D. come Draco, M. come Misogino Cap.
35°
*credit: le parole in inglese non appartengono a me ma fanno parte del testo della nota canzone dei Queen, "The show must go on", secondo me molto adatta a questo capitolo.
Buona lettura !
*credit: le parole in inglese non appartengono a me ma fanno parte del testo della nota canzone dei Queen, "The show must go on", secondo me molto adatta a questo capitolo.
Buona lettura !
* * *
Nott
uscì correndo dal bagno delle ragazze del sesto piano. Per
poco una massiccia Tassorosso del terzo anno non lo aveva affatturato
quando l'aveva visto entrare con un fare molto losco e guardarsi
intorno con maniacale interesse.
-
Fiuu... - pensò stancamente - Quasi era meglio trovarci
Zabini dentro, almeno lui non ha delle braccia così
muscolose!
-
Nott! - la voce di Harry Potter lo fece voltare - Ti ha chiamato
Malfoy?
-
Sì, Potter ! - rispose lui cordialmente, mettendo le mani in
tasca mentre il Grifondoro scendeva le scale che li separavano - Anche
se avrei preferito fare altro... ho cercato in tutti i bagni delle
ragazze ma non ho avuto fortuna. Pensa che non ho neanche trovato
Mirtilla al secondo piano, almeno potevo farmi aiutare da lei nelle
ricerche. Un fantasma sarebbe tornato parecchio utile.
Harry
accennò un sorriso - Dubito che ti avrebbe aiutato visto che
l'ultima volta che l'hai vista le hai lanciato un Petrificus Totalus.
Nott
sembrò rifletterci su per qualche secondo - Insulsi
dettagli... avrei potuto sempre usare l'Imperio! - rispose infine, con
tanto di sorriso.
-
Non avrebbe quel sorriso se fosse qui Hermione e gli sentisse dire una
cosa del genere...- pensò
il Grifondoro, guardando l'ora.
-
Comunque il coprifuoco è appena scattato... - disse a Nott,
guardandosi intorno preoccupato. - Se incontriamo qualche professore
adesso, secondo me, sarebbe meglio raccontare tutta questa storia.
Almeno potremmo cercare di farci aiutare piuttosto che finire in
punizione.
Nott
lo guardò stralunato - Raccontare cosa? Che Blaise ha
rapito la Granger perché la ricattava insieme a Draco?
Harry
lo guardò, un po' titubante - Magari solo la storia di
Zabini che rapisce Hermione ...
-
E come la metti con la foto che ha la Granger? Con quella verrebbero
espulsi sia lei che Draco. Pensavo che ci tenessi ad averla ancora ad
Hogwarts! - rispose Theodore con le sopracciglia aggrottate.
-
Di cosa parli? - esclamò subito Harry, un po' confuso -
Quella foto non esiste più, la foto che ha Hermione
è stata manipolata... si vedono Zabini e la Parkinson, non
lei e Malfoy.
Theodore
lo fissò basito per qualche secondo prima di sospirare
pazientemente.
- Da quanto mi dici, credo che tu non sappia che l'incantesimo di trasfigurazione che ha lanciato la Granger si possa esercitare solo su di una copia del soggetto da trasfigurare e non su di un originale.
- Da quanto mi dici, credo che tu non sappia che l'incantesimo di trasfigurazione che ha lanciato la Granger si possa esercitare solo su di una copia del soggetto da trasfigurare e non su di un originale.
Harry
era a bocca aperta - C...Cosa? - balbettò - Vuoi dire che
Hermione ha dovuto prima copiare la foto per poterla modificare?
Perché? - chiese stupito.
-
A causa di una regola che ha posto il Ministero della Magia per evitare
che ai processi si possano modificare delle prove schiaccianti.
Infatti, se viene distrutta l'originale, anche la sua copia
contraffatta sparisce... ma la copia che Draco mi ha mostrato prima
è ancora intera, quindi anche l'originale esiste ancora -
spiegò Nott, con le mani in tasca - Sicuramente anche Zabini
sa questa cosa, per questo conta sul fatto che non faremmo intervenire
nessun professore.
Harry
ingoiò a vuoto. Adesso sì che erano nei guai.
