Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: weretogether    23/02/2013    6 recensioni
' .. -mi sono innamorata di lui- disse tutto d'un fiato. quando Jaz pronunciò quelle parole sentii una stretta allo stomaco, e in quel momento realizzai cosa stesse succedendo, rivelai a me stessa che quello non era più 'solo un gioco'. avevo combinato un gran casino e ora non potevo più rimediare. corsi ad abbracciarla, cos'altro potevo fare?'
Ellie ha 17 anni e vive a San Francisco con i suoi genitori.
Ellie non è la tipa dolce e romantica, l'esatto contrario di Jaz, la sua migliore amica.
Un giorno, un avvenimento, e Justin, il migliore amico di Jaz, entra nella sua vita e tutto cambia.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11. ''la scommessa''

Aprii la porta di casa, ero ancora in braccio a Justin.
-e tua madre?- chiese una volta dentro, come se non se ne fosse reso conto prima di quel momento.
-oggi ha il turno di notte- sorrise- ma questo non vuol dire che mi porterai a letto, Bieber-
Due a uno per me, con me non si scherza.
-sicura?- disse baciandomi il collo.
-vuoi forse persuadermi? Bieber- dissi scompigliandogli i capelli.
-ne sei ancora sicura?- disse togliendomi la canotta bucherellata e lasciandomi baci in tutto il corpo.
-Bieber- gli sollevai la testa. -non ci pensare nemmeno- fece una faccia da cucciolo- e ora fammi scendere che devo togliermi di dosso queste scarpe-
-okay- disse annuendo e buttandomi sul divano.
-stupido- affermai, dopo scoppiai a ridere.
-ragazzina, dopo ti faccio vedere io di cosa sono capace-
-certo certo Bieber- feci come per prenderlo in giro.
Scesi dal divano e feci per andare su, quando mi prese di nuovo in braccio e mi portò su.
-devo togliermi 'ste cose- dissi indicando le francesine tacco dieci. 
-certo signorina.- disse guardando le scarpe e facendo una smorfia.
Mi tolsi le scarpe e uscii da un cassetto il solito felpone e il mio pantalone di tuta preferito.
-devo cambiarmi.- dissi. -emh, dovresti girarti.- arrossii.
Lui annuì e ridendo si girò.
Mi vestii in fretta e dissi a Justin che poteva girarsi.
-dormi con questi?- disse scoppiando a ridere.
-si, perché?- dissi imbarazzata.
-dai El, sei seria?-
-certo- 
Rise. -è solo che quegli shorts erano dannatamente sexy, e ora invece i pantaloni sono così diversi. -
Non capii.
-come dovrei dormire allora?- 
-in intimo.- 
Gli lanciai il cuscino. -fottiti Justin-
-con piacere.- si avvicinò e mi sbatté sul letto.
-Justin-
Si mise a cavalcioni su di me e iniziò a farmi il solletico.
-è la mia vendetta- disse sorridendo.
Continuammo a ridere e fare gli idioti fin quando, ormai stanchi per il sonno, non crollammo l'uno accanto all'altro.

-dove facciamo colazione?- chiese Justin uscendo dal bagno.
-andiamo da Kel's- sorrisi.
-ma è davvero ancora il tuo posto preferito?- 
-certo che si.-
-wow. non sei cambiata affatto.- 
-già.- 
-comunque okay. andiamo da Kel's- esclamò con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
Misi le solite vans e insieme a Justin, uscii di casa.
Andammo da Kel's e, prendendo posto, iniziammo a mangiare.
-e se ci vede Jaz?- chiesi mentre bevevo del cappuccino.
-abbiamo solo fatto colazione insieme.- sorrise tranquillo.
-sei consapevole che fino a qualche settimana fa ti odiavo?-
-si, ma si può sempre tornare amici, giusto?-
Annuii.
Addentò finalmente la sua ciambella, poi ruppi il silenzio. 
-dopo la festa glielo diremo?- chiesi.
-dipende-
-da cosa?-
-da come si comporterà lei.-
Il solo pensiero di dirlo a Jaz mi metteva paura. 
Sapevo quanto tenesse a Justin, non potevo 'rubarglielo', ma non potevo nemmeno mentirle.
Che razza di amica ero? 
Scacciai via quei pensieri, poi continuammo a fare colazione in silenzio. 
-andiamo?- disse Justin dopo aver pagato.
-okay- dissi raccogliendo lo zaino da terra e uscendo dal locale.
Ci dirigemmo a scuola, e, prima di arrivare a scuola ci separammo.
Io entrai subito a scuola alla ricerca di Jaz, Justin restò fuori a parlare con degli amici.

Justin's point of view.

