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Autore: vampirettafolle    23/02/2013    1 recensioni
Il risveglio dopo una notte di sesso selvaggio o dopo una sbornia è indifferente. Ossa a pezzi e mal di testa. Però nel caso del sesso il ricordo della notte prima allevia qualsiasi male. Il vomito della sbornia no.
...
Immaginavo che Edric fosse andato a letto con parecchie donne. Sapevo che non avrebbe mai intrapreso una relazione con un’anonima ragazza come me, ma che fosse un puttaniere stronzo che non ha neppure le palle di dirti al risveglio ‘è stato bello , ma addio’ proprio no.
Gliela avrei fatta pagare non solo a nome mio, ma anche di tutte quelle che sono state fregate come me.
Tratto dal Capitolo 2.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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BO7







Capitolo 7 La mia stronza ex-ragazza


Edric è ancora seduto sul divano e mi guarda fisso negli occhi con sguardo incerto sul da farsi. Anch’io sono parecchio confusa. Credo alle sue parole. Non ci sarebbe motivo di raccontare una fandonia di tale portata per screditare una persona che non conosco e non conoscerò mai, ma non comprendo perché si faccia manipolare cosi dalla sua ex.
“Edric, grazie di esserti aperto con me come se fossimo amici di vecchia data e perciò in nome della nostra ‘vecchia-nuova amicizia’ vorrei sapere perché ti lasci mettere i piedi in testa dalla tua ex?” mi sporgo dalla sedia per ascoltare meglio. Lui nel frattempo chiude gli occhi e si massaggia con l’indice e il pollice la base del naso. Sta rassettando le idee.
“Io l’amavo veramente, è stata la prima e lei mi ricambiava ne sono sicuro” fa un sospiro ”quando mi ha lasciato in pasto agli squali sono rimasto troppo scioccato. Anche se il suo amore per me si era esaurito, ci doveva pur essere un brandello del suo cuore che diceva almeno di volermi bene. Si è trasformata. E’ diventata una donna avida di potere, pericolosa. Se ha fatto questo a me figuriamoci alle persone a cui voglio veramente bene.”
“Perciò io…rientrerei in questo gruppo…” suggerisco incerta.
“Brenda, ho voluto tenere lontana da te Rosamary. Se venisse a sapere di te, si sentirebbe minacciata. Mi considera una sua proprietà. Io non  faccio niente per tenerla lontana perché non solo è stata capace di rovinare la mia vita lavorativa, ma anche quella affettiva” lo guardo con un grande punto interrogativo sulla fronte e rimpicciolendo gli occhi.
“Credo che dai miei discorsi si noti una certa amarezza nei confronti dei miei familiari. Il nostro rapporto si è definitivamente sgretolato quando ho lasciato Rosamary” scuote la testa e sorride amaramente ”probabilmente nemmeno i miei genitori conoscevano il vero Edric e si sono lasciati abbindolare dalle doti recitative della mia presunta ragazza.” ora si è piegato anche lui leggermente in avanti e afferra le mie mani.
“Preferisco tenerla a bada che vederla distruggere le persone a me care” dichiara deciso con una luce nuova negli occhi. Io ho ancora le labbra serrate e la mente vuota.
“Io ti a…voglio bene Brenda. Si. Ci tengo a te” si riprende subito mentre parla, sperando che io non abbia colto la vera frase che avrebbe voluto pronunciare.
“Eccome se lo so” sussurro a me stessa.
”Come?”mi chiede Edric che per fortuna non mi ha ascoltato troppo attento a riflettere sulla sua quasi confessione. Improvvisamente mi alzo e mi dirigo al telefono ordinando una pizza gigante e due birre.
”Stasera resti qua e mangiamo una stupenda pizza comprata” spezzo finalmente l’imbarazzo che si è creato tra noi. Edric si alza anche lui dal divano e si dirige verso il bancone della cucina, proprio di fronte a me.
“Quindi mi credi?” chiede titubante, ma con un tono di voce solido.
”Certo e soprattutto grazie di essere tornato e di avermi spiegato ogni cosa. Lo apprezzo molto…anche il fatto di far parte delle persone a te care” le ultime parole sono state pronunciate con un tono di voce decisamente più basso.
