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Autore: LaGemellaCattiva    24/02/2013    3 recensioni
[Hermione/Oliver]
Hermione è follemente pazza di Oliver. Come si comporterà Oliver?
Storia SECONDA classificata al contest 'Nomi, cose, animali e città...' indetto da Dream.Love
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Oliver Wood/Baston, Padma Patil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Ogni cioccolatino ha la sua forma

 
 
Oliver Baston.
Persino il suo nome suonava attraente. Era la prima cotta per Hermione e lei aveva perso totalmente la testa. Oliver era uno dei ragazzi migliori di tutta Hogwarts: brillante, bellissimo, bravissimo. Ovviamente faceva parte dei Grifondoro, la Casa dei coraggiosi, aveva il massimo in tutte le materie ed era il capitano della squadra di Quidditch. Cosa poteva voleredi più? Era perfetto e lei aveva totalmente perso la testa per lui. Aveva scoperto che i libri potevano essere utilizzati, non solo per prendere bei voti in Pozioni o Antiche Rune, ma anche per ricavare informazioni sui più belli della scuola. Quando non poteva vederlo, passava le giornate in biblioteca per trovare qualunque cosa lo riguardasse. Sapeva che cibo preferiva,che squadra tifava e addirittura il nome del suo gufo. Il suo orario scolastico ormai lo aveva imparato a memoriaLo seguiva nei corridoi e bombardava di domande chiunque gli avesse parlato. Per lei era diventata un'ossessione e quindi non poteva fare a meno di guardarlo in continuazione “dal vivo” o in fotografia.
Hermioneosservò il cielo, che stava diventando sempre più nuvoloso. Avrebbe dovuto essere in biblioteca con Padma già da un pezzo. Ma Harry l’aveva informata dell’allenamento extra e lei non aveva resistito: era corsa giù al campo da Quidditch appenane aveva avuto l’opportunità. Non poteva rinunciare all’occasione di vedere quei muscoli, i suoi movimenti agili, i suoi capelli mossi dal vento e quegli occhi, così belli, che qualunque ragazza che li avesse guardati serebbe potuta svenire all’istante.
Hermione sospirò; a lui non sembravano interessare le ragazze: era sempre con la testa in quel campo, lui e la sua scopa. L’avrebbe mai messa da parte per lei? Hermione se lo chiedeva in continuazione.  concluse infine. Raccolse le sue cose e si diresse velocemente al castello dove Padma la spettava infuriata.
-Hermione! Si può sapere dov’eri? Sono venti minuti che aspetto!-
-Harry mi ha informato di un allenamento extra!- disse Hermione col fiatone –E comunque io mi sono già portata avanti coi compiti! Quella indietro sei tu!-
-Si, si… Come vuoi… Avevamo un appuntamento! Non c’entra se tu hai già studiato o no! Dai, andiamo, che ti devo parlare…- Padma prese i suoi libri, uscì dalla biblioteca e aprì la prima porta che trovò nel corridoio.
-Signorina Granger!- esclamò sorpreso il professor Vitious, da dentro l’aula.
-Ci scusi, stavamo cercando un’aula per studiare…- disse Hermione.
-Di nulla! Di nulla! Buono studio a lei e alla signorina Palim!- le salutò.
Padma sbuffò e chiuse la porta –Non imparerà mai il mio nome! Tu sei sempre così simpatica a tutti!- esclamò Padma con un po’ di invidia.
-Non proprio a tutti!- ribattè Hermione.
-Bè! A Oliver Baston sicuramente sì!- esclamò con un sorrisetto.
-Cosa intendi? Ti ha parlato?- chiese Hermione agitata.
-Oh, siii! Mi ha chiesto alcune cosette su di te!- rispose misteriosa, col sorriso sotto i baffi.
-Di me? Sul serio? Che a detto?- chiese più agitata di prima. – Va bene, parti dall’inizio e racconta tutto!- concluse, cercando di rilassarsi.
Padma fece un’enorme sospiro e iniziò –Ero appena uscita dalla classe di Difesa Contro le Arti Oscure quando lui si è avvicinato e mi ha chiesto se poteva parlarmi…-
-Com’era?- Hermione non riuscì a trattenersi -No, no… Scusa, continua…- aggiunse poi, vedendo lo sguardo di rimprovero dell’amica quando l’aveva interrotta.
-Allora… Stavo uscendo dall’aula di Difesa Contro le Arti Oscure, e lui si è avvicinato…
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 Lui: Sai se Hermione va a Hogsmeade?
Io: Si, certo.
Lui: Con chi?
Io: Nessuno in particolare.
Lui: Pensi che a lei farebbe piacere se le chiedessi di venire con me?
Io: Non aspetta altro!-
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-Padma!- la rimproverò Hermione sorridendo.
-Ma è vero! E poi che ti frega! Andrai con lui, no?- esclamò ridendo.
-Grazie!- Hermione gli diede un bacio frettoloso sulla guancia.
-Hei! Dove vai?- disse Padma guardando Hermione andarsene.
-Sai, magari…- gridò correndo – Oliver non avrà finito l’allenamento? Forse è già in sala comune e gli viene in mente di chiedermelo!-
Padma la guardò esasperata: Hermione non sapeva mai aspettare!
 
