LA SPERANZA

Davanti a lei distruzione, dietro di lei ancora distruzione, solamente distruzione…

Ai suoi piedi migliaia di uomini e donne riversi al suolo, il corpo ancora sporco di sangue ormai rattrappito, se fosse appartenuto al persona su cui era posato o di un’altra non si poteva capire.

Lei se ne stava li, ferma, incapace di muovere un solo muscolo, avrebbe voluto buttarsi a terra e piangere, ma sapeva che se lo avesse fatto si sarebbe addormentata e poi non si sarebbe più svegliata.

Dopo molto tempo si mosse e, facendosi largo tra i vari corpi inermi, andò in cerca della persona per la quale era venuta fin li, l’unica persona che amava:il suo fidanzato.

Sapeva che li prima era stata combattuta una terribile guerra e sapeva anche che trovare qualcuno vivo sarebbe stato paragonabile ad un miracolo.

Ma lei ci sperava, doveva ancora sperare che fosse vivo, doveva farlo per il suo ragazzo che poteva giacere per terra chiedendo aiuto, per il suo bambino che teneva tra le braccia in un fagotto di bende e infine doveva farlo per tutti i combattenti morti durante la guerra per dimostrare a tutti loro che il loro scarifico non era stato vano, avevano salvato un famiglia intera.

Dopo aver camminato a lungo lo vide: stava riverso sopra un cumulo di persone, con gli occhi chiusi apparentemente morto.

Corse subito verso di lui, non poteva crederci…non voleva crederci.

Appena gli fu vicino gli prese il polso e sentì il battito…c’era!il cuore pompava anche se molto debolmente.

Si accostò a lui e gli prese la mano, decisa a rimanere con lui per tutta la notte, nonostante il freddo.

Passò la notte, non aveva chiuso occhio, aveva continuato a sperare e a pregare che i suoi occhi prima o pio si sarebbero aperti e l’avessero guardata, sorridendole, aveva lottato per non essere colta dal gelo, l’unica forza che aveva era proprio quella speranza che l’aveva spinta li dal suo unico amore;ma non ce la fece allo spuntar del sole chiuse gli occhi e se ne andò, nello stesso momento in cui il cuore del suo fidanzato smise di battere.

Ma un piccolo fagotto,al momento dello spegnersi di sua madre accese un piccolo pianto.

Un contadino passando di li per caso, sentì dei rumori e trovò il neonato.

Vedendo un bambino in mezzo a tanta desolazione il contadino provò compassione. Era come vedere un raggio di sole in mezzo alle tenebre,  un barlume di speranza in mezzo a morte e distruzione.

Così il contadino prese il bambino con se, decidendo di allevarlo come un figlio.

In fondo la ragazza e il suo fidanzato non sono mai morti sul serio, una parte di loro sopravvive ancora nel loro bambino.

Ha continuato a sperare e le è stato fatto un dono, avrebbe potuto morire anche il bambino ma questo non è successo, ed è per questo che bisogna continuare a sperare.

FINE