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Autore: Saralasse    24/02/2013    11 recensioni
Aggiunto un ulteriore epilogo, per far seguito a una promessa ^-^
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Rieccomi con un'altra NaLu (ormai mi odierete, non scrivo altro XD), questa volta si tratta di una AU ambientata in un continente di Fiore che scoprirete diverso.
Lucy è una libraia che improvvisamente si trova convocata a corte: per quale motivo? E che legame avrà con i Draghi? Lo scoprirete seguendomi ;)
Enjoy it!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Proprio come Gray aveva detto quella stessa mattina, nel pomeriggio il capitano Scarlet e un manipolo di soldati si presentarono a casa di Lucy per prenderla in consegna e accompagnarla al castello.

“L’hai combinata grossa”, sibilò il capitano afferrando Lucy per un braccio; tuttavia, la libraia non potè non notare che non sembrava molto convinta delle proprie parole.

Non fu gentile e neanche i soldati lo furono: per tutto il tempo non fecero che spintonarla perché camminasse più velocemente, e a Lucy non sfuggirono i commenti cattivi sussurrati a mezza voce alle sue spalle. Sapeva che, vista la mentalità ristretta degli abitanti di Magnolia, portare Natsu a casa sua avrebbe significato essere additata per sempre come la sua sgualdrina ma non le importava.

Una volta giunti al palazzo, fu accompagnata direttamente nella sala del trono, dove l’aspettava lord Fullbuster: lo sguardo truce che le rivolse la fece sobbalzare prima ancora che cominciasse a parlare.

“Allora milady… la mia sposa è scomparsa e, mi riferiscono i miei uomini, anche il Drago che era affidato alle vostre cure sembra svanito nel nulla. Volete dirmi cosa sta succedendo?”.

“Perché mai dovrei saperlo, milord?”.

“Non prendetevi gioco di me, Lucy Heartfilia!”, esclamò Gray scattando in piedi. “Non crederete che io sia tanto sciocco da non aver capito che le due cose sono collegate e soprattutto che voi avete aiutato il Drago a fuggire!”.

“Non ho nessun ruolo nella sua fuga”, disse Lucy guardandolo dritto negli occhi. Sapeva che si trattava di una messinscena ma l’atteggiamento dell’uomo le stava facendo paura comunque. E cominciava a temere che le parole di Natsu si sarebbero rivelate veritiere: non aveva desiderio di visitare la stanza delle torture del palazzo.

“Se anche fosse così”, intervenne Erza facendosi più vicina, “dovresti comunque risponderne. Ti sei assunta la responsabilità di lui nel momento in cui hai chiesto di portarlo a casa tua”.

“C’erano delle guardie a sorvegliare casa mia. Natsu è fuggito e loro non si sono accorte di niente, perché mai dovrei essere io a risponderne?!”.

“Perché loro hanno già pagato il loro errore”, rispose Erza, una calma innaturale nella voce.

Lucy allargò impercettibilmente gli occhi, mentre una goccia di sudore le percorse il viso. Sentiva il terrore afferrarle le viscere con dita di ghiaccio mentre fissava quella donna spaventosa: dai racconti dei pochi che erano sfuggiti alle sue grinfie, essere interrogati da lei o dai suoi uomini doveva essere un’esperienza devastante. ‘Natsu… dammi tu la forza di proteggerti’.

Gray si lasciò sfuggire un sospiro e scosse la testa. “Capitano Scarlet non dovreste alimentare le falsità che circolano sul vostro conto, lo sapete? Non davanti a lady Heartfilia, non è necessario spaventare così una onesta cittadina di Magnolia”.

Lucy guardò stupita Gray e poi Erza che sbuffò infastidita. “Falsità?”, riuscì a chiedere.

“Esatto milady”, rispose l’uomo con un sorriso. “Qualsiasi cosa possiate pensarne voi, siamo persone civili, non facciamo del male a nessuno se è evitabile”.

“Tranne che a Natsu”, sibilò la libraia. “Quello non era evitabile, vero?”.

“Abbiamo avuto disposizioni dall’alto”, intervenne Erza. “Non abbiamo la facoltà di contravvenire agli ordini diretti del Re”.

“Disposizioni dall’alto?!”, esclamò Lucy, una risata sprezzante a riempirle la gola. “Non credo proprio che il Re volesse quel trattamento per lui, gli serve vivo e vegeto se vuole mantenere la sua presa su Draconia! Io credo”, disse rivolgendosi a Gray, “che qualcuno qui tentasse di restituirgli la libertà in maniera un poco contorta”.

“Non siate ridicola milady”, replicò con calma l’uomo. “Siamo stati costretti a rinchiuderlo perché non fuggisse. I Draghi non sono Uomini; la loro razza ha delle capacità particolari che avrebbero potuto aiutarlo a fuggire”.

“Che tipo di capacità?”.

 

Gorgo alzò il braccio di colpo, fermando il piccolo gruppo di viaggiatori; zittendo con un gesto Natsu, sollevò leggermente il capo, fiutando l’aria. Un’espressione preoccupata le incupì il viso quando tornò a guardare la strada.

“Ci stanno seguendo. Sono più veloci di quello che pensassi”.

“Che cosa?!”, esclamò Natsu voltandosi indietro come se si aspettasse di vedere l’esercito reale spuntare da oltre il crinale. “E’ troppo presto!”.

