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Autore: My_Lord    24/02/2013    4 recensioni
E se Zick e Elena si fossero dovuti separare subito dopo aver sconfitto Magnacat ? Perchè non riescono a riconoscersi dopo alcuni anni passati lontani ? Cosa gli sarà successo e cosa gli succederebbe se si incontrassero di nuovo al liceo ormai 17enni ? L'amore riuscirà a superare gli ostacoli della memoria e l'incontro con un nuovi pretendenti ?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Elena Patata, Un po' tutti, Zick Barrymore
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Intanto volevo ringraziare tutti quelli che si accingeranno a leggere la mia fanfiction e ,magari, seguirla fino alla fine. Sono accettatissimi , se non per dire quasi obbligatori ( xD ) dei commenti , giusto per dei suggerimenti e per accorgimenti che non fanno mai male :) La storia verrà raccontata in prima persona ,sperando vi possa coinvolgere di più . Grazie ancora a tutti , spero la mia storia vi possa piacere. Ci rivediamo a fine lettura ! 

MI chiamo Elena .

Erano le 10.38 e tra due minuti la campanella dell'intervallo sarebbe suonata. Non ce la potevo fare a restare ancora chiusa in quella classe con i compagni che ormai vedevo da 4 anni. Guardai ancora una volta l'orologio : 10.39 . Il professore di fisica stava spiegando uno strano grafico che prima aveva disegnato alla lavagna sulla presunta ' accelarazione di un moto'. E pensare che questa roba l'avrei dovuta studiare nel pomeriggio! 
Un rumore metallico squarciò il silenzio della scuola e le porte delle classi si aprirono quasi all'unisono , vomitando alunni su alunni che correvano al bar scolastico per accaparrarsi il miglior panino o la pizza più farcita . Come mio solito , aspettai che tutti i compagni uscissero per andarmi a sgranchire le gambe girando a zonzo per l'edificio. 
-Elena !-
Mi voltai . 
-Elena ,ti va di fare un giretto come me ? - 
Margherita mi stava raggiungendo con il suo solito balcone messo in mostra da una maglietta troppo scollata e con la sua frangetta al vento. 
-Ma certo ,andiamo!-
Ah , salve a tutti . Io mi chiamo Elena Patata , ragazza normale tranne per i capelli. Può sembrare strano ,ma la mia caratteristica principale non è il corpo troppo formoso , gli occhi da cerbiatto ,ma i capelli. Capeli di un particolar color rame lunghi fino a metà schiena. A scuola non eccello nei voti e ,cosa più importante per una ragazza di 17 anni , sono single. Non ho mai voluto nessuno nella mia vita , nessuno che mi potesse portare guai o sofferenze . Ho deciso di stare lontana dall'amore , di evitare tale spreco di tempo e di energie per dedicarmi ad altro. Ho una sola amica in tutta la scuola , proprio la ragazza accanto a me: Margherita.
La guardai ancora . Lei era una vera bomba ! Alta 10 cm in meno di me , fianchi da modella che facevano risaltare il seno prosperoso e capelli corvini ondulati che scendevano un po' ribelli sulle spalle. 
-Devo andare un attimo dalla professoressa Bacchini in aula insegnanti. Ti va bene?-
Scrollai le spalle , per me era uguale.
Ci dirigemmo nel salone principale dove c'era anche il bar e di conseguenza una marea di studenti. Cercai di farmi largo tra la folla ,ma giocatori di basket , di pallavolo e di qualsiasi altro sport erano troppo alti e grossi per poter essere superati. Anche i ragazzini di prima ora pensavano di fare i fighetti e mettersi in mezzo ,guardandoti dalla testa ai piedi disgustati. Cercai di passare ,ma lo spiraglio di spazio avvistato un secondo prima si chiuse da un gruppetto di mocciosette. 
-Marghe,qui non riusciremo mai a passare- Mi voltai indietro per riferirgli la notizia ,ma la mia cara amica non c'era più.
