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Autore: liam_love_me96    24/02/2013    4 recensioni
Io amavo lui, amavo Louis William Tomlinson, e non avevo nessunissima paura di ammetterlo e gridarlo al mondo. Amavo tutto di lui, il suo sorriso da bimbo dispettoso, il suoi occhi celeste chiaro, capaci di farti fermare il cuore per poi farlo ripartire più veloce di prima, il suo carattere così carismatico e allegro, capace di ammaliarti come un incantatore di serpenti, e il suo corpo, Dio, il suo bellissimo corpo, muscoloso ma non troppo, rifinito dal suo fondoschiena perfetto.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mancava un giorno al compleanno di Louis e io stavo per partire in settimana bianca, nelle montagne dell’Alaska in compagnia di Taylor, la mia attuale ragazza.
Mi sentivo un po’ strano a non esserci per il suo compleanno, si, aveva chiarito bene il fatto che per me, non provava più nulla, era colpa sua se noi due ci eravamo allontanati, era lui quello pieno di paure.
Ma era giusto da parte mia partire, non esserci alla sua festa di compleanno?
Si.
Non credo avrei sopportato di vederlo fra le braccia della sua di ragazza, Eleanor.
«Harry sei sicuro di partire? Sai, so che per te Louis è importante, non voglio essere la causa di un vostro litigio» disse dolcemente Taylor.
Le sorrisi e prendendo il suo volto fra le mani, le posai un lieve bacio sulle labbra.
Lei mi era stata mandata come un piccolo dono dal cielo.
E’ dolce, bella e sapeva capirmi come nessun’altro era capace di fare.
Mi sentivo uno stronzo egoista ad usarla per poterlo dimenticare.
«Sta’ tranquilla Tay, vedrai non ci farà neanche caso»
Lei annuì poco convinta, e dopo avermi regalato un dolcissimo sorriso andò al piano di sotto.
La guardai andare via e dopo che si fu richiusa la parta alle spalle, mi sedetti sul letto e appoggiando i gomiti sulle ginocchia, infilai le mani fra i capelli, disperato.
Perché era tutto così complicato, perché dovevo mentire a me stesso e costringermi ad amare qualcun’altro?
Io amavo lui, amavo Louis William Tomlinson, e non avevo nessunissima paura di ammetterlo e gridarlo al mondo. Amavo tutto di lui, il suo sorriso da bimbo dispettoso, il suoi occhi celeste chiaro, capaci di farti fermare il cuore per poi farlo ripartire più veloce di prima, il suo carattere così carismatico e allegro, capace di ammaliarti come un incantatore di serpenti, e il suo corpo, Dio, il suo bellissimo corpo, muscoloso ma non troppo, rifinito dal suo fondoschiena perfetto.
Sentii le guance arrossire per ciò che stavo ricordando e il mio amichetto risvegliarsi tra i pantaloni. Scossi la testa e sbuffando mi alzai dal letto, sistemai i capelli e scesi sotto.
Arrivai all’ultimo gradino della scalinata e sentii una risata, la risata più bella che potesse esistere.
Quella del “mio” Louis.
Sorrisi inconsciamente e feci la mia entrata in salotto, appoggiandomi alla colonna lontana al divano dove erano comodamente seduti Liam, Niall, Zayn, Taylor e Louis.
«Fate ridere anche me? » chiesi disinvolto, facendo voltare gli altri verso di me.
Incontrai gli occhi di Louis e mi sentii mancare, tanto da dovermi aggrappare quasi alla colonna.
Il suo sorriso, a mio malgrado, si spense e i suoi occhi diventarono freddi.
Taylor avvertendo il mio disagio, si avvicinò con un sorriso dolce e mi baciò a stampo sulle labbra.
«Louis stava raccontando una barzelletta divertente» disse gioiosamente.
Ricambiai il suoi sorriso e l’abbracciai forte.
«Grazie» le sussurrai all’orecchio, senza farmi sentire dagli altri.
Lei mi fece l’occhiolino e si staccò, afferrando e stringendo il mio braccio destro.
Alzai il capo dopo averle posato un bacio sulla sua chioma bionda e li puntai nuovamente su Louis. Quest’ultimo mi guardava ancora con uno sguardo ostile, così abbassai il capo e sorrisi sarcastico.
«Devi aver scoperto della nostra partenza» dissi sospirando chiudendo gli occhi.
«Già. Ehm.. ragazzi potete lasciarci soli per favore? Vorrei parlare solo con Harry» disse in tono duro sottolineando la parola “solo” mentre fissava malamente Tay.
Mi sentii irritato e mi voltai verso Taylor vedendola mortificata.