Si
ritrovò a maledire la sua disattenzione in classe, se avesse
conosciuto quel particolare da subito non sarebbe rimasto
così tranquillo. Aveva cullato fin dall'inizio l'idea di
chiamare la McGranitt e mettere fine a quella storia, ma per farlo la
foto originale scattata da Zabini non sarebbe dovuta esistere.
Quella
inaspettata rivelazione aveva rovinato tutto!
-
Su, Potter, non fare quella faccia! - disse Theodore, quasi divertito.
- Te la sei vista più brutta di così in molte occasioni! Hai affrontato un basilisco ed un Ungaro Spinato, per tutti i calderoni!
- Te la sei vista più brutta di così in molte occasioni! Hai affrontato un basilisco ed un Ungaro Spinato, per tutti i calderoni!
-
E' vero. - gli concesse il Grifondoro - Ma un Ungaro Spinato non
espellerebbe Hermione da scuola e costringerebbe me a pulire l'archivio
di Piton per una settimana! - puntualizzò, con una punta di
amarezza.
-
Magari ti mangerebbe.
-
Magari... - rispose Harry, tra sé e sé.
-
Visto che mi hai chiesto solo del diario, deduco che tu abbia trovato
almeno la foto... - disse Draco, fissando Zabini con uno sguardo
selvaggio - Perché se così non fosse ... appena
potrò, giuro sul nome dei Malfoy che ti
scorticherò vivo pezzo per pezzo, fino a quando non mi
implorerai di ucciderti.
Per
tutta risposta, Blaise sorrise - Sono molto impressionato dal tuo
zelo...ma non vorrei spezzare i tuoi sogni consolatori visto che ho
proprio la foto originale, anche se al momento non posso mostrartela
per ovvie ragioni... - guardò per un secondo Hermione, che
lentamente stava iniziando a riacquistare i sensi.
- Ma grazie a quella, mi assicurerò un'ottima "protezione" dalla vostra eventuale vendetta. O vuoi che oltre al fatto che si dimentichi quello che prova per te, venga anche espulsa da scuola ? Davvero le toglieresti quello che ama di più ?
- Ma grazie a quella, mi assicurerò un'ottima "protezione" dalla vostra eventuale vendetta. O vuoi che oltre al fatto che si dimentichi quello che prova per te, venga anche espulsa da scuola ? Davvero le toglieresti quello che ama di più ?
Malfoy
strinse nuovamente i pugni, trattenendosi a stento dal lanciarsi sul
compagno. Ma doveva pensare ad Hermione in quel momento. Non poteva
perdere la calma e fare qualcosa di stupido, ma soprattutto,
irreparabile.
-
D...Draco? - la debole voce di della ragazza lo raggiunse,
costringendo Malfoy a staccare gli occhi da Zabini e posarli su di lei.
Il suo sguardo era così freddo e triste che la Grifondoro,
invece di rallegrarsi della sua presenza, si spaventò.
-
Mi dispiace, non sono riuscita a non fargli prendere la foto... visto
che l'avevo con me... - sussurrò, con il fiato corto.
-
Non preoccuparti... non è stata colpa tua. - le rispose
Malfoy, con il tono più dolce che
riuscì a trovare.
-
Bene, ora che sei sveglia... - iniziò Zabini, posandola a
terra e trattenendola per le mani legate.
- The show must go on !! - esclamò compiaciuto, puntando la bacchetta da Hermione a Draco.
- Forza... - lo esortò, con un sorriso velenoso - Stasera mi sento generoso e ti darò persino la possibilità di dirle addio.
- The show must go on !! - esclamò compiaciuto, puntando la bacchetta da Hermione a Draco.
- Forza... - lo esortò, con un sorriso velenoso - Stasera mi sento generoso e ti darò persino la possibilità di dirle addio.
Draco
ed Hermione si guardarono.
Lo
sguardo che le rivolse fu colmo di sofferenza. Mai aveva visto Draco
Malfoy fissarla con un'espressione così ferita e tenera allo
stesso tempo.
-
C... Che vuol dire che devi dirmi addio? - pigolò Hermione,
sentendo la gola completamente arida.
Draco
distolse lo sguardo, volgendolo a terra, e rimase in silenzio.
-
Forza, Draco... - lo incalzò Zabini - Se non ti sbrighi fra
poco morirete assiderati!