Hermione non staccava gli occhi di dosso dall’entrata della sala comune e sobbalzava appena qualcuno entrava.
Quando finalmente arrivò la squadra di Quidditch, Hermione arrossì violentemente e abbassò lo sguardo alla vista del capitano.
Oliver si guardò intorno e quando vide Hermione, si avvicinò timido. Guardò la bacheca al fianco della ragazza.
-Ciao Hermione!- la salutò Oliver.
Le si sciolse il cuore al sentir pronunciare il suo nome.
-Ciao- sussurrò Hermione, timida –Com’è andato l’allenamento?-
-Eh? Oh! Bene, bene… Grazie…- rispose non aspettandosi quella domanda – Sai… Mi chiedevo se volevi venire a Hogsmeade con me…-
-Oh…- Hermione si finse sorpresa – Ah, ok!- concluse con un sorriso.
-Bene! Sono felice che tu abbia accettato! A che ora ci troviamo? Facciamo alle tre?- domandò Oliver con un enorme sorriso.
- Mmmh… Si, ok! Come vuoi tu!- esclamò Hermione.
-Ok! Ci vediamo domani allora! Ciao!- la salutò Oliver. Dopodiché prese la sua scopa e si diresse verso il suo dormitorio.
Hermione corse verso il ritratto e uscì in tutta fretta per cercare la sua amica. La trovò pochi minuti dopo, fuori dalla sua sala comune.
-Vado con lui!!!- gridò in mezzo al corridoio guadagnandosi alcuni sguardi irritati.
-Aaaaah!- Padma corse ad abbracciarla –Lo sapevo! Tu piaci a tutti!-
-Ora devo solo aspettare che arrivi sabato!- esclamò Hermione, rossa in volto per l’emozione.
-Stai scherzando vero? Ti prego, dimmi che stai scherzando!-Padma osservava l’amica la quale aveva una faccia dubbiosa.
-Perché?- le domandò, non capendo.
-Hermione! Che giorno è domani?- domandò, sapendo già la risposta.
-Sabato, perch…? Oh mio dio!- esclamò in preda al panico, con la faccia violacea.
-Come hai fatto a non pensarci!-
-Non lo so! Come è potuto succedere?- Hermione si mise le mani in faccia.
-Niente paura! Niente paura!- Ma Padma era terrorizzata quasi quanto Hermione.
-E adesso che cosa faccio?- 
 Padma si morse un labbro ma subito riprese in mano la situazione –Ho un vestito che fa proprio al caso tuo!- disse, spingendo Hermione dentro un’aula.
E così Hermione e Padma continuarono la serata parlando di capelli, di scarpe, di accessori e di vestiti.
Hermione si svegliò di soprassalto alle sei del mattino. Padma si sarebbe presentata da lei solo alle nove per trasformarla in una "ragazza perfetta".
Così prese due libroni e si trascinò in sala comune.
Lentamente la sala si popolò e Padma si presentò puntuale, come un orologio svizzero, davanti alla sua poltrona.
-Oh! Sono già le nove?- chiese Hermione distogliendo gli occhi dal volume.
-Sì, cara e noi dobbiamo prepararci per un appuntamento!- disse Padma entusiasta, prendendola per un braccio.
Hermione gettò un ultimo sguardorattristato ai due libri, dopodiché seguì Padma.
-Meglio iniziare dai capelli- Padma lanciò uno sguardo di disapprovazione alla chioma cespugliosa di Hermione. 
 Padma era una vera maga inquestione di bellezza. Trasformò le ciocche ribelli in boccoli ordinati, il trucco era leggero e non eccessivo, le unghie curate avevano uno smalto chiaro, il vestito sembrava fatto apposta per Hermione e le ballerine erano semplici e graziose. 
 Padma fece un passo indietro e ammirò il capolavoro. -Vai e divertiti!-
-Grazie mille! Non ce l’avrei mai fatta senza di te!- le diede un abbraccio pieno di gratitudine e andò dal Oliver, che la stava aspettando.
-Sei bellissima!- disse Oliver non appena la vide.
-Neanche tu sei male!- esclamò lei ridendo.
Oliver era più bello che mai: portava una camicia biancacon dei pantaloni beige col risvolto sopra al ginocchio.
Oliver la prese per mano e si incamminarono verso Hogsmeade.
Andarono dai Tre Manici di Scopa e bevvero due deliziose burrobbire, entrarono all’ufficio postale dove inviarono una lettera con uno tra i più strani gufi mai visti. Andarono da Mielandia e comprarono dei cioccolatini che cambiavano forma in base alle situazioni e da Zonko degli strani fiori che rivelavano la verità. Così si divertirono a fare domande assurde sui Serpeverde.
-Andiamo a stenderci un po’ là! - disse Oliver indicando un prato vicino.
-Allora- iniziò sedendosi –Come va ultimamente?-
-In che senso?- chiese Hermione perplessa.
-Intendevo con i raggazzi… Sì, insomma… Hai qualcuno per la testa?- chiese Oliver.
Hermione aveva il cuore che batteva all’impazzata e sapeva di essere diventata ormai bordeaux.
-Posso sempre chiedere al fiore…- disse, vedendo che Hermione non rispondeva.
-NO! Ti prego non farlo!- lo supplicò Hermione.
-Tu puoi guardare chi piace a me! Così siamo pari!- propose speranzoso.
-E va bene!- esclamò Hermione spinta dalla curiosità.
-Chi piace a Oliver?-
-Chi piace a Hermione?-
Entrambi si stupirono e mostrarono il fiore all'altro.
Nei fiori che tenevano tra le loro mani c’erano incisi i loro nomimentre nelle loro tasche i cioccolatini si trasformaron
o in cuoricini.


Note d'autrice
Questa è la seconda storia che scrivo ed è stata scritta per il contest 'Nomi, cose animali e città...' indetto da Dream.Love
Spero che vi sia piaciuta e che recensirete in molti!
  
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