Lei era un essere umano. Lui un Sidhe, frutto dei suoi sogni. Come poteva essere legata a quell’essere in modo inevitabile? Lui non aveva potere su di lei. Non poteva imprigionarla nelle sue fantasie, nelle sue speranze. Lei poteva scegliere, lei poteva decidere da sé il suo destino. E poteva crearsene uno normale, uno assolutamente prevedibile, senza sconvolgimenti, dove bene e male avevano una chiara e netta linea di separazione.