Erano quasi le sei quando Pansy Parkinson finì la sua pozione.
Era perfetta, aveva seguito le istruzioni alla lettera e si sentiva fiera di sè.
Non si era mai impegnata più del necessario in pozioni, dato che Piton regalava i bei voti a tutti i serpeverde, ma quella volta aveva dato tutta sè stessa in quella pozione e non poteva fallire.
Ne mise un po' in una boccetta e si incamminò verso il suo dormitorio.
Una volta entrata nella stanza che condivideva con Trecy e Daphne si guardò per molto tempo allo specchio prima di versare il liquido in un bicchiere, buttarci dentro tre capelli e bere la pozione tutta in un sorso.
Sentì un dolore improvviso allo stomaco, tanto da piegarsi in due dal dolore e rimanere per qualche minuto seduta per terra con le mani sulla pancia.
Ma quando si alzò per poco non si mise ad urlare vedendo, al posto del suo riflesso, la persona che odiava di più al mondo.
Hermione Granger era in piedi davanti a lei, o forse dovrei dire, la sua immagine riflessa nello specchio.
"Capelli crespi, dentoni sporgenti, aria da so-tutto-io...certo che la mezzosangue potrebbe darsela una sistemata una volta ogni tanto!"
Pansy ghignò, la pozione polisucco aveva funzionato, ma ora tocca a lei entrare in azione.
Aveva studiato ogni dettaglio del suo piano ed aveva saputo da Piton che Silente aveva chiesto alla Granger di svolgere un compito importante con Potter e Weasley senza però dire niente a nessuno, così la mezzosangue era fuori gioco e Draco era tutto suo.
Sarebbe andata da Draco e avrebbe fatto di tutto pur di costringerlo a lasciare la zannuta.
Sapeva già che non sarebbe stato facile, dopo tutto continuava a chiedersi come facesse Draco ad amare una ragazza come la Granger, con tutti i difetti che ha.
Fece attenzione ad uscire dal dormitorio senza farsi notare. Per una volta ha adorato la McGrannit e le sue montagne di compiti dato che tutti i serpeverde erano nelle loro camere a scrivere almeno tre pergamene di ricerca.
Draco aveva dato appuntamento ad Hermione nella stanza delle necessità, ma Pansy era stata così furba da riuscire a trovare il suo gufo prima che il biglietto sia arrivato ad Hermione.
Una volta arrivata nel corridoio chiuse gli occhi e si concentrò per far comparire l'entrata della stanza delle necessità.
Una volta entrata  si guardò intorno: la stanza era leggermente buia, c'era un camino che riscaldava la stanza, il colore principale era il rosso. C'erano tende rosse, tappeti rossi, quadri con molte sfumature di rosso e un divano rosso.
Riconobbe subito i capelli biondi del ragazzo sbucare dal divano e si avvicinò.
Quando Draco si accorse della sua presenza la fece sedere vicino a lui, ma Pansy/Hermione, recitando la parte della fidanzata odiosa, si appoggiò al bracciolo più lontano del divano.
Lui la guardò un po' stupito, ma poi si avvicinò a lei, la prese per i fianchi e la buttò sul divano cominciando a farle il solletico.
"Volevi giocare, vero? Ora giochiamo insieme!" Rise Draco mettendosi sopra di lei.
Pansy, che di certo non si aspettava un comportamento del gendere dal biondo, rimase molto sorpresa, ma non riusciva a smettere di ridere e riacquistò il controllo solo quando il ragazzo decise di smettere.
"Smettila, odio queste cose!" Disse acida Pansy/Hermione alzandosi dal divano.
"Lo so bene, per questo lo faccio." Non aveva mai visto Draco così allegro.
"Perchè devi sempre fare il bambino?" Chiese incrociando le braccia sul petto.
"Perchè è divertente, ma se non vuoi che faccia il bambino potrei fare qualcos'altro..." Disse Draco con una punta di malizia sulle ultime parole.
"Non ti sopporto più, pensi solo a questo!"
"E anche se fosse, hai scelto più tu di amarmi, io sono solo me stesso."
"A volte penso che avrei fatto meglio a stare con Cormac."
"Già, ma alla fine hai scelto me e questo errore ti accompagnerà per il resto dei tuoi giorni..." Draco le cinse i fianchi e con dolcezza.
