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Autore: EdwySheerio    24/02/2013    4 recensioni
Quando ci si innamora per caso e non si sa che fare l'unico modo per capire la prossima mossa è buttarsi.
Louis Tomlinson e una notte di fuoco sull'erba :P
Questa storia è per Irliam. Chi ne volesse una, recensisca, vi contatterò
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è per Irliam.
Chi ne volesse una, recensisca e la contatterò.




Il cellulare sulla scrivania vibrò.

Cliccai il pulsantino verde e risposi al mio migliore amico.

<< Pronto Harry >>, dissi nella cornetta.

<< Hey Louis, ti va di uscire stasera? >>, mi disse e avrei giurato con tutto me stesso che stesse sorridendo, ne ero certo, lo conoscevo troppo bene.

<< Chi c'è con noi? >>, chiesi.

<< Niall, Liam, Zayn e le ragazze >>, rispose facendo scorre la lingua sulle due z della parola ragazze  come a sottolineare il fatto che uscisse solo per loro e che con quella parola mi avrebbe convinto.

Misi il cellulare sul comodino con il vivavoce e mi tolsi la maglia.

<< Specifica ragazze …>>, dissi mettendo la stessa enfasi di Harry sulla parola ragazze.

Mi lisciai il ciuffo con il gel e lo portai all'insù poi misi la colonia dietro il collo e sui polsi.

<< Emily,Alex, Brook e….>>, si fermò un secondo, appoggiai il deodorante sul comodino.

<< e…? >>, lo incalzai.

<< E Lizzy >>, mi rispose.

Silenzio.

Cercai di buttare giù il groppo che avevo in bocca al solo sentir pronunciare il suo nome e poi risposi.

<< Ah…allora mi sa che non vengo >>, dissi posando anche la maglia che avevo deciso di mettermi.

<< Smettila Louis, vieni e rompi poco i coglioni. Vengo a prenderti tra dieci minuti vedi di farti trovare davanti a casa tua >>., mi disse e attaccò.

<< Fottiti >>; dissi al telefono, tanto sapevo che la comunicazione era caduta e lui non poteva sentirmi.

Pochi minuti dopo ero in strada ad aspettare che la Cadillac di Harry venisse a prendermi con dentro quasi tutta la banda, almeno la parte maschile, le ragazze ci aspettavano al centro commerciale.

Era estate, faceva caldo anche se un leggero venticello fresco ogni tanto ci faceva rabbrividire.

 

Arrivammo al centro commerciale, chiuso data l'ora ( le tre di notte ).

Il parcheggio era vuoto salvo per una macchina rosso fuoco: la porche della ragazza di Harry, Brook.

Quest'ultima arrivò di corsa e saltò in braccio ad Harry che l'aspettava a braccia aperte.

Si baciarono senza considerarci e per tutta la sera stettero per i cavoli loro.

Era da quando si erano messi insieme in realtà che si isolavano dal resto del gruppo e mentre noi eravamo a bere e fumare loro se ne stavano in disparte a chiacchierare dei fatti loro.

Presi la bottiglia che Zayn mi porgeva, portai le labbra alla bocca e bevvi un lungo sorso di liquore.

Erano già le 5, la sera se ne stava lentamente andando lasciando posto al cielo biancastro della mattina presto quando ancora non si tinge di rosso.

Liam si era appartato con Alex, strano perché tra i due non scorreva buon sangue, sarà stata l'ora o le troppe birre.

Zayn e Niall cercavano di scavalcare il cancello del centro commerciale per arrivare alle macchinette, Emily e Lizzy continuavano a fumare e ridacchiare appena sentivano il sospiro di Harry e Brook farsi pesante dietro il muretto dove solo loro sapevano cosa combinavano.

Emily si alzò e andò ad aiutare Zayn e Niall.

Rimanevamo solo io e Lizzy.

Non avevo il coraggio di guardarla negli occhi, appena si girò verso i ragazzi la fissai.

Si irrigidì, forse perché sentiva il mio sguardo a dosso o forse perché eravamo rimasti solo io e lei.

Tirai in gola un altro sorso di birra e deglutii sonoramente, si girò.

La vidi alzarsi in piedi con la coda dell'occhio, sospirai pensando che se ne andasse da Emily invece poco dopo sentii le sue mani appoggiarsi sulle mie spalle e il suo bacino avvicinarsi al mio.

Si accomodò a cavalcioni sopra di me mentre la fissavo con sguardo appannato dalle troppe birre.

Lizzy era nuova nel gruppo, arrivata proprio quest'estate, avrebbe iniziato la scuola finite le vacanze ma ormai era già nel gruppo.

Mi ero innamorato  subito di quegli occhioni da cerbiatta, di quella bocca rosa da baciare, del suo collo da mordicchiare.

Fino a ieri pensavo fosse timida ma dopo questa mossa provocatoria e schietta sapevo che era perfetta, adoravo le ragazze che non si facevano problemi.

Mi baciò vicino alla bocca e mi sussurrò nell'orecchio con la sua voce dolce e sensuale, il suo respiro mi fece rabbrividire.

<< Mi riporti a casa Tomlinson? >>; mi chiese.

Annuii e con mani tremanti la presi per i fianchi e la spostai da me.

