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Autore: Lady_Klaine    24/02/2013    9 recensioni
( Damon x nuovo personaggio)
Che cosa succederebbe se oltre a vampiri, licantropi, streghe, ibridi… esistessero anche altre creature, come gli angeli??? Come reagirà il bellissimo vampiro dagli occhi e il cuore di ghiaccio alla comparsa di Linda, una persona molto speciale? Riuscirà ad entrare nel suo cuore come è entrata nelle loro vite?
DAL TESTO:
< Come fai a conoscermi? E perché ti sogno tutte le notti anche se non ti ho mai visto prima? > chiede curioso il vampiro dagli occhi cerulei.
< Anche io ti sogno sempre, ma ti giuro che non so il perché >
Il vampiro annuisce, mi crede.
< Perché siete uno il Dobbleganger dell’altro >
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dobblegager Story'
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                                                                                                        Capitolo 16
POV LINDA


Non so con precisione quando il buio di quel vicolo mi ha avvolto e nemmeno per quanto tempo sono rimasta priva di sensi, ma ricordo nei minimi particolari i profondi occhi azzurri che mi hanno investito con la  loro luce pallida e offuscata dalla preoccupazione, quando anche io sollevo faticosamente le palpebre, sbattendole un paio di volte.

Passano forse un paio di secondi, che a me sembrano lunghe ore persa come sono a fissare il volto perfetto che mi sta di fronte, prima che la realtà  della sera prima bussi prepotentemente alla porta della mia mente e del mio cuore, una più confusa dell’altra.

Sette perforanti colpi, che risuonano nelle mie orecchie come il rintocco di una cattedrale lontana e invisibile, il cui unico compito è ricordarmi le poche ore che rimangono per decidere chi salvare, se i miei amici, la mia famiglia.. l’uomo che amo, oppure me stessa.
 
Il primo colpo: le mani grandi e forti ma estranee che mi avvolgono con irruenza e mi trascinano via dal mio luogo sicuro, dal mio momento di vita normale.

Il secondo: il sorriso di scherno di Klaus mentre mi spiega come abbia trovato il modo di uccidermi senza morire a sua volta e i brividi di puro terrore che mi ha provocato, neppure lontanamente paragonabile allo sguardo freddo che mi riservava Damon all’inizio della nostra storia.

Il terzo: le sue minacce così dannatamente facili da portare a termine.

Il quarto colpo: l’invito a raggiungerlo questa sera lanciato e la sua immagine che scompare davanti ai miei occhi prima che possa decidere se raccoglierlo o lasciarlo cadere.

Il quinto: l’allusione tetra alla notte in cui ha ucciso mia madre, senza pietà, compassione o anche solo commiserazione per se stesso; le ha succhiato via la vita, nutrendosene, consapevole che nulla avrebbe potuto fermarlo.

Il sesto: Il suo falso ghigno malsano che mi tormenterà ogni notte, ammesso che ci arrivi viva alla prossima.

Il settimo e ultimo rintocco: la consapevolezza che solo io posso cancellare quel sorriso terrorizzante, irritante e straziante dal suo volto, concedendo alle persone a cui tengo altro tempo per vivere la loro
vita senza di me.

E vorrei urlare per questo, confessare a Damon tutti i sentimenti che mi stanno opprimendo e consumando nel tentativo di uscire, di trovare uno sfogo nel flusso di parole in cui si stanno trasformando, ma stringo  i denti, chiudo gli occhi e resisto.

Sento le ciglia velarsi di lacrime e respirare regolarmente diviene difficile, mentre il buio provocato dalle palpebre abbassate prende pian, piano la forma dei ricordi della sera precedente.

Il rapimento, la discussione, le minacce e le scelte a cui sono stata sottoposta si susseguono e si ripetono in un circolo senza fine, ma con un inizio ben preciso.

E so che anche Damon vorrebbe urlare, sfogarsi, rinfacciarmi la stupidità e l’incoscienza che ho avuto “allontanandomi” da sola senza dire nulla e il fatto che non lo faccia mi preoccupa ancora di più.

E’ arrabbiato, anzi no, il termine più corretto è furioso; lo sguardo che mi rivolge è freddo, raggelante e privo di qualsiasi luce, se non le piccole scintille provocate dalla profonda rabbia che sta cercando di reprimere.
 
