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Autore: Andrewthelord    10/09/2007    2 recensioni
Non vorrei assolutamente ricorrere alla retorica per presentarvi questa eccezionale scoperta. Ma non ci sono parole che sofisti non abbiano usato per descrivere la situazione che abbiamo di fronte. Questo è il famigerato dialogo su cui per secoli e secoli filosofi si sono sbizzariti nella fantasia, non avendo di esso che l'unica testimonianza indiretta di Siffredo di Afrosidia, storico e pornoattore del secondo secolo dopo Cristo, che ci riporta il suo nome : Agatone incazzato, dialogo censurato volontariamente da Trasillo nella sua redazione in epoca bizantina. Il contesto è molto simile a quello del simposio, per non dire identico : ritroviamo Agatone, giovane poeta di successo, Erissimaco, dottore di successo prima dello scandalo delle valvole del 410, Pausania, politico e cabarettista, Fedro, recluso del grande fratello, il comico Aristofane, cugino di Max Pisu ed il vero protagonista, Socrate, a cui le sbronze rovineranno talmente i neuroni da fargli bere cicuta come lemon soda. Non mi dilungherò nella descrizione di come il dialogo sia stato ritrovato, ansiosi come sarete di attingere dalla fonte della conoscenza che solo il genio Socrate ha saputo far zampillare.
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il dialogo perduto di Platone

Il dialogo perduto di Platone

 

Prefazione

 

Non vorrei assolutamente ricorrere alla retorica per presentarvi questa eccezionale scoperta. Ma non ci sono parole

che sofisti non abbiano usa= to per descrivere la situazione che abbiamo di fronte. Questo è il famigera= to dialogo su cui

per secoli e secoli filosof= i si sono sbizzariti nella fantasia, non avendo di e= sso che l'unica testimonianza

indiretta di Siffredo di Afrosidia, storico e po= rnoattore del secondo secolo dopo Cristo, che ci riporta il suo

nome : Agatone incazzato, dialogo censurato volontariamente da Trasillo n= ella sua redazione in epoca bizantina.

Il contesto è molto = simile a quello del simposio, per non dire identico : ritroviamo Agatone, giovane po= eta di successo,

Erissimaco, dottore di suc= cesso prima dello scandalo delle valvole del 410, Pausania, politico e cabarettista,

Fedro, recluso del grande f= ratello, il comico Aristofane, cugino di Max Pisu ed il = vero protagonista, Socrate, a cui

le sbronze rovineranno talm= ente i neuroni da fargli bere cicuta come lemon soda.<= o:p>

Non mi dilungherò nella descrizione di come il dialogo sia stato ritrovato, ansiosi come sarete di attingere dalla fonte

della conoscenza che solo i= l genio Socrate ha saputo far zampillare.

 

§§§

Il campanello della casa di Agatone suona.

Agatone apre la porta, e si ritrova davanti l'innomina= bile comitiva di filosofi, mafiosi e pederasti, già ubriachi con

in mano bottiglie di super-alcolici.

 

Agatone : "Ancora qui!= Porca puttana è una settimana che vi venite ad ubriacare a casa mia! Pezze= nti! Con tutti i bordelli

che ci sono ad atene proprio a casa mia dovete venire ad ubriacarvi! Ho una famiglia zeus suino!"

 

Socrate : "Tu dunque d= evi trovare la sapienza che già dentro di te attende di essere estratta..."

 

Agatone ( sconsolato ) : &q= uot;Ti prego...non dirlo..."

 

Socrate : "Sai...mia m= adre era un'ostretrica..."

 

Silenzio.

Ancora silenzio.

Rutto non identificato. Risate.

 

Agatone : "Solamente d= ieci minuti..."

 

Agatone non riesce a finire la frase che tutte le gran= di menti si intrufolano nella casa del tragico, impossessandosi

dei vari elettrodomestici ed ancelle. Pausania accende il televisore, Fedro = si getta nella vasca con l'immancabile

paperetta, Socrate si siede sulla poltrona di Agatone.

 

Agatone : "Ehi! Guai a= sedersi sulla mia poltrona! Divento una bestia!"

 

Socrate : "No, caro, n= on diventi una bestia. E' ingannevole dire questo - ed intanto si apre una lat= tina di birra - è

più corretto dire ch= e l'idea della bestialità partecipa in te per qualche tempo, in maniera contingente - rutto - burp."

 

Agatone : "Tu mi fai a= lterare, o Socrate..."

 

Socrate : "No, caro mi= o, anche questo è un inganno, noi non facciamo altro che ingannarci. A proposito...dov'è la birra?"<= /p>

 

Agatone : "Non preferi= resti un di cicuta?"

 

Socrate ( alzandosi ) : &qu= ot;No, grazie. L'astinenza ci rende più consapevoli che= noi partecipiamo con le idee...è un salamino

beretta quello attaccato qui sotto alla poltrona?"

 

Agatone : "...penso di sì..."

 

Socrate : "gnam...bono..."

 

Agatone si dirige verso il bagno.

 

Agatone : "Fedro!!!&qu= ot;

 

Fedro ( nella vasca idromassaggio ) : "...burp...prot..."

 

Agatone : "sai che non= so chi cazzo tu sia...ho solo il tuo nome..."

