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Autore: Glael    10/09/2007    1 recensioni
In una New York frenetica e semi deserta vive una ragazza anomala e apparentemente isolata. Nel profondo il suo carattere è diverso e solo un ragazzo altrettanto strano e incompreso potrà coglierlo. Ma il destino ha in serbo altri progetti per loro. Una storia alternativa che descrive..un amore diverso. Leggete, leggete, leggete
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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21 agosto 1967

A different love

L'ombra del sospetto

Assaporò quel bacio. Era lei che lo faceva sognare. Era lei che non lo aveva fatto dormire per più di un mese. La ammirava in tutto il suo splendore: i rasta neri che le incorniciavano un viso meraviglioso, giovane e solare, le davano un'aria meno seria. La maglia aderente al corpo sinuoso e il suo sorriso erano l'oggetto dei suoi desideri. Restarono a guardarsi per molto tempo, occhi negli occhi. Quel silenzio valeva e parlava da solo.

"Pronto??? - disse una voce familiare - ci muoviamo da qui????"

"Ma se siamo appena arrivati, bellissima" - replicò Jake

"Maya non è fatta per stare in questi posti così....alternativi" - sentenziò proprio Maya in terza persona

Gironzolarono ancora per una mezz'ora circa vagando fra scaffali di libri, ridendo di tutto poi decisero di entrare in un bar a prendere un caffè. La presenza di Dust non passava inosservata, facendo si che il gruppo fosse subito squadrato dall'alto in basso.

Si sedettero in un tavolo ed ordinarono. Il luogo era accogliente e alle pareti vi erano dipinti e frasi celebri incorniciate. Il tutto conferiva al locale un'aria da bohemien.

"Io vado in bagno" - proclamò Maya

Si alzò e la sua minigonna si alzò leggermente. Jake restò come instupidito da quella visione e si incantò nel vedere l'andatura sicura della ragazza. Che gambe...E che personalità...

"Quando hai intenzione di dirle che ti piace?" - chiese Elìse

"Come hai detto scusa?" - rispose Jake

"Hai capito benissimo darling. E sappi che si vede lontano un miglio e che...captando i discorsi della mia coinquilina..la cosa dovrebbe essere ricambiata"

"Ah davvero? - replicò Jake cercando di mostrare indifferenza - non so a cosa ti riferisca, comunque scusami ma ho un bisogno impellente."

Si alzò e si diresse verso il bagno.

Frank, intanto, era andato al bancone per ordinare "something stronger than a coffee" ed Elìse poteva finalmente parlare con Dust, da sola. Il ragazzo però al precedette: "Elìse...io...volevo dirti..."

"Cosa?"

"IO voglio stare con te. Ti voglio. Voglio che tu sia mia, solo mia, di nessun altro. Non voglio che tu soffra oltre. Non voglio che ti capiti nulla di male perchè ora ci sono io e ti proteggerò anche a costo della vita"

Quelle parole suonarono come un giuramento e la ragazza, commossa, gli gettò le braccia al collo e lo baciò.

Erano passate due ore dalla loro entrata nel bar e Maya e Jake ancora non erano usciti dal bagno.

Frank, dal canto suo si era invece prontamente ubriacato ed era tornato al tavolo completamente sbronzo.

"Io devo portarlo a casa..in fondo lui ha fatto molto per me...compreso darmi un pugno...sono obbligat nei suoi confronti....scusami amore ma devo andare." - disse Dust

Amore????????? Si bloccò. Elìse restò stupefatta ma non disse nulla.

"Certo vai...sai dove abito..passaci se hai tempo...."

Era imbarazzata e le sue guance si erano tinte di un rosso fuoco. Scrisse il suo numero su un tovagliolo e lo porse a Dust. poi o baciò. Lo vide uscire con Frank accanto. Vide le sue braccia forti sorreggere l'amico. Non lo avrebbe più perso. Mai più. Nel frattempo Maja era uscita della toilette e si apprestava a sorseggiare il caffè, ormai freddo.

"Dove si trova il tuo Bel Amì?" - chiese allegramente

"E il tuo? Dove si trova?"

Risero insieme, poi Elìse spiegò la situazione a Maja e successivamente a Jake che ne frattempo era "emerso" dai meandri del bagno.

"Io vado a casa Maya" - sentenziò la ragazza

"Ehm...senti Elìse...perchè non vai a casa di Jake? Sai vorrei mostrare al nostro amico la mia collezione di Vogue e...ecco...mi servirebbe la casa...."

"Ehm....ok...ma ho detto a Dust di raggiungermi da noi..." -disse Elìse visibilmente in imbarazzo

"Oh non preoccuparti per lui...lo avviso io!"

"Ok...perfetto....allora...a domani Maya...buona notte Jake... e buona visita in casa nostra!"

Prese le chiavi dell'appartamento del ragazzo e si incamminò verso la casa. Era accogliente e molto ordinata. Chi lo avrebbe mai detto? pensò Elìse. Si buttò sul letto e sognò ad occhi aperti attendendo quello che considerava il suo PRINCIPE AZZURRO DALLA CRESTA BIONDA.

 

***

"Eccoci a casa Frank...ci siamo...poggia la testa qui...così...."

Dust lo fece sdraiare poi andò a preparare il caffè ma Framk si alzò e cominciò ad osservarlo, mormorando tra i denti.

"Che capelli che ha quella ragazza! - diceva - Così strani eppure affascinanti....Sbattersela...ecco cosa bisognerebbe fare.....uhm...."

"Frank ma che stai dicendo? Torna a letto dai...."

"Quanto vorrei averla qui e strappare a morsi quella maglia aderente... - lo interruppe Frank - quando tu non c'eri....e poi...lei ci stava anche....ma poi...no!...a detto no! Che c'era il bellissimo Dust...e solo lui....come avrebbe fatto lei??"

"Frank ma che dici? Smettila che mi sto incazzando!"

"Io ti ammazzo Dust...lei è mia...e solo mia....tu non c'eri mentre me la sbattevo...."

Dust lo colpì con un pugno in piena faccia. Poi uscì.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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