Malfoy
trasse un profondo respiro e si avvicinò lentamente a lei,
leggendo paura nei
suoi occhi. Paura dell'ignoto, delle conseguenze.
-
Zabini vuole cancellarti la memoria a partire dal giorno in cui
è stata scattata la foto...o almeno, ti dimenticherai
solamente di aver letto il diario di Blaise e... - le corde vocali
sembrarono a Draco pesantissime, ormai del tutto congelate -...della
parte che mi riguarda, compresi tutti i sentimenti che adesso provi per
me.
-
Che cosa? - scattò lei, allarmata.
-
Hai capito bene Hermione, credo che questo sia un addio.
-
Torneremo a detestarci quindi? Come se non fosse successo nulla tra
noi? - chiese lei sconvolta. Non poteva essere vero ! Non era
possibile che stessero avendo quella conversazione.
Draco
distolse lo sguardo - Solo
te tornerai
a farlo... - disse solamente.
A
quelle parole Hermione non resse più.
La
sua testa saettò verso Zabini - Non farlo! - lo
implorò - Ti dirò dov'è il diario, ma
solo quando avrai posato la bacchetta. Poi se vorrai potrai tenerti la
foto... ma non voglio perdere alcun ricordo, ti prego...
Sentire
la Grifondoro implorare Zabini a quel modo non fece che stringere
maggiormente il cuore a Malfoy... doveva fare qualcosa... ma cosa?
Blaise
la guardò per un interminabile minuto, prima di scoppiare a
ridere come un folle. Quasi si rotolò nella neve dalle tante
risa.
Draco
approfittò di quei pochi ed inaspettati secondi per
sussurrare un paio di parole alla ragazza.
-
Foto...pantaloni... - disse enigmatico, rivolgendo poi uno sguardo
eloquente verso Blaise.
Che
voleva dire? Si chiese Hermione, ma dopo aver osservato Zabini mettere
la mano sinistra in tasca, capì.
Draco
le stava dicendo che Il Serpeverde aveva la foto nella tasca dei
pantaloni, e bastò un secondo sguardo di Malfoy per capire
che gli serviva il suo aiuto per distrarlo.
-
Che ridere, Mezzosangue... - disse Blaise, dopo che si fu ripreso - Ma
come, hai letto il mio diario e non hai capito quale sia il mio vero
scopo in tutto questo?
Hermione
sussultò, certo che sapeva quale fosse.
-
Vuoi farlo soffrire, è così? - gli rispose
bruscamente - Ma credo che tu non ti stia certo impegnando tanto, non
otterrai nulla cancellandomi la memoria. Anzi, rischi di non ritrovare
più il tuo prezioso diario.
-
Touchè, Granger. - disse Blaise, per nulla intimorito - Se
non ti ricorderai il diario significa che non lo cercherai, quindi
avrò tutto il tempo per trovarlo io... e poi quello che dici
è del tutto inesatto. Vero, Draco?
Hermione
si girò verso Malfoy - Non puoi permettergli di farlo! -
gli urlò contro, cercando di rimanere calma.
Draco
le regalò uno sguardo rassegnato - Non posso farci nulla,
Hermione, sono disarmato e preferisco che tu mi odi piuttosto che
saperti morta.
-
C...Cosa ... sapermi morta? - cercò di chiedere, ma lui la
bloccò, toccandole delicatamente le labbra con un dito.
Draco
sospirò - Ti assicuro che è la prima volta che lo
dico a qualcuno, ma penso di non essere mai stato così
sicuro su qualcosa prima di oggi...e se non lo faccio ora, credo che
non potrò farlo mai più. - nonostante tutto quel
freddo, Hermione notò un leggero colorito sulle sue guance.
Lo
vide prendere un bel respiro - Io ... ti amo, Hermione... - le disse,
baciandole delicatamente le labbra, prima di tornare a guardarla
teneramente.
La
Grifondoro era senza parole. Completamente senza parole.
Draco
Malfoy le stava dicendo di amarla proprio qualche secondo prima che
Zabini lo cancellasse dalla sua mente e dal suo cuore.
Sentì
le guance umide e si accorse solo in quel momento che stesse piangendo.
Anche
lei lo amava, eccome se lo amava! Gridò una vocina nella
sua testa...
Ed
anche se non si sarebbe mai ricordata di quella sera e di averlo fatto,
lei doveva dirglielo.