 

Fedro : "...prot..."

 

Fedro si alza dalla vasca idromassaggio, la quale smet= te di funzionare.

 

Agatone : "Pedro! S'è rott..."

 

Fedro : "Non s'è rotto...ero io che la facevo funzionare...prot.= .."

 

Pausania, davanti al telev= isore, gioca con il telecomando. Fredo corre in salott= o, nudo, sbronzo e bagnato.

 

Fedro : "Pau', che stai a fa'?"

 

Pausania : "Cerco..."

 

Arriva Agatone, disperato.

 

Agatone : "Finalmente.= ..pant...pant...ti ho...pant...trovato...E TU, CHE FAI???"

 

Nel televisore, immagini del matrimonio di Agatone, del battesimo del figlio, di Pippo Baudo che lo premia alle grandi

Dionisie.

 

Agatone : "TOGLI QUELLA CASSETTA!!!"

 

Pausania ( ubriaco ) : "Ok, amico...ma no= n incazzarti...stai calmo, bello!"

 

Pausania preme eject nel tastierino del videoregistratore. La casset= ta cade a terra.

 

Agatone : "Fiuu...è salva..."

 

In quel momento, Socrate, vestito con l'armatura barda= ta comprata da Agatone nel suo viaggio in Persia, calpesta il

preziosissimo nastro.<= /o:p>

 

Agatone : "NOOOO!!!&qu= ot;

 

Socrate : "Non preoccu= parti, o Agatone, tanto l'idea del ricordo permane nel..."

 

Fedro mette un bicchierino in mano a Socrate, mentre <= span class=3DSpellE>Pausania sporca la mano del filosofo con sale.

 

Fedro e Pausania : "TEQUILA! TEQUILA! TEQUILA!"

 

Socrate : "O dunque, a= mici, voi volete che il vostro maestro introduca nel suo corpo dell'alcool?"=

 

Fedro e Pausania : "SIII!!!"

 

Socrate : "Va bene...S= iete voi che avete la verità dentro..."

 

Socrate tracanna un sorso di tequi= la, mentre Agatone, a terra disperato, piange sui resti dei ricordi di u= na vita.

 

Giunge dal bagno Erissimaco, medico e chirurgo.

 

Erissimaco : "Mamma mia...quel pesce alla locanda...per me era tossico...ah, Agaton= e, il cesso si è intasato..."

 

Agatone : "grr..."

 

Erissimaco : "Ragazzi! Lo sapete che sono un medico...come osate far bere superalcolici, far fumare droghe pesanti

ed iniettare red bull in vena ad un vecchio...QUANDO CI SONO IO???"

 

Socrate : "Erissimaco, lascia che questi due giovani riempiano di attenzioni il loro maestro, perché la materia..."

 

Esce solo con la testa da una botola del pavimento un = bambinetto calvo con gli occhiali, con in mano carta e penna,

intento a scrivere.

 

Socrate : "...che ci f= ai tu qui, o Platone?"

 

Platone : "...i-i-i-io...scrivo quello che le-= le-le-lei dice ma-ma-ma-maestro!"

 

Socrate : "Sì, = questo l'avevo capito, ma perché, o figliuolo, tu fai questo?"

 

Platone : "...io da gr-gr-gr-grande vog-vog-voglio fare lo scrit-scrit-scrittore!"=

 

Socrate : "Così= tu copi le mie idee, magari spacciandole per tue?"

 

Platone : "No, ma-ma-maestro..."

 

Socrate : "Ragazzi!&qu= ot;

 

Fedro, Erissimaco e Pausania prendono Platone, gli aprono la bocca, e vi versano dentro una botte di distillato di mela.

 

Socrate : "Così capisce..."

 

Filiberto : "FESTIN BUEO!!!"

 

Platone cade a terra, si rialza traballando.

 

Platone : "non mi sent= o troppo bene...bleargh!"

 

Platone comincia a vomitare, tutti= si scansano. L'unico che si prende il getto di materia verde è Agatone.

 

Agatone : "Corri in ba= gno! Idiota!"

 

Platone arranca verso il bagno.

 

Platone : "Che puzza! = Che schifo! E' completamente intasato!"

 

Erissimaco : "Modestamente...io ed il mio intestino siamo una coppia formidabile...= prot..."

 

Socrate : "Allora non = eri tu, o Fedro, a deliziar l'aere con soavi rumori."

 

Fedro : "prot."

 

Socrate : "...a quanto= pare l'idea del letamaio sta partecipando sempre di più in te, o mio amico..."

 

Fedro : "prot. burp. prot."

 

Socrate : "...ora, car= o amico, posso giungere alla conclusione che ormai l'idea del letamaio si sia incarn= ata in te..."

 

Fedro : "burp."

---

Cari amanti della filosofia, termina qui la pergamena = del dialogo "L'agatone in= cazzato".

Un ringraziamento al traduttore, che si trovava nella = cella di massima sicurezza, aizzato a lavorare da un nano sudamericano con la fru= sta.

Dopo questa edificante lezi= one di filosofia, vi consigliamo la lettura della biografia di Cartesio :

"Robocop è mor= to di freddo".

Un premio a chi capirà il significato di questa frase.

 

ATL

   
 
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