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Autore: black_eyes    23/02/2013    1 recensioni
Ed eccomi qui a scrivere la settimana sul nostro cattivone preferito. Sebastian Smythe!
Day 1: The Family
Day 2: The Past
Day 3: The Friends (Crossover - QaF & HIMYM)
Day 4: ----
Day 5: The songs of his soul
Day 6: ----
Day 7: His Future
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sebastian Smythe
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccomi qui con l'ultima giornata!
Sì, finalmente non vi romperò più con il fatto di postare, aggiornare e chidere una recensione!
Alla prossima! Che sarà fra millenni!
Ci si legge sotto!

 

Sebastian Smythe docente di francese in una scuola privata a NY.

Nessuno ci credeva e a dir la verità neanche lui.

Ma dopo gli sforzi, gli studi, e amici pronti a sostenerlo riuscì ad avere quella cattedra.

"va bene ragazzi. Settimana prossima verifica su questi argomenti, studiatevi i capitoli" alzò lo sguardo sui suoi alunni "e se mi girano invece di fare la verifica interrogo a raffica"

In quel momento la campanella suonò e tutti si volatilizzarono fuori dall'aula.

Lui era un insegnante normale, i suoi alunni erano degli adolescenti pestiferi, e lui si ricordava piuttosto bene com'era la scuola.

Uscì dall'edificio, e si incamminò verso la sua monovolume, aveva totalmente eliminato auto costose come ferrari e simili, anche se una volta ogni tanto gli mancava la velocità.

Si recò alle scuole elementari dove aspettò fuori dall'edificio che tutti i bambini uscissero scortati dalle maestre.

Per ultima uscì una bambina minuta, gli occhi color smeraldo e i capelli rossi come le fiamme nel camino durante l'inverno.

Appena vide l'uomo vicino al cancello gli volò in braccio.

"papà!" urlò felice stringendo le manine attorno al suo collo

"ciao angelo!" le diede un bacio sulla fronte "com'è andata oggi?"

"abbiamo fatto un disegno" la bambina alzò le spalle.

Sebastian la portò in macchina mettendola sul sedile posteriore e allacciandole le cinture nel modo giusto, andò al volante e fece partire l'auto.

"bene. Com'è il disegno?" le chiese sorridente.

"la maestra dice che il mio disegno è strano" la voce della bambina si incrinò leggermente.

"Abby" Sebastian fissò nello specchietto retrovisore il tempo di guardare la propria bambina con gli occhi lucidi, poi tornò a fissare la strada davanti a sé "perchè la maestra ha detto questo?"

"posso mostrartelo a casa?" disse con una vocina bassa.

"certo cucciola" rispose pacato, sorridendole teneramente.

Guidò fino ad arrivare all'appartamento. Era sempre il suo solito appartamento, tranne che lo studio ora era diventata la stanza per la sua bambina.

Appena Abby entrò in casa andò a mettere a posto lo zaino in camera.

Sebastian non vedendola più uscire da lì si preoccupò leggermente. Si sfregò le tempie ed entrò nella cameretta del suo angelo.

"piccola?" la chiamò aprendo la porta.

La vide sdraiata sul suo lettino, stretta su sé stessa. Si sedette accanto a lei sfiorandole i capelli.

Forse i medici avevano ragione. Solo un padre è sbagliato, un figlio ha bisogno sia di una figura maschile che di una femminile.

Ma questo pensiero scomparve quando la bambina si gettò fra le sue braccia cercando le coccole.

E in quel momento le sue incertezze sparirono, quella bambina era simile a tutti i suoi compagni di classe con genitori separati, divorziati, vedovi o quello che è!

Allora perchè un padre o una madre single omosessuali non possono avere un figlio da crescere, a cui dare l'amore e le cure che non possono dare ad altri?

È un diritto il fatto di poter costruire una famiglia, che sia costituita da padre-madre-figli, sia da padre-figli, sia da madre-figli.

"cosa c'è? Me lo vuoi raccontare?" le chiese passandole una mano sulla schiena

"la maestra dice che tutti i bambini che hanno un solo genitore, o due mamme o due papà cresceranno male" alzò le spalle, tirando anche su dal nasino "ma non si rende conto che siamo la metà. Clarissa ha solo la mamma, Peter ha due papà, Joselyne due mamme … potrei andare avanti all'infinito. E oggi ci hanno chiesto di disegnare la famiglia perfetta"

"e tu hai disegnato anche una terza persona?" le chiese Sebastian cercando di non far tremare la voce.

Quella sua fottuta paura di non essere all'altezza.

Sentiva di continuo le voci dei suoi genitori dirgli che era solo per togliersi uno sfizio, per egoismo, oppure perchè aveva soldi da spendere.

"perchè avrei dovuto? Noi due siamo una famiglia, no?" chiese la bambina fissandolo.

"certo amore mio. Noi due siamo una famiglia, strana, a modo nostro, ma ci amiamo"

"mi stai dicendo che quando crescerò potrò sposarti?" domandò inarcando un sopracciglio.

"no, ma tu sarai sempre la mia principessa" le disse Sebastian baciandole il nasino all'insù.

"e tu sarai sempre il mio re" si accoccolò fra le sue braccia.

Di solito dovrebbero essere i genitori che tranquillizzano i figli e dar loro il coraggio, ma in quel momento, quella piccola bambina, figlia sua, ma nata da una madre surrogata, era molto più forte di lui, e gli stava dando quella fiducia che lui non aveva mai riposto in nessun altro.

Lei era la sua roccia, così piccola, ma così grande da poter contenere tanto amore e dolcezza, che lo aveva aiutato a diventare il padre e l'uomo che ora era.

La strinse a sé coccolandola ancora un po' e infine andarono assieme in sala.

Passarono quel venerdì pomeriggio come al loro solito, assieme, come la famiglia che erano.

 

Mi sono messa a scrivere Fluff e nessuno mi ferma più!
No, ora mi fermo nel scrivere e rompere! :)
Grazie a lovlove890 che mi ha seguito e commentato, più tutti gli altri lettori silenti, ma che ci sono, e questo è l'importante per me!

Ecco, ora scompaio! * Swoosh * 

  
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