Malfoy
doveva sapere che anche Hermione Granger era innamorata di lui.
-
Perfetto. - disse Blaise, impaziente prima che lei potesse rispondergli.
-
Dì addio ai tuoi ricordi ora. - puntò la
bacchetta sulla ragazza.
-
NO, ASPETTA!!! - urlò Draco, prima di lanciarsi verso di
lui.
Zabini
fu lesto, si girò verso Malfoy e gli lanciò uno
Schiantesimo che il biondo Serpeverde scansò di un soffio,
prima che si infrangesse su di una roccia vicina, proiettandosi nel
freddo cielo di dicembre in una miriade di scintille rosse.
-
Che cosa credevi di fare, eh? Rassegnati a perderla e basta! -
sibilò astioso verso Draco.
Fu
in quel momento che Hermione riprese il controllo di sé e
del suo splendido cervello. Si alzò in tutta la sua statura,
assumendo una posa quasi felina, bellissima.
-
Zabini... - tuonò, con uno sguardo da predatore ferito che
vuole assestare l'ultimo morso ben piazzato al suo carnefice.
-
Prima che mi cancelli la memoria devo dirti una cosa... -
continuò con voce sicura, sapendo di condannarsi da sola ma
volendo batterlo al suo stesso gioco. - Il diario non è a
Hogwarts, ieri l'ho spedito a tua madre imitando la tua calligrafia.
Another
hero, another mindless crime
Behind
the curtain, in the pantomime
Hold
the line, does anybody want to take it anymore
The
show must go on
The
show must go on, yeah
Un
altro eroe, un altro crimine inutile
Dietro
il sipario, nella pantomima
Resta
in linea, sì qualcuno vuole prendere di più
Lo
spettacolo deve continuare
Lo
spettacolo deve andare avanti, sì
-
Ehi, Nott! - chiamò Harry, avvicinandosi a grandi passi ad
una finestra - Vieni a vedere!
Erano scesi fino al primo piano per cercare Malfoy, visto che si era offerto di controllare i primi piani ed il parco. Ma anche del Serpeverde non vi erano tracce.
Erano scesi fino al primo piano per cercare Malfoy, visto che si era offerto di controllare i primi piani ed il parco. Ma anche del Serpeverde non vi erano tracce.
Theodore
gli si affiancò - Cosa? - chiese, non vedendo nulla.
-
Ho visto delle scintille da incantesimo provenire da quella parte. -
rispose il Grifondoro, indicando un punto imprecisato nel buio.
-
Mmm... in quella direzione c'è il Lago Nero. -
commentò Nott, aggrottando le sopracciglia.
- Forse dovremmo andare a vedere.
- Forse dovremmo andare a vedere.
Dopo
un cenno di intesa, Theodore ed Harry fecero per imboccare le scale che
li avrebbero portati all'ingresso della scuola, ma qualcuno
sbarrò loro la strada.
-
Uh... - esclamò Pansy Parkinson, disgustata - Nott... come
puoi essere finito così in basso? Addirittura infrangi le
regole insieme ad Harry Potter... Se lo sapesse Piton come minimo gli
cadrebbero i capelli.
-
Magari ci guadagnerebbe in immagine. - rispose invece Harry, strappando
a Nott un sorrisetto.
-
Molto divertente, Potter... - rispose Pansy, avvicinandosi ai due
ragazzi - Comunque vi conviene ritornare ai vostri dormitori o
sarò costretta a togliervi punti.
-
C...Cosa? - scattò Harry, indispettito - Non puoi abusare
della tua autorità di Prefetto per coprire Zabini!
Pansy
rimase impassibile - Io non sto coprendo proprio nessuno. - disse, con
fare innocente.
-
Balle! Oggi non è certo il giorno della tua ronda. -
Intervenne Nott, facendo un passo avanti.
- Quindi l'unica autorità che puoi esercitare è giusto quella di chiamare un Professore o un Caposcuola.
- Quindi l'unica autorità che puoi esercitare è giusto quella di chiamare un Professore o un Caposcuola.
-
Siete fuori dalle vostre Sale Comuni dopo il coprifuoco, quindi avete
comunque torto, Theodore. - gli rispose lei, guardandosi le unghie
laccate - E non vi converrebbe che chiamassi veramente Piton,
perché sai bene quanto odi essere svegliato nel cuore della
notte per punire chi trasgredisce alle regole.