Baciai El prima di svoltare l'angolo, poi lei entrò a scuola e io restai a parlare con degli amici.
-brò- esclamò Chaz porgendomi il cinque.
-yo- dissi battendo sulla sua mano.
-vedo che le cose con la tipa vanno bene-
Sorrisi. -si, s'è bevuta tutto.- 
-così si fa, brò.- disse dandomi una pacca sulla spalla.
-non so se te ne sei accorto, ma sono Justin Bieber. quale ragazza può resistermi?- 
-oh, nessuna, certo. -disse facendo finta di stare al gioco.
-Carly?- chiesi non vedendola in giro.
-l'altro giorno ti ha visto con quella- 
-cazzo. e ora?- 
-ho provato a spiegarle ma..- lo interruppi.
-vado da lei. -
Corsi via, sapevo già dove potevo trovarla.
Feci il giro della scuola e la trovai sul solito muretto. Si sedeva sempre la quando c'era qualcosa che non andava. Voleva essere cercata, era certo. Quelle stronza voleva sempre essere al centro dell'attenzione.
-Carly- dissi appena la vidi.
Lei fece finta di niente. Mi avvicinai a lei, si girò.
-Carly che ti prende?- chiesi come se mi importasse di lei. Era brava a letto, solo quello.
-che vuoi ancora da me?- disse furiosa.
-Carly, non sto con quella ragazza.- 
-no, certo che no.- 
-sto solo provando a vincere la scommessa fatta con Chaz.- 
-credi che me la beva?- disse arrabbiata.
Mi sedetti vicino a lei, le posai le labbra sulla mandibola -piccola, è la verità- le sussurrai. -credi davvero che possa interessarmi quella?-
Si girò e, sedendosi su di me premette le sue labbra contro le mie.
Sapeva di alcool e fumo.
Faceva schifo, per essere una ragazza.

Ellie's point of view.

-Jaaaz- esclamai correndole incontro.
-El- disse abbracciandomi.
-oggi che si fa?-
-hai intenzione di stare con me?-
-certo che si. perché non dovrei?-
-sei sempre così impegnata.-
Voleva farmi sentire in colpa, lo sapevo, e ci stava anche riuscendo bene. 
-Jaz.- non rispose.
-Jaaz- le urlai dietro.
-che c'è?-
-scusami, è solo che sono stata così impegnata- 'e tu non mi sei stata vicino in questi giorni. avevo bisogno di te, sai? ma tu non c'eri, e al posto tuo c'era Justin. si, proprio lui, Justin. lo stronzo che da quando abbiamo cinque anni preferisce te a me. lo stronzo che ieri mi ha baciato. lo stronzo con cui sto giocando. ma, lo sappiamo entrambe, io non gioco mai.
-okay- sorrise.
-questa è la mia Jaz- dissi abbracciandola.
-mi sei mancata Ellie.- sorrise.
Rompemmo appena in tempo quell'abbraccio che la campanella suonò.
Vidi Justin entrare indistinto a scuola, come se niente fosse.
Mi lanciò un'occhiata che ricambiai, era solo, e lo sapevo, mi stava mentendo.
Andai in classe e iniziò quell'inferno destinato a durare cinque fottutissime ore.

L'ultima ora fu la migliore, filosofia.
L'amavo, l'amavo con tutta me stessa.
Amavo il sapere.

Ci sedemmo alla mensa, quello era uno dei giorni in cui eravamo costretti a mangiare la. 
Io e Jaz prendemmo posto al solito tavolo, Justin arrivò poco dopo.
-non ti siedi con i tuoi amici?- chiese Jaz.
-abbiamo litigato.- disse lui tranquillo.
-strano.- ammisi io.
-non sono cose che ti riguardano- disse seccato.
Non dovevamo dir niente, e questo mi andava bene, ma il suo tono tralasciava sincerità, solo quello.
Non stava scherzando, riuscivo a capirlo.
-Justin, se vuoi parlarne, io sono qui- disse Jaz.
-non ti devi preoccupare di nulla piccola- le sorrise Justin.
Ed ecco, ancora una volta, che Justin preferiva Jaz a me.
Quando era con lei era sempre così buono e gentile, invece quando stava con me poteva trattarmi anche come se fossi un cane.
Tanto io ero solo Ellie.
Finii di mangiare in silenzio, poi mi alzai per andare in bagno. 
Poco dopo sentii una voce chiamarmi.
Era Justin, non mi girai e continuai a camminare.
-che ti prende Ellie?- mi gridò.
Non risposi. 
-Ellie vieni subito qui.-
Non risposi.
-se non vieni tu vengo io.- disse correndo e afferrandomi per il braccio.
-che ti prende?-
-non sono cose che ti riguardano- dissi arrabbiata.
-stavo solo reggendo il gioco-
-no, tu eri sincero. ma sai che c'è? che non mi importa niente di te.-
-sei sicura?-
-no, ma ho intenzione di comportarmi come se non mi importasse. non sono uno straccio su cui puoi pulirti i piedi ogni volta che esci di casa e piove all'improvviso e torni a casa bagnato fradicio perché hai dimenticato l'ombrello. okay?- mi girai.
-Ellie.-
-no, Ellie niente. mi ero illusa Justin, mi ero illusa fossi cambiato. ma sei sempre lo stesso stronzo. -
Mi liberai dalla sua presa e andai in bagno.
Che si fotta.
FOTTITI JUSTIN. FOTTITI. FOTTITI. FOTTITI.


**

Allora, ecco a voi l'11.
Fa schifo, tremendamente schifo, lo so, scusatemi.
Spero mi perdoniate, ma è il massimo che sono riuscita a fare,
ma ora sapete molto di più.

Uhuh, la scommessa.
L'argomento non è introdotto bene, e lo so, ma
più avanti capirete di più.


Spero in una vostra recensione.

 

Alla prossima.

Conto su di voi :).

  
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