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Autore: Styles_000    23/02/2013    1 recensioni
"Non possiamo" dico tra diversi baci.
"Invece si" mi rassicura continuando a baciarmi.
"Harry ma.." mi bacio con molta passione facendo cosi che mi scordassi di tutto e di tutti.
Al diavolo il fatto che eravamo ormai fratellastri!
Al diavolo il fatto che odiavo con tutta me stessa sua madre, e fino a poco fa anche lui.
C'eravamo solo io e Harry, insieme.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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People change. Memories don't
 

Capitolo 1-
"Forza Alex dobbiamo partire" la voce di mio padre mi porto via dal mondo dei sogni.. non volevo proprio alzarmi soprattutto pensando il motivo... "Non farmi usare l'acqua signorina" mi disse.
"NO..." dissi alzandomi di colpo dal mio amato letto "...sono sveglia" fini.

Salve io sono Alexandra White.. ma chi mi conosce mi chiama Alex, sono una dicianovenne newyorchese e questo qui come avete capito 
è mio padre Jake White...
"Sei pronta?" mi disse entusiasmato.
"No" gli risposi tutt'altro che entusiasmata..si avvicino a me dicendomi.
"Alex non voglio vederti cosi.. faccio questo anche per te per farti ricominciare" a queste parole io rimasi di stucco.. voleva farmi dimenticare? portandomi in un altra città lontana dai miei amici dal mio tutto e dalla tomba di... "e poi Anne ti piacerà anche suo figlio" disse interrompendo i miei pensieri.
"Non puoi portarmi via da qui.. via dal pensiaro della mamma.. non puoi e non voglio" dissi con lo sguardo abbassato.
"Tesoro.." non lo lascia finire che corsi fuori da quella casa che ormai casa mia non era... se non l'avevate capito mia madre è morta quando avevo 11 anni in un incidente e ancora ho il suo ricordo impresso nella mente.. anche il momento dell'incidente, quando hanno chiamato per dirci l'accaduto e il dolore che avevo provato e che provo tutt'ora... volevo bene a mio padre anche se mi stava facendo male portandomi via da New York dove c'era la tomba di mia madre e dove c'era ancora il suo pensiero.. credevo che andandomene da New York il suo pensiero svanisse, è mi metteva paura... perchè tutto a me...
Andai in giro per New York visto che era l'ultima volte che la potevo vedere.. ma l'unico posto in qui volevo stare era solo uno.. arrivai davanti ad un cancello che era aperto, entrai e mi diressi alla tomba di mia madre.. mi sedetti in ginocchio vicino alla tomba.. neanche me ne ero accorta delle lacrime bagniarono il mio viso..
"Anche a me manca e tu lo sai" neanche mi girai perchè riconobbi subito la voce di quella persona che era l'unica persona di cui potevo contare ma anche quella persona che mi stava facendo del male.
"Papà non puoi partarmi via" alle mie parole mio padre si sedette vicino a me e mi mise un braccio intorno al mio collo stringendomi forte a se.
"Alex sai che tua madre vivra sempre nei nostri cuori anche se c'è ne andassimo dall'altra parte del mondo.. lei resterà sempre qui dentro" mi mise la sua grande mano sul mio petto dove c'era il mio cuore..
"Papà ti voglio bene.. giurami che non mi lascierai mai" dissi.
"Lo giuro bambina mia" subito dopo le sue parolo mi girai verso lui e mi buttai nelle sue braccia che mi strinserò forte facendomi sentire al sicuro come quando ero bambina.