Harry
e Nott si guardarono. Purtroppo Pansy aveva ragione, se fosse arrivato
veramente Piton sarebbero finiti in un mare di guai e non sarebbero
stati per niente d'aiuto ad Hermione e Draco.
Harry
sospirò mettendo una mano verso la tasca dei pantaloni, dove
teneva la bacchetta. Se fosse stato costretto non si sarebbe fatto
scrupoli sul fatto che la Parkinson fosse una ragazza. L'avrebbe
attaccata senza rimorsi se questo avesse significato salvare la vita di
Hermione.
Ma
Nott, che aveva seguito il suo gesto con lo sguardo, gli fece un cenno
negativo.
Sicuramente
voleva evitare un confronto con lei, se possibile.
-
Pansy... - provò Theodore, cercando di farla ragionare - Sei
ancora in tempo per non finire nei guai, lasciaci passare.
Gli
occhi della Parkinson si accesero - Mi stai minacciando, per caso? -
chiese impettita.
-
Assolutamente no. - disse Theodore, affabile - Sto solo dicendo la
verità. Zabini ha preso la Granger, ma tu questo lo sai
già, vero? - Pansy non gli rispose, così Nott
continuò - Forse però non sai che cosa Blaise
abbia veramente intenzione di farle.... e che Draco, comunque, sia
riuscito a raggiungerlo. Però io un'idea ce l'ho, visto che
ho diviso per anni la stanza con lui...e ti assicuro che non
è bella, né per la Granger, né per
Draco. Finiranno per uccidere la Grifondoro o, peggio ancora, si
ammazzeranno fra loro.
Lo
sguardo sicuro di Pansy vacillò.
L'argomento "Malfoy
vs Zabini" era
il suo punto debole, constatò con gioia Harry. Nott era
veramente bravo a manipolare le persone, esattamente come Draco o
Blaise. Si chiese stupidamente se a Serpeverde facessero un corso
intensivo di Manipolazione, per chi non fosse in pari.
-
Draco è con loro? Sei sicuro? - chiese alla fine la
Serpeverde, con un velo di preoccupazione.
-
Sì... a giudicare dalle scintille rosse che ho visto nel
parco. - si intromise Harry, volendo rincarare la dose alla ragazza -
Visto che Malfoy li stava cercando come un pazzo, sicuramente non sta
succedendo niente di buono là fuori.
-
Ma non dovevano incontrarsi! - sbottò Pansy,
improvvisamente scossa - Blaise doveva solo prendere le sembianze di
Weasley per poi baciare la Granger!
Harry
e Nott si guardarono a bocca aperta.
-
Io dovevo stare qui fino a che non sarebbero passati per poterli
fotografare...tutto qui! - disse, indicando la borsa - Così
Draco l'avrebbe lasciata per tornare con me!
Nott
sospirò incrociando le braccia, -
Povera e sciocca Parkinson !- pensò
con una punta di amarezza - Be', non erano queste le sue intenzioni,
Pansy, visto che abbiamo trovato il vero Weasley e l'effetto della
Polisucco credo che a quest'ora sia svanito da un pezzo. Blaise
è molto bravo a mentire... anzi, dovresti saperlo meglio di
tutti visto quello che è successo con Draco. -disse invece
ad alta voce, guardandola fisso negli occhi.
Pansy
arrossì, colpevole.
Cercò
di rispondergli male ma non ci riuscì.
Dentro
di lei sapeva che le parole di Nott non fossero campate del tutto in
aria. Non era la prima volta che dubitava delle intenzioni di Blaise,
ed il fatto che fosse sparito con la Granger non fece che ingigantire i
suoi dubbi.
-
Non vuoi finire ad Azkaban, vero Parkinson? - aggiunse Harry,
guadagnandosi uno sguardo spaurito dalla Serpeverde - Perché
se tu adesso non mi lasci passare e succede qualcosa ad Hermione,
è lì che finirai, insieme al tuo amico Zabini.
Le
parole di Harry sortirono l'effetto voluto. Gli occhi di Pansy
divennero lucidi e le tremò il labbro.
-
Va bene, ho capito! - disse rabbiosa, sentendosi usata ed umiliata.