 I minuti passano inesorabilmente, le lancette del grande orologio universale persistono nel loro movimento circolare infinito e la tensione fra noi cresce, si fa quasi palpabile, tanto da percepire la sua presenza e il suo stato d’animo mantenendo gli occhi chiusi.

Sento la distanza fra noi diminuire sempre di più e presto il suo corpo, prima appoggiato con una spalla allo stipite della porta, ora si sta sedendo sul letto al mio fianco.
 
Apro gli occhi di scatto quando sento il mento catturato in una morsa più gentile di quanto mi aspettassi per sollevarlo verso il suo volto.

L’azzurro che mi travolge ora è diverso, le emozioni che sta provando, e non mi riferisco solo alla rabbia ma anche alla delusione, la paura e forse anche.. l’amore, stanno affiorando pian, piano in superficie e come in un piccolo lago dall’acqua cristallina si riflettono nel profondo abisso dei suoi occhi.
 
< Perché? >

Un sussurro, un flebile suono composto da due sole sillabe che in qualsiasi altro contesto sarebbero state chiare e insignificanti, ma non ora.

Aggrotto la fronte e quasi senza rendermene conto piego lievemente la testa di lato, come se in questo modo potessi riuscire ad attribuire un senso alla sua frase.

Mi sta chiedendo perché mi sono allontanata, anche se in realtà non l’ho fatto???

Mi sta chiedendo perché non gli ho chiesto subito scusa e sono rimasta zitta??

Che cosa vuole sapere?

< Perché non riesco davvero ad essere arrabbiato con te? Insomma, sei sparita senza dire nulla e dopo ore di ricerca ti ritrovo svenuta in un vicolo buio ai confini della città. Mi sono preoccupato come un cretino e nonostante tutto non ce l’ho con te!! E’ incredibile! > confessa tutto  d’un fiato, tanto da cogliermi alla sprovvista e facendomi zittire per altri interminabili secondi.

Che cosa dovrei dirgli?  Che mi dispiace??? Oppure la verità?

Dovrei forse rivelargli che ho intenzione di accettare l’accordo di Klaus e sacrificare la mia vita per salvare le loro e in particolar modo la sua??

Sì; perché nonostante sia l’idea più angosciante, opprimente e inquietante che io abbia mai potuto fare e accettare nella mia vita, ho deciso che donerò i miei poteri a Klaus per poi uccidermi.

Che altro potrei fare? Stare a guardare mentre uccide tutte le persone a cui tengo?

< Ti amo > è tutto quello che riesco a dirgli, è tutto quello che posso  dirgli, tutto il resto è solo fumo nero.

Ma, anche se mi viene difficile crederlo, questa semplice spiegazione sembra tranquillizzarlo, rincuorarlo.

So che anche lui mi ama; l’incombenza della morte ti porta a comprendere molte cose che prima ti apparivano confuse e irrisolvibili, peccato che tu non abbia tempo per sfruttare l’occasione.

Non mi ha ancora detto esplicitamente quelle due paroline, semplici ma che portano con loro un peso e una responsabilità non da poco, ma comprendo le ragioni per cui l’ha fatto e non mi sento più insicura per questo.

Ora nel mio corpo c’è spazio solo per un infinita angoscia che sembra essere talmente radicata all’interno  da non riuscire a risalire in superficie, ormai abituata all’oscurità.

Ma in questo momento tutto perde di importanza perché potrebbe essere l’ultima volta che vedo il volto dell’uomo che amo con tutta me stessa, di fronte a me, in ansia per me e con uno sguardo carico di affetto che non gli ho mai visto prima.

Tra poco tempo uscirò da questa casa e con grande probabilità non vi rimetterò mai più piede, non respirerò più il suo profumo di muschio e pioggia, non potrò più svegliarmi al mattino tra le sue braccia che mi riscaldano più delle lenzuola che ogni volta assistono silenziose alla prova del nostro amore.

 Non potrò mai più sentirmi totalmente, incondizionatamente e infinitamente sua e non sentirò mai più quella piccola vocina nella mia testa che mi assicura che anche lui è mio, o almeno lo è stato.

Posso solo andarmene con la consapevolezza di aver scoperto cosa significhi amare veramente una persona, posso morire sapendo che in questo modo proteggerò la mia famiglia e forse, se qualcuno avrà pietà di me o vorrà soddisfare un mio ultimo desiderio, potrò rivedere mia madre, passare il resto della mia non-vita con lei, forse.

