24/02/2013
3 recensioniHow do you know you are in love?
- Come capisci di esserti innamorato?-
Louis si volta verso il salotto, dove il suo coinquilino sedicenne (nonché migliore amico da tre anni, nonché ragazzo per cui ha una cotta enorme da ben due) lo guarda con insistenza seduto sul divano.
Louis chiude l'acqua del lavandino, asciuga l'ultimo piatto, ché tocca a lui lavarli oggi, e -come?- domanda, il sopracciglio destro inarcato.
-Sì, intendo,- Harry si passa una mano tra i ricci - c'é un modo per capire se ami davvero una persona oppure se è soltanto una tua fantasia?-
Il castano sorride, un po' divertito dalla sua espressione e un po' intenerito dal suo imbarazzo, appoggia il panno umido sul ripiano della cucina e si siede accanto ad Harry.
- Non sei troppo piccolo per l'amore?- lo prende in giro, pizzicandogli una guancia con due dita, e quello mette il broncio.
- Non è affatto vero.- incrocia le braccia al petto, poi i suoi occhi verdi si illuminano.
- Tu sei mai stato innamorato, Lou?- gli chiede, e forse ha un po' di paura della risposta.
- Io... Beh, è complicato.- borbotta, le gote arrossate. - Ma credo di sì. - si stringe nelle spalle. In fondo può ritenere di amare Harry, e proprio lui in quel momento lo osserva col cuore appesantito da non sa bene cosa.
- E da cosa lo hai capito?- sospira Harry; si sente così masochista, a volte. Solo il pensiero che lui ami una ragazza, perché è una ragazza per forza, gli fa venir voglia di piangere.
Louis ride, pensando invece a quanto assurda sia quella discussione.
- L'ho capito e basta.- si appoggia meglio ai cuscini bianchi, fissando Harry.
- Oh, andiamo.- sbotta il moro - Qualcosa deve avertelo fatto capire, no?-
- Tutto me lo faceva capire.- confessa, dopo alcuni secondi. - Lo stomaco che si attorcigliava quando vedevo il suo sorriso, i battiti che aumentavano quando era accanto a me e quando le nostre mani si sfioravano per sbaglio, i suoi occhi che mi facevano confondere, affogare, cadere, piangere, ridere. Il suo profumo, che non si sente nemmeno tanto, ma che mi faceva girare la testa.- si interrompe, scuotendo il capo.
- Oh, Harreh, innamorarsi è orribile. Ti senti ubriaco anche se non hai bevuto, passi dall'essere la persona più felice del mondo a quella più triste. Perché quando lui mi abbraccia ho voglia di volare, ma quando parla con le solite ragazze che lo circondano sempre provo una fitta di gelosia gigantesca.- davvero, Louis non si è accorto di star parlando al maschile e al presente, ma il riccio è troppo incredulo per farglielo notare.
- Harry, quando ti innamori sei fottuto.- conclude Louis, accorgendosi immediatamente di aver detto qualcosa di strano.
- Tutto bene?- aggrotta la fronte.
- Quando lui ti abbraccia? Sei innamorato di un ragazzo?- bofonchia.
- Cosa?- scatta Louis, spalancando gli occhi, e solo ora si accorge dello sbaglio.
- No, cioè, intendevo, nel senso...- balbetta, grattandosi la nuca.
- Non è un problema che tu sia gay. - si affretta ad affermare Harry, forse con un sorriso fin troppo largo e il cuore fin troppo leggero.
- Lo è, invece.- mormora l'altro.
- E perché?- Harry non capisce, gli appoggia una mano sulla coscia e lui sussulta.
- Perché il ragazzo che amo non prova i miei stessi sentimenti.-
A Harry dispiace, lo giura, ma ringrazia mentalmente il Signore per questo.
- Che stupido è questo ragazzo...- pensa il più piccolo ad alta voce, strofinando il pollice sulla gamba di Louis, che rabbrividisce sotto quel contatto.
- Io lo conosco?- fa Harry, geloso e incuriosito.
- Sì, direi proprio di sì. - si lascia sfuggire il diciottenne.
Harry immagina che probabilmente deve essere Zayn (ma che razza di nome è, Zayn?), lo straniero attraente che si è trasferito da qualche mese nel loro liceo. Gli è subito sembrato antipatico, se proprio deve dirla tutta.
Oppure può essere Liam, quello che va in classe con lui, ma non si preoccupa troppo perché ha sentito dire che gli interessi il pakistano.
O magari Niall, l'irlandese biondo e gentile che va nell'aula accanto a quella di Louis.
- Mh. - mugugna Harry, accarezzandogli i jeans senza rendersene conto e Louis sente che sta per impazzire. China la testa per incastrarla nel suo collo e imprimere nella mente il suo odore, ne ha bisogno, ma lui si gira di scatto e tutto si ferma all'improvviso.
Harry arrossisce, Louis sorride, i loro respiri si sfiorano appena, i loro nasi si toccano e nessuno dei due si allontana.
- Harry.- lo chiama il castano, a bassa voce. - Se ti dicessi che sei tu il ragazzo che amo, cosa faresti?-
- Ti direi che il ragazzo che ami è innamorato di te. - e unisce le loro labbra, e finalmente non è un sogno, e Louis è così buono che ha voglia di morderlo, e si sente ubriaco anche se non ha bevuto.
E si sente innamorato.