Mi alzai in punta di piedi per cercarla in mezzo alla folla , ma con scarsi risultati . Anche il secondo piano , quello di aggirare il muro di alunni , andò in fumo in quanto sembrava di superare la vera muraglia cinese !
Che palle !
L'aula insegnati era poco più avanti e sicuramente la mia amica era già lì dentro . Mi feci largo con due e tre spinte e riuscii finalmente ad entrare nel mezzo della marmaglia.
Possibile che sia così difficile passare in mezzo a della gente ? Ok che non sono alta come gli stangoni di basket ,ma CAVOLI ! Un po' di rispetto anche per i bassi !
Provai e riprovai a farmi largo tra la folla ,urlando qualche 'permesso' per farmi sentire ,ma ad un tratto sentii il piede di qualcuno davanti a me e il pavimento sembrò scomparire .
Pregai di non fare una di quelle figuracce che ti perseguitano per tutta la vita scolastica ,pregai di riprendere l'equilibrio perso ,ma al posto di una schiacciata di faccia sul pavimento , sentii delle mani afferrarmi e tenermi . Le sentii stringermi per non farmi cadere e fui contenta di essermela cavata anche quella volta senza aver dovuto arrossire per la vergogna.
Alzai lo sguardo per ringraziare chi mi avesse aiutato ,ma la posto di un sorriso il viso mi si colorò di rosso. Colui che un secondo fa mi aveva salvato era ora a due centimetri da me , con gli occhi chiusi e le labbra protese in avanti. Lo spinsi via prima che potesse succedere la cosa più imbarazzante della mia vita.
-Ehi , ma non vuoi ripagarmi ? Dopotutto ti ho appena salvato la vita .-
-Stupido bamboccino che non sei altro ! Chi ti credi di essere ? Vedi di stare lontano da me ,altrimenti ti brucio !- 
Un sorriso deformò il suo viso e lui scoppiò in una fragorosa risata. Lo osservai meglio . 
Il suo era un volto che già conoscevo ,eppure qualche cosa era diverso o mancava. 
Occhi neri come pece che ora ridevano di me , nascosti dai capelli blu un po' ribelli. Il suo fisico non era esile ,ma ben strutturato . Era alto ,sicuramente almeno 10 cm più di me, come ci si aspetta da un giocatore di calcio o chissà cosa. 
La sua fastidiosa risata smise di riempirmi le orecchie e notai i miei occhi perfettamente riflessi nei suoi. Anche lui ora mi stava fissando e un tuffo al cuore mi costrinse a voltarmi e ad alzare i tacchi. 
Decisi di rientrare in classe dalla quale non sarei più uscita fino alla fine delle lezioni. La campanella suonò e la classe rientrò per l'ora di storia. 
La prof entrò, tutti presero fuori i quaderni e iniziarono a segnare gli appunti. Io invece iniziai a disegnare sul banco quel ragazzo , quel viso un po' spigoloso, ma non troppo , quegli strani capelli e gli occhi nero notte. 
Era così familiare a qualcuno ! Ma a chi ??? 
Finì anche l'ora di storia e iniziò quella di religione. Andai fuori dalla classe come mi consentiva il foglietto di studio individuale per quell'ora e mi diressi al bar a parlare con Emanuele ,il barista. 
-Ehi Elena ! Come stai ?- 
-Ciao Manu , tutto bene , te ? -
- Non c'è male ! Vuoi qualche cosa da mangiare ?-
-Magari riscaldami una pizza se ce l'hai ancora ! -
-Certo bellezza , per te le migliori di sempre ! Ecco qua ! - 
-Grazie.-
Mi diressi nell'aula di religione che si sarebbe riempita di altri ragazzi esoneri da quella materia. In 4 anni era la prima volta che ci entravo , ma non avevo nulla da fare per qui decisi di mettermi lì e evitare le solfe dei professori. 
Entrai e l'aula sarebbe stata completamente vuota , se non fosse stato per due o tre bolli ,qualche fantasma vagabondo e un ragazzo seduto vicino alla finestra. Mi avvicinai a lui e lo salutai.