Le presi il viso fra le mani e la baciai con passione.
Ne avevo voglia e volevo far del male a Louis, ne sentivo la necessità, fargli capire ciò che provavo io, quasi ogni santo giorno, quando nei paraggi c’è lei.
Mi distanziai da Tay e lasciandole un ultimo bacio sulla fronte e la lasciai andare in giardino con gli altri tre.
Eravamo rimasti solo io e lui, uno di fronte all’altro.
Spostai lo sguardo in giro per la stanza e mi resi conto che quello era il luogo in cui tutto era iniziato, il luogo in cui io e Louis, ci eravamo dati il nostro primo bacio.
Quanto tempo era passato d’allora? Due anni forse?
Sospirai sentendo già gli occhi lucidi per l’imminente sfuriata e con il corpo a pezzi, dondolai verso il divano per poi buttarmici sopra a peso morto.
«Come.. come puoi andartene? Da quando ci conosciamo tu..tu non sei mai mancato» sussurrò Louis con un tono infranto, facendo qualche passo verso di me, e guardandomi con i suoi occhi pieni di dolore.
La facciata da duro gli era caduta, mostrandomi il suoi lato ferito.
«Lou.. » mormorai per poi essere interrotto.
«NON DIRE CHE LO FAI PER ME! » sbraitò a pochi centimetri da me.
Alzai il volto e sprofondai nell’azzurro tormentato dei suoi occhi.
«No Lou, lo sto facendo per me. Per la mia sanità mentale! Tu non sai il dolore che mi causa starti accanto dopo le tue parole di due giorni fa! Mi sento bruciare dal desiderio di averti accanto, di essere la causa di una tua risata o di un tuo semplice sorriso. Bramo le tue carezze, i tuoi baci, i tuoi ‘Ti amo’ come se fossero ossigeno. Tu non hai la più pallida idea di cosa mi provochi dentro, Louis» dissi tutto d’un fiato, alzandomi in piedi e piazzandomi davanti a lui.
Avevo gli occhi sbranati e il fiatone, scioccato dalla mia stessa confessione.
Harry, sei stato uno stupido! Hai definitivamente rovinato ogni cosa. –pensai.
Louis mi guardava scioccato e rimaneva in silenzio.
Io, preso dal momento, mi voltai e mi diressi verso la porta d’ingresso.
L’aprii e uscendo fuori, la richiusi alle mie spalle con molta forza.
Ero uno stupido, perché in fondo credevo ancora che tra me e lui ci potesse essere qualcosa, ma come si dice, per stare insieme ci di deve amare in due.
Percorsi il vialetto a piedi e mentre aprivo il cancello sentii la porta da cui ero appena uscito aprirsi di botto.
«HARRY! DOVE STAI ANDANDO?! »
-No Lou, ti prego non seguirmi..- pensai senza fermarmi.
Richiusi il cancello e andai verso l’auto.
«HARRY, TI PREGO! Dannazione a te Styles, FERMATI! » mi urlò nuovamente con voce rotta.
Al suono della sua voce tormentata, mi bloccai con la mano sulla maniglia dell’auto, e lentamente mi voltai verso di lui. Lo vidi correre verso di me con gli occhi rossi e le guance rigate dalle lacrime.
«Lou.. » sussurrai piano.
«Ti prego Harry non andare via con lei» disse fiondandosi tra le mie braccia e stringendosi forte a me mentre i singhiozzi gli smorzavano il respiro.
Rimasi immobile per alcuni secondi, scioccato da questa sua reazione, infine quando lo sentii staccarsi mi ripresi e lo strinsi forte.
«Lo so di essere stato io a dirti che dovremmo stare per un pò lontani.. ma non posso pensare che domani o a Natale, o a Capodanno tu non sia con me, ma con lei
Sussurrò con un tono triste. Sospirai e gli alzai il capo e fissai i suoi occhi. «Lou io non posso restare qui. Tu devi capire che vederti con lei mi fa male. Sapere che tu non mi ami più, è la cosa che mi fa morire dentro. Io ti amo Louis, ti amo con tutto me stesso, ed è per questo che..devo andare.» dissi posando un bacio sulla sua testa e allontanandomi da lui. Mi voltai verso l’auto e vidi Taylor seduta già al lato del passeggero. «Ci vediamo Lou.» sussurrai mordendomi il labbro per trattenere le lacrime. «Ti prego Har non farlo! Ti supplico!» urlò lui disperato. Non lo ascoltai, e con il dolore che mi straziava il cuore salii su quella maledetta auto e partii, scappando via dal mio unico grande vero amore.
  
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