Si lanciò a testa bassa su di lui, con l'intenzione di colpirlo alla bocca per non permettergli di recitare l'incanto. Ma Blaise fu più veloce.
- Oblivion! - ridisse, colpendo in pieno Hermione, prima di cadere all'indietro nella neve con Malfoy.
Draco cercò di bloccare la mano che teneva la bacchetta, ma si era sbilanciato troppo e la neve mista al ghiaccio non fecero che peggiorare la situazione. Era riuscito solamente a dare a Zabini un pugno sullo zigomo, di striscio, dandogli così la possibilità di finire la formula.
Aveva fallito...
Hermione aveva perso tutti i ricordi di loro due insieme. E lui aveva perso lei.
Blaise gli diede uno spintone, pronto a puntare la bacchetta anche su di lui, ma uno scricchiolio sinistro fece voltare entrambi i Serpeverde in direzione della Grifondoro.
A causa dell'incantesimo, la ragazza istintivamente aveva fatto qualche passo indietro, finendo direttamente sul lago ghiacciato.
- Hermione! - gridò Draco, attirando la sua attenzione.
Gli occhi confusi di Hermione si posarono su di lui.
Draco sentì una fitta dolorosa al cuore.
L'aveva dimenticato, l'aveva persa...
- Spostati da lì! - urlò ugualmente - Il ghiaccio si sta romp... - ma non riuscì a terminare la frase che, con un ultimo e fragoroso schianto, le lastre cedettero.
- NO!!! - urlò Malfoy, vedendo Hermione perdere l'equilibrio, a causa delle mani ancora legate, e finire in acqua.
- Blaise! - Draco si voltò verso Zabini, che aveva osservato la scena in silenzio - La mia bacchetta! Dammela subito... sta affogando! - gli urlò, disperato, vedendo Hermione annaspare tra i flutti.
Blaise gli sorrise malignamente... - Vai a prenderla allora... - disse, prima di tirarla fuori dalla tasca, voltarsi e lanciarla lontano nella neve.
Draco lo fissò a bocca aperta.
Subito dopo Blaise prese la sua scopa da corsa da dietro una roccia e montò in sella.
- Se dici di amarla davvero, Draco... - gli disse, massaggiandosi la guancia dove era stato colpito - Dovrai salvarla tu con le tue mani! Sempre se non decidi di morire con lei... - poi scoppiò a ridere e si alzò in volo, prima che Draco riuscisse ad afferrarlo.
- A...Aiuto! - cercò di urlare Hermione, prima di finire ancora una volta sott'acqua. Era debole ed in evidente stato di ipotermia, non sarebbe riuscita a resistere ancora per molto.
Ed infatti la sua testa non riapparve, mandando Malfoy nel panico.
Il Serpeverde scattò verso di lei, fermandosi sul ciglio del lago solo per il tempo di togliersi la giacca, cercando di non pensare a quello che avrebbe provato una volta immerso in quell'acqua torbida e gelida.
Si tuffò velocemente nel punto in cui era sparita la ragazza... sperando solamente che non fosse troppo tardi.


The show must go on,
I'll face it with a grin
I'm never giving in
On... with the show !


Lo spettacolo deve andare avanti,
Lo affronterò con un sorriso
Non cederò mai
Su... con lo spettacolo!



- Laggiù ! - indicò Nott ad Harry, vedendo delle sagome in lontananza.
Per loro fortuna, una nuvola si era spostata permettendo ad una pallida luna di illuminare il parco.
I due ragazzi videro scioccati Draco Malfoy, completamente bagnato ed esausto, cadere sul prato innevato vicino alla riva, tenendo tra le braccia ....
- NOO! - urlò Harry spaventato, correndo verso di loro - Hermione!
L'amica gli sembrò morta.
Le labbra ed il viso erano pallidi come la neve mentre stava distesa su di un fianco, completamente bagnata, con i polsi legati e gli occhi chiusi.
Harry la prese fra le braccia e le slegò le mani, avvolgendola poi con il suo mantello per riscaldarla.
- Ti prego... resisti ! - disse disperato.
- C...Chiamate Piton... - balbettò Malfoy, tremando disperatamente e tenendo gli occhi socchiusi.
- Zabini... dov'è ? - chiese Theodore furente, aiutandolo a rimettersi in piedi ed avvolgendolo nel suo mantello.
- Andato...è riuscito a scappare.
Draco barcollò, sorretto dall'amico. Fece per voltarsi verso Hermione quando qualcosa attirò la sua attenzione.
- Ma...quella... - si chinò, tremante, a raccogliere un pezzo di carta nella neve con un'espressione stupita.
Theodore gli si affiancò.
La foto in cui erano ritratti Draco ed Hermione al "passaggio della Strega Orba" era nelle sue mani.
- D...Deve essere caduta a Zabini quando... - ma non riuscì a finire la frase. Svenne improvvisamente sotto gli occhi stupiti di Nott che lo sorresse appena in tempo, prima che sbattesse la testa sul gelido terreno.




***



Holaa!
Volevo aggiornare oggi dopo pranzo, ma il mio ragazzo ha avuto la geniale idea di smanettare con il router e... ovviamente ha fatto un danno, cancellando tutte le impostazioni >.<
Comunque, anche se è tardino, eccomi qui come avevo promesso. 
Spero che il penultimo capitolo vi sia piaciuto e ci tengo a ringraziare chi ha recensito lo scorso capitolo :

Fly_With_Me (dolcissima come sempre) 
kristabell & super mimi (che si sono fatte la maratona della lettura leggendo la storia in poco tempo xD ) ne sono onorata.

Grazie per le vostre recensioni!!! =)

Ci vediamo la prossima settimana per la fine ^^ un saluto a tutti,
Alessandra.

   
 
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