-Ciao Andrea !-
Lui alzò lo sguardo sorpreso e i suoi occhi castani mi fissarono contenti . 
-Ciao Elena! Finalmente sei venuta nell'aula di religione !-
-Già !-
Purtroppo, nonstante fossimo amici, le nostre conversazioni terminavano sempre dopo poche battute. Mi sedetti vicino al termosifone e mi isolai dal mondo con l'ipod . Quando sarebbe finita quella stupida giornata ? 
Le lezioni continuavano a passare , lente e noiose fino a che la campanella della sesta ora suonò ,facendo scappare i compagni fuori dalla scuola ,diretti verso casa. 
Infilai l'astuccio in cartella , con un gesto della mano salutai Magghy e mi avviai verso la fermata con la musica al massimo.
Uscii fuori , non l'avessi mai fatto. Stava piovendo. 
Maledissi il tempo e mi avventurai sotto la pioggia senza un cappuccio o un ombrello .
Vidi passare auto , amici con ombrelli e altri studenti che come me cercavano di ripararsi sotto la prima cosa che capitava. 
Presi la solita scorciatoia che mi avrebbe fatto risparmiare ben 5 minuti . I cunicoli stretti non mi avevano mai dato problemi , anzi , mi facevano sentire al sicuro. 
La chitarra dei Linkin Park iniziò a vibrare e mossi la testa a tempo. Adoravo quella canzone . 
Qualcosa però non andava. 
Sentivo che c'era qualche cosa di terribilmente sbagliato in quel giorno.
I capelli bagnati scendevano sulla giacca a vento forse troppo sottile per quella stagione. 
-Devo muovermi-
Ricominciai a camminare più spedita , l'autobus sarebbe passato a breve e non potevo permettermi di perderlo. 
Arrivata alla fermata vidi il bus sfrecciarmi davanti. Il mondo mi crollò addosso. 
-Fantastico Elena, brava ! E ora mi dici come fai ? Aspetterai per 3 ore che l'autobus ritorni ! - 
-L'hai perso ?-
Una voce irritante raggiunse le mie orecchie e in un attimo mi ritrovai coperta da un umbrello blu scuro come i capelli della persona che lo teneva in mano. 
Mi spostai fuori , non volevo essere 'protetta' dal suo ombrello. 
-Mi odi così tanto?-
-E secondo te ? Hai cercato di baciarmi !-
Lui rise. Ancora. Quella risata non la sopportavo !! 
-Come ti chiami ?-
-Elena-
-Quanti anni hai ?-
-17-
-Ah,come me. Piacere , io sono Ezechiele Barrymore , ma per gli amici Zick.-
Mi tese la mano , ma non la strinsi.
Rimanemmo in silenzio per un paio di minuti . Dovevo decidere cosa fare , come tornare a casa ora che l'autobus se ne era andato . Chiamare mio padre o mia madre era fuori discussione , entrambi erano a lavoro. Potevo chiamare Marghe e stare a casa sua  ,tanto non abitava molto lontano dalla scuola. Presi fuori il cellulare e sfogliai nella rubrica fino a trovare il suo numero. 
Aspettai qualche secondo e , con mia grande fortuna , lei rispose. 
-Ciao Elena , dimmi tutto .-
-Ciao Marghe, senti io ho perso il bus e tornerà alla fermata solo fra un bel po' di tempo. Posso stare da te nel frattempo ?-
-Mi dispiace Elena, devo andare a lezioni di piano ora. E' mercoledì ,non ti ricordi ?- 
Cazzo, è vero. 
-Tranquilla , aspetterò qui alla fermata .-
-Ok , semmai chiama i tuoi e aspetta che ti vengano a prendere.-
-ok ok , ciao Marghe.-
Ero incavolata nera. Nessuno poteva venirmi a prendere, la pioggia non smetteva di battere e in più sto essere irritante continuava a seguirmi mettendomi il suo ombrello sopra la testa nonstante io mi spostassi ogni volta. 