Ma per adesso sono ancora qui e l’unica cosa che voglio è sentirmi protetta come solo le sue braccia sanno fare e anche solo  per un istante, un singolo, flebile soffio di vento sibilante e freddo come il ghiaccio, voglio dimenticare tutto ciò che posso e non posso fare e  portare al termine quelle poche cose che mi è concesso fare ma specialmente quelle che  voglio   fare.

< Non lasciarmi mai più sola, ti prego > sussurro, avvicinandomi a lui con una lentezza innaturale e l’eco della mi ipocrisia mi giunge perforante e stonata all’orecchio e al cuore.

Come posso chiedergli di non lasciarmi se sarò io stessa ad andarmene?

Faccio leva sull’unica cosa che mi sia rimasta: la speranza.

La speranza che tutti possano avere una vita migliore senza di me, anche lui.

Vorrei, per una sola volta, agire egoisticamente per me stessa e solamente per me stessa, prima di immolarmi per gli altri.

E’ così sbagliato? Verrò ricordata come una cattiva persona per questo?

Io non penso.

< Amami, ti prego. Amami completamente > mormora talmente flebile che persino io faccio fatica a sentire la mia stessa voce.

E come ogni egoistica volta, lui non mi risponde  a parole, si limita ad avvicinare ulteriormente il mio corpo al suo, attirandomi per i fianchi e facendo scontrale anche troppo delicatamente le nostre bocche, che subito si rincorrono giocose.

Le sue mani tracciano con morbide carezze scottanti ogni singolo tratto della mia pelle fremente, assaporandomi, stuzzicandomi e soddisfandomi.

La sua lingua gioca con parti del mio corpo a cui nessuno prima di lui ha avuto accesso, rendendo il mio respiro corto e irregolare.

E la morte non fa più così paura, mentre la consapevolezza di strare finalmente vivendo mi circonda e mi protegge come una coperta calda e invisibile.
 
                                                                                   ***

Nell’aria ancora alleggia il profumo di chi si unisce nel modo più primitivo, carnale e profondo che sia mai stato creato, mentre io vengo cullata dal movimento del petto di Damon sul quale poggio la testa, beandomi della sua essenza e cercando di dimenticare  l’incombenza che picchia su di me e sul mio destino.

E le carezze che mi regala sui capelli, probabilmente molto scompigliati, aiutano in questa missione difficile.

 Non mi rimane più molto tempo e devo ancora scoprire dove si trova la radura nella quale Klaus ha spezzato la maledizione.

Quello che sto per fare è forse il momento più duro e angosciante della mia vita, ma sapere che lo faccio per loro, per lui, mi da la forza per portare avanti il mio piano.

< Tu mi ami davvero? > domando in un sussurro, così, dal nulla, stupendolo.

Questa è la domanda più complicata che abbia mai fatto e la sua risposta è la più desiderata che abbia mai potuto avere.

< Perché me lo chiedi? > ribatte, eludendo il mio quesito con un menefreghismo invidiabile.

< Perché lo voglio sapere, quindi rispondi > gli dico, cercando inutilmente di apparire intimidatoria.

< So che dovrei dirtelo, perché infondo sento che è così, ma non sono pronto. Tutte le volte che ho pronunciato quelle due paroline ad una persona, questa è andata via da me e confesso che la cosa mi preoccupa un po’. Ho solo bisogno di tempo > conclude, spiazzandomi per questa sua confessione.

Non avevo mai realmente provato a guardare la cosa dal suo punto di vista, non credevo che fosse rimasto così ferito da Kathrine ed Elena, ma in fin dei conti ne ha tutte le ragioni.

Tempo, ha solo bisogno di tempo.

Già, proprio quello che non mi è concesso, che non ci è concesso.

Senza che possa avere il tempo di fermarla, un lacrima solitaria e disubbidiente oltrepassa la linea di confine e scende rovinosamente lungo la mia guancia, solleticando la pelle accaldata per le recenti attività fisiche.

< Ehi, non piangere > mi intima dolcemente lui, accarezzandomi una guancia e  pensando di avermi ferita.

In realtà sono più afflitta da me stessa, dalla mia incapacità di proteggere le persone che amo.

Se sono costretta a questa scelta è solo perché non sono in grado di difendere me e tanto meno di proteggere loro.

Essere un ibrido angelico con poteri a detta illimitati non serve a un cazzo!

Inizio a singhiozzare rumorosamente e non posso fare a meno di compatire me stessa e la mia debolezza.