 

Eravamo in strada, soli, le macchine non passavano, la via era deserta.

Lizzy si tolse i tacchi e camminò sull'asfalto freddo a piedi nudi.

Faceva una giravolta di tanto in tanto e sembrava fumata ma quando la faceva la gonna le si alzava al vento e potevo intravedere per un attimo il suo sedere perfetto.

Rideva, poi mi prese la mano si fermò e mi venne davanti.

Mi guardò negli occhi.

<< Tomlinson ti va di fare una corsa? >>, mi disse con la voce resa roca dal troppo fumo e lo sguardo eccitato.

Non mi lasciò proferire risposta che subito si mise a correre verso i giardinetti dall'altra parte della strada.

Ridacchiai appena le cascò la borsa e con un balzo mi misi ad inseguirla.

La raggiunsi prima che arrivasse all'altalene, le presi la mano e cademmo sull'erba bagnata dalle gocce di rugiada.

La sua faccia era ad un palmo dalla mia, d'istinto mi alzai e la baciai.

La sua bocca sapeva di fumo ma le sue labbra erano morbide, l'abbracciai mentre lei si sistemava sopra di me.

La sua posizione mi eccitò, il suo bacino schiacciava il mio sull'erba e la mia erezione iniziò a farsi sentire.

Sperai che non se ne accorgesse, non volevo sciupare quest'attimo così dolce, non volevo che le sue labbra si spostassero dalle mie, non volevo che le sue mani smettessero di toccarmi il petto, non volevo che allontasse le mie mani dalle sue guance.

Però fu lei ad interrompere l'attimo romantico e a far si che i nostri respiri diventassero più pesanti.

Non che mi dispiacesse.

La sua mano corse a sbottonare i jeans e si insinuò sotto i miei boxer.

Appena la sentii sfiorare il mio membro costretto nei pantaloni gemetti, con un colpo di reni ribaltai la situazione facendola sdraiare sull'erba.

Mi posizionai sui gomiti ai lati della sua testa e mi chinai a baciarla di nuovo mentre la sua mano iniziava ad accarezzare più violentemente il mio membro.

Anche io portai una mano alla sua intimità e mi eccitai a sentire le sue mutande già bagnate.

Spostai la mia bocca sullo spalino della sua canotta e lo feci scivolare sulla sua spalla con i denti, iniziai a baciarle il seno lasciando una scia di baci sul bordo del tessuto di pizzo e sfiorando appena la pelle.

Si lamentò, voleva di più.

Con una mano le tolsi il reggiseno e iniziai a mordicchiarle il capezzolo.

La sentii irrigidirsi sotto di me e aumentare la presa sul mio pene che non ne poteva più.

Gemetti appena le sue spinte iniziarono ad aumentare, tornai a concentrarmi sulla sua bocca cercando di non venirle in mano per lasciare il piacere appena mi avrebbe chiesto di sfondarla, perché ero sicuro che lo avrebbe farà.

La mia mano iniziò ad accarezzarle l'intimità poi affondai un dito dentro di lei e iniziai a muoverlo in modo circolare.

<< Basta Louis >>, mi pregò, sentii la sua mano scivolare lentamente dal mio membro per andarsi a toccare allora mi alzai leggermente e con un colpo entrai in lei.

Gemette e le mie orecchie si riempirono dei suoi lamenti strozzati, dei suoi urletti e mi lasciai andare anche io appena le sue unghie mi graffiarono la schiena per permettermi di andare più a fondo.

La sentii irrigidirsi e poi tutt'ad un tratto rilassarsi.

<< Louis >>; e venne.

Guardai la soddisfazione nei suoi occhi annacquati dal piacere dell'orgasmo e la sua bocca piegarsi in un sorriso di soddisfazione, i suoi capelli scompigliati alla post-coito e il suo seno ancora turgido.

Venni anche io alla visione della ragazza di cui mi ero innamorato che mi sorrideva contenta.

Mi spostai da lei rotolando sull'erba.

Guardai il cielo che da bianco si tingeva di rosso,rosa, viola, giallo.

Poi sentii la sua mano accarezzarmi la guancia, mi girai.

Lizzy si era messa di fianco, la testa poggiata sul gomito e mi fissava con gli occhi dolci che tanto amavo.

<< Piccolo Tomlinson, te l'hanno mai detto che sei bravissimo a scopare? >>, mi disse quella che credevo la dolce, piccola e innocente Elisabeth.

Ricambiai lo sguardo ma diventai serio.

Le baciai le labbra di nuovo e lei ricambiò.

<< E a te te l'hanno mai detto che …>>; deglutii, << non volevo mai uscire perché c'eri te? >>; le dissi.

Mi guardò sconvolta.

<< No! >>;, quasi svegliai il vicinato da quanto avevo urlato perché aveva frainteso.

<< Non volevo uscire perché c'eri tu ma non perché…solo perché..:>>; iniziai ad impappinarmi.

<< Perché? >>, mi incitò lei facendo le labbra a forma di cuore.

<< Perché mi piaci e avevo paura >>, le dissi tutto d'un fiato.

<< Anche tu mi piaci Louis e dopo stanotte ancora di più >>.

RECENSITE *-*
:)
Ele

  
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