-Non sai come tornare a casa ?-
-Non penso siano affari tuoi !-
-No, infatti non lo sono.-
-Guarda ,arriva il tuo autobus ! Ora vattene !-
-Eggià , arriva il mio autobus-
La vettura blu e bianca si fermò proprio davanti a noi e lui non si mosse. 
-Ma cosa fai? Sali !-
-No -
-E perchè mai non sali?-
-Non posso mica lasciarti qui da sola. Se qualcuno ti attaccasse non riusciresti nemmeno a urlare-
Mi stava prendendo per una molliccia ? Per una di quelle ragazzine che vogliono sempre  e solo essere difese e non riescono a farlo da sole? 
Mi infuriai ! Non aveva proprio capito nulla di me quel ragazzo !
-Se però ti da fastidio la mia compagnia me ne vado.-
-Vattene !-
Detto fatto. Zick chiuse l'ombrello e salì dentro all'autobus. Finalmente si era levato dai piedi.
Lo vidi rispondere al cellulare ,per poi scomparire.
Mi voltai per vedere se qualcuno era rimasto ,ma non c'era anima viva attorno a me. 
-Sicuramente mi ammalerò, sono tutta bagnata !-
Un fruscio dietro di me,seguito da un ruggito, sconvolse i miei pensieri .
Mi voltai .
-Chi c'è là ?-
Un cespuglio si mosse e ne uscì fuori un Lurrido .
-Fantastico . Senti piccolo coso peloso e schifoso , non ho tempo ora per giocare con te . Devo pensare a come tornarmi a casa!-
Il lurrido si avvicinò ancora , intento ( almeno penso ) ad attaccarmi.
-Vattene coso schifoso !-
Il muso del mostro si trasformò in una maschera di terrore e corse via spaventato. Mi sentii soddisfatta ! Alla faccia di quell'Ezechiele che credeva fossi una nullafacente ! Ho appena spaventato un mostro con solo il mio tono di voce !
-Ma guarda cosa abbiamo qui-
Un sussuro giunse alle mie orecchie, come una voce spenta, lontana e sofferente.
Non mi voltai , non volevo farlo. Sentii i brividi nella schiena e lo stomaco chiuso.
-Una bella ,bellissima rifugiatrice ! E poi te non sei una rifugiatrice normale ,vero? Da quanto tempo non ne mangiavo una ! -
Il fantasma nero incominciò a giocherellare con i capelli ,annusandoli e assaggiandoli .
Cercai di scappare ,ma altri ne comparvero dai muri delle case.
-Io sono solo una rifugiatrice e i fantasmi non mangiano gli umani !- 
-Ma te non sei un'umana qualsiasi ! Anche se poco , qualche potere ce l'hai e fidati che lo prenderemo tutto noi!- 
Non potevo ribattere. Non sapevo come fermarli. 
-Buon appetito !-
Sentii freddo vicino al cuore e vidi che una mano quasi trasparente trapassarmi il petto. 
Caddi a terra. 
La vista ,sempre più offuscata ,mi impediva di vedere in modo chiaro i volti di coloro chen mi avrebbero tolto la vita. 
Tutto quello che riuscii a vedere fu un raggio. Un raggio bianco che li colpì e subito dopo dei capelli blu scuro che si avvicinavano a me. 
-Elena... Te l'avevo detto . Ora stai tranquilla , i miei genitori stanno arrivando e ti portiamo a casa noi. -
-Non pensare che questo rimedi al tentativo di baciarmi di questa mattina!-
-Tranquilla , ora riposati.-
Mi lasciai cadere ,vittima della stanchezza, in un sogno profondo. Una macchina arrivò .
L'ultima cosa che sentii furono le sue braccia sollevarmi da terra e stendermi sui sedili ,poi ogni ricordo del viaggio si fece buio.

Alloooooora ,questa prima parte non è così avventurosa come avevo programmato l'intera storia. E' solo una breve e piccola introduzione. Vi dico che il tema principale della storia è l'amore e cose varie, ma non solo. Spero che vi sia piaciuta ,anche se  a scrivere non sono molto brava. Perdonate anche gli errori temporali o verbali. SCIAOOOO.
  
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