Mi sveglio di colpo.
Prendo il telefono sul comodino e leggo a fatica con gli occhi appannati l’ora. 3:37.
Dovevo farmi l’abitudine ormai. Giulia, la mia sorellina più piccola non riesce a dormire.
Non è una neonata, ha tre anni ma non mi sveglia piangendo istericamente, anzi, fa di tutto per non farlo, non vuole che io mi svegli, piange in silenzio, muore di sonno ma non riesce semplicemente a dormire. Farei di tutto per aiutarla ma non ci riesco.
Mi alzo dal letto, quando mi vede si spaventa, forse pensa che io sia arrabbiata. La prendo in braccio e dicendole:
- Vieni qui piccola.
La poso sul mio letto e in seguito mi intrufolo anch’io.
Ci copriamo con il lenzuolo e le faccio piccole carezze. Si addormenta.
 
Il mattino seguente è mamma a svegliarci, me la ritrovo davanti che ci guarda con un sorriso.
Giulia domani inizierà il suo primo anno d’asilo e io, il giorno dopo quello del liceo.
Non sto nella pelle, ho un’ansia incredibile.
La giornata passa in fretta, come l’estate d’altronde…
Non riesco a realizzare che dopodomani si ricomincia.
La sera faccio dormire Giulia con me fin dal primo momento e la mattina è pronta per il primo giorno d’asilo.
La saluto e le auguro una buona giornata. Quando lei e mamma escono mi butto sul letto e dormo un po’.
Passo la mattinata a non far niente, devo pur sempre godermi l’ultimo giorno di libertà.