”Credo che debba avvertire il mio agente che stasera non sarò a cena da lui”e mentre Edric ritorna in salotto per chiamare il suo manager, io mi dirigo al mio cellulare in camera da letto. Mando un sms ad Allycia dicendole di non preoccuparsi per me perché ho risolto. Mentre lo scrivo mi arriva un sms di Jack:
Tesoro, stasera non lavoro vuoi che passi da te?
Se gli dicessi che ho risolto con Edric si precipiterebbe qua e mi farebbe una scenata. E se gli dicessi che voglio stare da sola si presenterebbe qua a farmi una scenata. Perché in entrambi i casi c’entra Edric. Perciò gli mando una piccola bugia:
Non ti preoccupare per me. Stasera serata ragazze con Allycia. Kiss
“Brenda hanno citofonato. Non vorrei rispondere ancora la nostra cenetta intima diventasse un mega party del vicinato con attrazione : me” l’entrata di Edric mi ha fatto letteralmente saltare. Quando vedo che si sta guardando in torno con l’aria di chi ci è già stato mi riprendo. Mando l’sms. Spengo il cellulare e lo spingo dal petto ad indietreggiare.
”Edric lo sai che la mia stanza per te è off  limits”.

Siamo seduti ai piedi del divano sul tappeto mentre mangiamo la pizza. Ho messo un dvd: il ritratto di Dorian Grey. Edric, dopo che ha scovato la mia collezione segreta dei suoi film, ha insistito tantissimo nel vederne uno. Ma solo il pensiero di vedere con LUI un film in cui LUI è il protagonista mi mette in agitazione lo stomaco. Così ha proposto di vedere un film con un altro attore che a me piace molto. E ho preso questo. Adoro Ben Barnes.
“Oddio, ma come ti può piacere uno sbarbato come quello?”
”Quello che non ha ben lo compensa Colin” Edric mi guarda sospettoso.
”Non sapevo che ti piacessero i giochetti a tre” lo guardo a bocca aperta e gli tiro un pizzicotto.
”Tutta invidia la tua, vorresti essere uno dei due, eh?!” lo stuzzico io.
”Naturalmente no, la mia donna non si divide con nessuno” MIA? In un certo senso sono lusingata. Accortosi della gaffe riporta lo sguardo al film e, mettendosi una mano nei capelli, cerca di nascondere il rossore sulle sue guance. Inizio a pensare che quella notte di passione sia servita a qualcosa. E non sono più sicura che valga la pena continuare la scommessa.

Nonostante sia rimasta alzata fino a tardi per Edric,questa mattina alle sei ero già in piedi. Mi sono alzata più serena. E’ bello chiarirsi con una persona a cui ci tieni davvero. Già…io so perfettamente cosa prova lui e me lo ha dimostrato anche ieri a parole. Ma io? Forse ho bisogno di maggiori sicurezze. Non riesco a lanciarmi senza paracadute. L’ho fatto una volta e non sono caduta tra le braccia di Edric, ma direttamente sul pavimento freddo e duro. Aspetterò. Aspetterò un segnale. Che grande cavolate che noi donne ci raccontiamo.
Finisco di asciugarmi i capelli. Non mi preoccupo del rumore, tanto Allycia è già sveglia. Infilo un vestito di jersey blu scuro e anche, purtroppo, un paio di stivali col tacco. Afferro il cellulare dal groviglio di lenzuola e lo accendo. Un messaggio da Jamey:
Divertitevi ragazze e mi raccomando Brenda, Edric non è l’unico uomo sulla terra. Un bacio.
Sbuffo un po’ all’sms di Jamey. Quando capirà che non sono la sua bambina da proteggere. La luce lampeggiante del cellulare mi avverte della presenza di un secondo sms. Edric:
Serata fantastica. Dobbiamo assolutamente mangiare un’altra pizza insieme e vedere un film. Kiss kiss
Che carino. Più tardi, lo chiamo cosi ci mettiamo d’accordo. Spero di non sembrare appiccicosa. Ma no che non lo sono!