“La donna ci rallenta”, replicò Gorgo, senza scomporsi. “Dobbiamo mettere più strada possibile tra noi e loro. Non abbiamo scelta”, concluse voltandosi verso Sting e Rogue.

I due annuirono, scattando velocissimi verso il bosco circostante, sotto gli occhi increduli del principe che immediatamente si voltò a guardare sua cugina. “Dove li hai mandati?! Ho promesso a Gray che Juvia sarebbe stata curata a Draconia!”

“Zitto”, replicò Gorgo, una calma imperturbabile sul volto bellissimo. “Ascolta”.

Natsu obbedì concentrandosi sui rumori che ora sentiva provenire dalla foresta: era il frastuono degli alberi schiantati e lacerati da qualcosa di enorme e più forte e terribile di questo, un cupo e basso ringhio che sembrava provenire dalle profondità del sottosuolo. Il suo istinto non tardò a identificarlo come il ruggito di un drago e davanti al suo sguardo ancora attonito, due imponenti bestie si allontanarono in volo, fendendo l’aria con le possenti ali.

“Quello bianco è Sting e quello nero è Rogue”, disse Gorgo facendoglisi più vicina. “Non chiamano la nostra gente ‘Draghi’ per nulla, Natsu. Dovresti ricordarlo anche se eri solo un bambino”.

“Sì… qualcosa ricordo ma… posso trasformarmi anch’io?”.

“Potrai. E’ necessario molto allenamento prima di padroneggiare la metamorfosi; quando saremo a casa avrai il tempo di imparare ma per adesso dovrai accontentarti di viaggiare sulla mia groppa”.

Natsu annuì, lievemente deluso da quella risposta. “Torneremo fino a Draconia così?”.

“No. Sarebbe troppo rischioso sorvolare i centri abitati, è meglio non farci notare; non vogliamo uccidere nessuno a meno che non sia assolutamente necessario. Allontanati adesso”.

Il giovane Drago annuì, arretrando di qualche passo mentre il sembiante di sua cugina lasciava il posto a quello di un grosso drago, smeraldino come i suoi occhi. La bestia si accosciò, invitandolo con un cenno della testa a salirle sul dorso e Natsu si avvicinò, passando la mano sulle dure scaglie. Uno sbuffo d’impazienza lo riscosse, spingendolo a raggiungere la sua posizione con un unico balzo nell’istante in cui le forti zampe del drago si piegavano, dandole la spinta necessaria a spiccare il volo.

Il poderoso animale raggiunse in breve tempo i suoi compagni, riprendendo il suo posto alla guida del gruppo, divertita dagli schiamazzi d’esultanza di Natsu. “E’ meraviglioso quassù Gorgo!”, esclamò il giovane principe guardandosi intorno. “Vorrei che Lucy potesse vederlo”.

“Lo vedrà. Quando sarai in grado di tornare in volo a riprenderla”.

 

“Possono trasformarsi in veri draghi?!”. Lucy era sconvolta da quello che aveva appena saputo da Gray. “Credevo fossero solo leggende quelle contenute nei libri”.

“Non sono leggende milady. Dovreste dare maggior credito ai libri che tanto amate”.

La giovane libraia scoccò un’occhiata poco amichevole al signore di Magnolia. “Voi avreste pensato che una cosa del genere fosse possibile, milord? Non ho mai visto utilizzare la magia di cui tanto si favoleggia, e sono abituata a credere a ciò che posso toccare con mano”.

“Ne sei certa?”, intervenne Erza, senza guardarla. “Non ti sei chiesta come abbia potuto il tuo amico Drago guarire tanto in fretta? La gente di Draconia ha sensi più sviluppati dei nostri, capacità di guarigione accelerata, può trasformarsi in draghi e domina gli elementi, tutto grazie alla magia che controllano”.

Lucy esitò, incerta su cosa dire; ovviamente aveva notato quanto velocemente si fosse ripreso Natsu ma la sua parte razionale continuava ad opporsi all’esistenza di qualcosa che non aveva mai potuto sperimentare di persona.

“Comunque la pensi”, continuò Erza. “Lui tenterà di venire a prenderti, forse da drago, forse da ‘umano’; ed è in quel momento che noi riprenderemo lui”.

“Cosa?!”.

“Sei in arresto Lucy Heartfilia. Spero che gli alloggi che ti abbiamo riservato saranno di tuo gradimento”.

Mentre Erza l’afferrava per un braccio, Lucy rivolse uno sguardo preoccupato a Gray che però le sorrise rassicurante: il famigerato piano era appena entrato in azione.

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Ehm… buonasera ^^”

Sono viva, anche se la mia assenza avrebbe potuto far pensare il contrario; non voglio giustificarmi ma a quanto pare la cattiva sorte ha preso di mira la mia famiglia e mi ha portato via un’altra persona cara.

Mi spiace ma non sono proprio riuscita a scrivere prima, complice un colossale blocco dello scrittore forse dovuto al mio stato d’animo non proprio felice.

Tornando alla storia… non ho nulla da dire, mi direte voi cosa pensate di questo capitolo :)

Grazie se mi avete aspettata nonostante tutto, se mi leggete per la prima volta, se recensite, insomma… grazie.

Alla prossima <3

  
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