< Shh, non preoccuparti. Io ti proteggerò; sacrificherei tutto e tutti pur di salvarti. Io sceglierò sempre te > mi dice, sperando così di rimediare alla mancanza di un suo “ ti amo” che mai come in  questo momento si è fatta sentire.

Non vorrei ferirlo, ma devo.

< Anche Elena? Lasceresti morire anche lei per me? > domando a bruciapelo, sperando in una sua reazione, ad un qualcosa che mi fornisca la giusta leva per scappare.

< Se me lo avessi chiesto un mese fa, probabilmente il mio cuore, o qualsiasi cosa ci sia al suo posto, avrebbe detto di no, che Elena rimarrà sempre la mia prima scelta. Ma non ora, non dopo aver incontrato te. Ora sei tu la mia prima scelta > mi risponde con un gran sorriso che se non fosse per questa situazione mi farebbe scoppiare il cuore di gioia.

Le lacrime continuano inesorabili la loro fuga e io non ci bado, penso di meritare un minimo sfogo e poi piangere non è simbolo di debolezza, ma di conoscenza dei propri sentimenti e dei propri limiti.

< Mi dispiace tanto, ma ricorda che ti amerò per sempre, tu sei stato la mia unica scelta > mormoro, con la vista ormai annebbiata e lo stomaco sottospora.

Senza dargli altre spiegazioni, o lasciargli il tempo per metabolizzare questa, prendo il suo viso fra le
mani, lascio un piccolo bacio sulle sue labbra perfette e prima che possa pentirmene, utilizzando un po’ dell’energia fornita dai miei poteri, giro la sua testa velocemente, di scatto, sentendo un sonoro crack rimbombarmi nelle orecchie.

Resto per non so quanto tempo a fissare la sua immagine così, riverso sul letto in una posa innaturale, con le coperte ammassate sotto il suo corpo e il collo spezzato, per imprimere a fuoco ogni minimo particolare della sua figura bellissima e in pace.

Ma il peso dello scorrere del tempo  ricade su di me come un pesante mantello nero; il mio piano deve andare avanti.

Mi volto lentamente e come un automa muovo i piedi uno dietro l’altro ed esco dalla nostra stanza, scendo le scale, oltrepasso il portone della pensione, salgo in macchina e mi dirigo verso casa Bennet, con il sapore delle lacrime che credevo esaurite in bocca e il peso della morte e del rimpianto nel cuore.   
                                                                                   ***
Una volta arrivata davanti alla casa piccola ma graziosa, con i muri bianchi e le persiane verdi leggermente dischiuse, parcheggiata la macchina, scendo cercando di impormi uno sguardo freddo e indifferente, quello che ha perseguitato le mie notti buie e solitarie, che in Damon ho imparato ad amare e in Klaus a temere e odiare.

Giunta davanti alla porta mi fermo e cerco di asciugare al meglio le lacrime che ormai si sono asciugate e per questo sento il viso irrigidito.

Suonai il campanello.

Una, due, tre volte.

Ed ogni vibrazione giunge al mio orecchio sempre più perforante e lontana, incalzante e prepotente.

Per fortuna è Bonnie, venendo ad aprire la porta, a risvegliarmi da questi pensieri  troppo ragionevoli e profondi per essere affrontati.

< Linda? Che ci fai tu qui?? > mi chiede e sembra così in ansia che mi si spezza ulteriormente il cuore, già ridotto in tanti piccoli frammenti inutilizzabili.

Mi fa cenno di entrare, spostandosi di lato e mostrando un ingresso caldo e accogliente.

Una volta entrata, la giovane chiude la porta dietro di sé e mi fa accomodare sul divano in pelle rosso.

< Che cosa è successo ieri sera? Sei sparita senza dire nulla, eravamo così preoccupate! > inizia e mantenere la maschera di freddezza mi costa uno sforzo incredibile.

< Sono qui proprio per questo. Ti racconterò la verità Bonnie, ma devi promettermi che mi dirai ciò di cui ho bisogno e specialmente che non dirai nulla a nessuno, è davvero importante Bonnie, per favore > le rivelo, nascondendo quel tono disperato che  vorrei utilizzare.

Lei annuisce senza aprire bocca e io inizio a raccontare tutto ciò che ho dovuto subire, che sono stata costretta a fare, tralasciando le mie emozioni e i miei sentimenti.