Più tardi in ufficio mi occupo di dare una bella pulitina al  mio computer. Metto da parte le notizie che possono essermi in futuro utili ed elimino le grosse bufale che i giornalisti come me alle volte raccontano. Tra le mie e-mail ne noto un paio, le ultime arrivate, che sono state mandate da un indirizzo che non conosco. Il contenuto è piuttosto criptico:
Attenta a te / lascialo
Dovrei stare attenta a cosa? E chi dovrei lasciare? Non mi pare ultimamente di aver scritto un articolo compromettente su qualcuno. Beh a parte Edric. Cerco di risalire al proprietario dell’e-mail, ma l’indirizzo è protetto. Nonostante la confusione iniziale nella mia testa vortica un’idea più chiara delle altre: e-mail intimidatoria. Ma io non ho nemici. Non sono poi un pezzo tanto importante del giornale. Ho un settore mio, ma l’ultima parola spetta sempre al grande capo. E non mi pare neppure di aver fatto un torto a qualcuno ultimamente.
Per adesso lascio stare. Non c’è niente di cui preoccuparsi veramente.
È passata una settimana da quelle ignote e-mails e non è ho ricevute più nessuna. L’ho detto ad Allycia e naturalmente ha preso la cosa troppo seriamente. Sono riuscita a calmarla e ad aspettare prima di agire. Anche se ha accettato, Allycia è attenta come una sentinella. Ogni volta che mi arriva un e-mail a casa controlla, quando mi arriva un sms lo legge per prima. E lancia strani sorrisini quando è arrivato un sms di Edric. Ultimamente ci siamo sentiti e visti spesso. Ci confidiamo di più. E’ proprio piacevole passare del tempo con lui e anche se non lo abbiamo detto a parole credo che abbiamo messo fine alla scommessa. Ora ci frequentiamo come…amici?!
È lunedì mattina e Allycia ha deciso di darmi un passaggio alla redazione con la sua auto. Una volta salita in ufficio e aver salutato Mike, accendo il mio pc. Nel frattempo che si avvia controllo i miei messaggi sul telefonino. Ne trovo uno molto mal scritto da mio padre. E’ un miracolo che sia riuscito a capire dove trovare la casella dei messaggi. Ma è un po’ strano che non mi abbia chiamato direttamente come fa ogni giorno.
Indouina chi è venutm a tpovarci?
Non capisco il suo messaggio. Chi mai a Albany potrebbe andare a trovare Cal? Billy? No, si vedono abitualmente. Le figlie di Billy che sono andate a vivere in Europa? Questo è il massimo della conoscenza di papà. Mentre tento di capire chi sia il misterioso invitato di Cal il pc si è completamente avviato.
Lo spavento mi porta a scattare sulla sedia con le rotelle e lanciare un urlo. La schermata normale del desktop si è improvvisamente bloccata ed il mouse ha preso vita propria. Clicca  su un nuovo documento di world e il computer posseduto scrive:
ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_ATTENTA_
Riempie almeno metà pagina la scritta. E’ una minaccia. Allycia aveva ragione. I miei colleghi si avvicinano alla mia scrivania cercando di capire come mai la calma e ben educata Brenda Shaw sia saltata dalla sedia lanciandola addosso al fattorino che consegna la posta. Lo stupore lo leggo anche nelle loro facce. Il computer è ancora controllato da qualcun altro.
“Chi è lo stupido che sta facendo questo scherzo a Brenda?” grida Mike, facendo distogliere lo sguardo dei colleghi dallo schermo a lui. Meno male che la cavalleria non è morta. Mike in fin dei conti è un bravo ragazzo e sta cercando di aiutarmi. Nessuno però del reparto risponde e dalle loro facce capisco che anche loro trovano lo scherzo di cattivo gusto. Non riesco a capire perché devo stare attenta. A che cosa poi. Afferro la borsa e il soprabito e mi avvio verso l’uscita riferendo a gran voce a Mike che sarei tornata più tardi e che ora dovevo risolvere il mistero del computer posseduto.
“Vado a cercare un esorcista” ho gridato a tutti allegramente come se tutto ciò non ma avesse toccato più di tanto. Ho solo cercato di distogliere l’attenzione da me. Devo trovare Allycia.
