Mentre lo guardo. lì immobile, steso su quel letto d'ospedale, in pace apparente, tutto quello che riesco a provare è: Paura.
Non avevo mai pensato alla morte prima d'ora.
Invece adesso che mi ci ritrovo faccia a faccia, anche se indirettamente, provo quell'emozione che ho sempre cercato di evitare. Perchè, insomma, in confronto alla morte, cosa sono le altre paure?Non sono niente.
Non mi si blocca il respiro, quando ho paura del buio.
Non mi si dilania il cuore, quando ho paura di un'interrogazione.
Non mi si ferma il battito, quando ho paura dei ragni.
Non mi si chiudo lo stomaco, quando ho paura di un film.
Non sembra cadermi il mondo addosso, quando ho paura di esprimermi.
Non mi pizzicano costantemente gli occhi, quando ho paura delle altezze.
Tutto questo si prova quando si è faccia a faccia con la morte. Mi sembra di cadere in baratro oscuro, pronto a risucchiarmi e a non lasciarmi più andare via.
Mi sembra di essere in una bolla, che mi estrania dal mondo, impedendomi di respirare, mozzandomi il fiato.
Mi sembra di essere travolta da un'onda, in modo che i miei polmoni brucino fino ad esplodere.
Soprattutto se non sono io la persona che sta morendo, ma colui che mi ha insegnato a vivere. Che mi ha salvata in tutti i modi in cui una persona potrebbe essere mai salvata. L'unica persona che avrei voluto al mio fianco per tutta la vita. Ma ogni mia aspettativa è stat distrutta nel giro di pochi secondi, per colpa di uno stupido autista ubriaco.
In quel momento avrei tanto voluto essere io, dal lato in cui è spuntato quel pirata della strada. Invece no. Ha dovuto travolgere Zayn, il mio ragazzo, e fermarsi giusto in tempo per non investire anche me.
In quell'istante la paura s'era impossessata del mio corpo, annebbiandomi la vista e facendomi cedere le gambe. L'avevo visto cadere, sopraffatto di dolore, con tutto il volto insanguinato e i suoi occhi marroni puntati nei miei.
Non provavano dolore o paura, riflettevano felicità per il fatto che io stessi bene. Era così altruista. Pure sul punto di non ritorno, Zayn si preoccupava della mia salute.
Mentre adesso più lo guardo, più mi viene da urlare cercando disperatamente di farlo riprendere.
E' lì, davanti a me. Ma non c'è più.
Ha chiuso i suoi occhi color miele, biascicando un 'Ti Amo' con le sue labbra carnose. Non ci vedo più.
Le lacrime cominciano a solcarmi il volto, andando a depositarsi sul ciuffo bicolore di Zayn.
Prima che morisse, eravamo riusciti a parlare. Gli avevo chiesto se avesse paura, e sforzandosi di sorridere aveva detto -'' A volte si è coraggiosi proprio quando si ha paura''.
Zayn Malik che stava morendo non aveva paura, mentre io, Susy Fox, ho paura della morte.