Pansy non sapeva più che cosa dire per far reagire il biondo, era veramente cambiato e cose che un tempo lo facevano infuriare adesso non lo sfioravano neanche.
Il ragazzo avvicinò molto lentamente il corpo della mora al suo e abbassò la testa fino a appoggiare la fronte sulla sua.
Pansy riusciva a sentire il suo respiro così vicino, il silenzio regnava, l'unico suono che si sentiva erano i battiti dei loro cuori.
"Se non riesco a separarli potrei almeno godermi il tempo che mi rimane con l'aspetto della zannuta" Pensò Pansy abbandonando il suo piano.
Draco cominciò ad ondeggiare i fianchi, ballando la danza del silenzio.
Le loro labbra erano sempre più vicine, Pansy sentiva già il sapore di Draco.
Le mani di Draco sui suoi fianchi, le braccia di lei attorno al suo collo e una mano affondata nei suoi capelli e finalmente annullarono ogni distanza.
Ma non andò come previsto perchè Draco le posò un dolce e caldo bacio sulla punta del naso.
"Piccola Pansy, credevi forse di fregarmi con un pozione polisucco? Mi sorprendi, pensavo che mi conoscessi bene." Ridacchiò Draco lasciando la mora sotto shock.
"Draco...io..." Tentò di dire la ragazza, ma le risate del biondo la sovrastarono.
"Non cercare di giustificarti, so tutto del tuo piano."
"Ma...come?"
"Ti ho vista prendere dei capelli dalla divisa di Hermione, ti ho vista nell'aula di pozioni e Blaise mi ha detto che gli avevi chiesto di prestarti il suo libro di pozioni e glielo hai ridato con il segnalibro sulla pagina della ricetta per la pozione polisucco. Poi ho fatto due più due." Il suo ragionamento non faceva una piega, Pansy si sentiva stupida, avrebbe dovuto fare più attenzione.
"Perchè sei stato al gioco?" Chiese la mora.
"Perchè volevo vedere che cosa avevi in mente ed ero curioso di sapere quante cose avevi imparato dal sottoscritto in tutti questi anni che ci conosciamo. Sei brava, ma non abbastanza per fregarmi." Spiegò il biondo.
Pansy abbassò lo sguardo sconsolata.
"Non fare quella faccia, era un bel piano, ma nessuno riesce a fregare Draco Malfoy."
Draco le prese il mento con due dita, le sollevò il viso e appoggiò le sue labbra sopra a quelle della ragazza, baciandola dolcemente.
In quell'istante la magia della pozione svanì e Pansy tornò come prima.
"Ora che l'effetto della pozione è svanito non hai più bisogno di baciarmi." Disse tristemente la ragazza.
"Ti sbagli, quel bacio non era per Hermione, ma era per te, Pansy." Il biondo le sollevò di nuovo il viso e la baciò ancora, ma questa volta con più passione.
Il tempo passò, ma nè Pansy, nè Draco raccontarono mai di quella sera.
Rimase un segreto tra di loro, che si portarono dentro per sempre.
Draco ed Hermione non si erano lasciati come aveva sperato Pansy, ma lei era felice comunque perchè sapeva che Draco teneva a lei e niente era più importante del legame che li univa, anche solo come amici.



Angolo dell'autrice: Buon Giorno/Mattina/Pomeriggio/Sera/Notte a tutti! Ammetto che è da un po' che non mi faccio più viva in questo fandom, ma sono tornata!
Draco: Vi conviene scappare finchè siete in tempo!
io: Smettila subito o non scrivo più niente su di te!
Draco: Non vedo dove sia il ricatto.
io: Che ingrato! La prossima volta invece di farti avere due ragazze scriverò una Draco/Harry, tanto ci sono molti fan di questa coppia.
Draco: No, ti prego! Tutti tranne quello sfigato di Potter! Non ti sembra già umiliante che moltissime scrivono su di me e la mezzosangue, ora mi vuoi anche con lo Sfregiato?!
io: Semmai sono Harry e Hermione che dovrebbero lamentarsi di uno come te! Già è tanto che hai trovato una mezza santa come Astoria che ti sopporta!
Draco: Sei cattiva! Mio padre lo verrà a sapere!
Ok, ora che Draco ha smesso di rompere posso continuare. Ringrazio tutti quelli che sono arrivati a leggere fino a qui e soprattutto chi si fermerà a recensire.
Baci a tutti, belli e brutti!
(scherzo, siete tutti belli)