Ho parlato con Allycia, ha detto che avrebbe mandato un suo amico specializzato in informatica all’ufficio. Si è spaventata anche lei. Ha capito benissimo che si tratta di stalking. Il problema è che non capiamo chi sia. Fra poco mi raggiungerà a casa non vuole lasciarmi troppo tempo da sola. Nel frattempo mi blinderò dentro casa e magari chiamerò Jamey o Edric. Forse è meglio di no. Non potevo avere amici non famosi?
Arrivata al pianerottolo noto che la porta di casa è socchiusa. Io ed Allycia stamattina siamo uscite insieme e io sono la prima a tornare. La cosa giusta da fare sarebbe scappare e chiamare la polizia. Il ladro o il molestatore o quel che sia potrebbe essere ancora dentro. Ma non riesco a schiodarmi dal pianerottolo. Apro la porta cautamente ed entro. Ispeziono lentamente la stanza fino a quando il mio sguardo si posa sulla mia sinistra. Seduta sul divano bianco di casa mia c’è una modella: Rosamary Hill. Sembra quasi un fotomontaggio. Sembra che sia stata aggiunta in un secondo momento. Lei, bellissima con quei lunghi capelli biondi sempre con la piega pronta come se avesse un parrucchiere tascabile. Lei con un vestito rosso fuoco da premier. Lei con due occhi color ghiaccio incorniciati da un perfetto eleyner. Lì, irreale nel mio salotto reale.
“Buonasera Brenda” accavalla le gambe e appoggia la testa al suo braccio destro posto a sua volta sullo schienale del divano. Mi riprendo dallo schok  di avere una modella in casa e mi concentro sul fatto che è un’intrusa.
”Come sei entrata in casa mia?” incrocio le braccia sotto al petto e la guardo dura. E’ lei che mi ha mandato le e-mail. E’ lei che voleva e vuole spaventarmi.
“Precisiamo che questa non è casa tua, ma della dottoressa Allycia Brandon”
”Vedo che ti sei informata sul mio conto e potrei sapere perché?” si alza con un movimento fluido si sistema i capelli nello specchio vicino al divano e poi torna finalmente a guardarmi.
“Volevo conoscere la nuova puttanella di Edric. Ti ho avvertita cara, ma tu non mi hai dato retta ed hai continuato a vederlo”
”Non credo che siano affari tuoi, d’altronde non state più insieme” ribatto sfacciata e noto un lieve increspamento nelle sue labbra scarlatte. Non è abituata ad essere interrotta.
“Lui resterà per sempre mio. Può divertirsi con chi vuole, ma poi torna sempre da me”
”Vuoi dire che sei tu che torni sempre da lui” un leggero aggrottamento della sua fronte. La sto facendo innervosire.
“Senti un po’ ragazzina, Edric mi ha detto di scomparire come il suo solito, ma ha aggiunto che era il momento che ci rifacessimo una vita. Questo mi ha fatto capire che aveva conosciuto qualcuna. So quello che vuoi ma non lo avrai”
”Mi dispiace, ma quello che hai avuto tu l’ho avuto anch’io e anche di più, ma io non me ne faccio niente di una notte di sesso e di un bacio ogni tanto o dei suoi soldi, io voglio lui tutti giorni così com’è non come lo vogliono le telecamere o tu” vedo i suoi occhi sgranare, ha capito che Edric mi ha raccontato tutto. Sta per ribattere quando dalla porta di ingresso irrompe Allycia con il fiato corto.
“Se non vuoi fare la fine di Naomi Cambell e dedicare tutti i tuoi pomeriggi al servizio sociale, ti pregherei di andartene. Ti stai facendo carico di numerosi reati il più grave è l’irruzione in una proprietà privata. Ma se vuoi posso continuare, di certo lo scherzetto del computer non è legale e abbiamo rintracciato anche il tecnico che hai ingaggiato in nero” Rosamary guarda con una faccia nera Allycia. Prende la sua pochette leopardata all’ultima moda e si dirige alla porta scontrandosi di proposito con Allycia. Prima di andarsene definitivamente cerca di concludere in bellezza,ma riesco ad anticiparla.
”Ah Rosamary?” si volta completamente verso di me con aria di superiorità.