-
Passate pure, ma non osate fare il mio nome se succede qualcosa...
negherò fino alla morte... - il suoi occhi corvini si
posarono su Harry - ...che non è detto che sia la mia... -
detto questo, scappò a testa bassa, senza dare il tempo ai
due ragazzi di dire qualcosa.
Per
un attimo Harry si rese conto di provare pena per lei.
-
Non ti preoccupare, Potter. - gli disse Theodore, vedendolo fissare
cupamente il punto dove era scappata Pansy.
-
La conosco, non farà nulla del genere...
Harry
lo guardò - Non stavo pensando alle sue minacce... - gli
disse solamente.
Theodore
ricambiò il suo sguardo e capì.
Potter
era veramente un sentimentale a volte e questa sua nobiltà
d'animo gli avrebbe procurato solo fastidi in futuro, pensò
accigliato.
-
Le passerà presto... ed avrà sicuramente imparato
qualcosa di utile per una volta! - disse però al
Grifondoro, facendolo sorridere.
-
Adesso sbrighiamoci!
Senza
ulteriori indugi i due ragazzi si lanciarono a capofitto per le scale,
sperando che la situazione non fosse così disperata come
avevano fatto credere alla Parkinson.
Zabini
era rimasto sconcertato a guardarla, pallido come la morte. Per un
attimo Hermione credette che stesse per svenire.
-
Stai mentendo, schifosa Mezzosangue!!! - gridò poi,
puntandole la bacchetta contro con gli occhi sgranati e furenti. La sua
mano tremò vistosamente.
-
E non per il freddo... - pensò Hermione, compiaciuta.
Malfoy
sussultò, lanciando alla ragazza uno sguardo misto a
rimprovero, paura ed ammirazione... Hermione lo stava distraendo,
proprio come le aveva chiesto pochi minuti prima, voleva fargli
abbassare completamente la guardia per dargli un'occasione per reagire.
Ma a quale prezzo?
-
No, Zabini.- rispose Hermione, reggendo il suo sguardo da folle con
orgoglio - E' la verità! Adesso puoi cancellare anche i
miei ricordi se vuoi... ma dovrai fare lo stesso anche con tua madre !
Per
Blaise, fu troppo ...
Dopo
un esclamazione di rabbia mista a sofferenza, puntò la
bacchetta su Hermione ...anche se un ulteriore tremito della voce lo
fece esitare - O...Obliv.. -
Questo
fu il segnale per Draco di passare all'azione, approfittando del fatto
che Zabini avesse perso la concentrazione. Si lanciò a testa
bassa su di lui, con l'intenzione di colpirlo alla bocca per non
permettergli di recitare l'incanto. Ma Blaise fu più veloce.
-
Oblivion! - ridisse,
colpendo in pieno Hermione, prima di cadere all'indietro nella neve con
Malfoy.
Draco
cercò di bloccare la mano che teneva la bacchetta, ma si era
sbilanciato troppo e la neve mista al ghiaccio non fecero che
peggiorare la situazione. Era riuscito solamente a dare a Zabini un
pugno sullo zigomo, di striscio, dandogli così la
possibilità di finire la formula.
Aveva
fallito...
Hermione
aveva perso tutti i ricordi di loro due insieme. E lui aveva perso lei.
Blaise
gli diede uno spintone, pronto a puntare la bacchetta anche su di lui,
ma uno scricchiolio sinistro fece voltare entrambi i Serpeverde in
direzione della Grifondoro.
A
causa dell'incantesimo, la ragazza istintivamente aveva fatto qualche
passo indietro, finendo direttamente sul lago ghiacciato.
-
Hermione! - gridò Draco, attirando la sua attenzione.
Gli
occhi confusi di Hermione si posarono su di lui.
Draco
sentì una fitta dolorosa al cuore.
L'aveva
dimenticato, l'aveva persa...
-
Spostati da lì! - urlò ugualmente - Il ghiaccio
si sta romp... - ma non riuscì a terminare la frase che, con
un ultimo e fragoroso schianto, le lastre cedettero.
-
NO!!! - urlò Malfoy, vedendo Hermione perdere l'equilibrio,
a causa delle mani ancora legate, e finire in acqua.
