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Autore: Ofelia20    23/02/2013    1 recensioni
Avete mai visto il film "Tre all'improvviso?" Bè se non lo avete visto non importa, ma questa è la mia versione Seblaine di questa storia che ho adorato!
Blaine Anderson è proprietario di una piccola gastronomia in Ohio e Sebastian Smythe è un cronista sportivo apprendista con una promettente carriera davanti a se. Dopo un unico e disastroso appuntamento, i due scoprono che tutto quello che hanno in comune sono l’odio reciproco e l’affetto per la loro figlioccia, Linda. Dopo che i genitori della piccola muoiono tragicamente in un incidente stradale, Blaine e Sebastian vengono nominati tutori legali di Linda,così cercano di mettere da parte le loro differenze. Trasferitisi entrambi nella casa dove ha sempre vissuto Linda, per rendere meno traumatica la nuova situazione, i due si prendono cura delle piccola, tra mille difficoltà ed impegni lavorativi, cercando di appianare le loro divergenze.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4 Sebastian e Blaine vs. Gli addii

Erano le nove e la piccola gastronomia di Blaine era già vuota da un pezzo. Le luci erano abbassate, ed il ragazzo aveva già girato il cartello attaccato alla porta a vetro verso la scritta  “Chiuso” ed abbassato le tendine. Si era seduto su un tavolo, uno di quelli che da troppo tempo non accoglieva più i suoi clienti, mangiando una fetta di cheesecake che aveva inutilmente preparato per la serata ma che nessuno aveva ordinato. La superficie del tavolo era piena di bollette e conti da pagare, a quelli del ristorante si aggiungevano anche le spese del piccolo appartamento che lo ospitava da quando era poco più che un ragazzino, e per quanto si sforzasse di far tornare i conti i soldi che gli servivano erano sempre troppo. Quei pochi che aveva gli sarebbero bastati solo per pagare gli arretrati dell’affitto di casa, ma poi sarebbe stato costretto a chiudere la gastronomia ed infine non avrebbe di nuovo più potuto pagare il mensile per la casa. Poggiò i gomiti sul tavolo e si prese la testa tra le mani intrecciando le dita tra i suoi ricci neri abbandonandosi alla disperazione. All’improvviso la campanella posizionata sopra la porta gli segnalò trillando l’entrata di un nuovo cliente, tra tutti i conti che stava facendo si era persino dimenticato di chiudere a chiave.

 “Ehi scusa il ritardo ma ho visto la luce accesa…” si scusò Sebastian. Per quanto Blaine lo odiasse doveva ammettere che era sempre stato un suo fedele cliente sinceramente innamorato delle sue torte e dei suoi famosi spaghetti.

“Tranquillo, non fa niente. Cosa ti servo?” rispose tirando su con naso l’altro alzandosi dalla sedia e di trascinandosi dietro al bancone.

“È rimasta un po’ della tuo cheesecake che mi piace tanto?”

“Ce n’è quanta ne vuoi. Te la vado a prendere!” Blaine sparì in cucina, e Sebastian allungò l’occhio verso la pila di documenti invadeva il tavolo su cui poco prima era seduto il ragazzo, capì immediatamente che gli affari del suo amico non andavano bene, e notò anche gli avvisi di pagamento della casa, ma decise di non dire niente e tornare ad aspettare la sua torta.

“Tieni, praticamente è tutta intera a parte il pezzo che ho tagliato per me. Prendila tutta, te la regalo.”

“Ma no, non posso accettare.” Esclamò tirandosi indietro.

“Insisto” disse senza enfasi nelle sue parole incartando il dolce, ma fu interrotto dallo squillo del suo cellulare. Lo prese dalla tasca posteriore dei suoi jeans e guardò il display, non riconobbe il numero, e per un istante fu quasi tentato di riattaccare pensando si trattasse di creditori, ma poi scusandosi con Sebastian accettò la chiamata. Dopo alcuni secondo un’espressione colma di preoccupazione si affacciò sul suo volto, sbianchì letteralmente e quando concluse la chiamata si lasciò cadere il cellulare dalle mani.

“Blaine è successo qualcosa di brutto?” persino Sebastian si preoccupò.

“Si tratta si Sam e Thad. Loro…  loro hanno avuto un incidente” disse senza fiato con gli occhi spalancati e fissi nel vuoto.

“Ma non è niente di grave, giusto? Si tratta solo di un banale incidente, vero?” una raffica di domande uscì dalle labbra dell’altro, i secondo che impiegò Blaine per rispondergli gli sembrarono anni.