Una volta finito, mi aspetto che mi rinfacci la mia stupidità o che mi dia ragione, fregandosene della mia incolumità, e invece rimane assolutamente immobile, senza dire nulla e se i miei sensi non fossero leggermente più sviluppati potrei arrivare a pensare che non stia respirando.

< Bonnie, ho dovuto spezzare il collo a Damon per avere a disposizione  il tempo necessario per parlarti e non so quando si risveglierà > dico infine, quando il silenzio creatosi è diventato insostenibile quanto la fretta.

< Perché? > si limita a chiedere e io alzo un sopraciglio in risposta.

< Perché sei venuta da me? Perché non andare da Elena, o da Caroline o da chiunque altro? > mi chiarisce con tono freddo quasi quanto il mio.

< Perché tu sei una strega Bonnie, preservare l’equilibrio è compito tuo, fa parte della tua natura. Non siamo abbastanza amiche da volermi proteggere ad ogni costo ma sei talmente legata ad Elena e a tutti gli altri da volere il meglio per loro. E poi.. Caroline è troppo chiacchierona e sarebbe subito andata a spifferarlo in giro > e per la prima volta in quel giorno mi concedo un sorriso sincero, spontaneo e quasi.. caldo.

E contro ogni mia previsione lei non fa una piega, non mi urla in faccia, non mi da ragione, non lancia uno dei suoi strani incantesimi per rinchiudermi qui e soprattutto non chiama subito gli altri per impedirmi di fare questa sciocchezza.

Sembrerà infantile e ipocrita, ma un po’ ci speravo.

Mi illudevo che tenesse a me quel tanto che basta per impedirmi di suicidarmi.

Si limita a darmi le informazioni necessarie a raggiungere la radura e accompagnarmi alla porta.

Ho quasi perso la speranza che mi saluti, mentre scendo lentamente i pochi gradini del portico, quando la sua voce giunge ovattata alle mie orecchie.

< Mi dispiace,Linda. Vorrei che ci fosse un altro modo > mi dice abbassando lo sguardo, ma riesco comunque a notare la lucidità e il dispiacere dei suoi occhi.

< Lo so, Bonnie. Ma non c’è > mi limito a dire, per poi salire velocemente in macchina e partire verso il mio destino, verso la mia fine.
 
 



Angolo autrice:

Ciao!
Scusate il ritardo ma è stato un capitolo piuttosto impegnativo!
Alla fine Linda ha deciso di sacrificarsi, cosa alquanto prevedibile. Ma vi do un piccolo indizio, nulla nel prossimo e ultimo capitolo sarà prevedibile, o almeno spero!!
Ringrazio le persone che sono arrivate pazientemente fin qui.

In particolare ringrazio:
1 - Defan64
2 - Elenina22
3 - eltanininfire
4 - Fleccia90
5 - jess chan
6 - kyla91
7 - Lory4
8 - nian07
9 - _Crisalide_
Per aver inserito la storia tra le preferite: GRAZIE!!

1 - Delena_96
2 - Elenina22
Per aver inserito la storia tra le seguite: GRAZIE!!

1 - 8_Delena [Contatta]
2 - aishamelato [Contatta]
3 - angel2 [Contatta]
4 - carlie_smile [Contatta]
5 - chiaraEB [Contatta]
6 - Delena85 [Contatta]
7 - Desyree92 [Contatta]
8 - fanja [Contatta]
9 - jj96 [Contatta]
10 - miki97 [Contatta]
11 - nian07 [Contatta]
12 - ReliquiaEcho [Contatta]
13 - safycullen97 [Contatta]
14 - serenella94 [Contatta]
15 - valemelo [Contatta]
16 - Vampirella1977 [Contatta]
17 - xXxLauraxXx [Contatta]
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21 - _RadinA_ [Contatta]
22 - _Raiko [Contatta]
23 - _very_ [Contatta]
 Per aver inserito la storia tra le ricordate: Grazie!!
                                                                                 
1)69withJoseph
2)annaterra
3)Carile_smie
4) Defan64
5)Delena85
6)Elenina22
7)Lovelyvampire
8)_RadinA_
 
Per aver recensito la mia storia:GRAZIE!!!
( Sono in ordine alfabetico così nessuno si arrabbia! )
Senza di voi questa storia non sarebbe nulla, e forse non è nulla nemmeno adesso ma la consapevolezza che a qualcuno piace mi rende immensamente felice quindi dico per l’ennesima volte: GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci sentiamo presto con il prossimo e ultimo!!
Baci
 
Niko
 
   
 
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