 ”Non racconterò niente ad Edric perché non voglio inquinare l’immagine che deriva dai suoi ricordi di te, ma sappi che hai perso perché ora l’unica cosa che Edric vuole da TE è che tu stia lontana da ME” sgrana gli occhi come se la verità fosse stata una torta in faccia. Vorrebbe ribattere, ma non sa cosa dire. Poi Allycia si avvicina alla porta, la spalanca, e la invita ad uscire con un gesto teatrale del braccio. La porta si richiude e mi sento sollevata. So che non tornerà. Noi donne non amiamo essere umiliate due volte. Però adesso sono più preoccupata per le parole che io ho detto. Voglio veramente Edric tutti giorni? Penso proprio di si.
”Tesoro?” si avvicina lentamente Allycia e mi abbraccia. Ci siamo prese uno bello spavento. Credo che sia l’incubo di ogni donna trovarsi in casa la ex super top model del tuo pseudo amico.
“Primo cambiamo serratura, vorrei evitare ospiti indesiderati” borbotta Allycia sulla mia spalla ”E due chiama Jamey” la afferro per le spalle per guardarla dritto negli occhi. Ho un brutto presentimento.
“Ero agitata Brenda. Ho chiesto a Jamey se sospettasse di qualcuno o avesse visto negli ultimi tempi strani movimenti e naturalmente si è arrabbiato con te perché non gli hai detto niente” ora ho una nuova gatta da pelare.

Ho invitato a pranzo Jamey per raccontargli ogni cosa e l’ho pregato non solo di non farne parola con Edric, ma anche di non farmi la predica.
“Non capisco perché non hai chiesto la mia protezione” ribatte come se non avessi mai aperto bocca.
“Non mi pare che la tua professione sia quella del bodyguard” osservo le mie fettuccine annoiata. Jamey sbuffa e sono convinta che mi terrà il broncio a tempo indeterminato. Ma invece mi stupisce, afferra la mia mano libera e mi sorride affettuosamente.
”Scusami,  è che volevo farti capire che puoi contare sempre su di me. Non dimenticarlo”
”Lo so” ribatto anch’io con tono solenne e con animo più rilassato. Improvvisamente sento vibrare il mio cellulare. E’ un numero che non conosco. Faccio cenno a Jamey che devo rispondere.
“Pronto?”
“Brenda?!” mamma?!
“Mamma?! Ma da che numero mi chiami?” non la sento da mesi, ma è normale fra noi.
“Oh Isa corri subito a Albany, Cal sta male”
”Male? Ma l’ho sentito l’altro ieri per telefono e stava benissimo anche se mi sembrava un po’ nervoso” rifletto ancora nel caso mi sia persa qualche particolare dalle sue parole.
“Ha avuto un malore stamattina e lo abbiamo ricoverato d’urgenza all’ospedale. Oh Isa, sai che non sono brava con queste cose vieni tu” non solo il suo comportamento infantile mi irrita, ma mi spaventa anche.”Stai calma, è grave? E poi tu che ci fai a Albany?”sento un attimo di silenzio dall’altra parte della cornetta e poi un singhiozzo.
”Parto subito” rispondo e chiudo senza aspettare alcuna risposta.
Papà da quel che ricordo non è mai stato male e ora sono veramente preoccupata soprattutto perché Regina è lì. Jamey mi guarda perplesso. Non mi sono accorta che ho gli occhi lucidi.
”Jamey accompagnami a Albany. Papà sta male” non dico nient’altro, chiede il conto e mi porta a casa a fare i bagagli.






Note:
La mia super ex ragazza diretto da Rupert Leitman.
Ho notato che negli ultimi capitoli non ho ricevuto neppure una recensione, naturalmente capisco che la storia può piacere come può non piacere. Io sono la prima a dire che si tratta di una commedia molto semplice e piacevole (almeno spero), ma i pareri non servono solo per sentirsi dire è bella la tua storia, continua così, servono anche per crescere; non dimenticatelo mai. Dopo questo non vi preoccupate io non obbligo nessuno e so che gli ultimi due capitoli erano lenti e noiosi (purtoppo bisognava arrivare con calma a questo punto), nonostante ciò io proseguo e se volete esprimere il vostro parere io sono qui.
Comunque voglio ringraziarvi tutti, grazie lettori silenziosi ;-)
   
 
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