“Loro non ce l’hanno fatta…  Quelle parole uscirono dalla bocca di Blaine pesanti come macigni, quando Sebastian udì quelle parole intorno a lui tutto diventò buio, cadde in un silenzio catatonico senza avere neanche la forza di muoversi.

Inutili erano state le parole di Blaine, l’altro non si accorse di nulla, neanche quando il ragazzo dai capelli neri dovette quasi prenderlo in braccio per farlo salire in macchina, si era semplicemente ritrovato seduto nella sala d’aspetto dell’ospedale di Lima. Quando rinvenne udì Blaine chiedere ad un infermiera notizie si Sam e Thad sperando che al telefono si fosse sbagliati, ma purtroppo non era così.

“Non posso crederci” finalmente Sebastian riuscì a rompere il suo silenzio assordante e a pronunciare sommessamente tre parole piene di dolore.  

“Lo so, è impossibile da credere.” Rispose Blaine posandogli una mano sulla spalla e dando finalmente libero sfogo alle lacrime.

“Loro non possono essere morti. Non Thad, siamo cresciuti insieme, è sempre stato il mio compagno di stanza, dovevamo diventare vecchi insieme. Non può essere successo, non a loro!” continuò a ripetere l’altro on la testa tra le mani, era certo che se avesse permesso alle lacrime di uscire si sarebbe sentito meglio ma la sua natura glielo impediva.

“Già, sembra che queste cose non possano mai accadere a noi ma dobbiamo guardare avanti. Loro avrebbero voluto così.” Blaine che in quel momento non chiedeva altro che conforto si ritrovò a consolare Sebastian che stava dimostrando tutta la sua debolezza anche se nella sua vita non aveva fatto altro che nasconderla.

“Non mi interessa cosa avrebbero voluto loro!” si ritrovò quasi ad urlare mentre si alzò velocemente dalla sedia, “Io avrei voluto che il mio migliore amico non mi abbandonasse e invece lui adesso non c’è più!” un delirio di sofferenza si era impossessato di Sebastian, quelle parole non fecero che scalfire ancora di più il cuore di Blaine che lo trattenne con un abbraccio che contro ogni aspettativa l’altro si ritrovò a ricambiare.

“Perché Blaine? Perché?” continuò a ripetere con il viso premuto contro la sua spalla.

“Non lo so… “ non poteva che rispondere con queste parole mentre le lacrime continuavano a scorrere sul suo volto e bagnare la camicia dell’altro.

Il quel momento i due ragazzi videro avvicinarsi a passo spedito un ragazza molto giovane con in braccio una bambina.

“Siete voi Sebastian e Blaine?” disse la ragazza, dal trucco sciolto si vedeva che anche lei aveva da poco smesso di piangere, i due fecero un cenno affermativo con la testa.

“Sono la baby-sitter di Linda. Sam e Thad mi avevano detto che se fosse successo qualcosa dovevo chiamare subito voi.” Si affrettò a spiegare la ragazza cullando la piccola che teneva stretta tra le braccia.

“Tu sai cosa è successo?” Sebastian cercò maggiori spiegazioni dalla ragazza.

“Erano usciti per andare a cena fuori e mentre stavano tornando la macchina è andata fuori strada e poi… Bè sapete cosa è successo poi. Fortuna che la piccola Linda è rimasta a casa con me.”

“Fortuna? Come puoi dire una cosa simile? È rimasta senza genitori come può essere fortunata!” il volto di Sebastian era diventato paonazzo, stava cercando di liberarsi da tutto quel dolore con la rabbia, prontamente Blaine si mise tra i due per cercare di dividerli, invitando poi il ragazzo ad allontanarsi a prendere una bottiglietta d’acqua dal distributore.

“Con chi rimarrà la piccola Linda adesso?” domandò Blaine avvicinando alla bambina che se ne stava accoccolata sulla spalla della ragazza ignara di tutto, il ragazzo ne fu quasi sollevato ed anche un po’ invidioso.

“Sai già che Thad e Samantha non avevano parenti, e quei pochi che gli erano rimasti si trovano oltre oceano. Ho parlato con gli assistenti sociali ed hanno acconsentito a farmela tenere con me fino a quando non ci sarà l’apertura del testamento, in cui hanno lasciato scritto chi dovrebbe prendersi cura della bambina in casi come questi.” Con la voce rotta dal pianto la ragazza spiegò a Blaine la situazione poi dopo aver firmato qualche carta portò Linda a dormire, e lo stesse fecero Blaine e Sebastian.

 

   
 
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