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Autore: ra89    24/02/2013    0 recensioni
Dopo sei anni torno a riproporre le mie vecchie storie rivisitate e corrette, con tanti capitoli in più e finalmente con un finale.
Una convivenza forzata potrà sciogliere i pregiudizi che durano ormai da anni? Potrà anche avvicinare persone che si sono da sempre odiate e allontanarne altre che sono sempre state come una famiglia?
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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CAPITOLO 1 PUZZA NEI DORMITORI

Ciao a tutti. Dopo sei anni ho deciso di riprendere in mano le mie vecchie fic, correggerle e reinserle, dando loro finalmente un finale.

Detto questo vi invito a farmi sapere cosa ne pensate e nel caso vi piacessero le mie storie, seguitemi anche con “I Serpenti Oro e Argento”.

In attesa di vostri commenti, vi auguro buona lettura.

 

 1 MA CHE PUZZA!!!!

 

-Pansy, allora resti per questo Natale?-

-Sì, Daphne, ho litigato con i miei e a casa non ci torno-.

 Con fare intrigante la bionda si avvicinò un po’ di più all’amica per non farsi sentire da voci indiscrete –Allora è per questo… e io che pensavo che fosse per quel bel biondino che sta parlando con Blaise…-

La mora si girò verso un gruppo di Serpeverde che stava parlando e vide Zabini e Malfoy sghignazzare –Ok, forse per tutti e due-  e le ragazze scoppiarono a ridere.

 

Era ora di pranzo e la sala si stava riempiendo.

Dopo poco erano arrivati tutti, tranne un Grifondoro, ma nessuno se ne accorse.

A dir la verità sia che ci fosse o che non ci fosse, non avrebbe fatto molta differenza, anzi, sarebbe successa qualche catastrofe in meno.

 

Infatti in quel momento il ragazzo in questione era nei dormitori a progettare la sua vendetta.

Erano sei anni che Neville Paciock veniva pesantemente insultato da quelle odiosissime serpi.

Questo era il suo ultimo anno e voleva fargliela pagare… avrebbe fatto esplodere una caccabomba nei loro dormitori!

–Questo gli farà vedere chi sono- si disse a voce alta.

 

Nel frattempo a tavola una delle suddette serpi stava per ricevere una lettera.

Pansy prese il messaggio dal gufo che aveva appena planato sul tavolo e dopo poco –cazzo non ci credo!!- sussurrò la mora.

Daphne che aveva sentito le si avvicinò –brutte notizie?-

dopo aver stracciato la lettera, Pansy si alzò –Mio padre mi vuole a casa per questo Natale, tra dieci minuti sarà qua a prendermi di persona per evitare che io “perda” il treno di ritorno. Senti, fammi tu i bagagli e mandameli a casa, io vado a dire a Draco che per un po’ si dovrà trovare un altro passatempo. Ci vediamo…- e se ne andò senza lasciare il tempo all’amica di rispondere.

 

Sentendola arrivare Draco sollevò un sopracciglio –Che vuoi?-

 abbastanza titubante iniziò a parlare –senti per questa sera io…- ma lui terminò la frase per lei –solita ora solito posto, si lo so, ciao Pansy- e si rimise a mangiare. –Veramente io volevo dirt…-

Ma non ebbe il tempo di terminare perché un fracasso disumano arrivò dai dormitori.

 

Tutti erano ammutoliti. –Miseriaccia, cos’è stato?- chiese Ron dalla tavola dei Grifondoro.

 –Non so, ma dobbiamo assolutamente controllare, vieni Ron, è nostro compito…- e mentre diceva questo, Hermione lo prese per un braccio e lo trascinò ai dormitori.

 

Quello che li lasciò senza parole.

 

Hermione stava per gridare all’attentato, quando vide Neville.

 

La sera prima gli aveva confidato il piano e lei per una volta aveva avuto il buon gusto di chiudere un occhio sulle leggi della scuola.

In fondo anche lei detestava le Serpi. Ma quando si trovò di fronte lo spettacolo realizzò cos’era successo: Neville aveva fatto esplodere la bomba nel loro dormitorio.

 

Stava cercando di impacchettarla, spiegò più tardi, quando si rese conto di averla attivata e non aveva fatto in tempo a lanciarla fuori dalla finestra.

Ora il dormitorio dei grifondoro e assolutamente fuori uso.

 

Nel pomeriggio la McGranhitt chiamò a raccolta tutti i ragazzi rimasti per le vacanze di Natale.

–Ragazzi, visto lo spiacevole inconveniente, sono costretta a dichiarare fuori uso il dormitorio per almeno una settimana. Pare proprio che il vostro compagno- e in contemporanea lanciò uno sguardo di fuoco a Neville che impallidì -non solo a fatto esplodere una bomba… come dire, non troppo profumata, ma con l’onda d’urto che si è creata ha pure distrutto parecchie cose. Certo, con la magia potremmo riordinare tutto, ma in accordo con gli altri professori, ho deciso di approfittare di questo momento per creare più collaborazione tra le case. Per questo, da ora fino ala fine delle vacanze, sarete smistati nei dormitori delle altre Case, visto che tanti letti sono vuoti. Se volete sapere dove siete, in questo momento Gazza sta attaccando i fogli nella bacheca. Spero sia una bella esperienza- e nel pronunciare quest’ultima frase, molti nella sala si accorsero che aveva un ghigno impresso sul volto che faceva quasi paura.

 

Draco non aveva partecipato a questa riunione, era cero che Zabini gli avrebbe detto tutto.

 

Non sapeva quanto si sbagliava.

 

Quella mattina, infatti Draco aveva svegliato il suo amico con una secchiata d’acqua ghiacciata, dicendo che le aveva fatto per puro divertimento.

 

Blaise si era ripromesso di vendicarsi e quella era l’occasione adatta.

 

Mentre si avvicinava alla bacheca sentì un urlo atroce.

-Hermione non urlare-

la ragazza lo guardò con occhi truci –Non urlare? Sono stata mandata nei dormitori dei Serpeverde e per di più nella stanza della Parkinson, tu sei fortunato, vai dai Tassorosso, non in una cantina puzzolente-.

 

E fu lì che Zabini si illuminò.

 

   
 
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