-
Blaise! - Draco si voltò verso Zabini, che aveva osservato
la scena in silenzio - La mia bacchetta! Dammela subito... sta
affogando! - gli urlò, disperato, vedendo Hermione
annaspare tra i flutti.
Blaise
gli sorrise malignamente... - Vai a prenderla allora... - disse, prima
di tirarla fuori dalla tasca, voltarsi e lanciarla lontano nella neve.
Draco
lo fissò a bocca aperta.
Subito
dopo Blaise prese la sua scopa da corsa da dietro una roccia e
montò in sella.
-
Se dici di amarla davvero, Draco... - gli disse, massaggiandosi la
guancia dove era stato colpito - Dovrai salvarla tu con le tue mani!
Sempre se non decidi di morire con lei... - poi scoppiò a
ridere e si alzò in volo, prima che Draco riuscisse ad
afferrarlo.
-
A...Aiuto! - cercò di urlare Hermione, prima di finire
ancora una volta sott'acqua. Era debole ed in evidente stato di
ipotermia, non sarebbe riuscita a resistere ancora per molto.
Ed
infatti la sua testa non riapparve, mandando Malfoy nel panico.
Il
Serpeverde scattò verso di lei, fermandosi sul ciglio del
lago solo per il tempo di togliersi la giacca, cercando di non pensare
a quello che avrebbe provato una volta immerso in quell'acqua torbida e
gelida.
Si
tuffò velocemente nel punto in cui era sparita la ragazza...
sperando solamente che non fosse troppo tardi.
The
show must go on,
I'll
face it with a grin
I'm
never giving in
On...
with the show !
Lo
spettacolo deve andare avanti,
Lo
affronterò con un sorriso
Non
cederò mai
Su...
con lo spettacolo!
-
Laggiù ! - indicò Nott ad Harry, vedendo delle
sagome in lontananza.
Per
loro fortuna, una nuvola si era spostata permettendo ad una pallida
luna di illuminare il parco.
I
due ragazzi videro scioccati Draco Malfoy, completamente bagnato ed
esausto, cadere sul prato innevato vicino alla riva, tenendo tra le
braccia ....
-
NOO! - urlò Harry spaventato, correndo verso di loro -
Hermione!
L'amica
gli sembrò morta.
Le
labbra ed il viso erano pallidi come la neve mentre stava distesa su di
un fianco, completamente bagnata, con i polsi legati e gli occhi chiusi.
Harry
la prese fra le braccia e le slegò le mani, avvolgendola poi
con il suo mantello per riscaldarla.
-
Ti prego... resisti ! - disse disperato.
-
C...Chiamate Piton... - balbettò Malfoy, tremando
disperatamente e tenendo gli occhi socchiusi.
-
Zabini... dov'è ? - chiese Theodore furente, aiutandolo a
rimettersi in piedi ed avvolgendolo nel suo mantello.
-
Andato...è riuscito a scappare.
Draco
barcollò, sorretto dall'amico. Fece per voltarsi verso
Hermione quando qualcosa attirò la sua attenzione.
-
Ma...quella... - si chinò, tremante, a raccogliere un pezzo
di carta nella neve con un'espressione stupita.
Theodore
gli si affiancò.
La
foto in cui erano ritratti Draco ed Hermione al "passaggio della Strega
Orba" era nelle sue mani.
-
D...Deve essere caduta a Zabini quando... - ma non riuscì a
finire la frase. Svenne improvvisamente sotto gli occhi stupiti di Nott
che lo sorresse appena in tempo, prima che sbattesse la testa sul
gelido terreno.
***
Holaa!
Volevo
aggiornare oggi dopo pranzo, ma il mio ragazzo ha avuto la geniale idea
di smanettare con il router e... ovviamente ha fatto un danno,
cancellando tutte le impostazioni >.<
Comunque,
anche se è tardino, eccomi qui come avevo promesso.
Spero
che il penultimo capitolo vi sia piaciuto e ci tengo a ringraziare chi
ha recensito lo scorso capitolo :
Fly_With_Me (dolcissima
come sempre)
kristabell & super
mimi (che si sono fatte la maratona
della lettura leggendo
la storia in poco tempo xD ) ne sono onorata.
Grazie
per le vostre recensioni!!! =)
Ci
vediamo la prossima settimana per la fine ^^ un saluto a tutti,
Alessandra.