****
"Arrivati.." disse mio padre entusiasmato mentre prendeva le mie valigie e le sue "..che te ne pare di Londra?" mi domandò.
"Non è New York ma è molto bella" risposi era veramente bella Londra solo che non volevo far vedere tutto questo entusiamo a mio padre.. Dopo due ora per trovare un taxi mio padre mise le valigie sul cofano della macchina gialla e io mi sedetti e m'infilai la mie amate cuffie con il mio amato iPod e schiacciai il tasto play facendo partire la musica.. mentre la macchina si muoveva le note di "Beautiful" di Christina Aguilera mi accompagnavano nel mio viaggio cosi odioso da parte mia ma cosi gioioso da parte di mio padre..
"Ecco qui.. siamo arrivati" il taxista dice a me e a mio padre.. poi aiutandoci con le valigie se ne ando dopo che mio padre l'avesse pagato...
"Jake!! Finalmente" disse una donna uscendo dalla voce e capultandosi a dosso a mio padre.. aveva una voce cosi irritante per le mio orecchie "oh tu devi essere Alex" mi disse.
"Alex per gli amici tu puoi chiamarmi Alexandra" dissi con un filo di irritazione.
"Alex!!" mi rimproverò mio padre.
"Lascia stare Jake.."calmò mio padre ".. piacere Alexandra io sono Anne" mi allungo la mano ma io la ignorai.. vi sembrerò scotese ma questo è il mio carettare, quella donna mia stava portando via l'unica persona su cui potevo contare... Mio padre aveva incontraro Anne ad un incontro di lavoro mentre era a Londra, be' cosi lui mi aveva detto..
"Anne scusala è fatta cosi" disse mio padre rivolta alla donna.
"Non preoccuparti Jake" rispose a mio padre.. poi vidi uscire un ragazzo riccio con gli occhi verdi.. i suoi occhi avevono un luccichio da togliere il fiato.. "ah lui è Harry mio figlio" disse la donna che mi irritava tanto.. quindi quello era suo figlio.
"Piacere Harry io sono Jake e lei e mia figlia Alex" disse mio padre con una voce cosi cordiale.
"Hey" rispose il ragazzo con solo questa parola.. già mi stava cosi sui nervi..
"Alex vuoi dire qualcosa" disse mio padre dandomi una gomitata "Emm.. no" dissi decisa.
"Ma che facciamo qui.. entriamo dai" disse la donna.. entrammo in quella casa che odiavo con tutta me stessa.. infondo non era tanto brutta anzi era
accogliente ma al solo pensiero che dovevo stare il questa casa con quella donna e quell'idiota di suo figlio me la faceva odiare con tutta me stessa.. "Jake vieni come che ti faccio vedere dove dormiamo.." no aspetta che ha detto, dove dormiamo? mio padre dovra dormire con quella donna irritante.. quelle parole mi irritarono andora di più.. "Harry tu mostra a Alexandra la sua stanza" vabene andiamo di male in peggio..
"Certo mamma" disse l'idiota... mio padre e la "donna" andarono nella direzione opposta a quella mia e dell'idiota.. arrivammo davanti ad una porta di legno che doveva aprire la mia stanza "ecco qui la tua stanza" mi disse ma io lo ignorai.. stavo per entrare ma mi prese da un braccio "senti neanche io sono felice che tu e quel cr.." lo fermai "non parlare male di mio padre perchè non sai cosa posso fare" dissi decisa "mio padre e io non dovremmo essere qui ma dovremmo essere a casa NOSTRA seduti nel NOSTRO divano nella NOSTRA citta, non qui in una casa sconosciuta in una città che avevo visto sono in cartolina e con un ragazzo idiota e maleducato e una donna che mi irrita molto che vuole portarmi via l'unica persona su cui posso contare" continuai.. l'idiota rimase dei secondi zitto in modile un pò sconvolto dalle mie parole, ma era quello che pensavo.. poi stava aprendo la bocca per parlare ma io non gli feci dire neanche le prime parole che entrai nella "mia" cosi detta stanza.. era una stanzina cosi vecchia con una carta da parati a fiori verdi e bianchi con dei modili di legno e una letto anche questo fatto in legno con delle lenzuola abbinate alla carta da parati sembrava la stanza di mia nonna... "iniziamo bene la mia vita a Londra" sbuffai buttandomi sul letto.-


SALVEE.

..
QUESTO E' IL PRIMO CAPITOLO DELLA 
MIA NUOVA FF...
ALLORA ALEX E' UNA RAGAZZA FORTE E DETERMINATA CHE NON SI FA METTERE I PIEDI IN TESTA
BE' SI CAPISCE NO? LOL
ANYWAY VI PIACE?
FATEMELO SAPERE CON UNA RECENSIONE MI FAREBBE MOLTO FELICE c:
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ORA VADO UN BACIO *mandaunbaciocomeunacogliona*
  
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